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Instagram, Azmoun sprona Abraham che lavora in piscina per recuperare dall’infortunio (VIDEO)

Procede la riabilitazione di Abraham. L’attaccante inglese sta lavorando per tornare in campo dopo l’infortunio al crociato (lesione del legamento anteriore) che lo ha fermato nell’ultima gara dello scorso campionato contro lo Spezia. Azmoun con una storia Instagram ha reso pubblici gli esercizi in piscia di Abraham. L’iraniano sprona l’ex Chelsea che ha tanta voglia di tornare a giocare.

????#Azmoun sprona #Abraham che lavora in piscina per recuperare dall’infortunio. Forza Tammy! pic.twitter.com/ITv7lqKPMl— Retesport 104.2fm (@ReteSport) September 20, 2023

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Interviste

Abraham: ”Henry è il mio idolo. Prima impressione su Mou? Divertente”

Abraham, alla vigilia di Leverkusen-Roma (ore 21:00), ha rilasciato una breve intervista durante il format della Uefa ”First/Last”. Di seguito le parole dell’attaccante inglese.

Il tuo primo idolo?
“Thierry Henry. Per la sua persona, per come giocava e per il suo amore per il calcio. Sono cresciuto come tifoso dell’Arsenal”.

L’ultimo luogo in cui sei stato in vacanza?
“Sono stato nelle isole Turks e Caicos. Mi è piaciuto molto”.

La prima impressione che hai avuto di Mourinho?
“Divertente”.

L’ultimo messaggio ricevuto da un compagno?
“Rick Karsdorp, mi ha chiesto a che ora sarei arrivato”.

Il tuo primo ricordo calcistico?
“Arsenal-Barcellona, finale di Champions League”.

L’ultima serie tv che hai visto?
“‘Obsession’ su Netflix. Fantastica”.

Cosa farai dopo il tuo ritiro dal calcio?
“Molte cose. In barca e bere cocktail”.

L’ultima volta che hai pianto?
“Il 3 marzo, quando è nato mio figlio”.

???? Quick-fire questions with Roma’s Tammy Abraham, including the first team he supported and the last place he went on holiday… ????

???? Watch the full video on https://t.co/9OFL4rhzFH ????#UEL— UEFA Europa League (@EuropaLeague) May 17, 2023

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Interviste

Abraham: ”Sarebbe bellissimo vincere ancora qualcosa con la Roma. Chissà cosa riserverà il futuro”

Tammy Abraham ha posato per uno shooting fotografico di SMW e al termine del servizio ha rilasciato un’intervista. Di seguito le parole dell’attaccante inglese sull’esperienza a Roma e sul futuro.

Sul trasferimento in Italia?
“È stata un’esperienza interessante, certamente diversa dalla vita a casa. Ovviamente ho dovuto adattarmi velocemente e a volte mi manca ascoltare la lingua inglese. È bello imparare una cultura differente, godersi un nuovo stile di vita e imparare la lingua. Probabilmente dovrei sapere più di quello che so ma sta andando bene. I tifosi e le persone nel club mi hanno fatto sentire a casa dal primo giorno che sono arrivato. Il benvenuto doveva essere in un aeroporto privato, ma lì c’erano troppi tifosi loro cantavano il mio nome ed erano molto felici di vedermi. Da quel momento ho capito che quello era il posto giusto per me. Loro sono molto appassionati e vogliono che la squadra faccia bene e ti supportano anche se non fai bene a volte, ma penso che loro abbiano potuto vedere quanto io sia appassionato sul campo e penso che è per questo che mi apprezzano, per la mia fame e il mio desiderio di vincere. Non sono qui da molto, ma penso che trasferirmi a Roma sia qualcosa per cui guarderò indietro e dirò che ho avuto un gran momento nella mia vita nel vivere in una parte differente del mondo e scoprire nuove cose. È stato incredibile, a volte tosto, ma fino adesso divertente”.

Su Roma?
“Ho sempre amato la storia anche a scuola. conoscevo il Colosseo e vederlo dal vivo è stato pazzesco. Probabilmente potresti vederlo dalla mia faccia di quando ero lì, non potevo smettere di sorridere. Adoro imparare la storia della città e di culture diverse e Roma è uno dei posti migliori del mondo per questo. A essere onesti lo stile di vita mi ha sorpreso. Sapevo che gli italiani amassero il loro cibo e quanto fossero appassionati, ma quando sei qui realizzi che sono a un livello differente. Puoi andare in qualsiasi ristorante in città e ti daranno il miglior cibo che tu abbia mai mangiato. Loro si prendono cura e tempo in tutto quello che fanno, che è una cosa che ho imparato ad amare di Roma e delle persone di qui”.

Sulla vittoria della Conference League?
“Vincere un trofeo europeo al primo anno alla Roma è stato incredibile, a essere onesti non credo che nessuno se lo aspettasse. Dal momento in cui sono arrivato, ho detto che volevo vincere un trofeo con la Roma, la Roma non vinceva da tanti anni e a quel punto molte persone non credevano che fosse possibile, ma penso che arrivare qui ha dato forza ai ragazzi e loro hanno visto quanto fossi affamato e appassionato. Anche in allenamento voglio sempre vincere, voglio sempre il meglio per la mia squadra e per me stesso”.

Sull’addio al Chelsea?
“Poco prima di lasciare il Chelsea Tomori è andato al Milan e dunque abbiamo parlato molto. Mi ricordo quando gli parlavo al telefono e nessuno di noi riusciva a credere a quello che stava accadendo. Siamo stati al Chelsea per le nostre vite intere in un momento stavamo andando via. Tutto quello che conoscevo riguardava il Chelsea a parte qualche trasferimento in prestito, ma penso che quello fosse il momento giusto per andare via, ero pronto a fare un passo avanti nella mia carriera. Non volevo essere considerato un giovane o un calciatore arrivato dalla Academy, per me era il momento di aprire le ali. Parlo ancora con tanti giocatori del Chelsea, James mi dice sempre di tornare. Siamo cresciuti insieme come gruppo e ci conosciamo da anni. Giocatori come Mount, Rice e Nketiah sono cresciuti insieme a me nello stesso ambiente. Abbiamo trascorso una gran parte delle nostre vite al Chelsea giocando tornei, viaggiando insieme e quindi è speciale vederli crescere e vedere quanto lontano siamo arrivati. Abbiamo preso strade differenti, ma condividiamo ancora questi ricordi”.

Sul futuro?
“Aspetto un bambino e questa è la cosa più importante, poi penserò a dove andare quest’estate: l’America è sempre nella mia testa ma probabilmente sceglieremo più un posto adatto alla famiglia per il bambino che sta per arrivare. Questo potrebbe essere il più bell’anno della mia vita fino adesso e voglio rendere questa cosa realtà. Sarebbe bellissimo vincere ancora qualcosa con la Roma e quando sarà nato mio figlio chissà cosa riserverà il futuro”.

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Abraham è il favorito per il dopo Osimhen

Il Napoli sta preparando un lista di attaccanti per un possibile dopo Osimhen. Se dovesse arrivare un’offerta da 120 milioni, la società, infatti, potrebbe pensare ad una cessione e quindi ci sarebbe bisogno di un sostituto all’altezza.

Come riporta il Corriere dello Sport, tra i centravanti, Tammy Abraham (25) ha un posto privilegiato, perché nei taccuini di Giuntoli l’inglese della Roma ci è sempre stato; ma dai radar non potrà certo sparire Rasmus Hojlund (20 appena) che appena arrivato in Italia ha dimostrato di avere qualità; e ora sui monitor di è finito anche Boniface (23) dell’Union Saint-Gilloise, una valanga di reti (20) con il club belga e un nome evocativo, Victor. Ci sono nature diverse di centravanti, tendenze per niente simili ad attaccare l’area e lo spazio, pure le fisicità rientrano in nature (chiaramente) differenti e subito dopo Abraham, Boniface ed Hojlund, rimane comunque Beto (25) dell’Udinese, un uomo che vede la porta, che la sente, che ha già conosciuto il campionato italiano, che non deve dunque ambientarsi e che sarebbe pronto immediatamente per l’uso.

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La Roma è stanca: contro l’Udinese Mou pensa a Volpato mentre Abraham punta alla panchina

Ci sono le scorie e ci sono i pensieri. Ma anche una certa dose di autostima che consente alla Roma, di ritorno dall’infausta trasferta di Rotterdam, di dirsi che la missione Feyenoord non è ancora fallita. Anzi. La possibilità di ribaltare il risultato, come nell’analoga situazione contro il Salisburgo, resta su livelli ragionevoli. Ora però c’è un altro problema, più vicino nel tempo: la partita di campionato contro l’Udinese che per ragioni fisiche, atletiche e mentali non si annuncia affatto semplice.

Come riporta il Corriere dello Sport, Dybala e Abraham non ci saranno contro l’Udinese, ma l’inglese spera di andare almeno in panchina. Assente anche Solbakken, il quale sarebbe stato utilissimo in questa situazione d’emergenza. A causa di questi infortuni quindi lo Special One starebbe pensando di mandare in campo dal primo minuto uno dei suoi ‘bambini’: Cristian Volpato. Ci potrebbero essere anche altre novità: in panchina potrebbero andare Majchrzak e Cassano mentre sugli esterni Celik ed El Shaarawy si candidano per giocare dall’inizio.

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Dybala e Abraham ko non gravi: Mourinho potrebbe recuperarli contro il Feyenoord

Sembrano meno gravi del previsto le condizioni di Paulo Dybala e Tammy Abraham, usciti per infortunio giovedì sera a Rotterdam nella gara contro il Feyenoord. Come riporta il Corriere della Sera, per quanto riguarda l’argentino i primi esami non hanno evidenziato lesioni muscolari: tra oggi e domani si dovrebbe sottoporre ad una risonanza magnetica per capire meglio quando potrà essere di nuovo a disposizione. Dybala salterà sicuramente il match di domani sera contro l’Udinese ma potrebbe tornare giovedì.

Anche Abraham farà un tentativo per la gara di Europa League contro il Feyenoord. L’attaccante inglese ha riportato una lussazione alla spalla destra come Solbakken e l’ex Chelsea non sarà operato ma si è deciso per una terapia conservativa. La sua disponibilità, quindi, dipenderà dalla sua sopportazione del dolore. Per la gara contro l’Udinese Belotti sarà titolare, El Shaarawy giocherà alle sue spalle: in teoria insieme a Lorenzo Pellegrini. Se il 7 dovesse rimanere fuori spazio a Wijnaldum avanzato, con Matic e Cristante a centrocampo. Possibile un turno di riposo anche per Spinazzola.

La Roma si è mossa per chiudere l’acquisto a parametro zero di Houssem Aouar. La società (Pinto) e l’agente del calciatore hanno preferito non confermare l’accordo – 5 anni di contratto a 2 milioni e 800 mila euro netti più bonus – ma gli indizi affinché possa essere lui il primo rinforzo ci sono tutti.

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Roma sterile, mai così pochi gol da 27 anni

Sono tutti in attacco i dubbi di Mourinho -ieri rimasto in silenzio – per il match di oggi (ore 18.30) a Torino contro la formazione granata di Juric. Con tutta la rosa a disposizione, ad eccezione dell’infortunato Karsdorp, lo Special One si trova in una insolita, almeno in questa stagione, situazione di abbondanza e quindi con più opzioni in ogni reparto. Come riporta il Corriere della Sera, Se però in difesa le scelte sembrano fatte, con il ritorno di Mancini e Ibanez al fianco di Smalling, con Zalewski e Spinazzola esterni, dalla metà campo in su le combinazioni sono tante. Tutto ruota intorno all’attaccante più avanzato: centravanti vero, con Abraham e Belotti in ballottaggio, o falso nove, con Dybala avanzato?

La gara con la Sampdoria è stata una delle migliori per quanto riguarda la produzione offensiva, ma la sterilità sotto porta della formazione giallorossa resta una nota dolente della stagione. I 38 gol in 28 giornate rappresentano infatti il primato negativo della Roma da quando (2004-05) la serie A è tornata a 20 squadre. Un «record» che apparteneva alla Roma di Rudi Garcia, che nella stagione 2014-15 si era fermata a 39, che però erano valsi il secondo posto dietro alla Juventus, posizione mantenuta fino al termine di quel campionato. In assoluto, la Roma non faceva meno gol nelle prime 28 giornate da 27 anni: nella stagione 1995-96, l’ultima di Mazzone sulla panchina giallorossa, le reti furono 37.

Sono tante le frecce all’arco dello Special One: oltre ad Abraham, Belotti e Dybala anche El Shaarawy, a segno contro la Sampdoria, e Solbakken, non utilizzabile in Europa League, si candidano per una maglia. Se dovesse toccare al «Gallo», per lui sarebbe di sicuro una partita speciale, la prima da ex nello stadio in cui ha vissuto gli anni migliori della sua carriera.

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Roma-Sampdoria, Pellegrini stringe i denti, dubbio Abraham

Un giorno di allenamento personalizzato in palestra, 3 giorni di lavoro quasi normale. Lorenzo Pellegrini non è ancora al cento per cento ma sembra pronto a giocare. Come riporta il Corriere dello Sport, Mourinho lo sta osservando con attenzione, perché non vuole rischiare nulla all’inizio del ciclo di 7 partite in 28 giorni, ma ha ricevuto dal suo capitano ampia disponibilità. Come al solito. Rientrato in anticipo dalla Nazionale, a causa di un piccolo fastidio, Pellegrini intende dare il suo contributo nella rincorsa Champions già contro la Sampdoria.

All’andata decise la partita su rigore. Stavolta cercherà il primo gol su azione del suo campionato. E’ consapevole che finora il suo rendimento sia stato insoddisfacente, non è contento di sé e non cerca alibi. Ma è chiaro che gli infortuni – l’ultimo incidente contro la Real Sociedad gli ha lasciato una grande cicatrice sulla testa – lo hanno frenato perché gli hanno impedito di allenarsi con continuità e quindi di mantenere una buona condizione atletica. Pellegrini spera che gli eventi negativi si siano conclusi e che il mese di aprile gli riservi belle sorprese, scoprendo soprattutto un feeling tecnico con Dybala che può rendere la Roma molto più forte.

Domani sera, ancora con l’Olimpico pieno, non sono ammessi errori. Mourinho ha ricordato ai giocatori in questi giorni che sarebbe folle rivolgere il pensiero soltanto all’Europa League, in cui la Roma è arrivata “solo” ai quarti di finale. Nelle prossime 2 partite anzi, contro Sampdoria e Torino, sarebbe opportuno raccogliere il massimo dei punti per rientrare in zona Champions e poi dedicarsi al Feyenoord.

Certo la prima partita si annuncia complicata, a dispetto della differenza in classifica: con 4 squalificati e Karsdorp infortunato, Mourinho deve allestire una formazione emergenziale. Forse con Celik schierato sulla linea difensiva da braccetto di destra.

Il dubbio principale resta il centravanti. Nelle ultime due partite, derby compreso, il titolare è stato Belotti. Che peraltro non è mai stato pericoloso. Stavolta potrebbe toccare ad Abraham, che ha bisogno urgente di rilanciarsi. Come Pellegrini, ha peggiorato di molto il suo score rispetto allo scorso anno. Destinato al ruolo di uomo-mercato della prossima estate, deve ora dimostrare che la fase buia è passata.

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Allenamenti

Roma-Salisburgo, allenamento di rifinitura: Dybala e Abraham in gruppo

La Roma si prepara alla gara di domani contro il Salisburgo. I giallorossi alle 21:00 ospiteranno gli austriaci in un Olimpico tutto esaurito. Nel pomeriggio la squadra di Mourinho ha svolto l’allenamento di rifinitura e ci sono novità importanti: Dybala e Abraham, infatti, si sono allenati con il gruppo. L’attaccante inglese (con la maschera) e la Joya si candidano per una maglia da titolare.

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Allenamenti

Trigoria, individuale per Dybala, Pellegrini in gruppo. Abraham valuta la possibilità di giocare con una maschera protettiva

La Roma stamane si è allenata a Trigoria. I calciatori che hanno giocato ieri hanno svolto un lavoro di scarico mentre gli altri, compresi i subentrati, hanno lavorato in campo. In vista della gara contro il Salisburgo ci sono novità importanti: Pellegrini ha svolto gli esercizi con il gruppo mentre Dybala, nonostante abbia svolto un allenamento individuale, dovrebbe smaltire il sovraccarico al flessore. Abraham, invece, valuta la possibilità di giocare con una mascherina dopo i problemi che ieri lo hanno costretto a uscire dopo pochi minuti contro il Verona. Durante l’allenamento odierno era presente anche Tiago Pinto.