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Roma-Liverpool 4-2, le pagelle: Nainggolan croce e delizia, ma tutti meritano gli applausi

ALISSON 6: All’Olimpico, in Champions League, aveva chiuso la porta a chiunque; stasera non ci riesce, ma non è colpa sua. Davanti aveva il tridente più prolifico della storia della competizione. A tratti mostra comunque i superpoteri, come quando mette il piede sul pallone scaraventato in porta da Manè. Resta in mezzo alla traiettoria che porta il pallone dell’1-2 a Wijnaldum e si concede qualche lusso di troppo, come quando prova a dribblare Salah creando inutile allarmismo 

FLORENZI 6: Più voglia che qualità 

MANOLAS 6,5: I soliti limiti in impostazione, ma ha la velocità giusta per ridimensionare parecchio le ambizioni di Salah e compagni. Sui gol subiti può far poco 

FAZIO 6,5: Molto meno rapido degli attaccanti avversari, ma non va mai in difficoltà

KOLAROV 6,5: Uno dei più costanti, riempie la fascia con buona continuità e scarica una notevole quantità di cross in area avversaria. Pecca un po’ in precisione 

NAINGGOLAN 6: Dopo 9 minuti regala la palla del vantaggio al Liverpool. Prova a farsi perdonare in ogni modo, ma ci riesce con eccessivo ritardo. Il bolide che regala il vantaggio alla Roma arriva a 5 minuti dal 90’, poi firma la doppietta su rigore a un soffio dal triplice fischio 

DE ROSSI 6: Qualche splendida intuizione, come la verticalizzazione per Under, ma non riesce ad alzare a dovere i ritmi della serata 

DAL 68’ GONALONS 6,5: E’ l’uomo con cui Di Francesco prova a rendere più fluida la manovra. Gli dà ragione solo in parte, perché non riesce mai ad inventare qualcosa di particolarmente rilevante 

PELLEGRINI 6: Nei momenti più delicati accusa il peso della serata 

DAL 53’ UNDER 6,5: Prende un rigore che fa più rabbia che piacere 

SCHICK 6: Mette in mostra a singhiozzo il suo repertorio, ma la Champions League è ben diversa dalla Serie A e l’attaccante ceco non riesce mai ad incidere concretamente 

DZEKO 7: Al 25’ salta male nell’area giallorossa (anche perchè sbilanciato) e recapita a Wijnaldum la palla del 1-2, ma la prestazione del bosniaco è ricca di tanto altro. Segna anche stavolta, chiudendo la sua personalissima stagione in Champions League con 8 gol e 4 assist (in 12 partite)

EL SHAARAWY 7,5: Il più mobile degli attaccanti giallorossi. Al quarto d’ora mette in mezzo la palla che vale l’1-1 (aut. Milner). Poco più tardi disegna la parabola a giro che, sporcata ancora da Milner, fa scuotere il palo alla sinistra di Karius. Da una sua iniziativa nasce anche il gol del 2-2 e, al 62’, meriterebbe il calcio di rigore che Skomina ingiustamente gli nega (mani di Alexander-Arnold) Esce in preda ai crampi, tra gli applausi  

DAL 74’ ANTONUCCI SV: Riappare dopo la parentesi invernale contro la Sampdoria e prova a sbalordire ancora. Kolarov gli recapita un pallone d’oro, ma il peso della serata è enorme per un ragazzo come lui

 

DI FRANCESCO 7: Mette in campo la Roma che serviva, ma non basta. L’impressione è che paghi dazio più per gli errori dei singoli (arbitro compreso) che per le idee espresse

Marco Madeddu