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Interviste

Pellegrini: “Insoddisfatto dei miei numeri, ma ho sempre dato il 120%. Posso e devo migliorare. Ci aspetta una battaglia”

CONFERENZA STAMPA – Le parole di Lorenzo Pellegrini alla vigilia di Real Sociedad-Roma:

Hai ancora la forza per cambiare la stagione e darle un senso positivo?
“Per ovvi motivi questa stagione è stata anche colpa mia, si può sempre fare di più al netto di qualche problema. Quando si scende in campo siamo tutti uguali, non mi piace nascondermi dietro alibi. Non sono soddisfatto di questa stagione, posso e devo fare di più. L’unica cosa di cui sono soddisfatto è l’impegno e l’averci sempre messo la faccia”

Tante critiche per te?
“È normale avere responsabilità importanti essendo capitano della Roma, come ho sempre detto sono il primo a riconoscere di arrivare a questo punto della stagione con numeri diversi, ho sempre dato il 120% per la Roma e qualsiasi possa essere la difficoltà, ho sempre messo i compagni davanti a tutti. Sono orgoglioso del gruppo e orgoglioso di essere il loro capitano. La stagione non è finita, spero di fare meglio”.

Come stai? L’arrivo di Dybala ha cambiato qualcosa nell’interpetazione del tuo ruolo?
“Tutto ok, non ho mai avuto grande problemi se non la ferita e i punti. Abbiamo fatto tutti i controlli e mi sento bene. Per il resto non credo che si possa definire un problema tattico, avere la possibilità di condividere il campo con Paulo è una cosa in più. Avere un giocatore che può darti la palla come vuole è un pregio, speravo di arrivare con uno score diverso, spero possa rifarmi in questo finale di stagione”

Che idea ti sei fatto della Real Sociedad?
“Loro sono una squadra forte, lo hanno dimostrato anche all’andata, fanno grande possesso palla, cercano spazi tra le linee, abbiamo vinto 2-0 ma ci è anche andata bene, è la verità. E’ una fortuna e ora dobbiamo dare il 100% sul piano dell’impegno e della concentrazione, perchè sono sicuro che domani sarà una partita difficilissima. Loro parlano di tempesta, io dico che sarà una grande battaglia e non ci spaventa. Quando siamo tutti insieme e siamo compatti a livello mentale, io mi fido ciecamente della mia squadra. Tutti dovremo dare quello che abbiamo per andare ai quarti”

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