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Rassegna stampa

Fonseca: “Amo Roma, vorrei restare tanto tempo. Florenzi? Resta sempre un’opzione, ma questo vale anche per gli altri giocatori”

Fonseca: “Amo Roma, vorrei restare tanto tempo. Florenzi? Resta sempre un’opzione, ma questo vale anche per gli altri giocatori”

 Il tecnico della Roma, Paulo Fonseca, ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport. Queste le sue parole: 

TOTTI E DE ROSSI – Se con loro poteva essere più facile (Totti e De Rossi, ndr)? Non ci ho mai pensato, quando mi è stata offerta la Roma già non c’erano più. Sono stati due grandissimi giocatori, è facile immaginare che se fossero qui sarebbero coinvolti nel processo e, vista la loro qualità, aiuterebbero squadra e gruppo a salire di livello. A me piace costruire il gioco dal basso e il miglior De Rossi si sarebbe integrato bene nel nostro gioco. Certo, ora è in età avanzata e non più al 100%, ma al top lo abbiamo apprezzato tutti”.

PALLOTTA E FRIEDKIN – E’ vero che Pallotta non è qui fisicamente, ma s’informa ogni giorno sull’andamento della squadra. E poi oggi il calcio è cambiato, nel mondo ci sono tanti esempi di altri club in cui i presidenti vivono in altri paesi. Non credo che questo costituisca in problema per la Roma o influenzi il nostro lavoro. Pallotta non c’è, ma si sente. Friedkin? Si parla molto di questa cosa, ma non influenza né me né la squadra. La gestione del club è affidata a Guido Fienga, che sta facendo un grande lavoro. Mi fido di lui”.

AMBIZIONI – “Scudetto? Penso che non sia giusto creare grandi aspettative. Meglio vivere con senso della realtà. Siamo all’inizio di un percorso. C’è un allenatore nuovo, un direttore sportivo nuovo, tanti giocatori sono arrivati e tanti sono andati via. Sono soddisfatto dell’andamento della squadra, ma sarebbe ingiusto creare questa pressione. Obiettivi? Il primo resta quello di arrivare tra le prime 4 per andare in Champions. Detto questo non cambio idea: rafforzando questa squadra, credo che entro l’arco della durata del mio contratto (2021 più opzione per rinnovo di un anno, ndr) si possa vincere qualcosa. Logico, però, che ancora ora si giochi per vincere. La Coppa Italia non è facile, ci aspetta il Parma e poi forse la Juve, ma ci proveremo. L’Europa League si è trasformata in una mini-Champions, visto le grandi squadre che ci sono, ma di sicuro non trascureremo questa competizione”.

FLORENZI – “Non devo mettermi nei suoi panni. Lo capisco, ma quello che succede a lui con la Nazionale succede anche ad altri. Sono consapevole di quello che rappresenta per club e tifosi. È un grandissimo professionista, non abbiamo mai avuto problemi, con lui ho un ottimo rapporto. Resta sempre un’opzione tecnica, ma questo vale anche per gli altri giocatori. Io devo pensare solo al bene della Roma. Non posso pensare al fatto se Florenzi giochi o meno in Nazionale, anche se lo comprendo“.

LA CITTÀ DI ROMA – “Io sono innamorato di Roma e quando si è innamorati si vedono solo gli aspetti positivi, di quelli negativi non ci si accorge. Ai miei occhi la città sembra perfetta, bellissima, nonostante non abbia avuto ancora modo di scoprirla tutta. E mi piacciono i romani. Io amo uscire, passeggiare e la gente è sempre affettuosa. Vivo vicino a San Pietro. Ho sempre pensato di voler abitare in centro per godermi meglio la città. Conoscere la storia di un posto è una cosa importantissima. E sono soddisfatto della scelta». Sia sincero: pensa di restare a lungo qui? “I risultati indirizzano sempre la nostra vita, ma oltre che per la città, mi piacerebbe restare in un club che mi fa sentire a casa. La Roma è una delle società più importanti al mondo, vorrei restarci molto tempo”.

IL MERCATO – “Gennaio è un mercato difficile. Eventuali rinforzi devono migliorare la rosa, non è facile. Prenderemo qualcuno se ci saranno delle uscite per alzare il livello. Petagna? Ottimo giocatore, ma non per il mio gioco. In quale reparto vorrei rinforzi? Forse tutti e 3. Smalling? Mi aspetto possa restare, lui è un grandissimo giocatore che si è adattato molto bene al calcio italiano. Gli piace stare a Roma e il gruppo gli vuole bene”.