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Abraham, il letargo è finito: gol e assist con la voglia di riprendersi la Roma

IL PERSONAGGIO (di Nicolas Terriaca) – Abraham si è svegliato dal letargo. L’attaccante inglese, infatti, sta cercando di riguadagnarsi la fiducia di Mourinho e dei tifosi giallorossi a suon di prestazioni convincenti. Il classe 97, nella gara di ieri vinta 0-2 in casa dello Spezia, ha firmato il raddoppio con un gol straordinario: si è fiondato sul pallone servito da Dybala, con un tocco ha fatto passare la palla in mezzo alla gambe di Caldara e poi ha freddato Dragowski. È tornato il ‘mio Tammy’ avrà pensato Josè Mourinho.

Abraham decisivo nel 2023: salvataggi, gol, assist per cancellare i fischi e convertirli in applausi

20.3.2022 Roma vs Lazio (Serie A) Sport; Calcio; Nella foto: Abraham lancia la maglia ai tifosi (Foto Gino Mancini)

Nel 2023, Abraham ha cambiato atteggiamento e modo di stare in campo. L’attaccante inglese, nella gara di ieri vinta contro lo Spezia, ha esultato come se avesse segnato, per ogni rimessa laterale guadagnata. Il classe 97 sembra essere tornato quello che ha fatto innamorare i tifosi giallorossi sino ad avere il terrore di perderlo per 80 milioni. Nel 2023, i numeri parlano per lui: Abraham in 4 gare di Serie A ha segnato 2 gol, ha servito altrettanti assist e ha effettuato un salvataggio sulla linea che vale come una rete.

Da quando è ripreso il campionato, l’attaccante inglese ha partecipato al 57,1 % dei gol della Roma (4 su 7). Sino alla 15° giornata, invece, aveva contribuito solo al 29,4% delle reti giallorosse (5 su 17). Il vento sta cambiando. Abraham vuole convertire i fischi di Roma-Torino in applausi. L’attaccante inglese, a differenza di chi dopo un brusio all’uscita dal campo ha deciso di andare via, sta dimostrando di voler riprendersi la squadra sulle spalle. Abraham, infatti, per la prima volta da quando è arrivato nella Capitale, ha partecipato in 3 partite consecutive di Serie A ad almeno un gol della Roma.

L’attaccante inglese anche la scorsa stagione, alla fine del girone di andata, aveva contribuito a segnare 9 reti. Mourinho e i tifosi giallorossi sperano che le somiglianze con il passato campionato possano continuare: infatti, nelle successive 10 giornate Abraham segnò 9 gol. Chissà se le analogie proseguiranno…

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Mou e la formula del gol: provate 6 coppie d’attacco ma solo Abraham e Dybala illuminano

FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) Mourinho è alla ricerca della formula giusta per trovare il gol. La Roma, infatti, in 18 giornate di campionato ha segnato solo 23 reti. Il tecnico portoghese, in Serie A, dal primo minuto ha provato 6 coppie d’attacco: Abraham-Zaniolo, Abraham-Dybala, Zaniolo-Dybala, Belotti-Zaniolo, Abraham-Belotti, Shomurodov-Zaniolo.

Nell’ultima gara di campionato contro la Fiorentina, Mourinho ha proposto insieme Abraham e Dybala. Il risultato è stato straordinario: doppietta della Joya su 2 assist dell’attaccante inglese. Mou ha trovato la chiave per aprire la porta del gol o è stato un caso? Quale coppia di attaccanti ha mostrato il feeling migliore?

Da Abraham-Zaniolo agli esperimenti che non hanno convinto Mourinho

Mourinho ha provato diverse ricette per far segnare la squadra ma spesso gli ingredienti (calciatori) non si sono amalgamati bene. La coppia di attaccanti schierata più frequentemente è stata quella composta da Abraham e Zaniolo (8 gare dall’inizio). I risultati, però, sono stati scadenti: la Roma ha segnato solo 2 reti quando entrambi sono rimasti in campo dal primo minuto (una firmata dal 22 giallorosso). Abraham, in campionato, ha segnato 4 gol e li ha realizzati tutti quando Zaniolo non era in campo. Una coppia che quest’anno non scoppia.

Un’altra formula offensiva proposta dal primo minuto dallo Special One è quella formata da Zaniolo e Dybala. Nelle 2 gare in cui il tecnico portoghese li ha fatti partire dall’inizio, la squadra giallorossa, fino a quando sono rimasti in campo insieme, ha segnato 2 reti di cui una firmata dalla Joya.

Mourinho ha provato altre 3 coppie di attaccanti in altrettante gare: Belotti-Abraham (Sampdoria-Roma 0-1, con rigore procurato dall’inglese), Shomurodov-Zaniolo (Sassuolo-Roma 1-1, con errori grossolani sottoporta) e Belotti-Zaniolo (Roma-Lecce 2-1, con pochi spunti). Il tecnico portoghese, probabilmente, non ha dato continuità a queste scelte poiché il campo non ha fornito le risposte che si auspicava.

La coppia che scoppia: Abraham-Dybala sono la chiave per aprire la porta del gol

L’ultima coppia di attacco proposta da Mourinho in campionato è quella formata da Abraham e Dybala. Il tecnico portoghese, in Serie A, li ha schierati dall’inizio in 5 occasioni: Juventus-Roma 1-1, Roma-Monza 3-0, Udinese-Roma 0-4, Empoli-Roma 1-2 e Roma-Fiorentina 2-0. I numeri dei protagonisti sono pazzeschi: Dybala ha realizzato 5 gol insieme a 2 assist mentre Abraham ha segnato 2 reti e servito 3 passaggi vincenti. La coppia che scoppia. Gli assist effettuati dall’attaccante inglese, infatti, sono stati tutti per la Joya che ha restituito il favore facendo lo stesso.

Numeri alla mano, Mourinho ha trovato la formula del gol e quest’ultima è composta da Abraham e Dybala. Nelle prossime gare vedremo se lo Special One darà continuità alle scelte prese contro la Fiorentina o apporterà ulteriori cambiamenti. Il tempo ci darà una risposta.

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Roma a caccia di gol: Abraham ritrovato, tabù da spezzare contro la Fiorentina

Dalla Fiorentina alla Fiorentina sono passati 511 giorni, ma per certi versi – calcisticamente parlando – anche una vita intera. Come riporta La Gazzetta dello Sport, il 22 agosto 2021, infatti, la Roma di Mourinho faceva il suo “vernissage” in campionato all’Olimpico contro i viola, che oggi saranno di nuovo gli avversari chiamati ad ostacolare la rincorsa giallorossa alla zona Champions.

Ma che cosa è successo in questi quasi diciassette mesi di passione? Tanto, e più nel bene che nel male. Innanzitutto la Roma è tornata a vincere un trofeo, cosa che mancava dal 2008.

La Conference League, per i tifosi, è servita a lenire il mancato approdo in zona Champions, tant’è vero che la passione si è risvegliata fino ad arrivare a quella serie di “sold out” consecutivi dell’Olimpico che i “soli” 60.000 di mercoledì scorso in Coppa ha interrotto per modo di dire, visto che anche stasera lo stadio sarà esaurito.

“Sarà una gara difficilissima”, dice il tecnico viola Italiano. Proprio contro la Fiorentina, un anno e mezzo fa, a indirizzare il match fu Abraham, procurando l’espulsione del portiere Dragowski che indirizzò la partita. Ora però Tammy non segna in campionato all’Olimpico dal marzo scorso, quando aveva realizzato una doppietta alla Lazio.

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La Roma che non è stata ma potrà essere: con i fantastici 4, i giallorossi hanno sempre vinto

FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – Tra due giorni la Roma tornerà in campo e giocherà una partita ufficiale. La Serie A, infatti, scalda i motori per una seconda parte di stagione che si prospetta spumeggiante. I giallorossi il 4 gennaio alle 16.30, in un Olimpico tutto esaurito, affronteranno il Bologna di Thiago Motta. Mourinho finalmente avrà a disposizione tutti i calciatori migliori e non sarà vincolato dalle assenze. L’ultima gara in cui il tecnico portoghese avrebbe potuto servirsi della qualità dei fantastici quattro risale al 9 ottobre: Roma-Lecce 2-1. In quell’occasione Mourinho decise di non schierare Abraham, Dybala, Zaniolo e Pellegrini contemporaneamente ma per la sfida contro il Bologna un pensiero ce lo sta facendo.

Tra amichevoli e gare ufficiali solo 239 minuti con i fantastici 4 in campo

La Roma che sarebbe potuta essere ma non è stata. Probabilmente uno dei rimpianti più grandi di questa prima parte di stagione. I giallorossi, infatti, raramente hanno avuto a disposizione contemporaneamente la qualità di Abraham, Dybala, Zaniolo e Pellegrini. I fantastici 4, considerando anche le amichevoli precampionato, hanno giocato solo 239 minuti. Il risultato è stato sempre lo stesso: vittoria e 0 gol subiti. La gara in cui hanno esordito è stata Tottenham-Roma del 30 luglio. I giallorossi vinsero 0-1 e mantennero la porta inviolata.

Il 7 agosto contro lo Shakhtar, durante la presentazione della squadra, bastano 19 minuti per ammirare quello che potrà essere ma non è stato: Pellegrini serve Zaniolo che passa il pallone a Dybala che a sua volta vede Abraham che si avvale dell’inserimento del capitano della Roma per chiudere un’azione da manuale del calcio. Gol e un’intera tifoseria che sogna. La gara termina 5-0 e i giallorossi si proiettano con un entusiasmo straripante all’inizio del campionato.

La Roma va a Salerno e Mou sceglie nuovamente i fantastici 4 e il risultato non cambia: la squadra vince e non subisce gol (0-1). Una settimana dopo, i giallorossi tornano all’Olimpico (Roma-Cremonese) e per l’ultima volta Abraham, Dybala, Zaniolo e Pellegrini giocano contemporaneamente. Dopo 45 minuti Zaniolo, infatti, si infortuna alla spalla e fino alla gara del 13 novembre contro il Torino, a causa di molti problemi fisici e raramente per scelta tecnica, i fantastici 4 non si sono più visti in campo. La gara contro la Cremonese comunque finì 1-0 per la Roma: 4 su 4.

Mourinho vuole cancellare dalla testa dei tifosi la squadra che ha brancolato nel buio nell’ultima parte di campionato e la soluzione di riproporre i fantastici 4 contemporaneamente potrebbe prendere il sopravvento. La luce, la qualità, la tecnica sicuramente non mancherebbero. Il tutto, in attesa di riavere una squadra che calcisticamente potrebbe schiaffeggiare gli avversari grazie alla ‘cinquina’ che vede in aggiunta ai fantastici 4 Gini Wijnaldum.

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La Roma torna a creare occasioni da gol ma senza numero 9: l’attacco leggero è la soluzione ai problemi offensivi?

FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – La Roma torna a vincere. Seppur in amichevole, i giallorossi riassaporano la sensazione di una vittoria dopo 46 giorni (Roma-Ludogorets 3-1, datata 3 novembre). La squadra di Mourinho, dopo la figuraccia contro il Cadice, rialza la testa contro i portoghesi del Casa Pia e vince per 1-0 (El Shaarawy).

Si sono visti stralci di vecchia Roma: tante occasioni da gol create e altrettante sbagliate. Paradossalmente è un passo in avanti, uno spiraglio di luce, rispetto a quello che i tifosi giallorossi hanno dovuto vedere nelle ultime gare di campionato: contro Napoli, Lazio, Sassuolo e Torino, infatti la squadra ha creato solo 2,7 gol attesi. Il nulla cosmico. Dopo la partita contro i partenopei ci fu l’unica eccezione: Verona-Roma 1-3. Anche in questa partita in realtà i giallorossi faticarono enormemente a creare occasioni pericolose, infatti, solo al minuto 88 riuscirono a sbloccare il match grazie alla rete di Volpato.

L’attacco leggero è la soluzione alla sterilità offensiva?

Mourinho, nella gara di ieri, fino al minuto 65 ha schierato un attacco privo del classico numero 9. Abraham, infatti, è subentrato al Faraone dopo oltre un’ora di gioco. La coppia formata da El Shaarawy e Zaniolo, soprattutto nel primo tempo, ha creato diverse occasioni pericolose che però non ha concretizzato. Movimento, attacco alla profondità, una buona prova da parte di entrambi. Niente di eccezionale, poiché, avrebbero potuto segnare molti più gol rispetto all’unico realizzato, ma è un passo avanti considerando il nulla cosmico visto nelle ultime partite. La domanda sorge spontanea: Mou, con il ritorno di Paulo Dybala, potrebbe scegliere di schierare un attacco leggero che non dia punti di riferimento?

Il tecnico portoghese sta cercando di capire quale possa essere la soluzione migliore per ovviare alla sterilità offensiva e tra le opzioni c’è anche questa. Abraham purtroppo sta vivendo una stagione incredibilmente negativa: in Serie A, è l’attaccante che ha il differenziale negativo più elevato (-4) tra gol realizzati (3) e gol attesi (7). L’ex Chelsea, però, la scorsa stagione ha dimostrato di poter fare il lavoro che ieri hanno svolto sia El Shaarawy che Zaniolo. L’esordio con la maglia giallorossa è l’immagine perfetta: vivacità, attacco alla profondità con i tempi giusti, freddezza nell’ultima scelta. Insomma tutto quello che servirebbe all’attacco della Roma. La soluzione migliore per tornare facilmente al gol forse sarebbe recuperare il numero 9 che ha entusiasmato la scorsa stagione. Anche perché a differenza dell’anno passato, Abraham può contare su un Dybala in più che ha dimostrato di saperlo servire. A Mou la scelta.

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Inghilterra, Abraham e Smalling esclusi dal Mondiale

Non è bastato il gol di ieri contro il Sassuolo per Tammy Abraham. L’attaccante inglese, infatti, non ha convinto il Ct dell’Inghilterra Southgate che gli ha preferito altri calciatori per disputare il Mondiale. Discorso identico per Smalling che, a differenza di Abraham, è stato protagonista di un buon inizio di stagione. Ad anticipare la notizia, è il The Athletic che ha “diramato” in anticipo le scelte del ct Southgate. Tra poche ore uscirà la lista ufficiale dell’Inghilterra che non vede né Smalling né Abraham. Al posto dell’attaccante romanista, sempre presente nell’ultimo anno nella lista del tecnico, ci saranno Harry Kane, Marcus Rashford, Raheem Sterling, Jamie Vardy, Danny Welbeck. In difesa, invece, Southgate ha convocato Trent Alexander-Arnold, Gary Cahill, Eric Dier, Phil Jones, Harry Maguire, Danny Rose, John Stones, Kieran Trippier, Kyle Walker, Ashley Young.

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Esclusiva Retesport – Cappioli: ”Nel derby non ci sono favoriti, Abraham e Zaniolo possono essere decisivi”

Massimiliano Cappioli, ex centrocampista della Roma e autore della seconda rete nel derby del 27 novembre 1994 (Lazio-Roma 0-3), è intervenuto ai microfoni di Retesport: ”Dovevamo perdere 11-0 e invece abbiamo vinto 0-3. Mazzone durante la settimana ci caricò facendoci vedere quello che scrivevano i giornali e alla fine abbiamo festeggiato noi. Quando ho segnato non mi sono reso conto di quello che avevo fatto perché l’emozione è stata troppo forte: ho realizzato il sogno di una vita. Nel derby non ci sono favoriti: ci vuole cuore, testa e tanta voglia di vincerlo, non basta essere più forti.

Domani sarà una gara difficile, infatti, la Lazio nonostante le assenze gioca un bel calcio. Vincere sarebbe importantissimo per la Roma. Mi auguro che Zaniolo ed Abraham possano decidere il derby: entrambi ne hanno bisogno, ci stanno mancando i gol di questi calciatori.

La Roma può arrivare tra le prime quattro e giocare la Champions League la prossima stagione. Il terzo anno di Mourinho si potrebbe coronare il con la vittoria dello scudetto”.

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Abraham sa come si torna a segnare: dopo un lungo digiuno ha sempre realizzato gol a raffica

IL PERSONAGGIO (di Nicolas Terriaca) – La Roma ha bisogno dei gol di Tammy Abraham. Mourinho nella conferenza stampa di ieri lo ha fatto capire senza puntare il dito verso l’inglese: ”Dobbiamo segnare di più, ma non voglio parlare dei singoli”. Quando una squadra fa pochi gol, però, inevitabilmente i riflettori vengono puntati sui numeri degli attaccanti e, quelli di Abraham, ci descrivono un calciatore in difficoltà: 2 gol in 14 partite. L’ultima rete dell’ex Chelsea risale al 12 settembre (Empoli-Roma 1-2). Abraham, dopo il gol partita contro i toscani, non è più riuscito a gonfiare la rete della porta avversaria e sta vivendo un digiuno lungo 463 minuti (8 partite consecutive senza gol). L’attaccante inglese, però, ha attraversato anche momenti peggiori dai quali è sempre uscito con personalità. Abraham, infatti, considerando le stagioni con Roma e Chelsea, dopo periodi senza segnare anche più lunghi di quello attuale, ha realizzato 25 gol in 37 partite.

Abraham ha vissuto momenti peggiori ma è sempre tornato a segnare: i precedenti

5.3.2022 Roma vs Atalanta (Serie A) Sport; Calcio; Nella foto: Abraham esulta (Foto Gino Mancini)

Abraham è abituato a vivere lunghi periodi di letargo. L’attaccante inglese, infatti, nella sua carriera ha vissuto digiuni più lunghi di quello attuale (463 minuti senza gol). Partendo dal recente passato, nella sua prima stagione con la maglia della Roma, Abraham ha attraversato due momenti simili dai quali è uscito più forte. L’approccio con la realtà giallorossa, infatti, non è stato dei migliori e dal 3 ottobre (Roma-Empoli 2-0) sino al 4 novembre (Roma-Bodo 2-2) non ha segnato per 5 gare consecutive (419 minuti). Successivamente, però, ha iniziato a realizzare gol a raffica: 19 reti in 25 partite. Ad aprile, anche a causa di una condizione fisica precaria, l’attaccante inglese tornò in letargo: 6 gare consecutive senza segnare (469 minuti). Il finale, però, è lo stesso del precedente: l’ex Chelsea tornò al gol contro il Leicester e siglò una doppietta contro il Torino (3 reti in 6 partite).

Abraham ha attraversato lunghi momenti senza segnare anche prima di approdare nella Capitale. Con la maglia del Chelsea, infatti, nella stagione 2019-2020, in cui siglò 18 reti in tutte le competizioni, ha vissuto un periodo buio lungo 9 partite (477 minuti senza gol). Il finale, però, è sempre uguale: l’attaccante inglese, dopo aver acceso la luce, mise a segno 3 reti in 6 gare.

Il momento peggiore, Tammy Abraham lo ha affrontato nella stagione 2017-2018 con la maglia dello Swansea: 13 partite senza segnare (837 minuti). L’epilogo, però, è identico ai precedenti, infatti, nella stagione successiva realizzò 26 gol in 40 partite con la casacca dell’Aston Villa. Osservando i numeri di Abraham, i tifosi giallorossi possono stare tranquilli: Tammy tornerà a farli esultare.

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Roma quarta nonostante l’attacco ‘spuntato’: dal 1996 solo in 2 occasioni ha segnato meno

FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – AAA Cercasi gol degli attaccanti. Mourinho, dopo Roma-Cremonese, dichiarò di non essere in apprensione per le poche reti realizzate: ”Mi preoccupa che non segnino gli attaccanti? No, arriverà per tutti il tempo di segnare”. Otto giornate dopo, però, questo momento latita ad arrivare. Al netto dei 5 gol e 2 assist di Dybala, in Serie A, infatti, gli altri attaccanti giallorossi stanno faticando ad essere incisivi: Abraham in 709 minuti ha realizzato 2 reti e messo a segno un assist mentre Belotti, Shomurodov, El Shaarawy e Zaniolo in 844 minuti totali non hanno ancora effettuato né un gol né un assist in campionato. La Roma, a causa dell’attacco ‘spuntato’, in 10 giornate di Serie A ha segnato solo 13 gol. Un bottino così magro, a questo punto della stagione, non si registrava dal 2010-2011 (11 reti) e prendendo in considerazione tutte le stagioni dal 1996-1997, solo in un’altra occasione i giallorossi avevano segnato meno (11 gol nel 2008-2009).

La Roma, però, nonostante i problemi in fase realizzativa, è quarta a -4 dal Napoli primo in classifica. I giallorossi non hanno ancora mostrato le proprie potenzialità ma sono comunque in corsa per le posizioni di vertice. Se, come ha detto Mourinho, il tempo in cui gli attaccanti faranno gol arriverà, i tifosi della Roma possono sognare.