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Mourinho: “Finale meritata. Futuro? I miei capitani sanno, ma ora conta domani…”

CONFERENZA STAMPA FINALE EUROPA LEAGUE – Le parole di Mourinho alla vigilia di Siviglia-Roma:

Percorso lungo il vostro… “Percorso lungo, diverso da quello del nostro avversario che arriva dalla Champions. Noi abbiamo fatto 14 partite per arrivare qui, lo meritiamo. Già dalla settimana scorsa ho detto che vogliamo giocare questa finale e la meritiamo. Aspettiamo solo questo, negli ultimi 3 giorni abbiamo lavorato per stare in condizione e lottare per il titolo”

Lei ha detto che la storia non gioca. Come si contiene la pressione di questa finale?
“Penso lavorando, quello che noi abbiamo fatto con poco tempo, perché negli ultimi 2 mesi abbiamo giocato tantissime partite, infortuni, viaggi, abbiamo avuto più tempo per fare recuperi e non veri allenamenti. Abbiamo lavorato tanto negli ultimi due giorni. La storia non gioca, il mio collega Mendilibar pensa diversamente, ho tanto rispetto per lui, pensa che il Siviglia sia favorito perchè la storia li rende tali, è una opinione che rispetto. Noi siamo qui perchè abbiamo meritato la finale, loro hanno una storia che noi non abbiamo per il Siviglia è normale giocare una finale di Europa League, per noi è straordinario, per i loro tifosi viaggiare per una finale europea è ordinario, per i nostri è storico. Ma domani vogliamo stare lì”

Grande rapporto tra Mourinho e l’ambiente Roma, ma c’è il rischio che replichi la serata del Triplete?
“Penso che queste domande vadano fatte più a Mendilibar, lui non ha contratto e la sua situazione è più complicata della mia. Io ho parlato con i miei due capitani, ho parlato con loro e in maniera obiettiva, non voglio che loro rispondano, una cosa tra me e la mia squadra. Loro sanno perfettamente cosa penso io. C’è una grande differenza con la situazione dell’Inter, all’epoca mancavano solo le firme col Real, in questo momento zero contatti con altri club. Al di là di questo, conta solo noi, noi che vogliamo giocare, noi soltanto noi”

A Madrid le vogliono ancora tanto bene?
“Anche io a loro, voglio tanto bene al presidente ma anche all’allenatore attuale. In generale l’allenatore non gioca, lavora tanto prima della partita, durante poco. Ho detto ai miei analisti, assistenti, con cui ho lavorato per tante ore, dopo l’allenamento di oggi, che il nostro lavoro era finito. Adesso la storia la devono fare i ragazzi. I colleghi di Madrid dicono bene quando affermano che il Siviglia è una grande squadra, anzi ne ha due, perchè hanno 25 giocatori dello stello livello, di grande livello, esperienza, qualità. Sono d’accordo con i colleghi di Madrid. Però loro non conoscono i miei ragazzi e la mia squadra in quanto squadra e domani saremo lì”

In una partita come questa quanto conta l’esperienza? “Il budget che ha il Siviglia, non è lo stesso che ha la Roma. Noi abbiamo giocatori che lo scorso anno giocavano nella Squadra B. Io ho avuto più opportunità di giocare le competizioni europee, ma Mendilibar è della mia stessa generazione: siamo alla pari. Anche per i giocatori è lo stesso: quelli del Siviglia hanno più esperienza, ma noi sono due anni che giochiamo insieme.”

In una partita come questa  pesa più l’esperienza di un allenatore o quella di un club? Cosa ha avuto di diverso rispetto al Tottenham? “La Roma mi ha dato la possibilità di giocarle, il Tottenham no”.

Dybala?
“Trenta minutini forse li ha”

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Interviste

Totti: “Mourinho resta? Sono meno fiducioso di prima. Spero Dybala recuperi per la finale”

A margine degli eventi legati alla Finale di Coppa Italia di questa sera, ha parlato Francesco Totti della Roma e del futuro di Mourinho. Ecco le sue dichiarazioni:

Che succede tra la Roma e Mourinho? “Mourinho è l’allenatore della Roma e può dire ciò che vuole. Se ha fatto questa battuta è la verità, avendo fatto un mercato non dico povero ma sintetico riuscire ad arrivare in Champions League sarà un traguardo incredibile”.

Resta? “Non lo so, prima ero più fiducioso, adesso meno. Ci ho parlato, ma non di questa cosa”.

Su Dybala. “È un top-player, fa la differenza. Speriamo che possa recuperare, faranno di tutto e lui avrà voglia di giocare”.

Come si batte il Siviglia? “Bella domanda, non ci ho mai giocato contro e non so dirlo. Sa come gestire questa partita, è diverso dalla Roma che è la prima volta che fa questa finale”. 

Mourinho ha parlato di una regolarità del campionato compromessa per il -10 alla Juventus.“Se hanno tolto 10 punti, qualcosa di sbagliato è stato fatto. Con questa penalizzazione è riaperto il discorso Champions”.

Il futuro di Totti? “Padel!”.

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Calciomercato

Dybala, spunta il Real Madrid per giugno

Paulo Dybala potrebbe lasciare la Roma a giugno. La società giallorossa non ha ancora chiamato l’argentino per intavolare una trattativa sul rinnovo di contratto ed eliminare la clausola rescissoria valida per l’estero da circa 20 milioni.

Intanto dalla Spagna rimbalza l’indiscrezione del possibile interesse del Real Madrid per l’argentino, rientrato dagli impegni con la Nazionale e pronto a guidare i suoi verso una vittoria in campionato fondamentale per riprendere la corsa Champions.

Fonte: dondiario.com

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NEWS

Roma-Verona, intensificati i controlli fuori l’Olimpico

ANSA – Intensificati i controlli nei pressi dello Stadio Olimpico prima di Roma-Verona. Il Questore della Capitale, Carmine Belfiore, con un’ordinanza ha disposto di rafforzare la sorveglianza anche nei luoghi di ritrovo della tifoseria giallorossa. La decisione è legata agli scontri avvenuti nel post partita dell’ultimo match casalingo della Roma contro l’Empoli nella quale un gruppo di tifosi della Stella Rossa, ha teso un agguato ai Fedayn.

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Infermeria NEWS

Roma-Verona, emergenza trequarti: anche Pellegrini a rischio stop

Piove sul bagnato per la Roma, perché oltre all’assenza di Dybala il tecnico rischia di dover fare a meno anche di Lorenzo Pellegrini. Il capitano giallorosso è uscito al 74′ del match contro il Salisburgo per un affaticamento e potrebbe dover saltare la gara contro il Verona per evitare ulteriori pesanti stop. Anche per questo oggi si allenerà in prima squadra il giovane Majchrzak. Un’assenza che si farà sentire ancor di più visto il forfait di Dybala.

Come scrive il Corriere dello Sport, la soluzione più plausibile per sostituire Dybala è alzare El Shaarawy sulla trequarti. Del resto lo aveva detto anche il tecnico portoghese qualche giorno fa: il rientro di Karsdorp dà maggiori soluzioni sulla fascia e permette al “Faraone” di non essere più utilizzato da quinto ma nel ruolo di sua competenza.

Se Pellegrini non dovesse farcela, a quel punto Mou potrebbe pensare all’inserimento di Bove in mezzo al campo o Volpato. Attenzione anche a Solbakken che scalpita e cerca spazio in campo dopo i soli quattro minuti giocati da quando è arrivato.

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NEWS

Karsdorp può tornare in gruppo per Lecce-Roma

Karsdorp potrebbe tornare tra i convocati per la partita contro il Lecce, in programma questo sabato alle ore 18. Come riferisce Sky Sport, l’olandese assente dalla serata di Reggio Emilia dove al termine di Sassuolo-Roma ebbe un duro scontro con Mourinho, rientrerà in gruppo come confermato anche da Pinto ieri nel corso della conferenza stampa a Trigoria.

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STADIO

Stadio Roma,Gualtieri: “Approvato il pubblico interesse. Entro il 2023 il progetto definitivo”. Berardi: “Friedkin avanti da soli. Obiettivo? 2027”

E’ il giorno dell’approvazione della delibera di pubblico interesse sul progetto del nuovo stadio della Roma. L’impianto come noto dovrebbe sorgere nell’area di Pietralata, precisamente nel quadrante tra via dei Monti Tiburtina, Via Tiburtina e via di Pietralata.

Uno stadio da 55 mila posti, con intorno un parco, vialetti e giardini. Previsto un playground con auditorium, campi da calcetto, da basket, da tennis e da padel. Un’area complessiva interessata che raggiunge i 160mila mila quadrati. Sono previsti 10mila stalli per i motorini e 4.044 posti auto. Mentre la “pancia” dello stadio conterrà aree ricettive, di benessere e di intrattenimento. Queste sono alcune caratteristiche approssimative dell’impianto e del progetto integrale ancora in via di definizione. Sono diverse le criticità da superare, soprattutto per quanto concerne la viabilità. La Roma sta lavorando ovviamente al progetto definitivo che sarà presentato ufficialmente nelle prossime settimane.

Nella sala delle bandiere, dopo l’approvazione in Giunta, il Sindaco Gualtieri in compagnia dell’assessore Veloccia e alla presenza del CEO giallorosso Pietro Berardi, ha illustrato i dettagli della delibera di pubblica utilità:

Gualtieri
“Pochi minuti fa la Giunta capitolina ha votato la delibera con cui si dichiara l’interesse pubblico il nuovo progetto della Roma a Pietralata. Atto importante che avviene nei tempi previsti e di questo siamo soddisfatti. Siamo dentro la tabella di marcia. Viene come conseguenza della conferenza dei servizi preliminari. All’esito di questa conclusione positiva abbiamo definito e oggi approvato la delibera del pubblico interessa. Ora questa delibera andrà in aula e con la sua approvazione finale partita la nuova fase quella della relazione del progetto definitivo. Vorremmo che entro il 2023 si arrivasse al progetto definitivo che ci porterà alla conferenza deliberativa dei servizi e che porterebbe all’apertura dei cantieri nel 2024 per rispettare anche richieste della Roma che vorrebbe averlo in funzione del 2027, che sarebbe un anno importante visto il centenario. La Roma sta affrontando questo dossier con spirito di collaborazione, noi siamo sobri e concreti. Questa opera è importante non solo per i tifosi e gli sportivi, ma è un’occasione di riqualificazione di un quadrante della città che per anni è rimasto privo di interventi. Siamo convinti che le prescrizioni saranno affrontato seriamente dalla società per arrivare al progetto conclusivo. Sarà anche uno degli elementi qualificanti per la candidatura agli Europei del 2032”

Berardi:

“E’ una giornata importante. I Friedkin credono molto in questo progetto per rilanciare squadra e città di Roma”. Lo ha detto il CEO della Roma, Pietro Berardi, dopo l’annuncio del Sindaco Gualtieri della votazione da parte della Giunta della delibera sul pubblico interesse del nuovo stadio della Roma a Pietralata. “Il nostro obiettivo è avere entro la fine del 2023 il progetto definitivo, nel 2024 avviare i lavori ed essere pronti nel 2027. E’ una deadline sfidante – ha proseguito – Ma la nostra è una lucida follia”. Poi sui passi già conclusi: “In Italia non è molto comune rispettare le date. Tutta la documentazione è stata presentata il 3 ottobre, l’analisi si è chiusa il 10 gennaio e ora siamo qui per la delibera di pubblico interesse. Rispettare le date dimostra a tutti quanto siamo convinti di questo progetto”. Poi conclude: “Ho parlato oggi con Gravina in chiave Euro 2032 e lo stadio della Roma è importante in questo progetto. Ho parlato con il presidente della Figc e il ministro Abodi, ho detto loro che il mio sogno sarebbe quello di vedere uno dei nostri ragazzi delle giovanili  fare il loro esordio nell’anno del centenario nel nuovo stadio”.

Disegno?
“Dan e Ryan Friedkin sono coinvolti nel disegno dello stadio. Sta procedendo, ma non è ancora finito. C’è molta meticolosità e una volta finito. L’agenzia internazionale alla quale ci stiamo affidando è Populus, la stessa che ha fatto quello del Tottenham al Londra”

Investitori esterni?
“Al momento attuale la famiglia Friedkin vuole essere l’unica proprietaria del progetto”.

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Calciomercato

Zaniolo, pur di andare al Milan si accontenta dello stesso ingaggio di Roma

Il tempo delle formule e dei conguagli è passato in secondo piano a sei giorni dalla conclusione del mercato. Per l’affare Zaniolo si apre la fase della fattibilità. Quella in cui le parti in causa ammorbidiscono le loro posizioni e ragionano in termini di costi-benefici. Cercando il compromesso migliore per la conclusione dell’affare. Il primo è stato Zaniolo, che pur di andare al Milan, è pronto ad accettare un quadriennale a poco più di 2,2 milioni annui. Praticamente lo stesso ingaggio percepito alla Roma.

Come scrive la Repubblica, il Milan dal canto suo è disposto ad alzare ulteriormente l’offerta di prestito con obbligo, dopo quelle presentate negli ultimi giorni, da 15 e da 18 milioni complessivi. Nel mezzo c’è la Roma, tra la voglia di risolvere un problema e non cedere ai riscatti. Tenere Zaniolo e i problemi o cedere all’unica pretendente? Compromessi, appunto. Che potrebbero trovare una sintesi economica con l’incastro giusto. Fuori Zaniolo e il 15% da girare all’Inter, dentro Ziyech e parte del suo lauto ingaggio. Con buona pace di tutte le parti in causa.

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Rassegna stampa

Capolavoro Dybala: ci pensa l’argentino a far felice la Roma

Prima un premio come campione del mondo dal campione del mondo Bruno Conti e poi un gol che qualifica la Roma ai quarti di finale (contro la vincente di Napoli-Cremonese). C’è sempre Paulo Dybala al centro della Roma di Mourinho, che gli risparmia il primo tempo ma lo mette in campo nella ripresa perché la pressione sul Genoa è stata costante (alla fine 16 calci d’angolo a favore contro 1) ma come fa spesso la Roma faticava a concretizzare.

Come scrive il Corriere della Sera, un gol di scarto è bastato e avanzato alla Roma. 9 vittorie su 13 stagionali sono arrivate per 1-0 o 2-1. Ormai è un marchio di fabbrica, proprio come le giocate decisive di Dybala. Un calciatore di categoria superiore che ha ritrovato la voglia di giocare.

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Rassegna stampa

Tahirovic, la scelta di Mourinho per sbloccare il mercato

Il sogno cullato, poi infranto. Quindi la fuga, il perdono e l’incoronazione di Mourinho. No, non si sta parlando di un veterano tormentato ma di Benjamin Tahirovic, il giovane centrocampista svedese lanciato a sorpresa da Mourinho titolare contro il Bologna.

Come scrive la Repubblica, montagne russe emozionali culminate ieri con la soddisfazione dell’esordio dal 1’, che raccontano al meglio il vissuto del classe 2003 negli ultimi sei mesi. “È il giorno più importante della mia vita”, ha ammesso a fine gara. Cuore e ragione, perché di campo c’è poco.

Venti minuti contro il Torino, qualche amichevole tra Giappone e Portogallo e i 64’ di ieri: “Ringrazio il mister per la fiducia. Consigli? Mi ha solo detto cosa fare in campo.” Ma Mourinho lo aveva incoronato già a ottobre scorso, promettendo quanto poi accaduto ieri: “Presto Tahirovic giocherà e lo farà da titolare“. Alla prima occasione l’allenatore portoghese non si è fatto scrupoli.

Una scelta coraggiosa ma anche un segnale allo spogliatoio e alla direzione sportiva. Non ci sono gerarchie, gioca chi sta meglio e dimostra voglia. E se a gennaio non si può fare mercato, lavoro con quel che ho. Con tutti i rischi che può avere una squadra a trazione giovane. Giochi di potere nascosti dietro a scelte tecniche.