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Europa League, ecco il programma della vigilia

Dopo la vittoria dell’andata per 1-0, la Roma volerà in Germania mercoledì alla vigilia del return match contro il Bayer Leverkusen. Domani alle 11.00 prevista la rifinitura dei giallorossi a Trigoria poi la partenza per Leverkusen.

Alle 18.20 in programma la conferenza stampa di Mourinho dalla BayArena, insieme a Nemanja Matic.

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Xabi Alonso: “Andrich e Kossounou rischiano di star fermi a lungo”

Xabi Alonso – tecnico del Bayer Leverkusen – ha parlato delle condizioni dei due calciatori usciti ieri sera per infortunio contro la Roma. Si tratta di Andrich e Kossounou, che rischiano di saltare il match di ritorno di giovedì prossimo: “Voleranno a casa oggi e svolgeranno gli esami lì. Dobbiamo aspettare i risultati. Fino a quel momento, ovviamente, c’è la preoccupazione che si tratti di infortuni gravi e a lungo termine”.

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Esclusiva Retesport, Berthold: “Diaby pericolo numero uno, occhio alle ripartenze. Mou un grande, ma non amo il suo gioco”

In vista della doppia sfida contro il Bayer Leverkusen, è intervenuto in esclusiva a Retesport, Thomas Berthold, ex difensore tedesco della Roma nei primi anni 90′:

Il Bayer Leverkusen? Il tuo giudizio su Xabi Alonoso?
“E’ una squadra con giocatori veloci, non bisogna concedere spazi difensivi e contropiedi. Il calcio oggi non è un segreto, a livello europeo le squadre si conoscono. Mi aspetto una partita molto tattica, il punto debole del Bayer è la difesa. Xabi Alonso sta facendo un grandissimo lavoro, ha raccolto una squadra in grandi difficoltà, al 17° posto e l’ha risollevato, portandola in zona europea e in semifinale di Europa League”

I giocatori più pericolosi del Bayer?
“Sicuramente Diaby, è velocissimo, è il giocatore chiave sugli esterni. A centrocampo Wirtz è un po’ il fulcro del gioco, è un ragazzo tedesco molto interessante. Quando recuperano la palla, vanno subito in verticale, è una squadra pericolossima”

Quanto può pesare l’esperienza internazionale in questa sfida?
“Può contare tanto, in panchina e in campo. E’ sempre delicato fare previsioni, perchè in 180 minuti può succedere qualsiasi cosa, gli episodi possono essere decisivi. Anche gli arbitraggi sono un fattore, senza dimenticare quello che è accaduto nel 90′ a Milano in finale. Con il VAR oggi le cose sono in parte cambiate, ma ritengo che sia un sistema da migliorare, a volte le interpretazioni col VAR e l’utilizzo di questo strumento, i tempi persi, sono aspetti che ancora non mi convincono”

Mourinho? Un giudizio sul suo lavoro a Roma?
“E’ uno dei più grandi al mondo, nella sua carriera ha raccolto risultati straordinari in diversi paesi. L’unica cosa che non mi piace è il suo gioco, tatticamente, le sue squadre sono molto difensive, preferisco un gioco più offensivo, squadre che pensano prima a fare gol e poi a non prenderli”

Sei ancora legato ai tuoi ex compagni del 90′?
“Con Giannini, con Desideri, ovviamente con Rudi Voeller, l’8 luglio faremo una festa per ricordare Italia 90′ e la vittoria del Mondiale”

Voeller ha detto che tiferà Bayer…
“E’ sposato con una romana, deve fare attenzione a quello che dice (ride ndr)”

Le parole di Berthold a Retesport anche nella sezione Podcast

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Rassegna stampa

Nuovo allarme Dybala: stop alla caviglia, l’argentino proverà a stringere i denti

ALLARME DYBALA – Stavolta non è pretattica. Il problema c’è, inutile girarci intorno. Nella seduta di lunedì Dybala ha avvertito un fastidio alla caviglia sinistra, quella scambiata per un pallone da Palomino (a proposito: stagione finita per il difensore che domenica ha riportato la rottura del tendine distale del muscolo semitendinoso destro) in Atalanta-Roma.

Come scrive il Messaggero, si è fermato immediatamente e ieri ha preferito non allenarsi, sottoponendosi alle cure dello staff medico giallorosso. La speranza di essere presente domani nell’andata della semifinale di Europa League contro il Bayer Leverkusen è sempre viva ma è chiaro che la giornata di oggi potrebbe risultare decisiva. Non perché la Joya sia attesa in campo insieme ai compagni.

Probabilmente Mourinho lo preserverà anche nella seduta odierna aperta inizialmente ai media. Ma la risposta dovrà darla il calciatore che ce la sta mettendo tutta per essere presente. Ieri sera, alle 18, era ancora sul lettino del fisioterapista provando a sfiammare l’arto. Mou attende. È pronto a farlo giocare anche senza allenamenti, tanto lo ritiene fondamentale nei meccanismi offensivi della Roma.

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APPROFONDIMENTI

Entusiasmo e modernità: in 8 mesi la rivoluzione di Xabi Alonso al Bayer Leverkusen (AUDIO)

BAYER LEVERKUSEN XABI ALONSO – FOCUS RS (di Francesco Oddo Casano) – Non è bastata una straordinaria carriera da calciatore a Xabi Alonso per evitare lo scetticismo sul suo nome quando il Bayer Leverkusen, a sorpresa, ha deciso di ingaggiarlo al posto di Seoane lo scorso 5 ottobre. Ma chi è abituato a certi palcoscenici, a giocare e vincere finali di Champions League, ad indossare la maglia del Real, non può spaventarsi. Dopo l’apprendistato nelle giovanili madridiste, la sua ultima – e unica – esperienza da tecnico in prima era stata quella alla Real Sociedad B, la seconda squadra della società basca, con cui aveva centrato la promozione in Segunda División nel 2021 e con cui era retrocesso l’anno successivo.

A Leverkusen però la strada sui tecnici giovani e di valore è tracciata da anni e la competenza di chi sceglie è stata quasi sempre vincente rispetto a qualche mugugno della piazza. Anche questa volta i dirigenti del club tedesco hanno avuto ragione, perchè Alonso ha rialzato il Leverkusen portando bel gioco, valorizzando diversi talenti importanti e centrando, al momento, la semifinale di Europa League.

Ascolta qui la Clip sul Bayer Leverkusen

Abbiamo vissuto un avvio davvero bruttissimo, il peggiore dalla nostra prima promozione in Bundesliga del 1979. Xabi ha iniziato a lavorare con giocatori senza fiducia, ma ha saputo riaccendere il fuoco che c’era dentro di loro. Poi è riuscito a far giocare la squadra assecondando il nostro dna, il nostro stile storico: molto offensivo, molto tecnico, con tanti giovani messi al centro del progetto, ragazzi a cui viene dato tempo per crescere, per essere valorizzati. Xabi è stato perfetto nel far ripartire questo processo”. Così Simon Rolfes, direttore sportivo del club. Un percorso che non sarà arenato dopo pochi mesi, a dispetto dei risultati sportivi di questa stagione.

Forse, rispetto ai piani iniziali, la società sperava in un Bayer più vicino alla zona Champions e oggi gli 8 punti che li separano dall’Union Berlino a tre sole giornate dalla fine, li escludono invece aritmeticamente da questo obiettivo. Il che li renderà emotivamente ancora più centrati sull’opzione europea, unica strada rimasta ai tedeschi per rigiocare la coppa dei Campioni il prossimo anno.

Filosofia e giovani: il Bayer di Xabi Alonso

“Vorrei che le mie squadre giocassero in maniera moderna, essendo dominanti e attive. Bisogna avere intensità, anche senza palla. E bisogna essere concentrati per 90 minuti, perché se stacchi la spina dopo 80 minuti, perdi” ha dichiarato Alonso, dipingendo un aspetto fondante del suo modo di fare calcio, acquisito da tutti i grandi alleantori avuti in carriera (Mourinho, Del Bosque, Ancelotti, Guardiola, Benitez), cioè che le squadre funzionano se i giocatori credono ciecamente nelle idee dell’allenatore.

La squadra tedesca arriverà al doppio confronto con la Roma in piena fiducia e con quasi tutta la rosa a disposizione, nonostante la sconfitta col Colonia di tre giorni fa che ha interrotto una striscia di 9 risultati utili consecutivi. Unico assente eccellente l’ex giallorosso Patrick Schick, alle prese con l’ennesimo fastidioso problema fisico della sua, fin qui, sfortunata carriera. Il ceco a Leverkusen ha trovato comunque una consacrazione importante condita da 41 gol in 90 apparizioni con la maglia rossonera.

Entusiasmo come detto ma anche idee chiare. Xabi Alonso ha portato al Bayer una filosofia di gioco molto duttile, che parte da un 3-4-3 intenso e verticale ma porta anche la squadra a saper cambiare sistema di gioco in corso di partita quando serve. Un modo di fare calcio, che i puristi di oggi, definiscono ‘liquido’, proprio perchè non sembra esserci una mentalità dogmatica, a supporto delle idee del giovane tecnico spagnolo.

Baricentro sempre alto, in modo da sfruttare al massimo le transizioni positive; quando può costruire dal basso, l’obiettivo numero uno del Bayer è armare la catena di destra, occupata da Frimpong e Diaby: si tratta di due giocatori velocissimi e di buonissima qualità, eccezionali negli spazi aperti e concreti nei momenti decisivi.

I numeri e i segnali di crescita

Da quando è subentrato sulla panchina del Bayer, in 22 partite di campionato, ha perso solo sei volte. In totale sono 17 le vittorie su 32 gare ufficiali, con 7 pareggi e 8 sconfitte. Male in Champions League: 4 partite senza vittorie per Alonso, eliminato da Porto e Brugges, poi l’approdo in Europa League con la sconfitta iniziale col Monaco, ribaltato al ritorno e il percorso fino alle semifinali, con un sorteggio sulla carta agevole con Ferencvaros e Union St.Gilloise. Complessivamente il Bayer è una squadra che produce e segna tantissimo: 66 reti dall’arrivo dello spagnolo. Ma è una formazione che complice la giovane età e a volte un certo squilibrio tattico, subisce anche molto, viste le 42 reti incassate.

Gira tutto intorno a Wirtz

Ci ha messo qualche settimana in più a carburare, ma dopo la rottura del crociato non è mai facile rientrare subito al top. Parliamo di Florian Wirtz, 19 anni, il principale fulcro del gioco tedesco. Personalità, qualità nello stretto ma soprattutto libertà di inventare. Xabi Alonso gli ha dato fiducia, in questo ruolo di regista offensivo, di vero catalizzatore della manovra rossonera e i risultati gli hanno dato ragione: 4 gol, 8 assist, ma come detto l’idea che sia lui l’elemento da guardare con attenzione in fase di non possesso. Inutile citare i numeri di Diaby: 14 reti e 11 assist, pericolo numero uno in ripartenza e dentro l’area di rigore.

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Rassegna stampa

Milan, Bayer e Inter: i posti sono già esauriti

Nonostante la sconfitta di Bergamo contro l’Atalanta, non accenna a diminuire l’entusiasmo dei tifosi giallorossi nei confronti della formazione della Roma. Com’era ampiamente prevedibile, ieri pomeriggio in vendita libera sono andati esauriti in poche ore i biglietti rimasti – in prevendita ne erano stati venduti circa 46.500 – per la gara di andata (11 maggio) della semifinale di Europa League contro il Leverkusen. Nelle prossime tre gare casalinghe la Roma si giocherà praticamente le possibilità di qualificarsi per la prossima Champions League, passando per il campionato o per l’Europa League, e lo farà davanti a poco meno di 200 mila spettatori.

Come scrive il Corriere della Sera, un pieno di entusiasmo che servirà per dare una spinta ad una squadra che nelle ultime gare ha perso per strada dei pezzi importanti: gli ultimi, in ordine di tempo, sono stati Llorente e Dybala. Entrambi si sono sottoposti a degli esami strumentali, che però hanno scongiurato danni gravi: nessuna rottura per l’argentino, colpito durissimo da Palomino alla caviglia sinistra. Lesione al flessore per Llorente, che dovrà rimanere fuori per un paio di settimane.

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APPROFONDIMENTI

Europa League, dai play-off una mini Champions: lunedì il sorteggio della Roma

La Roma ha battuto il Ludogorets ed è volata dunque ai play-off di Europa League. Una competizione che forse mai come in questa stagione assumerà le sembianze di una mini Champions o qualcosa di simile.

Nella seconda fase della competizione internazionale infatti sono retrocesse alcune nobili formazioni europee: Barcellona, Siviglia – che ha vinto la competizione 5 volte – Juventus (che non potrà incontrare la Roma ai play-off), Bayer Leverkusen, Sporting Lisbona, Ajax, Salisburgo e Shakhtar Donetsk. 

Lunedì alle 13.00 il sorteggio su Retesport