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CHAMPIONS LEAGUE

Di Francesco: “Saremo combattivi e andremo oltre l’ostacolo”

Eusebio Di Francesco, tecnico della Roma, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della partita contro il Liverpool: 

Differenze tra domani e la gara con il Barcellona? 
Affrontiamo una squadra totalmente diversa tatticamente, anche di mentalità. Meno portata al palleggio ma che va in verticale maggiormente. Dal punto di vista tattico cambia moltissimo, dal punto di vista motivazionale niente. Noi abbiamo il desiderio di fare questa rimonta, di mettere in campo tutto quello che abbiamo e cercare di fare qualcosa di grande.

La forza di questa squadra è stata la difesa in Champions. Si riparte dalla difesa? Formazione scontata?
Per me non è nulla scontato, farò delle valutazioni oggi sulla formazione anche se mancheranno dei giocatori e quindi avrò meno pedine per questa gara, purtroppo. Però sarà una partita importante da approcciare sia in fase difensiva che offensiva. Non possiamo pensare solo di difenderci bene se poi attacchiamo male. Bisogna fare 3 gol e dobbiamo unire le tre cose. Partiamo da una grande attenzione difensiva, dall’attenzione e dalla capacità di dare meno profondità agli avversari. E’ un discorso più giornalistico, poco sensato dal punto di vista tattico e dinamico: se devi fare 3 gol non puoi stare sotto la tua traversa, per questo il rischio di concedere contropiedi agli avversari c’è, e noi dobbiamo metterlo in conto sapendo che dobbiamo fare tre gol.

A Di Francesco: Strootman?
Difficilmente sarà della partita.

Immagino avrà visto il doppio confronto in Champions tra Liverpool e City. Anche voi dovrete correre dei rischi… 
Sì, ovviamente sì. Li ho presi anche all’andata. Il City aveva fatto benissimo all’inizio, ha rischiato più volte di fare il gol, ma il Liverpool è pericolosissimo, quando concedi qualcosina ti fa male. Noi dobbiamo essere bravi a concedere il meno possibile per credere nella rimonta. Voglio chiarire qui una cosa a livello generale, perché sento sempre dire “ci credo, non ci credo…”: noi giocheremo, lo dico sia per gi italiani che per gli inglesi, una semifinale di Champions League davanti a 70 mila persone, pensate saremo arrendevoli? No. Vi dovete aspettare una squadra combattiva, io voglio vedere una squadra che in campo dà tutto ciò che ha. Poi la partita può finire in qualsiasi modo, non mi interessa. Ciò che voglio vedere è l’entusiasmo ed il desiderio di andare oltre l’ostacolo, ed è quello che faremo domani.

Sarà assente il secondo di Klopp. Sarà un beneficio per voi? 
Per pareggiarla anche io ho cacciato il mio vice (ride, ndr). Sono cose interne, non mi riguarda. Non posso pensare a preparare una partita in base al fatto che non ci sarà il vice di Klopp. In campo ci sarà una squadra forte, determinata, una società che ha investito tantissimo per fare bene in campionato ed in Champions. Davanti abbiamo una squadra che ha una storia in Europa, e non farà la differenza la mancanza di un componente dello staff. Sono problematiche interne, non nostre.

Come si batte il Liverpool?
Io farei un copia e incolla della partita con il Barcellona, sia a livello fisico che mentale. Ma la parte atletica contro il Liverpool è fondamentale. Poi conterà l’entusiasmo per trascinare ancora di più il nostro pubblico.

I tifosi della Roma sono fantastici, ma spesso ci sono problemi…
“Cattivi” ci sono in tutte le tifoserie. Ho già detto che sono molto vicino a Sean Cox e sono contro ogni forma di violenza, come tutto il nostro ambiente. A Roma ci sono tifosi per bene, per una piccola parte dei tifosi – che anche in Inghilterra credo ci siano – non possono rovinare uno sport così bello. Faccio un appello: domani venire allo stadio dovrà essere una gioia.

Come sta vivendo dal punto di vista emotivo questa vigilia? Primo anno e semifinale di Champions…
Ci siamo accorti che abbiamo fatto una grande cosa, menomale. Io non mi accontento mai, la nostra ambizione è andare a Kiev Non succederà, ma dobbiamo crederci. Preparo la partita come tutte le altre, ma io sono insieme al grupp, ciò che trasmetto entra nela testa dei calciatori: alcune cose le ho trasmesse e sono contento ma manca ancora qualcosina Oggi farò di più e li convincerò che possiamo fare qualcosa di grande.

Ci possiamo aspettare sorprese tattiche? Magari su Salah…
Non possiamo cambiare tutta la squadra per un giocatore. Ho sentito parlare di difesa a tre e a cinque quando si difende: io dico che l’attenzione di sapere che lui è bravo ad andare in verticale e la capacità di leggere alcune situazioni. Non possiamo mettere tre uomini su di lui.

All’andata Klopp gli ha fatto i complimenti perché si è giocato la partita. Al primo anno ci possono stare queste serata per non snaturarti? 
Ci possono stare. E’ un bel traguardo per chi fa la Champions per il primo anno, ma non cambia la mia natura. Abbiamo preparato bene la partita, ma durante la gara siamo andati un po’ nel pallone, non tutte le ciambelle escono con il buco. Siamo stati in balia per il Liverpool per 25 minuti, e non può succedere.

Klopp è famoso per il gegenpressing, cosa che vi ha messo in difficoltà. Forse è mancata un po’ di qualità: come si può ovviare a questo problema? 
E’ inevitabile che se vuoi giocare per fare gol. L’importante è essere preventivi, ma se giochiamo come a Liverpool andremo in difficoltà. Bisogna sbagliare molto meno. Bisogna mantenere la filosofia sbagliando molto meno.

L’effetto Olimpico è decisivo in Champions? 
Si, concediamo pochissimo agli avversari. Abbiamo sofferto di più con l’Atletico, poi abbiamo sofferto sempre meno. Ripetersi non è mai facile, ma con questo pubblico e con questa passione c’è la voglia di fare un altro miracolo per fare quel qualcosa in più che ci è mancato all’andata.

La finale del 1984 e il ritorno di Salah sono stati motivi per motivare la squadra? 
E’ passato troppo tempo dal quella finale per farlo capire ai giocatori. Parliamo di un altro calcio, un’altra epoca. Oggi i giocatori non si possono legare al 1984 per preparare questa gara. E’ una semifinale di Champions: dobbiamo credere e far crescere il grande senso di appartenenza per chi lavora nella Roma, ma questo esula dal 1984.

Come arriva Dzeko a questa partita?
I giocatori devono sentirsi responsabili. Ancora di più lui, che è uno dei più rappresentativi di questa squadra. Spero faccia il Salah dell’andata che possa determinare la partita, perché uno con le sue qualità deve farlo. Così come Radja che ha detto che domani segnerà almeno un gol (ride, ndr).