Dybala-Roma, un anno di Joya – AUDIO

DYBALA-ROMA SPECIALE RS(di Francesco Oddo Casano) – Estasi per una trattativa che sembrava impossibile, entusiasmo per i primi gol all’Olimpico, le lacrime post infortunio, la Luce secondo Mou e l’enorme delusione di Budapest. Sono queste le istantanee della prima stagione romanista di Paulo Dybala.

A luglio scorso la Roma, con una straordinaria strategia passata attraverso le prime telefonate di Mourinho e la contrattazione portata avanti dal duo Pinto-Lombardo, ha chiuso a sorpresa l’affare per l’argentino con un contratto triennale e un volo da Torino all’Algarve che ha mandato in visibilio il pubblico romanista.

Poi la presentazione in pompa magna al Colosseo Quadrato dinanzi a 15 mila tifosi giallorossi. La Dybala mask e la certezza di poter sognare in grande.

ASCOLTA QUI IL PODCAST INTEGRALE

Lo start in campionato è di livello ma ancora sul piano fisico la Joya appare in ritardo: una buona prestazione a Salerno, un assist al volo per il pari di Abraham a Torino contro la Juve, poi la vera presentazione all’Olimpico: 30 agosto, match casalingo con il Monza, in 10 minuti Paulo fa doppietta a fa esplodere di gioia lo stadio. A Udine Dybala non riesce ad evitare da solo la disfatta giallorossa, ma ad Empoli la settimana dopo è lui l’autentico trascinatore: un gol a giro meraviglioso dalla distanza per stappare il match, poi l’assist decisivo per Abraham nella ripresa per il 2-1 finale. La Roma vince e Paulo è già il trascinatore.

Foto Fraioli

Dopo pochi giorni si ripete anche in Coppa: all’Olimpico arriva l’Helsinki, l’argentino parte dalla panchina ma la Roma non riesce a sbloccare il risultato. Mou lo inserisce nella ripresa e dopo pochi minuti su assist di Pellegrini, scarica un fendente chirurgico col mancino che sblocca il match. Finirà 3-0, l’effetto della Joya sulla Roma è totale

Il 18 ottobre all’Olimpico arriva l’Atalanta. E’ l’ultima gara prima della sosta per le Nazionali, propedeutica alla preparazione in vista del Mondiale d’inverno in Qatar. Dybala inizia il riscaldamento ma sente una pizzicata alla coscia. Decide di fermarsi per evitare guai e finisce in Tribuna. La Roma perde 1-0 bombardando la porta di Sportiello, senza la Joya i giallorossi fanno fatica a segnare. Sarà così per tutta la stagione.

Paulo va in Nazionale e non gioca, rientra e a Milano con l’Inter sfodera una grande prestazione. Nel primo tempo i nerazzurri vanno in vantaggio con Di Marco, ma l’ex bianconero che era stato ad un passo dall’Inter prima del clamoroso dietrofront estivo e la virata su Lukaku, ha il dente avvelenato e si vede. Alla mezz’ora Spinazzola scappa sulla sinistra e alza un bel cross sul secondo palo, Dybala colpisce al volo di mancino e insacca ammutolendo San Siro. Nella ripresa segna anche Smalling e la Roma porta a casa una vittoria che a Milano mancava da quasi 7 anni, il settore ospiti esplode al triplice fischio finale.

Dybala non si ferma e segna anche il gol del vantaggio contro il Betis Siviglia su rigore, ma alla fine sono gli spagnoli a portar via i tre punti dall’Olimpico complicando il cammino europeo dei giallorossi. La domenica successiva sempre in casa i giallorossi affrontano il Lecce di Baroni. Vantaggio subito di Smalling poi dopo una serie di occasioni mancate arriva il pari di Strefezza. Ad inizio secondo tempo concesso agli uomini di Mou un calcio di rigore conquistato da Abraham. Dal dischetto va Dybala che insacca ma calciando si stira il flessore. Sembra subito un problema grave, l’argentino in panchina piange ma la Roma porta a casa i tre punti

Il responso è pesantissimo: lesione tra il primo e secondo grado alla coscia sinistra. Gli esami strumentali non ammettono repliche e si parla di Mondiale a rischio.

L’assenza della Joya su rendimento della Roma si avverte soprattutto in campionato: l’argentino salta cinque partite e i giallorossi perdono con il Napoli e contro la Lazio, vincono solo a Genova (1-0 contro la Samp) e a Verona in extremis grazie a Volpato, pareggiando in trasferta a Reggio Emilia. In Europa arrivnao 7 punti in tre partite, che permettono alla Roma di passare il turno dietro il Betis.

Dybala però crede alla possibilità di partecipare al Mondiale in Qatar, lavora duro e rientra una settimana prima della convocazione. Torna in campo contro il Torino nella mezz’ora finale, dopo una partita pessima dei giallorossi e sul risultato di 1-0 per i granata. L’argentino accende letteralmente le luci all’Olimpico, colpisce una traversa, sfiora il gol e conquista un rigore poi sbagliato da Belotti. Nel finale Matic pareggia, ma la Roma è ufficialmente Dybala dipendente e Mou conia la famosa frase: “Paulo è la nostra luce, senza di lui c’è il buio”.

Dybala strappa il pass per il Mondiale e nel corso della manifestazione iridata, complice anche una condizione fisica non eccellente, non gioca praticamente mai, tranne in finale quando realizza il rigore della serie finale contro la Francia. L’Argentina è Campione del Mondo, a Buenos Aires è locura total

Il 4 gennaio dopo una breve preparazione si torna in campo. La Roma affronta il Bologna e vince 1-0, seppur stentando, grazie ad un rigore conquistato dalla Joya ma realizzato da Pellegrini. Il 21 non è ancora al top e a Milano contro il Milan fatica, ma partecipa alla clamorosa rimonta nel finale.

Il 12 gennaio Dybala ritrova definitivamente il sorriso dopo il lungo stop e la pausa Mondiale. Contro il Genoa in Coppa Italia entra nella seconda parte di gara e sembra un dejavu della stagione. Serpentina fantastica dal limite dell’area e sinistro magico alle spalle del portiere avversario. I giallorossi vincono 1-0 e Paulo esulta sotto la Sud.

Dopo tre giorni la replica contro la Fiorentina con una splendida doppietta che rilancia le ambizioni di vertice della Roma. A La Spezia Paulo si mette al servizio dei compagni fornendo due assist vincenti per Abraham ed El Shaarawy, poi la sconfitta di Napoli dove non disputa una gran partita, ma contro Empoli e Lecce arrivano altri due assist e un gol per il pari al Sant’Elia.



Il 16 febbraio dopo un mese e mezzo di ottime prestazioni, Dybala a Salisburgo si riferma. Un sovraccarico muscolare, ma questa volta l’argentino si ferma in tempo. In vista del ritorno salta la vittoria casalinga contro il Verona. C’è da ribaltare la sfida contro gli austriaci e la Joya si fa trovare pronto, sfoderando una prestazione scintillante. Dopo l’1-0 di Belotti, Spinazzola sfodera un altro assist magico, Paulo colpisce al volo col mancino. La Roma vince 2-0 e conquista gli ottavi

Foto Fraioli

Nel mese di marzo Dybala ha un leggero calo di rendimento. Un assist da calcio d’angolo per Kumbulla nella doppia sfida contro la Real Sociedad che vale comunque i quarti di finale, una perla straordinaria nella rocambolesca sconfitta casalinga contro il Sassuolo. La Roma fa fatica a giocare ogni tre giorni e comincia a perdere pezzi importanti. Nel derby il 21 non brilla e la Roma perde la seconda stracittadina stagionale.

Ad Aprile due reti su rigore contro Samp e Torino, poi un nuovo stop a Rotterdam nella sconfitta d’andata contro gli olandesi e la tribuna precauzionale contro l’Udinese. Mou prepara lo stesso spartito del Salisburgo, portando Dybala a giocare al meglio delle sue condizioni contro il Feyenoord al ritorno. Paulo subentra nella ripresa ma la qualificazione si complica dopo la rete del momentaneo vantaggio di Spinazzola perché gli olandesi con Paixao trovano il pari. Nel finale Dybala sfodera una giocata Mundial su assist di Pellegrini, controllo col destro, la palla sfila e sul mancino e stoccata vincente all’angolino. La Roma è ancora viva, va i supplementari e surclassa per 4-1 il Feyenoord. Siamo in semifinale

Il 24 Aprile dopo le fatiche di Coppa, la Roma vola a Bergamo. Mou è costretto al maxi turnover e i giallorossi fanno fatica, andando in svantaggio a fine primo tempo. Nella ripresa però la squadra entra in campo con un altro piglio e dà l’idea di poter pareggiare. Mou perde Llorente per infortunio e nel giro di pochi minuti si ferma anche Dybala. Questa volta lo stop non è muscolare ma traumatico, causato da un intervento killer di Palomino che per poco non spezza la caviglia sinistra dell’argentino. La Roma perderà 3-1, ma soprattutto Dybala nel momento clou della stagione.

Di fatto il 21 è costretto a saltare le due semifinali di Europa League e altre 6 partite di campionato, compresi gli scontri diretti con Milan e Inter che risulteranno decisivi per la lotta Champions.

La Roma conquista la finale di Budapest e fino a due giorni prima del match Mourinho con un’abile strategia mediatica sostiene con forza che Dybala non farà parte della sfida dall’inizio. Poi il 21 va in campo e realizza la rete del momentaneo 1-0. La finale si protrae fino ai calci di rigore, Dybala esce molto prima del 120’ e non potrà calciare dal dischetto. La serata di Budapest finisce tra le lacrime dell’argentino e di tutto il popolo romanista. Il sogno Europa League si sgretola ad un passo dal trionfo, con il macigno della vergognosa direzione di gara di Taylor.

Nell’ultimo turno di campionato Dybala, pur non al meglio scende in campo. C’è voglia di regalare ai tifosi giallorossi un’ultima piccola soddisfazione. La Roma gioca una partita seria con tutto quello che ha ma è costretta a rimontare. Prima la rete di Zalewski poi nel finale un calcio di rigore. Questa volta l’argentino c’è e insacca. Corsa liberatoria sotto la Sud. E’ l’ultima immagine della sua prima, emozionante, stagione romanista.