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Interviste

Pacifici (Pres. AIA): “Parole di Mou inaccettabili, possono generare violenza”

Carlo Pacifici, presidente dell’Associazione arbitri, ha commentato così le dichiarazioni di Mourinho sull’arbitro di Sassuolo-Roma, Marcenaro, di domani: “Parole inaccettabili. Sono dichiarazioni pretestuose e gratuite. Così si crea pressione psicologica sugli arbitri prime della gara”.

“Io ho sempre rispettato il lavoro degli altri e pretendo lo stesso rispetto per il lavoro che stanno facendo gli arbitri. Certe affermazioni possono creare e sviluppare violenza anche e soprattutto nelle categorie minori. Ognuno quindi si deve prendere la piena responsabilità di quello che dice”.

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Nazionali

Italia, saranno Spagna, Croazia e Albania le avversarie ad Euro24

Sorteggiati oggi ad Amburgo i sei gironi di Euro24. L’Italia è finita nel gruppo B con Albania (esordio il 15 giugno), Spagna e Croazia. Le altre due sfide saranno nell’ordine proprio contro gli spagnoli e infine contro i croati.

I gironi al completo:

GRUPPO A: Germania, Ungheria, Scozia, Svizzera.
GRUPPO B: 
Spagna, Albania, Croazia, Italia.
GRUPPO C: 
Inghilterra, Danimarca, Slovenia, Serbia.
GRUPPO D: 
Francia, Austria, Olanda, vincitrice playoff (Polonia/Galles/Finlandia/Estonia).
GRUPPO E: 
Belgio, Romania, Slovacchia, vincitrice playoff (Israele/Bosnia/Ucraina/Islanda).
GRUPPO F: 
Portogallo, Turchia, Repubblica Ceca, vincitrice playoff (Georgia/Grecia/Kazakistan/Lussemburgo).

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NEWS

Mou a rischio squalifica: aperta un’indagine federale sulle dichiarazioni su Marcenaro

Dopo le dichiarazioni di oggi di Mourinho su Marcenaro, arbitro di Sassuolo-Roma: “Non so se ha la capacità emotiva per supportare il peso di una partita di questa difficoltà”, la procura Federale ha deciso di aprire un’inchiesta per frasi lesive nei confronti dell’arbitro ai danni del tecnico giallorosso. Mourinho, già squalificato in questa stagione, poichè recidivo rischia un’altra squalifica.

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NEWS

Trigoria, Mancini in gruppo. La probabile formazione giallorossa

Rifinitura e partenza. Non c’è tempo da perdere per la Roma tornata ieri nella capitale dalla gelida e amara trasferta di Ginevra. Questa mattina i giallorossi hanno svolto a Trigoria l’unico allenamento utile con focus tattici per preparare la sfida di domani al Mapei Stadium. Avversario, il Sassuolo, che la Roma ha patito spesso da quando Mou è sulla panchina giallorossa: una vittoria (quella con la rete di El Shaarawy in extremis), due pareggi a Reggio Emilia nelle ultime due stagioni, e una sconfitta pesantissima all’Olimpico sempre lo scorso anno.

LA FORMAZIONE Rui Patricio tornerà tra i pali, consueta linea a tre con Ndicka e Llorente a fare gli straordinari, oltre a Mancini che rientrerà dopo il turno di riposo osservato in coppa.

Sugli esterni a destra tornerà Rick Karsdorp, a sinistra ballottaggio tra Spinazzola e Zalewski, con il polacco favorito viste le dichiarazioni al vetriolo di Mou che erano indirizzate anche all’esterno azzurro. In mezzo al campo Cristante, Paredes e probabilmente Pellegrini (ma occhio a Bove). Davanti Lukaku-Dybala. Un’altra possibile ipotesi potrebbe essere l’inserimento dall’inizio di Azmoun vicino a Lukaku, con Dybala alle spalle.

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Rassegna stampa

I bocciati di Mou: da Aouar a Celik e Spinazzola: con la Roma futuro a rischio

Superficiali, perché forse non ha voluto andare oltre e dire anche presuntuosi. L’impressione però è stata più o meno quella, di un attacco diretto a quei giocatori rei – secondo José Mourinho – di non metterci cuore, testa e voglia. Gente che dovrebbe sfruttare al massimo le occasioni ricevute in e che invece spreca un’occasione dietro l’altra, forse anche per limiti oramai conclamati.

Ma con chi ce l’aveva Mourinho giovedì sera a Ginevra? Subito dopo la brutta prestazione andata in scena in casa del Servette, l’allenatore giallorosso è stato chiaro. “Qui c’è gente che ha un atteggiamento sbagliato, che gioca in modo superficiale certe partite. E che senza neanche avere una grande storia in Europa si permette prestazioni del genere, come questa. Gente che ha perso un’occasione. Da oggi in poi a chi mi chiederà perché gioca poco gli dirò che lo farà solo quando gli altri saranno morti…“. 

Il mirino di Mou stavolta si è posato prima di tutto su Aouar, assolutamente impresentabile in quel di Ginevra. A sostenerlo anche i numeri della sua partita, finita dopo appena 56’ di gioco: 12 palloni persi su 37 (di fatto uno su tre), solo due duelli vinti su 9, due dribbling negativi su due e 4 falli fatti. Un disastro, legato anche alla sensazione che il centrocampista algerino giochi con la paura addosso. «Quando il livello delle partite sale di intensità lui fa fatica», aveva detto un po’ di tempo fa lo stesso Mou. Solo che con il Servette Aouar ha sbagliato anche le cose più facili, le più elementari. Adesso l’algerino non solo è deficitario nella fase difensiva («Palla al piede è anche bellino da vedersi, ma deve imparare a difendere con la squadra», l’altro giudizio tranchant del tecnico portoghese), ma anche in quella di possesso, dove invece prima almeno qualcosina riusciva ad aggiungere. L’impressione è che dopo la sfida di Ginevra per Aouar di altre occasione ce ne saranno poche. Almeno a breve. Poi ci sono quelli che sono subentrati. Tabellino alla mano parliamo di Pellegrini, Belotti, Spinazzola e Renato Sanches. Sono i quattro giocatori entrati a partita in corsa, per cercare di dare forze nuove e linfa vitale alla truppa giallorossa. Infine Celik, uno che non ha mai convinto Mourinho anche per evidenti limiti tecnici (esattamente come Kristensen, scivolato a destra da prima a terza scelta). «Gente che quando va a giocare fuori casa sente la mancanza della mamma o del dolce della nonna», l’altra sentenza di Mou…

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Calciomercato

Roma senza difesa, Pinto cerca l’idea: trattati Theate e Pablo Marì

(…) La Roma sta cercando un centrale difensivo da aggiungere alla squadra durante il mercato invernale. E’ stato un errore non prenderlo in estate, spostando invece l’attenzione sull’esterno Kristensen, che secondo i piani avrebbe dovuto sostituire Karsdorp.

Ma Karsdorp non aveva alcuna intenzione di andare via e non ha ricevuto offerte tali da giustificare l’idea. Non si poteva aspettare di avere una proposta concreta in mano prima di aggiungere all’organico un calciatore ridondante? La domanda è retorica e a questo punto inutile, perché il passato non si può cambiare. Presente e futuro però sì. Ed è qui che Tiago Pinto, a pochi mesi dalla scadenza del contratto così come Mourinho, deve risolvere il problema, pur confrontandosi con i paletti del fair play finanziario.

Nelle scorse settimane a Trigoria si sono presentati diversi agenti e molti intermediari, tutti pronti a offrire soluzioni. Due nomi sicuramente considerati, ma difficili da raggiungere, sono Pablo Marì del Monza e Arthur Theate del Rennes, con un passato nel Bologna. Sono due nomi interessanti per motivi diversi, che rispondono a una caratteristica fondamentale: conoscono già il campionato italiano e quindi si integrerebbero velocemente.

Ma Pablo Marì, che ha il contratto in scadenza nel 2025, è una colonna del Monza e non si libera a gennaio. Quanto a Theate, compagno di Lukaku nella nazionale belga, potrebbe muoversi solo a fronte di una proposta economica convincente per il club.

E allora la strada potrebbe essere la ricerca dell’equilibrio: se la Roma vende Spinazzola durante il mercato invernale, a sei mesi dalla scadenza del contratto, può prendere un altro calciatore e magari spendere qualche milione di euro. Spinazzola, che ha fatto arrabbiare Mourinho a Ginevra, sta sondando eventuali proposte, soprattutto dal mercato saudita.

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Interviste

Mourinho: “Temo il Sassuolo e l’arbitro. Siamo da 4-5° posto senza infortuni. Mercato? Difficile ma se ci fosse una finestrina…”

La conferenza stampa di Mourinho alla vigilia di Sassuolo-Roma:

“Nello sport individuale sei tu da solo, sei tu e le tue capacità, le tue responsabilità, c’è bisogno di coraggio, serve personalità, bisogna stare lì dal primo all’ultimo e per questo mi piacciono molti sport individuali, soprattutto il tennis, quando perdi non puoi guardarti intorno, a dare la colpa intorno, ma devi parlare solo di te. E’ un esempio per gli sport collettivi che riporto anche nel mio ruolo. Se qualcuno pensa che io farò i nomi dei giocatori a cui mi riferivo l’altra sera, perde tempo. Internamente sì, ho avuto una buona comunicazione con i calciatori anche oggi. Quanto è positivo il rapporto con una persona, tanto è più facile dirgli una cosa brutta. Quando c’è empatia e amore è più facile dire certe cose. Ho detto quello che pensavo a questi ragazzi e adesso siamo tutti insieme per andare a Reggio Emilia e prenderci il risultato. E’ una partita che per diversi motivi non mi fa stare confortato”

Insidie del Sassuolo?
“La prima è il Sassuolo, ottima squadra, bravo allenatore, gran progetto per quello che fanno. Giocano 38-40 partite a stagione, arriveranno al top perchè si preparano da una partita, mi preoccupa la loro qualità e le difficoltà che ci hanno sempre opposto. Mi preoccupa Marcenaro, lo abbiamo avuto come 4° Uomo e non ha la stabilità emotiva per gestire l’importanza di questa partita che vale tanto, visto che siamo a tre punti dalla Champions. Non mi lascia tranquillo neanche il VAR perchè abbiamo avuto tanta sfortuna anche con lui. Berardi che è un calciatore assolutamente fantastico, che amo per come gioca, ma deve avere più rispetto per il gioco, per gli avversari, per le sceneggiate che fa spesso per prendere ammonizioni ed espulsioni. Lo amo e lo odio per i suoi atteggiamenti, se fosse un mio calciatore avrei tanti problemi con lui”

Ha avuto sempre buone reazioni dalla squadra dopo certe affermazioni. Come si porta la squadra al livello successivo? E’ solo un problema di qualità dei giocatori in senso complessivo?
“Ho detto ai giocatori oggi che se vogliamo avere l’ambizione di volere di più è questo tipo di profilo qui che ti fa stare sempre in una zona di conforto, che a qualcuno piace mentre a me no. Mi darebbe più adrenalina e emozione allenare una squadra che gioca per salvarsi, stare lì con l’adrenalina del punto che pesa, rispetto a chi sta sempre a metà classifica. Ci sono allenatori bravi che sanno far giocare bene le squadra ma in realtà non competitive. Ho detto ai ragazzi che dobbiamo alzare il tono, avere meno superficialità, è sufficiente questo. Ho vinto il campionato con il Real con 100 punti e uno perso con 93, ogni fine settimana vincevamo noi e vincevano loro, se pareggiavi una volta era un dramma, è duro dover vincere ogni partita, servono gli attributi di tutti. Noi non abbiamo il potenziale per vincere tutte le partite, non abbiamo il potenziale per poter competere con Juve e Inter per lo Scudetto, ma di giocarcela con le altre per il 4-5 posto. Ho detto loro che si può migliorare questa situazione anche con il lavoro di campo, ma è dura perchè non c’è mai tempo. Speriamo che riusciremo a migliorare questa situazione, poi giocheremo in casa con la Fiorentina e avremo una settimana di lavoro finalmente”

Karsdorp un anno fa era un traditore, oggi è tornato titolare, vuol dire che lei sa dare diverse occasioni per riscattarsi? Si aspetta questo anche da altri?
“Possiamo parlare di Karsdorp, visto che mi sono riferito a giocatori che a volte entrano dalla panchina e non fanno il loro, è successo con Karsdorp. Eravamo al limite del divorzio, poi piano piano è tornato in gruppo, si è ripreso il posto, capisco che Ricky è Ricky, ha i suoi punti di forza e qualche debolezza, domani gioca, è fresco, mi aspetto che vada benissimo. Parlare della panchina,  è anche dire che la panchina contro l’Udinese ha vinto la partita, la panchina di Ginevra non ha cambiato niente, ma non abbiamo pareggiato per loro, ma per tutti noi, anche per qualche errore mio, forse ho scelto una squadra che non aveva la compattezza sufficiente. Potevamo anche stare 3-0 all’intervallo e non staremmo oggi parlando di questo”

Qual è il potenziale che secondo Mourinho oggi alla Roma? Serve qualcosa a gennaio?
“In condizioni ideali mi piacerebbe avere più opzioni e più qualità, ma non voglio essere interpretato negativamente, conosco perfettamente la nostra situazione. Siamo sottovalutati come allenatore, squadra, staff tecnico, club e proprietà perchè siamo riusciti a stare lì nella lotta con squadre che hanno altro tipo di potenziale. La mia squadra senza infortuni può lottare. Senza Smalling una partita è dura, senza 3 mesi? Se non rientra a fine dicembre, ha saltato 68 allenamenti e se torna ad allenarsi il 1 gennaio, avrà bisogno di altre settimane per lavorare e recuperare il suo livello. Quando vedete Kumbulla in campo per 15 minuti, fa riscaldamento, poi passaggi etc e dopo è fuori. Kumbulla e Smalling stanno fuori, Ndicka che è venuto qui grazie ad un’ottima operazione di Tiago, ma mi ricordo le sue parole: ‘E’ perfetto all’inizio per la panchina e crescere con te”‘ è diventato titolare per necessità. Abbiamo Cristante ma è adattato. Ormai sono andato in un’altra direzione mentale, ogni partita e ogni settimana ho questi? Andiamo con questi, proviamo a fare con questi, senza lamentarsi ogni secondo, sono molto più positivo di prima. Ndicka a gennaio va in Coppa d’Africa, domani con Marcenaro Mancini prende un giallo al 10’ con Berardi e salterà la Fiorentina, ma andiamo avanti…”

Internamente le è stato proposto qualcosa sul mercato oppure sa già che non si potrà far nulla e la Roma rimarrà con due centrali a gennaio?
“La situazione è complessa, con il FFP esiste anche il rischio che chi prendi non può giocare in Europa o devi metter fuori qualcun altro. E’ una situazione che la proprietà e il direttore gestiscono a livello economico, se mi arriva una finestrina aperta per fare qualcosa sarò contento di poter dare una mano e trovare una soluzione, altrimenti andremo avanti con quello che abbiamo. Prima di terminare fammi dire che con un mio amico allenatore ieri mi ha detto: “Chi è sfortunato con la Roma seconda nel girone di Europa League è la squadra di Champions che vi affronterà”.

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APPROFONDIMENTI

Sassuolo-Roma, da Berardi e Pinamonti alle geometrie di Boloca: ecco la squadra di Dionisi

FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – La Roma dopo la delusione di Ginevra in Europa League contro il Servette (1-1), si proietta nuovamente sul campionato. I giallorossi voleranno a Sassuolo per affrontare la squadra di Dionisi con l’obiettivo di dare continuità alla recente serie positiva di risultati: 20 punti nelle ultime 10 gare che valgono la quinta posizione a 3 lunghezze dal Napoli quarto.

La formazione di Mourinho, domenica alle 18, sarà costretta a invertire il trend horror in trasferta: nel 2023, infatti, sono arrivate appena 4 vittorie (16%) su 25 partite lontano dall’Olimpico. Il Sassuolo, invece, dopo 6 match senza trionfi, ha raccolto 3 punti in casa dell’Empoli (3-4). Negli ultimi 7 confronti diretti fra le due squadre, i giallorossi hanno vinto solo in un’occasione (4 pareggi e 2 sconfitte).

Sassuolo: Pinamonti e Berardi seconda coppia più prolifica della Serie A

La Roma al Mapei Stadium dovrà fare particolarmente attenzione a Berardi e Pinamonti. Entrambi, infatti, sono tornati al gol nell’ultima vittoria contro l’Empoli (3-4). Alle spalle di Thuram e Lautaro Martinez (17), sono la coppia della Serie A che ha effettuato più gol (12). Berardi con 7 gol e 2 assist ha partecipato a una rete del Sassuolo ogni 108 minuti.

Pinamonti, invece, in campionato, ha già eguagliato il bottino della scorsa stagione (5). La Roma, in Serie A, è la vittima preferita del classe 99′: 5 gol in 8 gare contro i giallorossi e solo una volta ha terminato un incontro interno senza segnare contro i capitolini nella competizione, il 12 maggio 2021 con l’Inter, quando scese in campo per appena 13 minuti.

Sassuolo, dalle geometrie di Boloca al rendimento contro le grandi: ecco la squadra di Dionisi

Dionisi è alla guida del Sassuolo dalla stagione 2021-2022 e ha affrontato Mourinho in 4 occasioni. Il bilancio è in perfetto equilibrio: una vittoria, 2 pareggi e una sconfitta. La formazione del tecnico toscano, dopo aver perso Maxime Lopez, ha trovato in Boloca colui che detta i tempi e aggiunge fosforo al centrocampo. Il classe 98′, esclusi i calciatori con meno di 180 minuti, in Serie A, ha la percentuale di passaggi riusciti più elevata (93,4%). L’ex Frosinone è anche il secondo calciatore del Sassuolo per tiri bloccati (6) mentre è il re incontrastato quando si tratta di recuperare palloni: ben 90, 32 in più rispetto a Toljan che è il secondo della squadra in questa speciale classifica. Quest’ultimo, fra rigori procurati e assist, ha inciso già 6 volte in 12 gare. Sulla propria fascia sinistra, quindi, i giallorossi dovranno essere bravi a limitare il terzino tedesco.

Altro calciatore che la Roma dovrà attenzionare è Laurienté. L’esterno francese non sta replicando l’ottima stagione dell’anno scorso (7 reti e 6 assist) ma rimane una freccia pericolosa nell’arco di Dionisi. Il classe 98′ alle spalle di Berardi (52) è il secondo calciatore della rosa che partecipa di più alle azioni che portano a un tiro (48).

Il Sassuolo, dal 2021-2022, ha incontrato 37 volte le 8 formazioni (dall’Inter alla Fiorentina) più competitive della Serie A. La squadra di Dionisi spesso ha fatto inciampare le big del campionato italiano: 12 vittorie, 5 pareggi e 20 sconfitte. In questa stagione gli emiliani hanno già fermato Juventus (4-2) e Inter (1-2).

Insomma ci vorrà una ‘Roma di banditi’ per abbattere il Sassuolo di Dionisi e mantenere nel mirino la zona Champions.

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Rassegna stampa

I Friedkin ora valutano se rinnovare lo Special One

Domenica, al termine della partita contro l’Udinese, sembrava cominciata una nuova luna di miele fra Mourinho e la rosa della Roma, ma sono bastati solo 4 giorni per far riportare indietro le lancette. “Qui c’è gente che non ha una storia in Europa e gioca in modo superficiale”. Non siamo alle accuse e alle rapide epurazioni dopo il 6-1 di Bodo, ma sono parole che fanno rumore.

Come riporta La Gazzetta dello Sport, ancora di più se si riflette sul fatto che la famiglia Friedkin sta riflettendo se rinnovare il contratto al portoghese, che aspetta e spera, anche perché il pensionamento arabo non lo attrae. La palla, perciò, è sul campo della proprietà che dialoga con Mou ma interpreta lo sport in maniera diversa.

Certo, la famiglia sa bene che tutti vorrebbero il rinnovo a vita per José, e questo sarà valutato. Così però come la qualificazione Champions, che finora i Friedkin hanno visto solo in tv. Ma da giovedì si riaffaccia anche una domanda: perché la Roma di Fonseca vinceva i gironi di Europa League e questa no?

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Rassegna stampa

Sassuolo-Roma, in difesa torna Mancini, Karsdorp titolare

Bentornato Mancini, il grande assente contro il Servette. Il centrale ex Atalanta adesso può dare le giuste risposte in campo per mettersi a disposizione di Mourinho e tornare titolare in una partita sempre ostica per la Roma al Mapei Stadium. Come riporta il Corriere dello Sport, Rui Patricio tornerà tra i pali dopo la buona prestazione di Svilar in Europa, mentre Celik è costretto nuovamente alla panchina per fare spazio a Karsdorp.

A sinistra Spinazzola è favorito – nonostante le prestazioni deludenti – su Zalewski per un posto da titolare. Paredes dal primo e mai in discussione da Mourinho. Così come Cristante che tornerà al suo fianco insieme probabilmente a Pellegrini che ha bisogno di mettere minuti nelle gambe. In attacco non ci sono dubbi: dentro Lukaku con Dybala, ma si scalda anche Azmoun che vuole sfruttare ancora una volta l’occasione a partita in corso.

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Rassegna stampa

Europa League, rischio Psg nei playoff di febbraio

Uno spareggio col Psg di Mbappé. Potrebbe capitare persino questo avversario, alla Roma, se il 14 dicembre lo Slavia non le regalerà il primo posto facendosi battere in casa dal Servette (o pareggiando, se Lukaku & c. faranno almeno 4 o 5 gol allo Sheriff). Come riporta il Corriere della Sera, i playoff di Europa League sono in programma il 15 e 22 febbraio: l’andata in trasferta, per Mourinho, arriverebbe pochi giorni dopo Roma-Inter.

Il Psg è 2° nel suo girone di Champions ma potrebbe essere scavalcato da Newcastle o Milan. Anche il Manchester United può finire agli spareggi; come il Siviglia (se vincerà a Lens). Unico sicuro del 3° posto il Feyenoord, superato dai giallorossi nel 2022 in finale di Conference e lo scorso aprile nei quarti di Europa League.

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Mourinho attacco frontale

Era già successo, succederà ancora. Quando è caldo, quando è a caldo, José Mourinho fatica a pacificarsi con il concetto di indulgenza. Da Bodo a Ginevra passando per Milano e Praga, il tecnico portoghese attacca frontalmente i giocatori se si sente tradito nello spirito. Come riporta il Corriere dello Sport, perdona l’errore singolo, vedi il gol del Servette causato da uno strafalcione di Cristante, non il condensato di sciocchezze che ha visto giovedì sera.

Stavolta Mourinho ha usato addirittura un’iperbole dai toni macabri per descrivere la delusione: “C’è chi ha perso un’occasione. C’è chi bussa alla mia porta chiedendomi i motivi per i quali non gioca più spesso. Da adesso questa gente deve sapere che giocherà solo quando gli altri sono morti”.

Con chi ce l’aveva? Facile pensare ad Aouar, il nuovo arrivato, che in quattro mesi di Roma ha stabilito un record paradossale: pur segnando 2 gol in Serie A, che per un centrocampista non sono pochi, non ha mai convinto l’allenatore. Ma anche El Shaarawy una pepita da estrarre dalla panchina, ha deluso Mourinho nelle occasioni in cui è stato scelto come titolare.

L’accusa più seria è stata rivolta ad alcuni dei suoi fedelissimi. Quelli che “se vanno in panchina in Europa, poi magari entrano senza l’atteggiamento che serve per aiutare la squadra”. E qui è facile decriptare il messaggio: a Ginevra sono entrati in ordine cronologico Pellegrini, Spinazzola e Renato Sanches.

Il capitano giallorosso, che ha faticato tantissimo nei 40 minuti in cui è stato utilizzato, ha avuto anche un colloquio con il capo. L’attenuante sono i 52 giorni di inattività, resta da vedere se Mourinho potrà o vorrà aspettarlo. Per quanto riguarda Spinazzola, sino a oggi è stato investito del ruolo da titolare ma il suo rendimento è insufficiente. Renato Sanches è un caso a parte: come Smalling, ha fatto arrabbiare il tecnico portoghese perché è spaventato dal dolore e dagli infortuni.

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Interviste

Totti: ”Alla Roma manca continuità e credo dipenda dai calciatori” (VIDEO)

Francesco Totti, in occasione dello Youtube Festival 2023, ha rilasciato un’intervista ai microfoni alla radio ufficiale della Lega Serie A. Di seguito le sue parole.

Ti capita mai di rivedere i tuoi ‘best of’? Quale è il tuo gol più bello?
“Mi capita di rivedere le mie azioni su Youtube. Il gol più bello? Non è semplice, o Milano o Genoa”.

Il pallonetto a Julio Cesar e il gol al volo contro la Sampdoria?
“Sì, esatto. Sono due gol bellissimi ma totalmente diversi”.

Ti sarebbe piaciuto giocare nella Roma di Mourinho?
“Sì. Già quando giochi è una cosa piacevole, soprattutto con la Roma. Mi sarebbe piaciuto avere Mourinho come allenatore”.

Meglio Totti-Batistuta o Lukaku-Dybala? E perché?
“Io la risposta già la so, ma non te la do. Io metterei tutti e quattro insieme”.

Non oso immaginare cosa avrebbe potuto vincere quella Roma.
“Vincere non so, ma sicuramente saremmo stati abbastanza offensivi”.

Cosa manca a questa Roma per fare il definitivo salto di qualità?
“La continuità di risultati, è la realtà. Quando non vinci in continuazione ci sono questi alti bassi e a Roma siamo abbastanza abituati. Avendo un grande allenatore con stimoli e motivazioni giuste, penso dipenda tutto dai calciatori”.

L’emozione dell’abbraccio con Spalletti? Cosa può dare alla Nazionale il ct in vista dell’Europeo?
“Abbraccio piacevole dopo tantissimi anni in cui non ci vedevamo. Non c’è stato modo di parlare perché avevamo una cosa molto più importante, ma ci sarà occasione sicuramente. Spalletti può dare tanto alla Nazionale, è uno degli allenatori migliori d’Italia. Può fare grandi cose, tifiamo tutti l’Italia all’Europeo. Aspettiamo con ansia questo torneo”.

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Allenamenti

Trigoria: Kumbulla in gruppo, presente anche Mancini

La Roma, dopo il pareggio per 1-1 contro il Servette, è tornata ad allenarsi a Trigoria in vista del match di Sassuolo. Al Fulvio Bernardini, è ancora presente Kumbulla che ha lavorato con il gruppo e sta proseguendo il suo percorsi di riabilitazione dopo l’infortunio. Presente anche Mancini.

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Sassuolo-Roma: domani alle 15 Mourinho parlerà in conferenza stampa

Dopo il pareggio deludente contro il Servette (1-1), la Roma volerà al Mapei Stadium per affrontare il Sassuolo per la 14°esima giornata di Serie A. José Mourinho ha deciso di parlare in conferenza stampa domani alle 15 alla vigilia del match contro gli emiliani in programma domenica alle 18.

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Interviste

Ag. Marcos Leonardo: ”La Roma? Bisognerebbe chiedere al club giallorosso, il ragazzo è pronto”

Rafaela Pimenta ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Calciomercato.it, in cui ha parlato dei suoi assistiti tra cui Marcos Leonardo. L’attaccante del Santos, in estate, sembrava in procinto di vestire la maglia della Roma. I piani del club giallorosso, però, sembrano cambiati. Di seguito le parole di Rafaela Pimenta.

Marcos Leonardo invece continua a segnare e a stupire: è diventato ormai irraggiungibile per la Roma?

“Il Santos non poteva mandarlo via in estate, quando aveva già fatto delle cessioni. Lui è stato molto maturo e ha accettato la situazione. Ha capito che l’interesse collettivo viene prima di quello individuale. Sicuramente conserva l’ambizione di giocare in Europa. Ha molte richieste, può partire come restare a gennaio, ma il campionato inizia a marzo quindi andare via in estate significherebbe interrompere un percorso. La Roma? Bisognerebbe chiedere al club giallorosso, il ragazzo è pronto, il momento giusto arriverà”.

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Calciomercato

Calciomercato Roma, club di Premier League mettono gli occhi su Pellegrini: pronti 40 milioni

Lorenzo Pellegrini, dopo l’infortunio al flessore accusato il 5 ottobre, è tornato a disposizione di Mourinho. Il capitano giallorosso come riportato dall’esperto di mercato Ekrem Konur, ha attirato l’attenzione dei club di Premier League. Dall’Inghilterra, già nella finestra di mercato di gennaio, sarebbero pronte offerte da circa 40 milioni di euro.

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Interviste

Svilar: ”Peccato non aver conquistato i 3 punti. Mi sento sempre meglio” (VIDEO)

Mile Svilar, tra i migliori in campo nella gara contro il Servette (1-1), al termine del match, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai canali ufficiali della Roma. Di seguito le sue parole.

“Campo difficile, è un peccato non aver conquistato i 3 punti oggi”.

Bellissima parata. Sei sempre più a tuo agio con questa squadra: stai facendo un ottimo percorso europeo.
“Grazie. Sto facendo il mio lavoro. Lavoro tutti i giorni per questo e mi sento sempre meglio in ogni partita”.

🎙️ Le parole di Mile Svilar al termine di Servette-Roma#ASRoma pic.twitter.com/drYixqIo8f— AS Roma (@OfficialASRoma) December 1, 2023

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Europa League: ecco quanto ha incassato finora la Roma

Dopo il pareggio amaro contro il Servette (1-1), la Roma si è comunque qualificata matematicamente al prossimo turno di Europa League. I giallorossi, con ogni probabilità, saranno costretti a giocare i playoff contro le squadre che retrocederanno dalla Champions League. Come riporta Calcio e Finanza, al momento, il club capitolino ha incassato oltre 16 milioni dal percorso europeo. Di seguito la suddivisione degli introiti della società giallorossa.

Bonus partecipazione: 3,63 milioni di euro;
Ranking storico: 3,96 milioni;
Market pool 1: 3,66 milioni;
Market pool 2: 1,78 milioni;
Bonus risultati: 2,1 milioni;
Secondo posto nel girone: 0,55 milioni
Bonus playoff: 0,5 milioni
TOTALE: 16,18 milioni

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Rassegna stampa

Servette-Roma 1-1, le pagelle dei giornali

La Roma ha pareggiato in casa del Servette 1-1 tra occasioni e rimpianti. Ecco le pagelle dei giornali:

CORRIERE DELLO SPORT

ROMA (3-5-2): Svilar 6.5; Llorente 6, Cristante 5, Ndicka 6; Celik 6, Bove 6 (82′ Renato Sanches 5), Paredes 5.5, Aouar 4.5 (55′ Pellegrini 5), El Shaarawy 5 (74′ Spinazzola 5); Dybala 5 (82′ Belotti SV), Lukaku 7. Allenatore: Mourinho 6.

LA GAZZETTA DELLO SPORT

ROMA (3-5-2): Svilar 6.5; Llorente 6, Cristante 5, Ndicka 5.5; Celik 5.5, Bove 5.5 (82′ Renato Sanches SV), Paredes 5, Aouar 4.5 (55′ Pellegrini 5.5), El Shaarawy 5 (74′ Spinazzola 5.5); Dybala 5 (82′ Belotti SV), Lukaku 6. Allenatore: Mourinho 5.5.

IL MESSAGGERO

ROMA (3-5-2): Svilar 7; Llorente 6.5, Cristante 5, Ndicka 5; Celik 6, Bove 6 (82′ Renato Sanches SV), Paredes 5, Aouar 4.5 (55′ Pellegrini 6), El Shaarawy 6 (74′ Spinazzola 5.5); Dybala 5.5(82′ Belotti SV), Lukaku 6.5. Allenatore: Mourinho.

IL TEMPO

ROMA (3-5-2): Svilar 6.5; Llorente 6, Cristante 4.5, Ndicka 6; Celik 5, Bove 6 (82′ Renato Sanches SV), Paredes 6, Aouar 5 (55′ Pellegrini 5.5), El Shaarawy 5.5 (74′ Spinazzola 5.5); Dybala 5 (82′ Belotti SV), Lukaku 6.5. Allenatore: Mourinho 5.5.

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APPROFONDIMENTI

Roma, dalla Champions non solo squali: le possibili avversarie ai play-off

Il pareggio di ieri a Ginevra e la contestuale vittoria in extremis dello Slavia Praga, consegnano un amaro verdetto alla Roma: la qualificazione alle fasi finali d’Europa League è stata raggiunta anche in questa stagione, ma purtroppo sarà quasi inevitabile ripassare dalla scure dei playoff.

I giallorossi dopo la sciagurata serata di Praga, nella quale hanno compromesso il proprio destino nel girone, non sono riusciti neanche a tenere viva l’unica ipotesi disponibile per centrare il primo posto: vincere ieri per caricare con lo Sheriff in casa all’ultima sfida e pensare alla goleada. Lo Slavia ora dovrebbe calcisticamente suicidarsi perdendo in casa con il Servette già sicuro della retrocessione in Conference. E’ veramente impossibile quasi pensarlo.

Doveroso dunque dare uno sguardo a chi scenderà dalla Champions. Lo scorso anno i giallorossi pescarono bene (il Salisburgo) rispetto ad altre ipotesi ben più complicate (United, Siviglia, Sporting Lisbona solo per citarne alcune scese dalla Champions).

Il quadro dell’attuale edizione non è ancora definito, anzi è piuttosto nebuloso ad un solo turno dal termine:

Nel gruppo A si potrebbe a sorpresa evitare uno degli ‘squali’ tanto cari a Mourinho. Attualmente infatti è corsa a tre per secondo e terzo posto, si deciderà tutto all’ultima giornata tra Manchester United – al momento ultimo –, Galatasaray e Copenaghen.

Dal gruppo B arriveranno una tra Lens e i campioni in carica del Siviglia, se gli spagnoli dovessero vincere contro i francesi all’ultima giornata conquisterebbero proprio il terzo posto, ma ad oggi sono favoriti i francesi.

Nel gruppo C quasi certamente la terza piazza spetterà al Braga (che la Roma ha già affrontato e superato quattro anni fa sempre in Europa League). Ai lusitani – incrociati anche recentemente in amichevole in Algarve – basterà che il Real faccia il suo contro l’Union Berlino.

Nel Gruppo D con ogni probabilità arriverà terzo il Salisburgo, il Benfica dovrebbe vincere con tre gol di scarto in Austria per scavalcare gli austriaci.

Altra vecchia conoscenza giallorossa (felice a dir poco) è il Feyenoord che nel gruppo E ha già conquistato aritmeticamente la qualificazione ai play-off di Europa League, ma la squadra di Slot – campione in carica in Olanda – è cresciuta tantissimo in questi ultimi mesi.

Il Gruppo F è un vero e proprio terno al lotto, visto che può succedere ancora di tutto. Il terzo posto è occupato attualmente dal Newcastle a pari punti con il Milan, l’ultima sfida vedrà scontrarsi proprio queste due squadre.

Nel gruppo G servirebbe un miracolo alla Stella Rossa per acciuffare il terzo posto dello Young Boys: i serbi dovrebbero battere il City di Guardiola e sperare che gli svizzeri perdano con il Lipsia.

Infine nel gruppo H Barcellona, Porto e Shaktar si contendono le prime tre posizioni con gli spagnoli favoriti per il primato e le altre due che si scontreranno nell’ultima giornata per decretare le altre due posizioni.

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Le Voci di Retesport

Petruzzi a RS: “Partita pareggiata per errori individuali. Il post gara di Mou non mi è piaciuto”

Fabio Petruzzi ha commentato così la prestazione contro il Servette ai microfoni di Retesport: “Il primo tempo della Roma di ieri a me è piaciuto molto, di più di quanto visto contro l’Udinese. A parte i primissimi minuti, la squadra ha dominato il gioco, palleggiando per parecchio tempo nella metà campo avversaria, creando diverse occasioni, fraseggiando bene tra centrocampo e attacco. Poi nella ripresa Cristante ha commesso una leggerezza e hai preso gol, Dybala ne ha sbagliati un paio. Errori individuali, può capitare, è un peccato”

“Il post gara di Mourinho non mi è piaciuto per niente: siamo tornati a Bodo, a Sassuolo, alle epurazioni e i traditori. Parlare di superficialità in quel modo a fronte di altre volte in cui il mister spesso utilizza il termine famiglia, non lo comprendo. Se siamo una famiglia, lo siamo sempre, anche nelle difficoltà e dopo risultati negativi. Con chi ce l’aveva? El Shaarawy ieri non ha brillato ma spesso gli ha risolto le partite, Pellegrini è appena rientrato dall’infortunio, non ha giocato bene, ma è un suo uomo. Sanches e Belotti hanno giocato 10 minuti. Tutto questo caos per Aouar e forse Spinazzola? Mi sembra un falso problema. Se siamo una famiglia 10 minuti prima, non possiamo non esserlo più dopo. Mi sembra un film già visto” ha concluso Petruzzi.

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Calciomercato

Spinazzola in bilico: il futuro ora è un rebus. L’Al-Shabab rimane in attesa

Leonardo Spinazzola è un titolare di Mourinho (anche se ieri è partito in panchina subentrando), che a inizio stagione a mercato aperto gli ha promesso considerazione assoluta, ma ancora non sa dove sarà tra un anno. O forse persino a gennaio. Infatti domenica a Reggio Emilia giocherà. Ieri però il procuratore, Davide Lippi, ha fotografato la situazione di Spinazzola senza poterne prevedere gli sviluppi.

“Leonardo è un giocatore forte, di livello internazionale e sta vivendo una buona stagione, anche se tutta la Roma sta un po’ faticando come squadra e ha sofferto in alcune partite. Il contratto scade a giugno, vedremo cosa succederà, ci sono tante opportunità che valuteremo”.

Come scrive il Corriere dello Sport, la Roma non gli ha mai proposto il rinnovo. (…) Tra un mese si riapre il mercato e niente si può escludere. Spinazzola è un costo importante per il club a bilancio (quasi 12 milioni) che verrebbe dunque abbattuto per metà in caso di cessione invernale.

Senza contare l’eventuale indennizzo per il cartellino che i sauditi dell’Al-Shabab sarebbero disposti a corrispondere, utile ad aumentare il flusso di cassa. Certo, a quel punto la Roma dovrebbe sostituirlo. E pensare a ingaggiare un esterno oltre a quello di un centrale difensivo: “Non c’è una data sul rientro di Smalling, è una situazione complessa”, ha detto ieri Tiago Pinto.

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Rassegna stampa

Mourinho: “Certi giocatori mi hanno deluso. Alcuni hanno perso una chance”

Come a Praga, se non peggio. Perché stavolta José Mourinho era in panchina, non in tribuna, e si è sgolato per scuotere una squadra assente, supponente, disattenta. Lo ha fatto durante il gioco, lo ha fatto durante l’intervallo. Ma i giocatori? Niente. Calma piatta. Mourinho osserva: “Non riesco a spiegarmi il motivo di tanta superficialità. Se ci fosse una telecamera nello spogliatoio, capireste che io durante la pausa parlo sempre di questo alla squadra. Ma evidentemente non basta”.

Come scrive il Corriere dello Sport, problemi di atteggiamento, problemi individuali: “Ci sono giocatori che non si sono espressi a un buon livello. E hanno perso un’opportunità”. Sembra riferirsi ad Aouar, ancora disastroso, ma precisa: “Il mio è un discorso generale. Anche alcuni che sono partiti dalla panchina hanno avuto un comportamento che non è stato di aiuto per la squadra (Pellegrini?, Spinazzola?, ndi), forse perché non sono abituati a stare fuori. C’è gente che non ha una grande storia europea e affronta le partite con questo approccio. Non capisco perché. Detto ciò la prestazione è stata sufficiente per vincere, perché dopo l’1-1 ho visto una buona reazione, ma il Servette è una buona squadra e ci ha creato dei problemi”.

La sensazione è che l’organico incompleto di tanto in tanto provochi problemi imprevisti: Cristante da difensore centrale ha regalato il pareggio al Servette. “Vorrei tre o quattro calciatori come Bryan – chiarisce Mourinho – lui è un esempio. Ed è un intoccabile. Anche Paredes ha fatto una partita seria. Altri invece no. Ma parlare di mercato dopo questa partita va contro il mio stato d’animo. Mi rifiuto e non voglio piangere. Non è l’errore individuale che mi preoccupa, è l’atteggiamento collettivo. Sembra a volte che ci manchi un po’ di ambizione”.

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Rassegna stampa

Lukaku, gol-qualificazione Ma la Roma rischia i playoff

Qualificazione ottenuta, ma forse mai così amara. La Roma, infatti, col pareggio irritante col Servette supera il girone ma dice praticamente addio al 1° posto che avrebbe permesso di evitare i playoff. All’ultimo turno, infatti, lo Slavia dovrebbe perdere con gli svizzeri e la Roma battere lo Sheriff.

Riavvolgiamo il nastro. A Ginevra, sotto una pioggia gelata, la squadra di Mourinho regge l’urto iniziale fino al gol col solito Lukaku. Il belga – al 10° gol stagionale – insacca dopo aver sfruttato la bella discesa di Llorente in area avversaria.

Come scrive Leggo, la Roma ha in mano il pallino del gioco e va vicina al gol in tre occasioni (una clamorosa non sfruttata da Dybala) prima di ringraziare Svilar che sfodera un paratone. Da Tiraspol arrivano ottime notizie. Lo Sheriff pareggia con lo Slavia, così la Roma sarebbe prima. Nella ripresa però entra in campo un’altra squadra.

Il Servette trova subito il pareggio di Bedia a causa di un errore di Cristante risbattuto in difesa visti i problemi fisici di Mancini. A fine partita Mou manda segnali precisi: «Alcuni in campo sono stati superficiali e poco professionali. Non faccio dei playoff un dramma, è più drammatico il fatto che alcuni giocatori hanno perso un’opportunità. Sono sempre le stesse persone che danno tutto, penso a Cristante o Paredes.

Poi c’è gente che si sente confortata dalla superficialità e si riflette nei risultati della squadra. È chi mi chiede se può giocare di più ma come fanno a chiederlo dopo una gara così? Punire i giocatori? Lo può fare Guardiola al City, io ho questi non posso cambiarli. Sono tutte persone serie che amano la Roma, ma guai se escono dalla zona di confort dell’Olimpico Alcuni hanno perso la voce, sempre gli stessi rispondono presente. Anche chi è entrato dalla panchina non ha migliorato la squadra».

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NEWS

Europa League, lo Slavia vince e blinda il primo posto. Roma ad un passo dai play-off

Serata pazza non solo a Ginevra. A Tiraspol, nell’altra sfida del girone d’Europa League che coinvolge i giallorossi, lo Slavia Praga ha vinto al 95′ su rigore contro lo Sheriff per 3-2. In vantaggio i cechi, sono stati rimontati e superati dallo Sheriff sul momentaneo 2-1, poi il pari e la vittoria finale che consegna di fatto allo Slavia il primo posto.

Per arrivare prima la Roma dovrebbe stravincere contro lo Sheriff e sperare nella sconfitta dello Slavia contro il Servette, già sicuro del terzo posto, o in un pareggio ma con una differenza reti attualmente +4 a favore dello Slavia.

L’Atalanta si qualifica come il Liverpool e il Bayer Leverkusen da prima in classifica, eviterà così gli spareggi.

I risultati:

Hacken-Bayer Leverkusen 0-2
Liverpool-LASK 4-0
Marsiglia-Ajax 4-3
Molde-Qarabag 2-2
Rangers-Aris Salonicco 1-1
Sheriff Tiraspol-Slavia Praga  2-3
Servette-Roma 1-1
Tolosa-Royale Union SG 0-0
Villarreal-Panathinaikos 3-2

AEK Atene-Brighton 0-1
Atalanta-Sporting CP 1-1
Friburgo-Olympiacos 5-0
Maccabi Haifa-Rennes 0-3
Sparta Praga-Real Betis 1-0
Sturm Graz-Rakow 0-1
TSC-West Ham 0-1


In Conference vince la Fiorentina, ma dovrà giocarsi il primo posto del girone nell’ultimo turno.

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Interviste

Mourinho infuriato: “Troppa superficialità di alcuni calciatori. Play-off? Non è un dramma”

Josè Mourinho ha parlato così ai microfoni di Sky Sport dopo il pari col Servette:

Il rammarico delle 3 occasioni mancate.
“Occasioni mancate importanti, così come l’inizio del secondo tempo. È una cosa che succede spesso, è un peccato che non ci sia una telecamera nello spogliatoio perché io martello sempre i giocatori su questa situazione. È logico che nel secondo tempo il Servette avrebbe giocato così, noi siamo stati superficiali nell’interpretare questi momenti della partita. Alcuni giocatori hanno perso un’opportunità”.

Aouar?
“No, parlo di giocatori in generale. Ci sono anche alcuni che sono partiti dalla panchina, sembra che alcuni nelle trasferte europee non sembrano abituati a stare in panchina e dopo quando entrano hanno un atteggiamento con cui non migliorano la squadra. Non sarà un dramma giocare il playoff, ma sarà difficile. Sarà comunque una motivazione giocare contro una squadra che viene dalla Champions. Non faccio dei playoff un dramma, è più drammatico il fatto che alcuni giocatori hanno perso un’opportunità e che abbiamo ripetuto nuovamente un approccio sbagliato nel secondo tempo”.

La crescita a livello di mentalità?
“Non capisco, ho giocato 150 partite di Champions. La mia motivazione è altissima in queste partite. C’è gente che non ha grande storia europea e gioca queste partite in modo superficiale. Sono sempre gli stessi, è gente che è sempre lì e si concentra per 90 minuti, mentre altri la interpretano in modo superficiale”.

Senza Cristante a centrocampo la Roma perde stabilità.
“Certamente, ma c’è un solo un Cristante. Se ne avessi 3/4 giocherebbero tutti. È un grande esempio, gioca con una concentrazione altissima e non è superficiale. Anche Paredes ha fatto una partita seria. Poi c’è gente che si sente confortato dalla superficialità e si riflette nei risultati della squadra”.

Qualcuno pagherà?
“Non bisogna pagare. Guardiola può far pagare ai giocatori, può cambiare uno che fa male e metterne un altro in campo. Da noi non c’è spazio per questo. Io possono continuare a martellare e a lavorare ogni giorno. Gruppo fantastico con gente buona e seria, ma è un po’ nel Dna questa cosa. In casa abbiamo una mentalità, fuori casa un’altra. Avremmo comunque potuto vincere la partita nonostante queste difficoltà”.

Quanto possono essere importanti i leader per i ragazzi che hanno queste difficoltà?
“Bergomi sa perfettamente di cosa parlo, conosce il profilo di giocatori. Abbiamo anche gente superficiale però, poca responsabilità nel dire ‘mister sono qua e voglio giocare’. Hanno perso un po’ la voce. Se qualcuno mi tocca la porta dell’ufficio e mi dice ‘voglio giocare di più’… come puoi farlo? Puoi giocare quando gli altri sono morti… la gente che risponde è sempre la stessa gente…”.

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Pagelle

Servette-Roma 1-1, le pagelle di Retesport

La Roma si ferma anche a Ginevra. Un pareggio che regala ai giallorossi la qualificazione al turno successivo, ma sarà quasi sicuramente spareggio per i giallorossi come lo scorso anno. Una gara in cui la Roma ha giocato un buon primo tempo meritando il vantaggio poi una brutta ripresa nella quale ha meritatamente subito il pari. A segno Lukaku, bene Svilar e Llorente, male Dybala, Aouar e chi è subentrato dalla panchina a parte Belotti.

Le pagelle di Retesport:

Svilar 7

Llorente 6,5

Cristante 5

Ndicka 5,5

Celik 6

Bove 6

Paredes 5,5

El Shaarawy 5

Aouar 4,5

Dybala 5

Lukaku 6,5

Mourinho 6

Sost.:
Pellegrini 5,5
Spinazzola 5
Sanches 5
Belotti 6

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Interviste

Pinto: “Smalling? Non c’è una data di rientro. Lukaku? Abbiamo tempo per lavorare…”

Avete iniziato a corteggiare Lukaku per restare?
“Lo abbiamo corteggiato tanto altrimenti non sarebbe arrivato qui (ride ndr). E’ presto per parlare di queste cose qui, poi ne parleremo, ce lo godiamo finchè sarà qui. Vi invito a non fare quello che avete fatto con Dybala, che una settimana dopo che aveva firmato già parlavate di futuro, contratti e cessioni e Paulo è qui, di Lukaku abbiamo tempo per parlarne”

La differenza di incassi tra Champions ed Europa League? E’ invidioso?
“Sappiamo che la Champions porta economicamente altri fondi, è un obiettivo di tutte le squadre, noi stiamo cercando di fare il nostro meglio per tornarci attraverso il campionato e nel frattempo fare bene anche in Europa League”

Llorente ha detto che dovete migliorare fuori casa. E’ una questione di mentalità?
“Sì il mister ne ha parlato, come Diego. Noi nel 2023 non siamo riusciti a mantenere il nostro livello a volte in trasferta, ma se mettiamo insieme tanti numeri come quelli di quest’anno e lo scorso anno, i numeri vanno interpretati ad esempio i pareggi di Leverkusen e Sociedad che sono valsi la qualificazione. Possiamo migliorare ma sono convinto che faremo meglio anche in trasferta”

Per voi quanto è complicato arrivare primi?
“Ovviamente oggi dobbiamo vincere la partita e aspettare cosa succede a Praga, poi vedremo all’ultima sfida se si deciderà tutto lì. Anche nel primo anno in Conference abbiamo centrato il primo posto alla fine e sono fiducioso possa accadere anche quest’anno”

Poche alternative in difesa, è preoccupato per il futuro?
“Eh sì, su questo aspetto non possiamo nasconderci. Abbiamo avuto due infortuni lunghi con due difensori centrali, Kristensen ci potrebbe aiutare lì ma in Europa non può giocare, Marash e Chris speriamo rientrino nelle prossime settimane, ma non possiamo nasconderci i tre centrali hanno giocato sempre e rischiano infortuni. Per fortuna c’è Cristante che gioca sempre e ci potrà dare una mano”

Smalling c’è una data?
“Non c’è una data, stiamo cercando di capire come migliorare la sua condizione, ma ci sono delle cose che deve decidere lui, sulla sua salute, stiamo cercando di sistemare questo problema tutti insieme”.

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PARTITE

Servette-Roma 1-1 (21′ Lukaku, 50′ Bedia) – Parità a Ginevra, Roma qualificata

La Roma affronta sotto la pioggia e su un campo non in perfette condizioni il Servette a Ginevra, nel quinto turno del Girone G di Europa League.

LE FORMAZIONI UFFICIALI:

SERVETTE: Frick; Tsunemoto, Rouiller, Severin, Baron; Stevanovic, Ondoua, Cognat, Bolla; Kutesa, Bedia.
A disp.: Marwan, Besson, Antunes, Magnin, Guillemenot, Diba, Ouattara, Vouilloz, Touati.
All.: Weiler.

ROMA: Svilar; Llorente, Cristante, Ndicka; Celik, Bove, Paredes, Aouar, El Shaarawy; Dybala, Lukaku.
A disp.: Rui Patricio, Boer, Karsdorp, Pellegrini, Belotti, Renato Sanches, Mancini, Spinazzola, Zalewski, Pagano, Pisilli, Cherubini.
All.: Mourinho.

Arbitro: Stefanski (Polonia). Assistenti: Golis-Obukowicz (Polonia). IV Uomo: Myc (Polonia). Var: Lasyk (Polonia). Avar: Pskit (Polonia).

RETI: 21′ Lukaku, 50′ Bedia
CARTELLINI: Ammoniti: Cognat, Cristante, Antunes


87′ – Occasione per Pellegrini sul tentativo di sfondamento di Lukaku, il capitano spara in diagonale sul fondo

80′ – Belotti e Sanches per Bove e Dybala

74′ Spinazzola per El Shaarawy

72′ – Altra grande imbucata di Lukaku per Dybala che stoppa bene il pallone ma calcia male centrando il portiere avversario

68′ – Antunes e Guillemenot per Bolla e Kutesa nel Servette

63′ – Paulo Dybala ad un passo dal nuovo vantaggio: Lukaku gioca un pallone in area, rimpallo che schizza all’argentino che sbaglia un gol fatto

55′ – Pellegrini per Aouar

50′ – Pareggio del Servette con Bedia che sul buco di testa di Cristante si gira e con un tocco fortunoso sull’uscita di Svilar trova la rete

Inizia la ripresa

CRONACA SECONDO TEMPO

Fine primo tempo

45′ – Vicinissimo al pari il Servette con Kutesa che calcia all’incrocio e Svilar salva con un intervento prodigioso 

35′ – La Roma si divora il raddoppio prima con Dybala e poi con Lukaku che sul cross di El Shaarawy non riescono ad insaccare sotto misura

25′ – Vicinissima al raddoppio la Roma con El Shaarawy che serve in mezzo all’area Lukaku, tiro al volo di destro palla alta di poco

21′ – GOOOOOLLLLL della Roma realizzato da Romelu Lukaku che insacca a giro su assist di Llorente, straordinario nell’incursione centrale

13′ – Primo squillo della Roma con Dybala che imbuca per Celik cross sul secondo palo dove arriva El Shaarawy tiro al volo che non centra lo specchio

12′ – Pericolosi ancora gli Svizzeri con Bolla che calcia al volo dal centro dell’area, parata di Svilar

7′ – Ancora Servette con Tsunemoto che tira col mancino dal limite, bravo Svilar ad allungare la traiettoria in angolo

6′ – Ci prova Kutesa dalla distanza, tiraccio alto sul fondo

Squadre in campo, inizia il match

CRONACA PRIMO TEMPO

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Calciomercato

Calciomercato Roma: in caso di addio di Mourinho piace Palladino

Il futuro di Mourinho rimane in bilico. Il tecnico portoghese, a più riprese, ha fatto capire come rimarrebbe volentieri alla Roma ma, al momento, non ci sono aggiornamenti rilevanti in merito al rinnovo del contratto (scadenza giugno 2024). Come riporta Calciomercato.com, il primo allenatore della lista dei giallorossi per sostituire eventualmente lo Special One sarebbe Raffaele Palladino del Monza. Il club brianzolo avrebbe già individuato in Gilardino l’erede del tecnico campano.

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NEWS

Servette-Roma, la carica degli svizzeri: ”Una partita che resterà nella memoria dei tifosi”

Stasera alle 21, il Servette ospiterà la Roma allo Stade de Genève per la quinta gara del girone di Europa League. Gli elvetici fremono per giocare la gara contro i giallorossi guidati da José Mourinho. Il club, ancora non matematicamente eliminato, infatti, attraverso i suoi canali ufficiali ha sottolineato l’importanza della gara. Di seguito la carica della società svizzera.

“La partita contro la Roma segnerà una generazione di tifosi, è una di quelle partite che resteranno nella memoria dei tifosi per molti anni”.

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Calciomercato

Calciomercato Roma, piace Zielinski in scadenza: anche Lazio e Inter interessate al polacco

La Roma monitora costantemente i calciatori in scadenza di contratto. Come riporta Tuttomercatoweb, tra i calciatori più importanti della Serie A, che il prossimo 30 giugno potrebbero svincolarsi, c’è Zielinski. Il centrocampista del Napoli piace a Roma, Inter e Lazio. Al momento, invece, la Juventus non sembra interessata.

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Interviste

Llorente: ”Dobbiamo passare per primi. Sono felice qui” (VIDEO)

Diego Llorente prima della gara contro il Servette in programma questa sera alle 21 ha parlato ai microfoni della Roma. Di seguito le dichiarazioni del centrale spagnolo.

“Dobbiamo passare per primi, non sarà una partita facile ma per noi è una gara molto importante”.

Stai crescendo anche in questo ruolo da difensore centrale. Come ti senti?
“Mi sento bene, cerco di dare il massimo giorno per giorno, questo è il mio obiettivo. Sono felice qui”.

💪 Diego Llorente 🎙️

🔜 #ServetteRoma #UEL pic.twitter.com/tWQq8epfoi— AS Roma (@OfficialASRoma) November 30, 2023

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Interviste

Mourinho: ”I calciatori devono trovare l’atteggiamento giusto in trasferta” (VIDEO)

José Mourinho, alla vigilia della gara contro il Servette in programma stasera alle 21, ha parlato ai microfoni del club. Di seguito le dichiarazioni del tecnico giallorosso.

“Dobbiamo pensare a fare tutto il possibile per avere almeno la possibilità nell’ultima gara in casa di stare a una distanza di reti che possa permetterci di superarli. Per fare questo è necessario vincere questa partita, ricordo che il Servette dopo la sconfitta a Roma non ha più perso, facendo due pareggi e vincendo il resto delle partite, sfidando avversari anche importanti come lo Young Boys che fa la Champions”.

Sarà una squadra diversa rispetto a quella dell’Olimpico?
“Diversa perché ha un’autostima migliore, sono in lotta per il campionato che può garantirgli la possibilità di fare la Champions il prossimo anno. Hanno anche una piccola porta aperta per qualificarsi nel girone di Europa League, possono comunque finire terzi e andare in Conference League: è una squadra che lotterà per vincere, sarà difficile”

Ci saranno condizioni “molto invernali” e probabilmente anche un campo pesante. Questo non spaventerà i tifosi della Roma che arriveranno anche domani (oggi, ndr) a Ginevra
“Stadio bello, sempre pienissimo in Europa, atmosfera molto calda, l’abbiamo visto anche qui a Roma. Adesso siamo a casa loro però i nostri tifosi verranno con noi, ne ho parlato in conferenza e anche con la squadra del fatto che spesso fuori casa non arriviamo con l’atteggiamento giusto. Ovviamente questo non cambia con una chiacchierata, con qualche parola pubblica mia ma sono loro (i giocatori, ndr) che devono trovare questo atteggiamento che è necessario in trasferta”

🎙️ José Mourinho in vista di #ServetteRoma #UEL pic.twitter.com/Scm09fGP9p— AS Roma (@OfficialASRoma) November 30, 2023

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Calciomercato

Spinazzola, l’agente: “Rinnovo? Discorso prematuro, sta ricevendo tante attenzioni…”

Davide Lippi, agente di Leonardo Spinazzola ha parlato così del suo assistito, come noto in scadenza di contratto a giugno, con il club giallorosso che ad oggi non sarebbe così propenso a rinnovare il suo contratto: “La stagione di Leonardo? Bene, secondo me è di grande profitto. Sta facendo un po’ fatica in generale la Roma, come squadra. In alcune partite hanno sofferto, ma il giocatore è forte e di livello internazionale. Ancora è giovane, ha trent’anni e tutto per fare una carriera importante. Ora è a scadenza, vedremo l’anno prossimo cosa farà, ci sono tante opportunità che valuteremo”.


Per il rinnovo ancora i discorsi sono prematuri, il calciatore è molto sereno. Ha un’età tale per cui non è condizionato, gioca e dà il massimo per la Roma, per il resto c’è tempo. Naturalmente andando a scadenza è normale che abbia tante attenzioni…”

Fonte: tuttomercatoweb

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Rassegna stampa

Servette-Roma, le probabili formazioni dei quotidiani

La Roma affronta il Servette questa sera in trasferta a Ginevra, nel quinto match del girone G di Europa League. Ecco le probabili formazioni dei quotidiani:

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Svilar; Mancini, Llorente, Ndicka; Celik, Bove, Paredes, Aouar, El Shaarawy; Dybala, Lukaku.

CORRIERE DELLO SPORT – Svilar; Mancini, Llorente, Ndicka; Celik, Bove, Cristante, Pellegrini, El Shaarawy; Dybala, Lukaku.

IL MESSAGGERO – Svilar; Mancini, Llorente, Ndicka; Celik, Bove, Paredes, Pellegrini, El Shaarawy; Dybala, Lukaku.

IL TEMPO – Svilar; Mancini, Llorente, Ndicka; Celik, Bove, Cristante, Aouar, El Shaarawy; Dybala, Lukaku.

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Rassegna stampa

Mourinho non fa calcoli: “Voglio il primo posto”

“Niente calcoli, vogliamo il primo posto nel girone. Quindi bisogna vincere, poi vedremo la differenza reti all’ultima giornata“. La notte di Praga non concede tante via d’uscita alla Roma di Mourinho che stasera contro il Servette dovrà prendere i tre punti e provare a superare i cechi come media gol sperando magari anche in un miracolo dello Sheriff. Il tecnico farà comunque turnover visto che tra tre giorni si gioca col Sassuolo. “Farò dei cambi aspettando una risposta positiva da chi gioca meno e aspettando che la gente che andrà in panchina, e che non è abituata, trovi il modo giusto di essere motivata e abbia il senso di responsabilità di entrare e fare bene. In difesa purtroppo non ho opzioni: se Mancini mi dice che può giocare, lo farà. Pellegrini, Sanches e Dybala non giocheranno insieme, bisogna gestire certe situazioni“.

Come scrive Leggo, tra queste anche il campo devastato dal gelo e la pioggia: “L’agronomo di Ginevra è in ferie da settimane visto come è ridotto, è orribile. Ma noi non dobbiamo fare calcoli, il pareggio ci qualifica ma non mi interessa. Dobbiamo rischiare il tutto per tutto“. Per evitare i temibili play off con gli “squali” della Champions.

Davanti il ballottaggio è tra Belotti e Lukaku, a centrocampo tra Pellegrini e Aouar. In mattinata Mou ha parlato a lungo con la squadra anche del disastro di Praga: «Una prestazione inaccettabile che ci mette in questa condizione oggi. Non c’era atteggiamento e concentrazione, sappiamo che il derby ha un peso diverso ed è anche colpa vostra perché ne avete parlato da lunedì ma è stata una partita orribile e inaccettabile, ne abbiamo parlato a lungo per non ripeterci».

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Rassegna stampa

Mancini è pronto. Llorente: “Dietro siamo migliorati”

Mancini ha svolto la rifinitura con la squadra ed è partito per Ginevra. Il «bandito» di Mou quasi sicuramente sarà in campo, anche perché il tecnico ieri ha sottolineato più volte come in difesa non ci siano alternative e che aspetta il ritorno di Smalling e Kumbulla. Il trio con Ndicka e Llorente nell’ultimo periodo ha funzionato bene, ma un po’ di stanchezza comincia a farsi sentire. «Ora siamo migliori difensivamente – le parole dello spagnolo Llorente– e per questo lavoriamo ogni giorno. All’inizio della stagione era difficile soprattutto per Ndicka, che era arrivato da poco: ora le cose vanno meglio».

Come scrive il Corriere della Sera, la Roma ha grosse difficoltà a vincere in trasferta: tra campionato e ed Europa League infatti sono stati portati a casa soltanto 2 successi, contro 4 sconfitte e 2 pareggi. «Alcune volte è un problema di mentalità – ancora Llorente – ma se cresceremo sotto questo profilo, diventeremo molto competitivi. Praga? Per me è il passato, è stata la peggiore partita dell’anno ma col Servette sarà diverso».

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Interviste

Llorente: “In trasferta dobbiamo migliorare la mentalità”

CONFERENZA STAMPA – Le parole di Diego Llorente alla vigilia di Servette-Roma:

Solo 4 vittorie in trasferta nel 2023. Come mai?
“Sì sappiamo che dobbiamo migliorare fuori casa, stiamo lavorando per questo, penso che a volte sia un problema di mentalità e se miglioriamo su questo penso che siamo competitivi”

Ti aspettavi di giocare così tante partite da centrale della difesa?
“No ogni stagione non mi aspetto nulla, do il massimo di me stesso e cerco di migliorare”

Cosa è accaduto a Praga?
“Per me Praga è il passato, è la peggiore della stagione, stiamo lavorando su questo, ma ora pensiamo a domani, sarà una partita diversa e altrettanto difficile, ma dobbiamo pensare alla gara di domani”

Punti all’Europeo con la Spagna?
“Lavoro per aiutare la Roma, per vincere e giocare in Serie A, poi chiaramente un pensiero ad un ritorno in Nazionale c’è e spero di poterci tornare”

Mancini-Llorente-Ndicka, giocate sempre voi tre, vi da compattezza il fatto di giocare sempre insieme?
“Ovviamente sì, all’inizio della stagione con Evan che era nuovo, era tutto più difficile, ma giorno dopo giorno l’intesa è cresciuta, penso che adesso siamo un reparto migliore ma possiamo sempre crescere in questo senso”

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Mourinho: “Dobbiamo vincere a tutti i costi ma faremo turnover. E’ importante anche il Sassuolo…”

CONFERENZA STAMPA – Le parole di mister Mourinho alla vigilia di Servette-Roma:

“Spero che domani il Servette metta la seconda squadra e pensaVogliamo il primo posto e dobbiamo segnare tanti gol. Il Servette in casa parte molto forte nei primi 20-30 minuti, speriamo che il Servette abbia la testa al campionato perchè il terzo posto che vale per la Conference dovrebbe averlo già acquisito”

Con la rosa al completo siete stati in linea con gli obiettivi stagionali. E’ più facile lavorare sulla testa e la mentalità di chi gioca meno?
“Domani non pensiamo ai gol, ma a vincere, perchè la partita è sufficientemente difficile per pensare a vincere. Se vince anche lo Slavia, poi penseremo ai gol all’ultima giornata in casa nostra, magari contro lo Sheriff che sarà già fuori da tutto, con il nostro pubblico metteremo tutto. Ho avuto qualche esperienza con gli eccessivi cambi di giocatori che non mi hanno dato la risposta che mi aspettavo. Al di là di Tammy e Kumbulla a cui voglio bene ma non sono con noi, la nostra difficoltà è dietro perchè manca Smalling. Nelle altre posizioni dobbiamo fidarci di tutti, oggi abbiamo avuto una bella chiacchierata con la squadra, con due trasferte consecutive abbiamo bisogno di tutti e domani farò dei cambi, aspettandomi una risposta positiva con chi andrà in panchina che dovrà avere senso di responsabilità e farsi trovare pronto se servirà. Domani servono i tre punti, il pareggio non mi dice niente, dobbiamo rischiare tutto per vincere”.

Tre giocatori da trattare in maniera particolare: Pellegrini, Dybala e Sanches. Come pensa di gestirli?
“Non giocheranno tutti e tre insieme, non inizieranno la partita, devo fare un po’ di gestione, la partita di domenica è molto importante per noi, la gestione di Renato è ovvia, è un ragazzo con la sua storia clinica, Lorenzo ha fatto un’ora di gioco dopo tanto tempo, Paulo è tornato dall’Argentina e ha giocato 88 minuti, dobbiamo fare un po’ di gestione. Bove deve giocare e fare la doppia maratona, dobbiamo avere la forza psicologica per chi gioca di dare tutto, il pareggio non ci dice niente, ci qualifica ma accadrà anche all’ultima. Domani non perderemo, dobbiamo rischiare tutto per vincere ma anche pensare a questi calciatori che hai citato”

Mancini come sta? La partita di Praga ti ha deluso per l’atteggiamento della squadra l’hai citata come esempio alla squadra?
“La partita di Praga è inaccettabile non tanto per il risultato di per sè che a volte arriva senza meriti o demeriti, l’atteggiamento no. Ero in tribuna e ho visto dall’alto, c’era il derby due giorni dopo ed emozionalmente ha condizionato alcuni giocatori, magari anche per colpa vostra che parlate del derby una settimana prima, ma fu una partita orribile, inaccettabile. Abbiamo parlato di questo, dell’avversario difficile, del campo disastroso, pare che gli agronomi siano in vacanza da tre settimane. Mancini? Non abbiamo altro, non è al 100%, ma deve giocare per forza in attesa di Smalling e Kumbulla, speriamo che nella prossima lista UEFA con i ritorni di questi e con qualche miracolo di Pinto riusciamo ad inserire anche Kristensen e Azmoun, per arrivare al massimo nelle fasi finali”.

Cristante?
“E’ con noi”

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NEWS

Servette-Roma: squadra in partenza verso Ginevra (VIDEO)

La Roma è in partenza verso Ginevra. Mourinho, alle 18:45, parlerà in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Servette e sarà affiancato da Diego Llorente. Dybala si è fermato a firmare diversi autografi sulle maglie dei tanti tifosi presenti a Fiumicino. Presente anche Renato Sanches.

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APPROFONDIMENTI

Servette-Roma: dalla metamorfosi della squadra di Weiler alla probabile formazione giallorossa

FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – Domani alle 21:00, la Roma affronterà il Servette a Ginevra per la quinta gara del girone di Europa League. La formazione allenata da Weiler all’andata è uscita con le ossa rotte all’Olimpico: sconfitta per 4-0 e solo qualche lampo di luce all’inizio del primo tempo per poi di incombere nell’oscurità.

Gli svizzeri, però, dopo il disastro del 5 ottobre, hanno inanellato 9 risultati utili consecutivi: 8 vittorie (una ai rigori) e un pareggio. In campionato, il Servette è reduce da 6 trionfi di fila che gli hanno consentito di raggiungere la seconda posizione a pari punti con lo Young Boys (28), prossimo avversario in Super League. Gli elvetici ora pensano anche alla vetta occupata dallo Zurigo che dista solo 2 lunghezze (30).

Il tecnico degli svizzeri, in conferenza stampa, infatti, ha ammesso come il pensiero sia anche sul match di campionato ‘‘Abbiamo una bella serie di vittorie, cerchiamo di continuare così anche se sappiamo che potrebbe interrompersi. Abbiamo in testa anche la partita di domenica ma intanto rimaniamo concentrati su questa”.

I calciatori più in forma del Servette nelle ultime 9 gare sono Bedia (4 gol), Guillemenot (3), 2 Cognat (2), Rouiller (2), oltre a Crivelli (4), che non è al meglio. Weiler non ha cambiato modulo (4-4-2) ma come dichiarato alla vigilia: ”Vedo un certo progresso, siamo più compatti e creiamo più occasioni”.

Mourinho, invece, si affiderà sicuramente ad El Shaarawy. Il tecnico portoghese, infatti, nel corso della rifinitura ha annunciato la titolarità del Faraone. Lo Special One cambierà diversi calciatori rispetto alla gara vinta contro l’Udinese. A difendere la porta giallorossa tornerà Svilar. In difesa le scelte sono obbligate: Mancini (non al meglio ma si è allenato), Llorente e Ndicka. Sugli esterni dovrebbero tornare Celik e Zalewski. In mezzo al campo ai fianchi dell’inamovibile Cristante, spazio a uno tra Pellegrini e Aouar con Bove a completare il reparto. In attacco ci sarà El Shaarawy insieme a uno fra Lukaku e Belotti.

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Interviste

Servette, Weiler: ”Punteremo sul nostro pubblico. Ondoua: ”Sarà una gara diversa rispetto all’andata”

Rene Weiler ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Servette-Roma, gara valida per la quinta giornata della fase a gironi di Europa League. Di seguito le dichiarazioni del tecnico degli elvetici coadiuvato da Gael Ondoua, centrocampista della formazione di Ginevra.

Qual è l’aspetto più importante della partita contro la Roma?
“Abbiamo una gara molto importante, lo stadio sarà pieno e siamo tutti molto motivati per affrontarli. Abbiamo in testa anche la partita di domenica ma intanto rimaniamo concentrati su questa”.


Cosa ne pensi del risultato della partita di domani?
“Si può perdere ma si può anche vincere. Puntiamo a giocare bene e a fare un buon risultato. Incontriamo una grande squadra e puntiamo a fare il meglio”

Ha un certo timore nell’affrontare questa squadra?
“Abbiamo una bella serie di vittorie, cerchiamo di continuare così anche se sappiamo che potrebbe interrompersi. Affronteremo la Roma al meglio delle nostre possibilità”.

Rispetto alla gara dell’Olimpico cosa avete imparato?
“Una squadra difficile da affrontare con delle forti individualità, abbiamo lasciato fin troppo spazio, mi aspetto di migliorare questo aspetto domani sera”.

Quanto ha influito l’Olimpico all’andata e quanto puntate sullo Stade de Geneve domani per ribaltare il risultato?
“Non ho visto particolari occasioni da parte nostra, la Roma ha segnato subito. Di certo giocare in casa porta un certo vantaggio, quindi puntiamo anche su questo”.

Qual è la sua visione di Mourinho? Quali sono gli allenatori a cui ti ispiri?
“Mourinho è un grande allenatore, con una grande personalità. Sono molto contento di incontrarlo domani ma saranno i giocatori a fare la differenza. Mi ispiro a tanti colleghi”.

Come ti senti, quali sono le tue sensazioni rispetto ad inizio stagione?
“Rispetto a prima vedo un certo progresso e un certo sviluppo, siamo più compatti e creiamo più occasioni”.

L’intervento di Ondoua in conferenza

Tante partite una dietro l’altra nel momento clou della stagione, come si affrontano?
“Siamo dei professionisti, dobbiamo sempre essere pronti a giocare partite ravvicinate. Questo ci aiuta a correggere gli errori commessi nelle gare precedenti”.

Le difficoltà della gara d’andata?
“Nella partita di andata mi trovo d’accordo con il tecnico. Abbiamo affrontato delle individualità superiori”.

Quanto ha influito l’Olimpico all’andata e quanto puntate sullo Stage de Geneve domani per ribaltare il risultato?
“Ogni partita è differente, sarà diverso. Quella era la nostra prima uscita, domani puntiamo sullo stadio e sul pubblico. Cercheremo anche di essere più precisi”.

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APPROFONDIMENTI

Llorente, simbolo di un’idea diversa di Roma: più possesso palla e meno ripartenze

FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – Alle 18:45, alla vigilia di Servette-Roma, Diego Llorente accompagnerà José Mourinho in conferenza stampa. Il difensore spagnolo, a causa dell’assenza prolungata di Smalling, è diventato il nuovo perno della difesa. Il classe 93′ anche contro l’Udinese ha fornito una prestazione di livello: 96 % di passaggi riusciti (1° della squadra), 6 recuperi (2° della formazione giallorossa) e un salvataggio decisivo su Thauvin.

Llorente è il simbolo di una Roma che, rispetto alla scorsa stagione, pensa maggiormente alle trame offensive attraverso una serie prolungata di passaggi. Baricentro più alto e meno ripartenze. I giallorossi, infatti, hanno già realizzato 5 gol in Serie A con una sequenza di almeno 10 tocchi. La formazione di Mourinho, dopo 13 gare di campionato, ha segnato 17 reti su azione manovrata (solo l’Inter ha fatto meglio) mentre la passata stagione si era fermata a 27 centri (14° nel massimo torneo italiano). Cambiamento tangibile che parte dalla centralità di un difensore come Llorente che fa del palleggio una delle virtù principali. Mourinho ha tracciato la strada: ”Dall’inizio della stagione, vogliamo andare in una direzione e vogliamo continuare ad andarci”

Muro Llorente: pochi falli e 1° della squadra per tiri bloccati

Diego Llorente sta cercando di non far rimpiangere l’assenza prolungata di Smalling. Il difensore spagnolo ha caratteristiche diverse rispetto all’inglese ma le prestazioni sino ad oggi sono di alto livello. Il classe 93′, infatti, è il primo calciatore della Roma per tiri bloccati (9) e, aggiungendo anche i passaggi pericolosi, i suoi interventi hanno arginato gli attacchi avversari in 14 occasioni (1° dei giallorossi). Llorente, quindi, sta sostituendo il muro eretto da Smalling la scorsa stagione: 36 conclusioni schermate, più del doppio di Mancini (secondo in questa speciale classifica del passato campionato).

Il difensore spagnolo, nelle 11 gare disputate in Serie A, ha commesso appena 5 falli e ha ricevuto un solo cartellino giallo. Eleganza, letture efficaci e interventi decisivi stanno contraddistinguendo l’ex Real Sociedad. Il fisico meno dominante rispetto a Smalling fa emergere una grande differenza sui duelli aerei: 61,5% quelli vinti da Llorente e addirittura il 74,7%, invece, quelli in cui il centrale inglese ha avuto la meglio.

La terza Roma di Mourinho, però, se vuole avere un dominio maggiore del campo, come ammesso dallo stesso tecnico portoghese, ha bisogno di palleggiatori. Llorente, sotto questo punto di vista, con il 91,1% di passaggi riusciti (1° della squadra) è lo stereotipo che incarna tali caratteristiche. Il centrale spagnolo è il simbolo di una formazione che, solo in 3 partite di campionato (23%), ha avuto meno possesso palla rispetto agli avversari (Milan, Cagliari e Inter). Dato che rappresenta una novità assoluta. La Roma, nelle prime 13 gare di Serie A della scorsa stagione, infatti, aveva mantenuto un dominio minore del campo in ben 8 occasioni (61,5%). La formazione di Mou, quindi, ha raddoppiato (da 5 a 10) i match con un possesso palla maggiore rispetto all’avversario di turno. La strada è traccia ora va solo percorsa.

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NEWS

Sassuolo-Roma: arbitrerà Marcenaro. Di Bello al Var

Domenica alle ore 18 la Roma affronterà il Sassuolo al Mapei Stadium per la 14°esima giornata di campionato. Il match sarà arbitrato da Matteo Marcenaro, gli assistenti saranno Garzelli e Moro, con Ghersini IV Uomo. Var affidato a Di Bello e Avar a Di Martino.

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Allenamenti

Trigoria, Mancini e Sanches in gruppo. El Shaarawy domani titolare

La Roma è scesa in campo questa mattina alle 12.45 per la seduta di rifinitura alla vigilia della sfida in trasferta col Servette. In campo con la squadra presenti sia Renato Sanches che Gianluca Mancini, ristabilito dopo il fastidio tendineo accusato contro l’Udinese.

Assente Smalling, oltre ad Azmoun e Kristensen fuori dalla lista UEFA. Con la squadra anche Kumbulla, mentre Abraham è sceso in campo per una seduta individuale con il pallone.

Prima dell’allenamento colloquio tra Mourinho ed El Shaarawy, che passando dinanzi ai cronisti per un saluto ha confermato la presenza da titolare domani sera del Faraone.

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Infermeria

Abraham in campo: l’inglese prosegue il recupero – VIDEO FOTO

Tammy Abraham prosegue il suo percorso di recupero. Questa mattina parallelamente all’ingresso in campo della squadra, il centravanti inglese è sceso anche lui sul manto verde per svolgere una seduta d’allenamento individuale con il pallone.

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Interviste

Ancelotti: “Sono Mourinhista e Romanista”

Carletto Ancelotti, tecnico del Real, ha parlato ai microfoni di DSport alla vigilia del match di Champions contro il Napoli. Recentemente Mourinho aveva dichiarato di fare il tifo per Carlo, di credere nella sua permanenza a Madrid, suggerendo a Don Florentino (Perez ndr) di rinnovare il contratto di Ancelotti.

Ecco la risposta amichevole del tecnico romagnolo: “Con Josè abbiamo un bel rapporto. Io sono Mourinhista e romanista perché io sono stato capitano della Roma e ho un ricordo fantastico del periodo passato alla Roma. Sono d’accordo con Mourinho quando dice che solo un pazzo lascerebbe il Real Madrid. Io sto molto bene qui e vedremo quello che succederà nel futuro”.

RIASCOLTA QUI L’AMARCORD DI RETESPORT SU ANCELOTTI

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APPROFONDIMENTI

Roma, basta un punto per qualificarsi ma Mou vuole il 1° posto: ecco come evitare i play-off

La Roma, nonostante la debacle di Praga, è ad un passo dalla qualificazione ai turni ad eliminazione diretta dell’Europa League.

Ai giallorossi infatti domani sera basterà un pareggio col Servette (terza a 4 punti) per qualificarsi al secondo turno.

Il vero tema è capire e soprattutto sperare di centrare la qualificazione da prima. Per far ciò la Roma deve vincere entrambe le gare e sperare in un mezzo passo falso dello Slavia, attualmente primo con 9 punti come i giallorossi ma con una miglior differenza reti (+3 sulla Roma).

I due scontri diretti si elidono perchè sono in perfetta parità nel punteggio (2-0 vicendevole). Quindi in caso di arrivo a pari punti conterà in primo luogo la differenza reti totale.

Se anche questa dovesse essere clamorosamente pari, si guarderà al maggior numero di gol segnati nel girone.

Gli altri criteri in assoluto per regolamento sono i seguenti a scalare:

  • maggior numero di gol segnati fuori casa nel girone
  • maggior numero di vittorie nel girone
  • maggior numero di vittorie fuori casa nel girone
  • miglior condotta fair play
  • miglior coefficiente UEFA.
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NEWS

L’IFAB vara il cartellino arancione per le espulsioni temporanee

L’IFAB, l’International Football Association Board che stabilisce le regole del calcio, apre alle espulsioni a tempo nel mondo del pallone. Nel corso dell’ultimo business meeting annuale (Abm), infatti, l’organismo ha dato il via libera alla fase di sperimentazione del cartellino arancione per proteste e per infrazioni di gioco specifiche. La sperimentazione in ambito professionistico potrebbe partire dalla prossima stagione anche in Premier League.

Un’espulsione temporanea di 10 minuti col cartellino arancione, che i direttori di gara potrebbero sventolare a quei giocatori colpevoli di aver tenuto un comportamento irriguardoso nei loro confronti.

Dalle proteste a infrazioni specifiche, infatti, la futura espulsione temporanea potrebbe essere utilizzata in diversi ambiti. Ma prima di introdurre la norma bisognerà testarla, con la sperimentazione che partirà già dalla prossima stagione. Soltanto dopo le prove l’IFAB si pronuncerà sulla norma relativa per inserirla o meno nei regolamenti.

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Rassegna stampa

Panchina lunga e 7 punti in più: è un’altra Roma

Ci sono squadre in Italia e in Europa che possono permettersi nei momenti più complicati e stancanti della stagione di adottare un pesante turnover tra campionato e coppa. Ci sono allenatori che possono vantare una panchina di livello e qualità, alla pari della formazione titolare. Poi c’è chi deve fare di necessità una virtù e trovare le giuste contromosse alla fatica utilizzando le riserve come una vera e propria arma attraverso le sostituzioni.

Il metodo Моц, potrebbe essere rinominato. Durante il suo triennio in giallorosso il tecnico è riuscito a sfruttare le sue riserve per cambiare più e più volte le partite, specialmente nei minuti finali. Non potendo adottare spesso un turnover profondo per via dei tanti infortuni e le assenze di alternative valide, José ha sfruttato quel gruppetto di giocatori per farli rendere al meglio una volta entrati. […]

Come scrive il Corriere dello Sport, sette punti sono arrivati grazie a chi ha sfruttato la sua chance a gara in corso, altri ne sono arrivati grazie a coloro che hanno contribuito a consolidare il risultato. Tanti punti raccolti per una Roma che via via si sta abituando sempre di più a non mollare la partita fino alla fine, consapevole di poter avere sempre un’occasione da gol anche al novantesimo e di poter contare anche sull’aiuto del la panchina. Chiaramente quando è ricca di elementi importanti (come contro l’Udinese) e non solo di ragazzi della Primavera.

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Rassegna stampa

Via al turnover con il Servette: riposa Lukaku, attacca Belotti

Tempo di turnover in casa Roma. Archiviata la pratica Udinese, i ragazzi di Josè Mourinho preparano la sfida di domani sera contro il Servette. L’allenatore ha in mente dei cambi di formazione, a partire da Romelu Lukaku che a Ginevra potrebbe osservare un turno di riposo. Spazio a Belotti, in panchina domenica scorsa e pronto a guidare l’attacco.

Come scrive la Repubblica, altra chance da titolare per Aouar che potrebbe prendere il posto di Pellegrini (non ancora al 100%) in mediana insieme a Cristante e Paredes. Stesso discorso per Spinazzola, apparso appannato contro l’Udinese e pronto a lasciare spazio ad un ritrovato Zalewski.

Dall’altra parte riposo per Karsdorp con l’inserimento di Celik sulla fascia destra. […] Riposo e gestione, questo è il programma per le prossime due gare europee. Perchè se il passaggio del turno non è in discussione (basta 1 punto domani sera) il primo posto rimane obiettivo primario. Per questo contro il Servette sarà importante vincere e sperare in un passo falso dello Slavia Praga in casa dello Sheriff. Per poi giocarsi tutto con i moldavi a metà dicembre.

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Infermeria

Dolore tendineo per Mancini: oggi il test decisivo

Al netto di Abraham, Kumbulla e Smalling, per il quale non c’è una data certa di recupero, oggi a Ginevra potrebbe portare tutti (esclusi pure Azmoun e Kristensen che sono fuori lista): Renato Sanches ormai si allena con la squadra da venerdì e Mancini dovrebbe farcela.

Come scrive il Messaggero, il difensore ha accusato un dolore tendineo durante Roma-Udinese, ieri ha svolto la seduta di scarico in palestra e oggi effettuerà il test decisivo. Se tutto sarà in ordine e non ci saranno rischi, verrà convocato.

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NEWS

Mourinho: ”Varane è il calciatore più forte che ho fatto esordire” (VIDEO)

José Mourinho, protagonista della serata dedicata agli abbonati Sky Extra, ha parlato con la giornalista Valentina Mariani dei calciatori fatti esordire nel corso della sua carriera. Di seguito le dichiarazioni del tecnico portoghese di fronte ai 40 fortunati che hanno avuto la possibilità di conoscere lo Special One.

“Il giocatore più forte che ho fatto esordire? Varane ha fatto tutto. Ha vinto 3-4 Champions, non lo so, è stato campione del Mondo con la Francia ed è stato capitano della Francia, è stato quello che è arrivato più in alto di tutti”.

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Allenamenti

Trigoria: Kumbulla torna ad allenarsi con il gruppo (FOTO)

Marash Kumbulla è vicino al ritorno in campo. Il classe 2000, dopo l’infortunio al crociato, è tornato ad allenarsi con il gruppo. Notizia importante per la difesa della Roma che al momento è composta solamente da Mancini, Llorente e Ndicka. All’allenamento odierno ha preso parte anche Renato Sanches.

👋 @KumbullaMarash 😍 pic.twitter.com/TkiBB83dj5— AS Roma (@OfficialASRoma) November 28, 2023

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NEWS

Giudice Sportivo: Foti squalificato per due turni

Il Giudice Sportivo ha comunicato le sanzioni dopo la 13esima giornata di Serie A. Per quanto riguarda la Roma, Salvatore Foti è stato squalificato per due turni. Il vice di Mourinho è stato fermato “per avere, al 41′ del secondo tempo, contestato una decisione arbitrale rivolgendo al Direttore di gara espressioni irriguardose; infrazione rilevata dal Quarto Ufficiale”. Seconda sanzione per Pellegrini. Mancini rimane in diffida.

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Servette-Roma, il programma della vigilia: Llorente in conferenza con Mou

Domani scatterà ufficialmente la missione Servette per la Roma, costretta dopo la debacle di Praga non solo a centrare la vittoria contro gli svizzeri, ma possibilmente realizzare anche una goleada, in attesa di notizie dallo Slavia. Stesso copione anche per l’ultimo turno quando i giallorossi affronteranno lo Sheriff tra le mura amiche.

Alle 12.30 domani la squadra giallorossa scenderà in campo al Fulvio Bernardini per la seduta di rifinitura, poi la partenza per Ginevra. In conferenza stampa sarà Diego Llorente ad affiancare Josè Mourinho, nella sala stampa dello stade de geneve. Appuntamento live su Retesport alle 18.45.

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Le Voci di Retesport

Ciccio Graziani a RS: “Dybala è il Messi della Roma. Roma inferiore solo a Inter e Napoli”

Nel consueto intervento mattutino a Retesport, Ciccio Graziani ha commentato così il momento della Roma: “Domenica certamente una vittoria importante, cinque domeniche fa la Roma era 12° in classifica, c’è stato un recupero importante, fatto di sacrificio e determinazione, ora la squadra acquisisce consapevolezza. Sicuramente si può migliorare sul piano del gioco, con il recupero dei migliori calciatori, la Roma se la può giocare per la Champions”

Dal mio punto di vista i giallorossi non sono inferiori a Milan e Juventus, forse inferiori a Napoli e sicuramente all’Inter. Bisogna tenere la barra dritta, mantenere in forma i migliori calciatori. Contro l’Udinese un ottimo primo tempo e un ottimo palleggio, poi non siamo entrati bene in campo nella ripresa e abbiamo subito il pareggio. Lukaku per questa squadra è decisivo, perchè è un costante punto di riferimento per i compagni, soprattutto nei momenti di difficoltà. Mi piacerebbe vedere la Roma col tridente” conclude Graziani.

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Roma, la prima maglia della prossima stagione sarà ispirata a quella del 92-93′ – FOTO

Nuove anticipazioni sulla prima maglia Adidas della prossima stagione. Il richiamo dovrebbe essere nuovamente alla tradizione, in particolar modo alla vecchia maglia della Roma, sempre Adidas, della stagione 1992-93.

Colletto a forma di polo, con il lupetto di Gratton e il vecchio simbolo dell’Adidas. Rosso scuro il colore con inserti arancio. A rivelarlo il sito specializzato footyheadlines.com.

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NEWS

Servette-Roma, arbitrerà il polacco Stefanski

Sarà Daniel Stefanski l’arbitro di Servette-Roma. Dawid Golis e Michal Obukowicz saranno gli assistenti di linea, Wojciech Myc il IV Uomo. Al Var invece Piotr Lasyk con Pawel Pskit a fare da AVar. 

Per la Roma sarà il primo incrocio con Stefanski, nella sera in cui non potrà assolutamente sbagliare se vorrà centrare la qualificazione diretta agli ottavi di Europa League senza passare dal playoff.

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Infermeria

Renato Sanches si allena, ma non parte

Oggi la squadra tornerà ad allenarsi a Trigoria in vista della trasferta di Ginevra. Saranno tutti a disposizione di Mourinho nella ripresa di questa mattina 10.30, compreso Mancini, che aveva accusato dei problemi fisici contro l’Udinese. Ci sarà anche Renato Sanches, che ieri si è allenato individualmente al Fulvio Bernardini.

Come scrive il Tempo, il portoghese, viste le condizioni meteo avverse in Svizzera, prevista pioggia e clima gelido, potrebbe rimanere nella Capitale ad allenarsi, rendendosi disponibile contro il Sassuolo ed evitando così una trasferta pesante.

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Rassegna stampa

Roma, con il Servette attesi almeno sei cambi

Mourinho conta i presenti e si interroga sull’equilibrio in vista della trasferta di giovedì a Ginevra: da un lato è necessario vincere e segnare molti gol, per certificare la qualificazione anticipata e sperare di contendere fino all’ultimo il primato del girone allo Slavia Praga; dall’altro però occorre conservare energie perché tre giorni dopo, come è sempre accaduto in questo inizio di stagione, la Roma sarà impegnata in un’altra trasferta, a Reggio Emilia contro il Sassuolo.

Il principale dubbio gestionale riguarda Renato Sanches, che Mourinho spera di riavere tra i convocati entro la settimana.

Come scrive il Corriere dello Sport, per il resto è ipotizzabile un turnover piuttosto ampio, con almeno sei novità di formazione rispetto alla partita contro l’Udinese: oltre al portiere di coppa, che sarà di nuovo Svilar, rivedremo dal primo minuto Zalewski, Bove, Celik, Aouar e Belotti. […] Pellegrini invece verrà monitorato nelle prossime ore: in base a come il muscolo ha reagito dopo il rientro, Mourinho deciderà se farlo giocare dall’inizio contro il Servette.

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Rassegna stampa

Con questo Dybala si va in Champions

Contro l’Udinese, Paulo è tornato a mostrare il suo lato più bello: il senso del gol. Con questo giocatore qui, Mou è più tranquillo, perché sa che poche squadre possono vantare due attaccanti come i suoi. Ma questo giocatore qui, fino a ora, lo ha visto poco. L’intesa tra Dybala e Lukaku sta spiccando il volo proprio ora. C’è stato un vuoto in mezzo, Paulo non ha inciso come avrebbe voluto e come José si aspettava e, forse, pretendeva.

I suoi alti e bassi non hanno aiutato la Roma, con quello all’Udinese, sono solo tre le reti realizzate in questa stagione. Un trend che non si specchia con le sue qualità, né con il rendimento della passata stagione. […]

Come scrive il Messaggero, Mou lo vuole così, con la faccia da bambino arrabbiato. Che zittisce tutti: e l’altra sera lo ha fatto, ha inviato messaggi a chi lo ha incolpato di aver organizzato una festa (ma non risulta) dopo una partita della Seleccion contro l’Uruguay e pure contro chi a Roma si è messo a criticare troppo squadra e allenatore a cui, come sappiamo, è molto legato.

A Ginevra ci sarà, perché la Roma ha bisogno di segnare tanti gol se vuole sperare nel primo posto nel girone. Ma l’obiettivo vero è la Champions, un traguardo che poi faciliterebbe le conferme dei big, proprio come Paulo.

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Calciomercato

Effetto Special: coro all’Olimpico e Friedkin apre al rinnovo

L’effetto Special è tornato, o forse non è mai andato via. Con la quinta vittoria nelle ultime 7 partite, la Roma di Mourinho si è riportata a ridosso dalla zona Champions ottenendo una media da terza in classifica se si calcolano i risultati dal giorno della prima gara di Lukaku. Un successo figlio soprattutto delle scelte del tecnico che ha ottenuto 7 gol dagli uomini entrati dalla panchina, l’ultimo quello di El Shaarawy con l’Udinese ma con i friulani decisivi sono stati anche gli ingressi di Bove, Azmoun e Zalewski. (…)

Come scrive Leggo, contro l’Udinese la Sud ha dedicato un coro forte e chiaro all’indirizzo di Mourinho che ha ringraziato così ieri su Instagram: “Voglio ringraziare i tifosi per aver cantato il mio nome, normalmente non voglio prendere i riflettori perché credo che tutto il merito debba andare ai giocatori che combattono sul campo, ma ho apprezzato la tua dimostrazione d’amore”. Non serviva a Josè per convincerlo dell’empatia con la piazza, ma potrebbe essere utile ai Friedkin che in queste ultime ore stanno riflettendo sul futuro della panchina aprendo a piccoli passi la porta a un rinnovo.

Non è escluso se ne parli già entro la prossima settimana. Mourinho a Roma si trova bene, sa di avere un ruolo di educatore. Anche al famoso “banditismo”, che serve per vincere i trofei. L’Arabia potrebbe aspettare ancora.

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Editoriale

Trick-track, amnesie e cambi decisivi

IL GRAFFIO DI MAC – (di Fabio Maccheroni) Avessi buona memoria, cercherei di contare i gol subiti dalla Roma con cross da sinistra e palla tra centrale e esterno sinistro (in questo caso Ndicka e Spinazzola). Nemmeno ho voglia di tirare in ballo Rui. Forse perché una spettacolare giocata tra Lukaku e Dybala , imbeccati da Bove, ha riportato in vantaggio la Roma.

E poi ancora Lukaku, mettendoci tutta la straordinaria arroganza fisica , ha costruito l’azione del 3-1: palla al centro, Bove per Elsha che a giro mette la firma. Mou aveva schierato la formazione più banale che si potesse immaginare, con Pellegrini al rientro, Paredes in regia (buona prova) e Cristante.

Solito trick-track, ma il vantaggio era nell’aria: non con azioni dirompenti , ma con una superiorità evidente. Su palla da fermo pennellata da Dybala , il vantaggio con colpo di testa di Mancini. Qui è mancato il ko, ma soprattutto l’energia che è arrivata con il movimento di Bove. Incassato il pareggio, quando già Pellegrini era ovviamente piegato dalla fatica, Mou ha inserito Elsha per l’inutile Spina, Azmoun per il capitano, Bove per Paredes. Forze fresche e soprattutto sane. Buono anche l’ingresso di Zalewski. Ottimi i tre punti.

 
 
 
 
 
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Interviste

Bove: ”Mi vedo come mezzala. Indossare la maglia della Roma è un’emozione difficile da descrivere”

Edoardo Bove ha rilasciato un’intervista a Star Casinò Sport in cui ha affrontato diversi temi tra cui il suo amore per la Roma. Di seguito le dichiarazioni del centrocampista giallorosso.

Cosa provi ogni volta che indossi la maglia della Roma?
“Sono emozioni difficili da descrivere, ma la sensazione è quasi sempre la stessa sin da quando sei piccolo. Quando cresci acquisti consapevolezza e ora capisco l’importanza e ancora di più l’emozione nel vestire questa maglia”.

Parlaci del tuo inizio della carriera.
“Sono cresciuto nella Boreale, era un’ambiente molto tranquillo, con persone educate che mi hanno fatto crescere al meglio. Sono arrivato alla Roma grazie a Bruno Conti, che guardò il mio provino. Fu un’emozione grandissima varcare il cancello di Trigoria, me lo ricordo benissimo. Feci un solo provino ma fu entusiasmante”.

Ora sei una mezzala, è sempre stato questo il tuo ruolo?
“Nelle giovanili ho fatto tutti i ruoli del centrocampo. Cerco di dare più opzioni possibili agli allenatori, ma mi piace molto fare la mezzala perché hai la possibilità di buttarti in avanti e fare anche gol. Mi vedo molto come mezzala”.

Secondo te è più importante la tecnica o il fisico nel tuo ruolo?
“In questo periodo storico il fisico, se non vai a una determinata velocità è difficile giocare. Anche la componente tecnica è molto importante, entrambe sono fondamentali per essere un centrocampista box to box”.

Come hai conquistato Mourinho?
“Me lo chiedo anche io qualche volta (ride, ndr). Credo sia una questione di fare quello che l’allenatore chiede e fare la cosa più semplice non è mai banale. Il rapporto tra un giocatore e un allenatore si basa sulla fiducia, se un tecnico si fida di quello che gli puoi dare si crea un bellissimo rapporto. Credo sia la componente che mi permette di fare quello che Mourinho chiede”.

Il numero di maglia che hai sempre sognato di indossare? E quello che non sceglieresti mai?
“Ho sempre portato il numero 8 nel settore giovanile, mi piacerebbe molto vestirlo di nuovo. Anche il 5 mi piacerebbe. Non vestirei mai il 10, non per il tipo di pressione ma perché a Roma è sacro, è una religione. Non mi permetterei mai”.

Quale caratteristica ti accomuna a De Rossi? Quale dote vorresti rubargli?
“Per me è sempre stato un esempio. Abbiamo una grinta e una cattiveria in campo che ci accomuna, ma devo imparare da lui tantissime cose e continuerò a cercare di migliorare il più possibile. De Rossi mi piaceva tantissimo come giocatore”.

Il consiglio più importante che hai ricevuto in carriera? E chi te lo ha dato?
“Ne ho ricevuti tanti dagli allenatori. Il consiglio più grande è che fare una cosa semplice è sempre la cosa più difficile. Se uno prova a fare una giocata difficile ci può stare, ma fare tutto semplice con pochi tocchi è molto più difficile. Non vorrei rivelare il nome”.

La cosa che ti riesce meglio in campo? Quella che devi ancora affinare?
“Devo affinare un pochino di cose, ma devo migliorare di più il guardare prima di fare la giocata, ai grandi livelli è quello che fa la differenza. Mi riesce molto bene pressare e il recupero della palla”.

Come ti avvicini a una partita importante?
“Non ho un rito, non mi dà fastidio né stare da solo né in compagnia. A volte ovviamente ti prendi quel tempo per concentrarti prima di una partita importante, ma ti fa piacere condividere i momenti prima della partita anche con i tuoi compagni per sentirti vicino a loro. La partita si vince e si perde insieme”.

Il giocatore più difficile che hai affrontato?
“Tonali con il Milan”.

Rodri, Gundogan e Bruno Fernandes: con chi scambieresti la maglia?
“Gundogan. Fa sembrare tutto semplice, guarda sempre prima cosa fare, è un giocatore formidabile”.

Il compagno di squadra più elegante?
“Dybala, Kristensen e Cristante. Sono sempre impeccabili, anche per fare la spesa”.

Il posto più suggestivo a Roma di notte?
“Trastevere, è anche una zona a cui sono legato”.

Quale playlist ascolti prima di un match? Artisti preferiti?
“Maneskin e Coldplay, ma ultimamente mettiamo la musica tutti insieme in pullman quindi ascolto quello che capita. Non mi isolo con le cuffiette”.

Ti invitano a una cena a cui non vuoi andare: che scusa ti inventi?
“Utilizzavo la scusa di andare a cena dalla nonna. Quando le ho detto che la utilizzavo con la scusa si è un po’ arrabbiata, mi sento in colpa ora. Come scusa uso la mia famiglia, nessuno può arrabbiarsi così”.

Cosa provi quando indossi la maglia azzurra?
“Grandissimo orgoglio, senti di rappresentare un popolo caloroso. Abbiamo un grandissimo sentimento e attaccamento alla maglia e al calcio come nazione, è un onore”.

🤝 @StarCasinoSport presenta: Q&A con Edoardo Bove! 🐺

🎙️ Guarda l’intervista esclusiva su YouTube
▶️ https://t.co/7J3oKefCAj#ASRoma #StarCasinoSport pic.twitter.com/4Ub2LZPPUi— AS Roma (@OfficialASRoma) November 27, 2023

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APPROFONDIMENTI

Empatia Roma, 11 gol in casa dopo il minuto 80: nessuno ha fatto meglio nei top 5 campionati

FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – La Roma vince 3-1 contro l’Udinese, supera Fiorentina e Atalanta, e si proietta in quinta posizione. Lo stadio Olimpico si conferma un fattore decisivo nella scalata Champions (-3 dal Napoli): i giallorossi, infatti, hanno raccolto 16 punti su 21 tra le mura amiche (76%). In aggiunta, la squadra di Mourinho, in casa, è la formazione che ha segnato più gol in Serie A: 18 reti in 7 gare.

Nelle prossime 3 partite casalinghe la Roma affronterà: Fiorentina, Napoli e Atalanta, match determinati per la rincorsa alla zona Champions. Il tecnico portoghese si augura che il fattore Olimpico possa continuare a incidere come accade soprattutto negli ultimi minuti delle gare. Anche contro l’Udinese, infatti, la partita è stata decisa a pochi istanti dal termine con le reti di Dybala (81′) ed El Shaarawy (90′).

Stadio Olimpico e gol all’ultimo respiro: l’empatia che ha fatto guadagnare 8 punti alla Roma

14.5.2022 Roma vs Venezia (Serie A) Sport; Calcio; Nella foto: Mourinho cappello con tifoso (Foto Gino Mancini)

La Roma anche contro l’Udinese ha risolto la partita negli ultimi 10 minuti. I giallorossi, in questo arco temporale, hanno guadagnato 8 punti contro Salernitana (1), Monza (2), Lecce (3) e Udinese (2). Il minimo comun denominatore è il supporto dei tifosi allo stadio Olimpico.

Mourinho è consapevole di quanto siano determinati i sostenitori giallorossi per ottenere diversi punti in extremis: ”Sembra che ci piaccia attaccare verso la porta sotto la Sud e che vogliamo battere il record di gol negli ultimi minuti. Il coraggio, l’atteggiamento, la capacità di assumere rischi e di ribaltare tante partite come abbiamo fatto in questi due anni e mezzo è una qualità legata anche ai tifosi. Ho allenato 6-7 squadre e quando si è in difficoltà i tifosi vanno a casa o fischiano, mentre qui la gente ti sostiene. Questo crea un clima negli ultimi 10-15 minuti che aiuta la squadra a fare quello che fa spesso”.

La simbiosi tra i tifosi romanisti e la formazione di Mourinho è unica. L’empatia che lo Special One ha creato rappresenta un valore aggiunto che permette ai calciatori giallorossi di gettare il cuore oltre l’ostacolo e schiacciare negli ultimi minuti gli avversari. La Roma, infatti, nei top 5 campionati, è la formazione che ha segnato più gol in casa dopo l’80esimo (11). I giallorossi, allo stadio Olimpico, hanno realizzato 18 reti di cui 11 negli ultimi 10 minuti. Alle spalle degli uomini dello Special One c’è il Barcellona fermo a 9.

Questa gente ti fa avere una temperatura diversa nella tua pelle”. Allo stadio Olimpico, il clima cresce progressivamente sino a diventare infernale e, proprio quando l’atmosfera diventa tale, spesso gli avversari vengono condannati alla sconfitta grazie alla spinta propulsiva di tifosi e squadra, uniti da un rapporto Special.

Feeling certificato, al termine di Roma-Udinese, dai cori della Curva Sud nei confronti di Mourinho che ha risposto ai sostenitori giallorossi su Instagram: ”Voglio ringraziare i tifosi per aver cantato il mio nome, di solito non voglio prendere i riflettori perché credo che tutto il merito debba andare ai giocatori che combattono sul campo, ma ho apprezzato la vostra dimostrazione d’amore”.

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NEWS

Sassuolo-Roma, settore ospiti sold-out: disponibili le tribune

“Si comunica che è terminata la disponibilità di posti in Tribuna Nord (Settore Ospiti) per la gara Sassuolo-Roma di Serie A TIM, in programma domenica 3 Dicembre alle ore 18 presso il Mapei Stadium di Reggio Emilia. I tifosi della Roma potranno acquistare i tagliandi per il match nei settori Tribuna Est e Tribuna Ovest. Si ricorda che il settore di Tribuna Sud è esclusivamente riservato alla vendita per i tifosi del Sassuolo.”

Questa la nota emessa sul sito ufficiale del Sassuolo in merito alla sfida di domenica pomeriggio al Mapei Stadium.

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NEWS

Totti, ecco la risposta al docufilm di Ilary Blasi

Totale indifferenza di Francesco Totti, al momento, sul docufilm su Netflix dell’ex moglie Ilary Blasi, dal titolo ‘Unica’, che ricostruisce con verità di parte l’apice e la caduta del loro rapporto di coppia ventennale.

Come riporta corriere.it, il Capitano ha visto il trailer di Unica prima di partire per la Cina, a Wuhan, per l’All Star Game con Roberto Baggio e altre leggende del calcio come Seedorf, Rivaldo e Kakà, però non ha fatto commenti, se non un generico: «Faccia e dica quello che vuole», riferito da altri. Non gliene importa niente. Nonostante le voci di crisi, è felice con Noemi Bocchi.

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RETESPORT

Mancio, Joya e Faraone: il tris della Roma contro l’Udinese firmato Retesport – AUDIO

Una serata pe ripartire e provare finalmente ad azionare la scalata in classifica con destinazione ultima, la qualificazione alla prossima Champions League. I giallorossi hanno superato 3-1 l’Udinese in casa, ribaltando l’inerzia e le difficoltà di inizio ripresa, quando Thauvin ha pareggiato momentaneamente i conti dopo il gol iniziale di Mancini.

A segno Dybala a compimento di un’azione splendida tutta in verticale e El Shaarawy, con la classica ‘girella’ del Faraone. Giallorossi ora a -3 dalla Champions.

I gol commentati dal nostro Dario Bersani live dall’Olimpico

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Pagelle

Roma-Udinese 3-1, le pagelle dei giornali

La Roma ha battuto l’Udinese 3-1 grazie alle reti di Mancini, Dybala ed El Shaarawy. Giallorossi quinti, superate Fiorentina e Atalanta.

Le pagelle dei giornali:

La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini): Rui Patricio 6; Mancini 7, Llorente 6,5, N’Dicka 6,5; Karsdorp 6, Zalewski 6, Cristante 6,5, Paredes 5,5, Bove 7, Pellegrini 6,5, Spinazzola 6, El Shaarawy 7; Azmoun 6, Lukaku 6,5, Dybala 7,5.
Allenatore: Mourinho 7.

Corriere dello Sport (J. Aliprandi): Rui Patricio 6; Mancini 7, Llorente 7, N’Dicka 6; Karsdorp 5, Zalewski 6, Cristante 6,5, Paredes 6, Bove 7, Pellegrini 6, Spinazzola 5, El Shaarawy 6,5; Azmoun 6,5, Lukaku 6,5, Dybala 7,5.
Allenatore: Mourinho 7.

TuttoSport: Rui Patricio 6; Mancini 7, Llorente 6,5, N’Dicka 5,5; Karsdorp 5,5, Cristante 6,5, Paredes 6, Bove 7, Pellegrini 6, Spinazzola 5, El Shaarawy 7; Azmoun 6,5, Dybala 7,5, Lukaku 6,5.
Allenatore: Mourinho 6,5.

Corriere della Sera (L. Valdiserri): Rui Patricio 6; Mancini 7, Llorente 6,5, N’Dicka 6; Karsdorp 5,5, Zalewski 6,5, Cristante 6,5, Paredes 5,5, Bove 7, Pellegrini 6, Spinazzola 5, El Shaarawy 7; Azmoun 6, Dybala 7,5, Lukaku 7.
Allenatore: Mourinho 7,5.

La Repubblica: Rui Patricio 6; Mancini 6,5, Llorente 6,5, N’Dicka 6; Karsdorp 5,5, Zalewski 6, Cristante 6, Paredes 5, Bove 6,5, Pellegrini 6, Spinazzola 5, El Shaarawy 6,5; Azmoun 6, Dybala 7, Lukaku 6.
Allenatore: Mourinho 6.

Il Tempo (L. Pes): Rui Patricio 5,5; Mancini 6,5, Llorente 6,5, N’Dicka 6,5; Karsdorp 5,5, Zalewski 6, Cristante 6,5, Paredes 6, Bove 6, Pellegrini 6, Spinazzola 4,5, El Shaarawy 6,5; Azmoun 6, Dybala 7,5, Lukaku 7.
Allenatore: Mourinho 7.

Il Messaggero (A. Angeloni): Rui Patricio 5,5; Mancini 7, Llorente 6, N’Dicka 5,5; Karsdorp 6, Cristante 6,5, Paredes 5,5, Bove 7, Pellegrini 6, Spinazzola 5, El Shaarawy 7; Azmoun 5,5, Dybala 7,5, Lukaku 6,5.
Allenatore: Mourinho 7.

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NEWS

Il retroscena sul gol di Mancini e la frecciata a Smalling di Mou

“Mancini si è avvicinato alla panchina perchè aveva dolore alla gamba, ma non al muscolo, al tendine, non all’adduttore al tendine. Ha preso un antidolorifico, giocherebbe anche senza una gamba e infatti è andato anche a saltare e ha fatto gol”. Così Josè Mourinho al termine del match contro l’Udinese in merito al gol del vantaggio di ieri siglato da Gianluca Mancini.

Il centrale azzurro non è al 100% e poco prima del gol si è avvicinato alla panchina per prendere un antidolorifico, poi Dybala ha aspettato che andasse a posizionarsi in area di rigore prima di battere proprio sulla sua testa la punizione che ha portato al vantaggio.

Evidente la nuova frecciatina di Mourinho alle condizioni fisiche di Smalling. Il tecnico ha sottolineato la parola ‘tendine’ due volte, con chiaro riferimento all’inglese che soffre di una tendinopatia da mesi ma ‘si sta tirando indietro, non riesce a giocare sul dolore’ aveva dichiarato sul suo conto sabato in conferenza.

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SOCIAL ROMA

Instagram, Mou ringrazia la Sud: “Apprezzo il gesto d’amore”

“Importantissimo ottenere i 3 punti oggi. Complimenti ai giocatori e ai tifosi che come sempre ci hanno sostenuto e aiutato alla vittoria. Voglio ringraziare i tifosi per aver cantato il mio nome, normalmente non voglio prendere i riflettori perché credo che tutto il merito debba andare ai giocatori che combattono sul campo, ma ho apprezzato la tua dimostrazione d’amore”.

Così Mourinho su Instagram dopo Roma-Udinese. Poi il bel messaggio nella lotta alla violenza contro le donne: “Ultimo ma non meno importante: oggi è stata una giornata particolarmente importante dove ci siamo schierati contro la violenza sulle donne, dovremmo essere sempre consapevoli di questo e lottare contro ogni tipo di violenza, compresa la violenza emotiva di uomini potenti”.

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Rassegna stampa

Roma, che Joya. Mou è quinto

Il cinque non sarà il numero perfetto, ma chiudere la giornata al 5° posto in classifica, con affaccio sulla zona Champions distante solo tre punti, rende speciale la domenica della Roma, brava a scavalcare d’un colpo Atalanta e Fiorentina e a superare i 4500 gol in Serie A (4501 per la precisione), dietro solo a Juventus, Inter e Milan.

Come scrive la Gazzetta dello Sport, l’ostacolo Udinese, reduce da una striscia di cinque pari e una vittoria in campionato, poteva preoccupare, ma alla fine la qualità – anche della panchina – fa la differenza, sia pure come sempre nel finale, quando la carica “da bandito del calcio” dello Special One (suo il copyright) sa mettere qualcosa in più nella testa dei suoi.

Quanto basta perché finisca con un 3-1 santificato dalle reti di Mancini, Thauvin, Dybala ed El Shaarawy, con la Joya che mette il dito sul naso invitando al silenzio (“c’è gente che parla troppo“, spiegherà alla fine), mentre tutto l’Olimpico – come facevano i tifosi dell’Inter – cominciano a cantare “José Mourinho la-la-la-la“. Un messaggio in chiave rinnovo per i Friedkin, che per ora non raccolgono.

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NEWS

Sinner e miracolo Italia: dopo 47 anni gli azzurri vincono la Coppa Devis

Jannik Sinner e gli altri azzurri della formazione italiana riscrivono la storia del Tennis nostrano. Battuta l’Australia in finale per 2-0 dopo aver superato Djokovic e la Serbia sabato. L’Italia dopo 47 anni torna a vincere la Coppa Davis. Una gioia immensa per capitan Volandri e per i suoi ragazzi, su tutti Sinner, autentico fenomeno del nostro movimento, destinato presto a diventare il numero uno al mondo.

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NEWS

Espulso Foti, salterà Sassuolo-Roma

Non Mourinho, ma Foti. Questa volta è toccato al fedele assistente di Mou prendersi il rosso diretto per proteste. Foti, espulso da Massimi nel corso della ripresa contro l’Udinese, salterà Sassuolo-Roma.

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NEWS

La Sud è tutta per Mou: cori per lo Special e mano sul cuore di Josè

Sul risultato di 2-1, dopo che l’Olimpico e come sempre la Curva Sud in testa aveva rialzato i decibel per spingere la Roma a ribaltare l’inerzia di inizio ripresa contro l’Udinese, al minuto 88′ si sono levati cori quasi unanimi a favore di Josè Mourinho.

Una sessantina di secondi che non è passata inosservata neanche dalle parti della panchina. Lo Special One infatti si è rivolto verso la Sud, ringraziando e battendosi la mano sul cuore, a conferma ormai di un rapporto indelebile tra il tecnico e la parte più accesa del tifo romanista.

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Interviste

Mourinho: “Grande reazione, ma era facile da chiudere prima. Panchina eccellente stasera”

Josè Mourinho ha parlato così ai microfoni di DAZN dopo la vittoria per 3-1 contro l’Udinese:

Che vittoria è? Si aspettava un secondo tempo più tranquillo?
“Colpa nostra, era una partita facile da chiudere. Non lo abbiamo fatto e abbiamo aperto la porta alla reazione dell’Udinese. La nostra reazione è stata fortissima, in panchina avevo giocatori per cambiare la partita e non ho scelto male. I ragazzi in campo mi hanno dato una risposta forte. Sembra che ci piaccia attaccare verso la porta sotto la Sud e che vogliamo battere il record di gol negli ultimi minuti, ma qualche volta si possono perdere punti in questo tipo di partite. Quando l’avversario è in difficoltà devi finirlo e non l’abbiamo fatto”.

La sua esultanza con il raccattapalle?
“Ho esultato per il gol che ha chiuso la partita. Con i cambi abbiamo perso organizzazione su palla inattiva e solidità difensiva. Quando segni all’85’ mancano ancora 10 minuti di giocare, quindi non avevo grandi sicurezze dalla difesa. Avremmo potuto chiudere la partita con il terzo gol oppure avremmo sofferto. Dopo il 3-1 mi sono rilassato, era un bambino per fortuna e non un poliziotto (ride, ndr)”.

Avete provato a fare la partita anche nel finale.
“Abbiamo lavorato sulla transizione, l’Udinese ha più gamba di noi ed è più veloce. La soluzione quindi era non perdere il pallone e l’abbiamo fatto bene. Dopo il gol dell’1-0 avremmo dovuto chiudere la partita perché l’avversario era fragile”.

Lukaku-Dybala-Azmoun può essere una soluzione dall’inizio?
“È un po’ sbilanciata solo perché la natura di Dybala e Azmoun non è basata sulla disciplina e sull’organizzazione difensiva. Con loro due puoi perdere equilibrio. Amo Azmoun, ma gli manca qualcosina per essere un giocatore alla Mourinho in fase difensiva. Ha qualità pazzesche. Oggi buona panchina, c’erano anche Belotti e Aouar”.


Mourinho in conferenza stampa

Una squadra fisica come l’Udinese si batte con la qualità. È la chiave della serata?
“È la chiave positiva, poi la chiave negativa è che hai il controllo della partita e devi approfittare della difficoltà dell’avversario dopo il primo gol, ma non l’abbiamo fatto e l’Udinese è rientrata in partita. I friulani sono forti quando perdi i palloni, nel primo tempo non abbiamo perso molti palloni, i quinti hanno fatto bene. È mancata quell’ambizione, per fortuna poi nella ripresa abbiamo avuto una grandissima reazione, la panchina era ricca di soluzione. Tante volte piango perché non ho soluzioni, oggi devo dire che era una panchina ricca. Ho fatto dei cambi, la squadra ha risposto molto bene. Nel secondo gol c’è tanta qualità, ma anche poca organizzazione. Dico sempre che il calcio caotico crea problemi all’avversario, ma anche a livello tecnico. Abbiamo fatto i cambi e trovato stabilità per 10 minuti, è una vittoria importante e se non avessimo vinto sarebbe stato molto frustrante. Per noi è fondamentale perché squadre vicino a noi hanno perso punti e se non sbaglio l’Italia sta pure vincendo la Coppa Davis, complimenti”.

Pellegrini? La qualità dalla panchina dà tante soluzioni, potrebbe essere qualche type=’text/javascript’ idea?
“Mi dispiace tantissimo che Kristensen e Azmoun non possono giocare in Europa League perché in Europa c’è spazio per provare e per fare cose diverse dalla Serie A. Per Azmoun non c’è tanto spazio per giocare titolare quando ci sono Dybala e Lukaku, è dura. Ma oggi avevo tante soluzioni, l’unica debolezza era dietro perché siamo pochi. Ma quando siamo tutti o quasi tutti abbiamo la possibilità di fare quello che abbiamo fatto oggi, mi sono sentito a mio agio nella difficoltà di poter cambiare la squadra”.

Come mai non si riesce a chiudere definitivamente una partita?
“Siamo noi con le nostre qualità e i nostri difetti. Magari abbiamo il coraggio, l’atteggiamento, la capacità di assumere rischi e di ribaltare tante partite come abbiamo fatto in questi due anni e mezzo. È una qualità legata anche ai tifosi. Ho allenato 6-7 squadre e quando la squadra è in difficoltà i tifosi vanno a casa o fischiano, mentre qui la gente non va a casa e ti sostiene. Questo crea un clima negli ultimi 10-15 minuti che aiuta la squadra a fare quello che fa spesso. Oggi lo abbiamo fatto di nuovo prendendo due punti extra molto importanti”.

Prima del gol di Mancini, il difensore è venuto da lei. Gli ha detto qualcosa?
“È venuto da me perché aveva bisogno di antidolorifici. Aveva un dolore e lui conosce il suo corpo, non è muscolare ma tendine, non è adduttore ma tendine. Mancini gioca anche con una gamba sola fino alla fine, ha anche segnato e gli ho detto solo di restare lì”.

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Interviste

Dybala: “Vorrei restare nella storia della Roma con un trofeo per questa gente”

Paulo Dybala ha parlato così ai microfoni di DAZN dopo la vittoria per 3-1 contro l’Udinese:

Altra serata perfetta.
“Bella serata, la cosa più importante era vincere. Sono 3 punti molto importanti”.

La tua esultanza? Chi volevi zittire?
“C’è gente che parla troppo senza motivo e loro lo sanno”.

Hai risposto sul campo.
“Cerco di dare il meglio per la squadra, le risposte sono per il mio allenatore e per i miei compagni”.

Hai segnato il gol numero 4500 della storia della Roma.
“Mi fa piacere. Sono venuto qua e cerco di ricambiare l’amore che questa gente mi dà. Vorrei rimanere nella storia del club, ma con un trofeo”.

Quanto è stato facile integrarti con Lukaku?
“Ci capiamo a vicenda, questo è uno dei segreti. Stiamo trovando un’intesa importante in campo”.

3 punti dalla Champions.
“È ancora lungo il campionato, ci sono tante partite”.

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Pagelle

Roma-Udinese 3-1, le pagelle di Retesport

Vittoria voluta ma sofferta per la Roma all’Olimpico contro l’Udinese. I giallorossi sbloccano il match grazie alla seconda rete stagionale di Mancini di testa, poi arriva il pari ad inizio ripresa dei bianconeri. Grazie anche ai cambi dalla panchina, Mourinho ribalta l’inerzia emotiva e fisica del match portando a casa i tre punti. Prima Dybala su assist di Lukaku, poi El Shaarawy a mettere in ghiaccio il risultato.

Le pagelle di Retesport:

Rui Patricio 6

Mancini 6,5

Llorente 6,5

Ndicka 6

Karsdorp 5,5

Cristante 6,5

Paredes 6,5

Pellegrini 6

Spinazzola 5,5

Lukaku 6,5

Dybala 7

Mourinho 6,5

Sost.:
El Shaarawy 7
Azmoun 6,5
Bove 6,5
Kristensen 6
Zalewski 6

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NEWS

Roma-Udinese, Smalling con la squadra

Chris Smalling anche oggi – come avvenuto in altre occasioni in passato – ha deciso di seguire la squadra e di entrare all’Olimpico con il gruppo, nonostante non sia ancora a disposizione. Fermo dallo scorso 3 settembre per una tendinopatia al ginocchio, il centrale inglese dovrebbe ritornare a lavorare sul campo, con alcuni allenamenti personalizzati dalla prossima settimana. Le immagini apparse nel video dell’arrivo della squadra all’Olimpico a margine della sfida contro i bianconeri.

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ROMA FEMMINILE

Roma Femminile, nona vittoria consecutiva: battuta anche la Fiorentina

La Roma Femminile è infinita e supera anche le fatiche di Coppa. Nuovamente al Tre Fontane, dopo il prestigioso successo contro l’Ajax di giovedì, la squadra di Spugna ha vinto di misura contro la Fiorentina.

Giallorosse in vantaggio con un gran gol dalla distanza di Greggi, poi il pari viola prima della rete vittoria di Glionna. La Roma ha totalizzato fin qui 27 punti grazie alle nove vittorie in altrettante gare, a chiusura del girone d’andata.

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PARTITE

Roma-Udinese 3-1 (20′ Mancini, 57′ Thauvin, 81′ Dybala, 90′ El Shaarawy) – Tris col brivido, giallorossi in scia Champions

La Roma affronta l’Udinese all’Olimpico nella 13° giornata di Serie A. Giallorossi ancora privi di Smalling, Sanches, Abraham e Kumbulla.

LE FORMAZIONI:

ROMA (3-5-2): Rui Patricio; Mancini, Llorente, Ndicka; Karsdorp, Cristante, Paredes, Pellegrini, Spinazzola; Dybala, Lukaku.
A disposizione: Svilar, Boer, Kristensen, Celik, Zalewski, Bove, Aouar, Pagano, Belotti, Azmoun, EI Shaarawy.
Allenatore: Mourinho.

UDINESE (3-5-1-1): Silvestri; Ferreira, Bijol, Perez; Ebosele, Samardzic, Walace, Payero, Zemura; Thauvin; Success.
A disposizione: Okoye, Padelli, TIkvic, Masina, Kristensen, Kabasele, Kamara, Lovric, Camara, Zarraga, Pereyra, Lucca, Akè, Pafundi.
Allenatore: Cioffi.

Arbitro: Massimi (Termoli). Assistenti: Rocca e Raspollini. IV Uomo: Marcenaro. Var: Paterna. Avar: Longo.

RETI: Mancini 20′, Thauvin 57′, Dybala 81′, El Shaarawy 90′
CARTELLINI: Ammoniti: Ferreira, Samardzic, Success, Pellegrini


90′ – GOOOOOOOLLLLLL del 3-1 della Roma realizzato da Stephan El Shaarawy con un gran destro a giro

81′ – GOOOOOOOOOLLLLLLLL del 2-1 della Roma siglato da Paulo Dybala, che sulla sponda di tacco di Lukaku buca centralmente e insacca alle spalle di Silvestri

77′ – Girata di testa di Cristante su cross di Paredes, pallone fuori. Bove e Zalewski per Paredes e Karsdorp

63′ – El Shaarawy e Azmoun per Pellegrini e Spinazzola

57′ – Pareggio dell’Udinese con Thauvin di testa sul secondo palo

54′ – Ancora Udinese, Walace spara dal limite, parata a terra di Rui

49′ – Angolo di Pellegrini che pesca ancora Lukaku, pallone di poco fuori

48′ – Conclusione potente di Pellegrini dai 35 metri ma centrale, Silvestri blocca

Inizia la ripresa

SECONDO TEMPO

Fine primo tempo

22′ – Ancora Roma con Spinazzola che pesca in orizzontale Pellegrini, conclusione mancina parata da Silvestri in tuffo

20′ – GOOOOOLLLLLL del vantaggio della Roma realizzato da Mancini di testa su assist di Dybala su una punizione dai 30 metri

15′ – Angolo di Pellegrini, colpo di testa di Mancini di poco a lato

1′ – Subito uno squillo dell’Udinese con Bijol che di testa colpisce alto sopra la traversa

Squadre in campo, inizia il match

PRIMO TEMPO

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Rassegna stampa

Roma-Udinese, le probabili formazioni dei quotidiani

La Roma ospita all’Olimpico l’Udinese di Cioffi che ha raccolto però 4 punti contro Milan e Atalanta. Torna Pellegrini titolare nell’undici di Mourinho.

Ecco le probabili formazioni dei quotidiani:

LA GAZZETTA DELLO SPORT (3-5-2): Rui Patricio; Mancini, Llorente, Ndicka; Karsdorp, Cristante, Paredes, Pellegrini, Spinazzola; Dybala, Lukaku.

IL CORRIERE DELLO SPORT (3-5-2): Rui Patricio; Mancini, Llorente, Ndicka; Karsdorp, Cristante, Paredes, Pellegrini, Spinazzola; Dybala, Lukaku.

IL MESSAGGERO (3-5-2): Rui Patricio; Mancini, Llorente, Ndicka; Karsdorp, Cristante, Paredes, Pellegrini, Spinazzola; Dybala, Lukaku.

IL TEMPO (3-5-2): Rui Patricio; Mancini, Llorente, Ndicka; Karsdorp, Cristante, Paredes, Pellegrini, Spinazzola; Dybala, Lukaku.

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Infermeria

Smalling è sempre più un caso: sta meglio ma non torna

Bisogna aspettare ancora qualche settimana per rivedere in campo Chris Smalling, forse addirittura un mese. È Mourinho nella conferenza stampa prepartita di ieri ad aggiornare il bollettino riguardante il difensore inglese. “L’infortunio c’è. Ci sono persone che hanno più capacità di sopportare il dolore e Smalling non è un ragazzo che sa giocare soffrendo, si tira un pochettino indietroIl suo infortunio è difficile, è una grande frustrazione per me perché è in un ruolo in cui abbiamo necessità. Dobbiamo avere pazienza, non devo massacrarmi così come non devo farlo con lui”.

Come scrive il Tempo, un’ammissione addolcita dalla verità: Smalling non sta bene, ma solo lui può decidere quando tornare a giocare. E ad oggi non ha la sopportazione del dolore tale di fare uno sforzo in più. Il tecnico poi, ha chiarito tempi e modalità di recupero dell’ex Manchester United, che non potrà ovviamente sperare di tornare immediatamente a lavorare con i compagni di squadra. “Vediamo quando torna, nell’ultima settimana non ha fatto neanche un minuto fuori dal dipartimento medico, non sa neanche se fa freddo o caldo. Questa però è stata la prima settimana senza dolore, abbiamo programmato che la prossima settimana possa tornare in campo con il preparatore atletico“.

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Nazionali

Caso Argentina: festa dopo il ko con l’Uruguay. ‘Coinvolti anche Dybala e Paredes’

I media argentini scatenano una bufera sulla Seleccion al termine della sosta che ha visto gli uomini di Scaloni perdere contro l’Uruguay e poi battere al Maracanà il Brasile. Di certo adesso la nazionale argentina è discussa quanto dopo il successo contro i rivali verdeoro. Anche se i fatti risalgono a qualche giorno prima.

Gran parte, se non quasi tutti, della selezione albiceleste avrebbero partecipato dopo la sconfitta con l’Uruguay a una festa privata con modelle e influencer a cui sarebbe stato chiesto di lasciare i cellulari all’entrata per evitare di far filtrare foto o notizie della serata, naturalmente non autorizzata né da Scaloni né dai dirigenti della nazionale argentina. Secondo i media locali tra i partecipanti ci sarebbero Di Maria, Paredes e Dybala. Non Messi che, stando ai rumors della stampa argentina, non avrebbe gradito il party dopo il ko.

Come scrive il Corriere dello Sport, a Buenos Aires non si parla d’altro: c’è chi dice che sarebbe stato l’addio al celibato di Dybala (ipotesi smentita fermamente) e chi, invece, un party per salutare Di Maria che non vestirà più la maglia dell’Argentina. Anche Scaloni, sempre secondo i rumors, sarebbe infuriato “e in conflitto con diversi giocatori”. Le informazioni sarebbero state confermate dall’autista Pablo Duggan, a Radio 10, confermando le indiscrezioni sull’evento che si sarebbe svolto in una villa a Pilar. Diverse mogli dei calciatori hanno voluto replicare. Tra loro c’è Camila Galante, compagna di Leandro Paredes che a “Socios del Espectáculo” ha dichiarato: “Mi fido di mio marito. Se devo difendere Leandro lo farò. Queste ragazze cercano la fama a costo di rovinare delle famiglie”.

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Rassegna stampa

Torna Pellegrini, Sanches resta ai box

Mourinho ha escluso Renato Sanches dalla lista dei convocati per la gara contro l’Udinese di questa sera. Il problema muscolare accusato la scorsa settimana non gli ha permesso di allenarsi nei giorni che precedevano la partita. Ha potuto svolgere solo le ultime due sedute, troppo poco per sperare di giocare. Appuntamento, dunque, a giovedì quando i giallorossi sfideranno il Servette in Svizzera.

Come scrive il Messaggero, procede il recupero di Smalling: da una decina di giorni si è sottoposto a nuove cure che hanno eliminato il dolore tendineo. Nel giro di qualche giorno svolgerà lavoro differenziato in campo e potrebbe rientrare prima della fine del 2023. Questa sera la formazione è praticamente obbligata, l’unico ballottaggio è a centrocampo dove Pellegrini e Cristante indosseranno una maglia da titolare. Per l’altra è in vantaggio Paredes su Bove e Aouar.

La difesa sarà quella di sempre con Mancini, Llorente e Ndicka. Sulla corsia di destra Karsdorp, su quella di sinistra Spinazzola. In attacco la coppia Dybala–Lukaku. In seconda battuta c’è Azmoun che è tornato galvanizzato dalla nazionale dopo aver segnato due gol e realizzato un assist.

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Avversario

Cioffi ci crede: “Udinese servono umiltà e fisicità”

La Roma non ci sottovaluta, ma spero lo faccia. Con umiltà e capacità di soffrire possiamo dire la nostra e spaventarli”. Gabriele Cioffi è alla 4′ partita con l’Udinese. “Lukaku è ingestibile per molti difensori.

Come scrive la Gazzetta dello Sport, metteremo fisicità contro una squadra che la usa”. Non ci sarà una sola Udinese, ma più versioni. “Con squadre come la Roma e allenatori che fanno la storia del calcio non puoi avere solo uno spartito. Dobbiamo essere pronti ai cambiamenti che la Roma può mettere in atto. Sono forti. Ma vogliamo combatterli”. Dovesse esserci un rigore chi lo batterà? “Pereyra”.

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Mourinho: ”Smalling? Non so se tornerà prima del 2024. Sanches non sarà convocato. Ieri ho parlato con i Friedkin ma non di rinnovo”

Mourinho, alla vigilia di Roma-Udinese in programma domani alle 18:00, ha parlato in conferenza stampa. Di seguito le parole del tecnico portoghese.

L’Udinese viene da 6 risultati utili consecutivi. È difficile da affrontare per le sue caratteristiche di fisicità e intensità? A questo proposito, sarà importante il rientro di Lorenzo Pellegrini per il possesso palla?

“Importante è la qualità nel possesso palla nostro, collettivo. L’importante sarà stare attenti alle loro ripartenze, hanno gente molto veloce, che gioca ad un’intensità molto molto alta. Ovviamente, se perdiamo palla in zona pericolosa, siamo più aperti. La nostra squadra è migliorata sotto questo aspetto. Tiene più la palla rispetto a prima, Lorenzo è sempre un giocatore importante per noi. Però io guardo l’Udinese con tutte queste difficoltà di cui tu hai parlato. Hanno tutto.

Era una sorpresa a inizio campionato con quel tipo di classifica. Hanno potenzialità. Però, se giochiamo bassi, se regaliamo loro la palla, hanno altre qualità per farci male, sono forti da palla inattiva. Hanno gente che tira bene, Samardzic, Walace, gente che conclude da fuori. È un’ottima squadra. Non guardo la classifica per definire la difficoltà della partita. Per me sarà una partita veramente difficile

Quanto è cambiata l’Udinese rispetto allo scorso anno?

“Guarda, l’Udinese ha perso qualche giocatore importante che si può considerare per loro, ma conosciamo quello che è l’Udinese. Il gruppo, la gente che gestisce e che ha grandissima esperienza di calcio. Per loro non è difficile trovare soluzioni dopo una cessione di un giocatore, come è successo con Beto e Becao. È una squadra che ha questa potenzialità. Prende Kabasele, che ha avuto tanti anni di esperienza in Premier. Ha terzini veloci, aggressivi, che spingono, hanno gamba.

Non hanno lasciato Pereyra andar via, che per loro è più di un semplice giocatore. Sa giocare in tutte le posizioni, sono molto intelligenti, gente con tanta esperienza nella gestione di un club di calcio. E l’Udinese è sempre l’Udinese anche se gli piace fare sempre i suoi soldini durante l’estate”.

52 partite saltate in totale tra tutti gli infortunati, in questa stagione, in 16 match complessivi. Lei ha parlato spesso di storia clinica dei giocatori. Tra questi c’è anche Smalling, che ne ha saltate 13 su 16. A che punto è il recupero del difensore? E lei, cosa pensa al riguardo? L’infiammazione c’è, non si capisce come possa essere superata a questo punto. Si aspetta di più anche dal giocatore, che possa stringere i denti o che possa tornare prima del 2024?

“Tu hai questo numero, anche noi abbiamo questi numeri. Però questo numero, di 52 che hai detto, è un numero che si concentra su 2-3-4 giocatori massimo. Ci sono giocatori che non ho mai perso per una sola partita per infortunio. Che giocatori sono questi? Giocatori che hanno una storia clinica pulita. Che magari hanno un infortunio occasionale, che può capitare durante una stagione, però sono giocatori come Cristante, Mancini, Rui Patricio, Bove, questo tipo di giocatori non è nel gruppo delle 52 partite.

Nel gruppo di 52 ci sono Smalling, Renato Sanches, Pellegrini, ogni tanto, non tanto, Dybala e Spinazzola. E noi lo sappiamo. I giocatori sono professionisti, fanno di tutto per stare bene, anche nella vita privata.

Noi allenatori, recuperatori, preparatori, dipartimento medico, lavoriamo tanto insieme. Tante volte una persona può pensare, l’allenamento è di due ore, due ore e mezza, che fanno lì dentro 15 ore al giorno? Lavoriamo su tante cose variabili. E pensiamo tutti che stiamo facendo un ottimo lavoro per cercare di rendere la situazione migliore.

In questo caso specifico su Smalling, l’infortunio c’è. Ci sono anche persone normali, come noi, non atleti di alto rendimento, che abbiamo più capacità di sopportare il dolore. Magari, io con un problema al dente dormo, magari tu no. È un po’ così.

E Smalling non è un ragazzo che sa giocare soffrendo. Si tira un pochettino indietro. Però il suo infortunio è difficile, è veramente difficile. È una grande frustrazione per me, perché è esattamente nella posizione in cui noi abbiamo più necessità. Però, niente, dobbiamo avere pazienza. Io non devo massacrarmi, non posso nemmeno massacrare a lui. Vediamo quando arriva.

Nell’ultima settimana non ha fatto nemmeno un minuto fuori dal dipartimento medico. Non è in quella situazione in cui è a metà tra il dipartimento medico, staff tecnico, dentro o fuori. Lui non sa nemmeno se fa freddo o tira vento perché non esce da tanto tempo. Per questo è in ritardo. Però è la prima settimana in cui non c’è dolore.

La programmazione è che la prossima settimana possa finalmente andare in campo. Andare in campo con chi? Non con me. Potrà andare in campo con i recuperatori, con i preparatori. È in ritardo, non mi aspetto Smalling nelle prossime due o tre settimane”.

Prima del 2024 se lo aspetta in campo?

“Nì… Speriamo, vediamo”.

Volevo parlare di empatia, tu ne parli spesso, ne hai parlato anche nell’ultima intervista. Alla luce della tua esperienza in carriera, è necessario avere empatia con la proprietà? A questo proposito, tu hai empatia con i Friedkin? O è necessario avere empatia solo con la squadra?

“Dipende dal modo in cui tu la vedi. Con la squadra ci lavori ogni giorno, ogni minuto, ci viaggi insieme. È un po’ come la famiglia, se non c’è empatia con la famiglia che fai? Puoi stare in difficoltà, stando tanto tempo con la famiglia.

I giocatori sono quelli che sono più vicini all’allenatore e viceversa. Questo è quella che può essere chiamata empatia funzionale. Creare empatia lavorando, dare ritmo e qualità al lavoro, al rapporto diretto.

Con la proprietà è una situazione per me diversa perché io sono qui, la proprietà è là (Mourinho indica con le mani di trovarsi a un piano inferiore, ndr).

Io dico sempre che sono pagato per non creare problemi alla proprietà, significa che la proprietà si deve fidare del mio lavoro e avere il suo tempo per poter diversificare. Perché, come tu sai, non è soltanto il caso della famiglia e del gruppo Friedkin, come tante di proprietà di tanti club, la loro vita professionale è diversificata.

L’altro giorno mi hanno fatto una domanda, io ho capito la domanda che prendeva un pochino di trappolina, cioè qual era l’ultima volta che io avevo parlato con mister Friedkin e Ryan. Se tu mi fai la domanda oggi, l’ultima volta che io ho parlato con loro è stato ieri. Ad Aurelio Capaldi ho detto qualche giorno fa, a te dico ieri. Lavoriamo”.

E nemmeno ieri ha parlato di contratto? ”No”.

Crede che sia arrivato il momento che la squadra risponda ai 60mila sempre all’Olimpico e ai tifosi sempre presenti in trasferta? E come lei ha detto che i tifosi danno, danno sempre alla squadra, a me è sembrato che in questa la squadra abbia indietro meno rispetto a quanto può fare.

“Non sono sicuro che abbia dato di meno di quanto poteva dare, ma sono d’accordo che dobbiamo dare di più. Dobbiamo dare di più nel senso di capire e penso che loro capiscano. Io non mi stanco di parlare di questo. Con questo tipo di tifosi e di club, non devi mettere limiti a quello che puoi dare. Tu devi dare sempre di più. Risultati negativi sì, ne abbiamo avute. Qualche performance negativa sì, ne abbiamo avute. Mancanza di professionalità, però, mai. E mancanza di rispetto verso la gente, mai. Una cosa è questa che io ho finito di dirti, un’altra cosa è dare qualcosa di più. E dobbiamo dare qualcosa di più. Su questo sono assolutamente d’accordo con te, dobbiamo dare qualcosa di più.

Nelle partite in casa di solito riusciamo a farlo, anche nelle estreme difficoltà, all’ultimo minuto, riusciamo a farlo. Fuori casa ci manca un po’ di mentalità che mi è piaciuto tanto avere in carriera. Ovvero, godere dell’antagonismo di giocare fuori casa, squadra che ho avuto, mi piaceva più giocare fuori che in casa. Con qualche gang di banditi, andavo fuori casa e godevo dell’antagonismo di giocare fuori casa. Io penso che noi come squadra non godiamo molto a giocare fuori casa. C’è gente che gli piace più il conforto di casa. E quando esce, gli manca la mamma, gli manca il papà, gli manca la nonna che fa il dolce. E quando vai fuori casa, ti manca tanto e vuoi tornare a casa.

Abbiamo un pochettino questo qua, di andare fuori casa e non godere di quel sentimento là. Io ho avuto squadre di giocatori che dentro il pullman, provocavano la gente fuori. Prima di arrivare allo stadio, provocavano la gente fuori per esaltarsi di più.

Ho avuto questo tipo di squadra, con questo tipo di personalità. Dobbiamo anche migliorare a questo livello perché fuori casa possiamo fare un’ottima partita un ottimo risultato, ma capita di perdere fuori casa con lo Slavia, con il Ludogorets, con il Bodo, o anche in campionato, questa mentalità la dobbiamo trovare. Abbiamo bisogno di questo. I tifosi in casa sono oltre 60mila, fuori sono 1500 per stare lì e hanno fatto uno sforzo enorme per stare lì con te. Dobbiamo dare di più”.

Visto che tanti giocatori non ci sono stati, inevitabilmente, ci sono delle ripercussioni anche sulla qualità del gioco. Ora che Pellegrini è tornato, Renato non so come sta, Dybala si spera possa giocare di più, la qualità del gioco salirà? E volevo sapere se questa correlazione, tra chi gioca e chi manca, la avverti anche tu.

“Certo. Tu hai sempre un progetto di squadra e poi fai fatica quando non c’è continuità. Faccio fatica io, fanno fatica i giocatori. Faccio fatica io dal punto di vista della programmazione, della direzione in cui dobbiamo andare. E fanno fatica i giocatori quando si spostano di posizione. Quando Cristante gioca di qua, di là e di qui. Quando abbiamo bisogno che quello non gioca. Quando non c’è Smalling, non c’è un altro, non c’è Renato.

Tu parli di Paredes e Renato. Se metti da una parte la qualità di organizzazione di Paredes, se tu metti la qualità tecnica di Renato in progressione. Se metti l’intensità altissima di Renato e l’intensità più bassa di Paredes, insieme, le qualità si compensano e si pareggiano. Se sono insieme i due. Se c’è solo uno, è qui. E non c’è l’altro per equilibrare. Siamo più forti con Renato in transizione sia difensiva, sia offensiva.

Siamo più bravi con Paredes nell’organizzazione di gioco, nel possesso palla, nel controllo del gioco. Per esempio, contro la Lazio, che è stata l’ultima partita, la Lazio che è fatta su una filosofia di possesso e di controllo, io penso che ha avuto uguale o meno possesso di noi. Però mi è mancato il cambio di velocità, l’arrivare dentro, perché siamo arrivati in zone pericolose.

Abbiamo messi più piedi nell’area della Lazio che la Lazio ha messo i piedi nella nostra area. Ci è mancata quell’esplosione lì. E dobbiamo giocare con questa cosa. Però penso che tu hai capito dall’inizio della stagione, di voler andare in una direzione e vogliamo continuare ad andarci. Però sempre con questo tipo di limitazioni. Mi hai fatto la domanda su Renato. Renato domani non ci sarà. Se mi fai la domanda se Renato è infortunato oggi, io ti dico di no. Non è infortunato. Quello che è successo che in due settimane, in cui Pellegrini ha lavorato durissimo per arrivare alla fine delle due settimane in condizione ottimale o quasi, Renato ha interrotto questo processo con un piccolo problema che ha avuto la settimana scorsa.

Ed è tornato a disposizione con il gruppo solo ieri. Un ragazzo che ha bisogno di continuità sul lavoro, non ha avuto continuità sul lavoro. E quando farà questo lavoro? Oggi, domani, lunedì (che è il giorno libero della squadra), martedì cercare di arrivare a giovedì o domenica. Ed è questo tipo di gestione che dobbiamo cercare di fare. Renato quindi non è infortunato, ma domani non gioca”.

Ci sarà in panchina?

“No, perché se poi va in panchina, tu pensi che io sia scemo perché non lo faccio giocare. Renato è un giocatore potenzialmente molto bravo e sarebbe molto importante per noi”.

Alla luce del recente dialogo con la proprietà, avete parlato di una figura intermedia da inserire in società? O questo discorso non è stato più affrontato, continuando ad esporsi solo lei come aveva sottolineato in passato?

“Io ho qualche qualità e qualche difetto. Non lo so se questa è una qualità o un difetto, ma di solito la gente che è vicina a me sa tutto quello che penso io.

Sono così, non mi risparmio le parole, non mi risparmio le critiche, non mi risparmio gli elogi, nel lavoro sono un libro aperto. Tutti sanno quello che penso. Tutti sanno quando sono felice, quando non sono felice. È tutto molto semplice”.

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