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Roma-Genoa 2-1, le pagelle: comanda Kolarov

ALISSON 6,5: Per un tempo si limita quasi a fare lo spettatore. Poi è chiamato ad entrare in scena e, come al solito, si fa trovar pronto: prima anticipa Rosi in uscita, poi sbarra la strada a Rigoni. Sul gol di Lapadula non può nulla, ma prosegue il lavoro in maniera ordinata, come quando vola sul pallone velenoso scagliato da pepito Rossi.

FLORENZI 6: Dinamico, anche se un po’ impreciso, come quando manca l’appuntamento con il gol già prima della metà del primo tempo. E’ verso la fine della partita, però, che Perin gli nega (più o meno consapevolmente) la gioia del gol. Prova a farsi perdonare poco dopo, mettendosi in proprio anzichè appoggiare a Dzeko il comodo pallone del 3-1. Subisce l'amarezza dell'ennesimo tentativo fallito e il rimbrotto plateale del bosniaco

FAZIO 7: Domina tutti i duelli aerei e imposta con la disinvoltura dei giorni migliori. Ad inizio ripresa, sfruttando il colpo di sonno di Pairetto, Rigoni lo arpiona e lo trascina a terra per togliergli la soddisfazione del 2-0. Mostra muscoli e carattere in abbondanza

JUAN JESUS 6,5: Dopo aver disarcionato Messi, nulla gli fa più paura

KOLAROV 7,5: Seduto al tavolo da Poker, al quarto d’ora alza il sopracciglio e lancia il pallone dalle parti di Under. Il turco non deve far altro che calare l’asso nella porta di Perin. Ma il serbo è talmente ispirato che al 52’ confeziona l’assist pure per Zukanovic, al “primo gol in giallorosso”, seppur con un paio d’anni di ritardo 

PELEGRINI 6,5: Dinamico e ordinato, anche se non dà mai la sensazione di dominare la situazione

GONALONS 5,5: Quando, poco prima della mezz’ora, subisce il colpo alla testa da Pandev la sensazione è che possa finalmente tornare in sé e mostrarci il valore espresso con la maglia del Lione. In realtà continua a funzionare poco, o per lo meno, solo ad intermittenza

GERSON 5: Muscolare e raffinato, come quando, al 22’, lavora col velluto il pallone per El Shaarawy, ma a volte va troppo in orizzontale e si innamora del pallone, tanto da prendersi più di un rimbrotto da Di Francesco. La partita dà ragione al tecnico, perché da una sua leggerezza, nasce il gol che complica non poco la serata romanista

DAL 65’ MANOLAS 6: Chiamata alle armi inaspettata

UNDER 7: E’ l’unico antidoto alla Dzeko-dipendenza: se non segna il bosniaco, c’è il turco, ormai è una sentenza. Il bello è che non si limita a mettere la partita in discesa, ma “stressa” la linea di difesa avversaria andando costantemente in pressione. Esce tra gli applausi

DAL 76’ SCHICK 5,5: Non riesce proprio a segnare, neppure quando Dzeko gli apre l’autostrada che porta fino a Perin

DZEKO 6,5: Per tutta la partita pensa quasi esclusivamente a servire assist ai compagni, poi, al 92’, prova a togliersi la soddisfazione del gol, ma El Yamiq gli fa il dispetto

EL SHAARAWY 6: Tira da tutte le posizioni, senza mai trovare la porta

DALL’81’ STROOTMAN SV: scaldamuscoli

 

DI FRANCESCO 6,5: Proprio quando sognava di dilagare e gestire le forze, il Genoa trova il gol e lui è obbligato a rimescolare le carte per riattizzare il fuoco. La gara, in effetti, si accende, mostrando una Roma un po’ stanca e sfilacciata. Ora però, sa camminare anche sui carboni ardenti.