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SERIE A TIM

Bologna-Roma 1-1, le pagelle

ALISSON 5,5: Sul tiro di Pulgar dimentica di usare i superpoteri 

FLORENZI 5,5: Palacio lo sceglie come bersaglio e lui va spesso in sofferenza. Resta uno dei più dinamici della squadra, ma manca le giocate più raffinate. Ha qualità per farsi apprezzare meglio.

MANOLAS 5,5: Donadoni lascia a lui l’incombenza di impostare l’azione e il gioco della Roma ne risente visibilmente, ma il greco, oggi, sbaglia anche qualche chiusura di troppo

FAZIO 6: Lavora più come regista che come marcatore e il più delle volte fa valere l’esuberanza del suo fisico

KOLAROV 6: Va a sprazzi, ma da un suo guizzo, come spesso succede, nasce l’azione che porta al gol della Roma

STROOTMAN 5: Dopo 3 minuti disegna un delizioso passaggio in verticale, poi quasi più niente. Alla mezz’ora infrange sul palo i sogni di un pareggio che la Roma sa cogliere, invece, soltanto quando lui è già sotto la doccia

DAL 75’ DEFREL 6: E’ l’ultimo tentativo di sistemare il fronte destro d’attacco. Non è Under, ma aiuta la squadra a ritrovare la giusta vivacità

DE ROSSI 6: Primo tempo giocato a ritmo piuttosto blando, anche se nel pomeriggio legamentoso del Dall’Ara è di gran lunga il centrocampista più apprezzabile della Roma

NAINGGOLAN SV: Neppure il tempo di apparecchiare la tavola che deve abbandonare la festa

DAL 15’ GERSON 5: metà centrocampista, metà esterno, ma non convince mai pienamente. Impreciso e, a tratti, addirittura svogliato

EL SHAARAWY 5,5: Qualche guizzo, senza mai riuscire a spaventare davvero Santurro

DAL 60’ DZEKO 7: Entra e restituisce peso specifico all’attacco giallorosso  

SCHICK 5,5: Prova in tutti i modi a prendersi la scena, ma non è né abbastanza bravo né abbastanza fortunato 

PEROTTI 6,5: Sinuoso e sgusciante come di consueto, il più continuo dell’attacco romanista. Confeziona l’assist per Dzeko e sfiora il gol del successo proprio a un soffio dal triplice fischio.  

 

DI FRANCESCO 5,5: Mette in campo una squadra quanto più possibile “vicina” a quella titolare, ma non riesce proprio a trovare alternative valide. Per far saltare il tappo messo da Donadoni a protezione della porta di Santurro non può far altro che affidarsi a Dzeko, poi procede come al solito infilando tutte le punte a sua disposizione, ma non basta. Resta il problema di una Roma più capace ad “aspettare” l’avversario (come successo a Napoli) che ad impostare il gioco e questa forse è la migliore notizia in vista della gara del Camp Nou.