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Schick: “Vogliamo la nostra rivincita contro la Roma”

Patrick Schick ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Bayer Leverkusen. Ecco le parole del ceco:

Giochi contro la tua ex squadra. In che modo De Rossi ha cambiato la Roma?
“È una cosa bellissima essere qui di nuovo a Roma, lo scorso anno ero infortunato. Sarà bellissimo rivedere gli ex compagni e De Rossi, che come sapete è stato un giocatore eccezionale, leader vero della squadra. Penso che come allenatore abbia tutte le carte in regola per diventare un mister eccezionale in futuro e già sta dimostrando il suo valore, ha migliorato la squadra, sta facendo un lavoro eccezionale”.

C’è una sorta di senso di rivalsa?
“L’anno scorso non ho giocato, tutti i miei compagni, tutti noi ci ricordiamo benissimo quanto abbiamo sofferto, il boccone amaro che abbiamo ingoiato lo scorso anno. Tutti noi vogliamo emozioni diverse, specie per come abbiamo giocato il ritorno avremmo meritato di più. Questa può essere la nostra rivincita”.

In cosa sei migliorato?
“Difficile dire una cosa sola, credo di essere migliorato generalmente in tutto, soprattutto ho giocato di più rispetto a Roma. Anche il tipo di gioco è qualcosa che mi piace. Ho segnato anche un po’ di gol e questo aiuta sempre, dà fiducia. Ora sono molto felice in Germania, devo dire che il campionato tedesco è diverso dalla Serie A, c’è più velocità e più pressing. In Italia si gioca un po’ diversamente”.

I tuoi ricordi di Roma-Barcellona?
“Una partita indimenticabile, tutti i romanisti la ricorderanno per sempre. Credo che sia stata la più bella partita che ho giocato in carriera”.

Xabi Alonso e De Rossi?
“Entrambi sono stati giocatori fantastici, ma non conosco Daniele da allenatore. Dalla tv erano i migliori nella loro posizione. Tanti aspetti sono analoghi”.

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Xabi Alonso: “Vogliamo vincere l’Europa League. Stimo De Rossi”

Xabi Alonso ha parlato così alla vigilia di Roma-Bayer Leverkusen ai microfoni di Sky Sport:

Com’è cambiata la dimensione di Xabi Alonso dopo un anno come persona e allenatore?
“Come persona spero non molto, come allenatore ho un anno in più di esperienza insieme al club. È cambiata tanto la dimensione rispetto all’anno scorso quando affrontammo la Roma in semifinale”.

L’imbattibilità? I gol dopo il 90′?
“Non è sicuramente un caso, non si arriva a vincere la Bundesliga e non si arriva in semifinale di Europa League soltanto con queste situazioni. Siamo concentratissimi, l’obiettivo è vincere l’Europa League”.

De Rossi? Un centrocampo Xabi Alonso-De Rossi?
“Un centrocampo con Xabi Alonso e De Rossi non sarebbe male. Anche lui ha iniziato da poco, come capitò a me con il Bayer. Seguo tantissimo quello che sta facendo, è stato un grandissimo giocatore e sono contento che gente della mia generazione stia arrivando a questi risultati anche in panchina. La Roma sta giocando molto bene, ha grandissimi giocatori, un grande livello collettivo e individuale. Sarà un turno difficile”.

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Paredes: “Grazie a De Rossi tutta la Roma è migliorata”

CONFERENZA STAMPA – Le parole di Leandro Paredes alla vigilia di Roma-Bayer Leverkusen:

Tante volte hai parlato della crescita che hai avuto con De Rossi, perchè è accaduto?
“Non solo la mia, ma tutta la squadra, dipende dall’entusiasmo che ci ha portato il mister, lo stile di gioco che per me e per gli altri è molto meglio, questo ci ha fatto crescere a tutti”

Hai iniziato la stagione con il 16 chiedendo il permesso a De Rossi, come è stato ritrovarlo allenatore?
“Bene bene, era già allenatore quando giocava al mio fianco, ho sempre avuto un gran rapporto con lui, sin dai primi giorni quando arrivai, è un piacere averlo oggi come tecnico, spero di continuare così per dare il contributo alla squadra”

Cosa ti è piaciuto di più di De Rossi e un difetto che ha?
“La sua personalità, la qualità che aveva, era un centrocampista molto completo, erano pochi come lui al mondo. Secondo me mangia troppo”

(De Rossi: “Lo sapeva che lo diceva, il resto non ha coraggio di dirlo” ride)

A livello tattico cosa è cambiato per te con l’arrivo di De Rossi?
“Sì il suo stile di gioco e la sua mentalità è molto simile a quella che piace a me. Sto trovando la miglior condizione, mi sento bene e spero di continuare così, posso ancora migliorare”

Sei molto abituato a giocare gare ad eliminazione diretta. Come cambia l’approccio a questo tipo di gare?
“Quando ti abitui a giocare queste partite cerchi di giocarle sempre. Arrivare in semifinale e affrontare il Bayer è molto bello, dobbiamo dare il 100% per vincere perchè sono forti”

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De Rossi: “Penso che Smalling e Lukaku ci saranno. Difesa a 3 una possibilità”

CONFERENZA STAMPA – Le parole di Daniele De Rossi alla vigilia di Roma-Bayer Leverkusen:

Smalling e Lukaku come stanno? Llorente a destra?
“Romelu non si è allenato moltissimo ma è stato fermo pochi giorni. Ci prendiamo un altro giorno per valutarlo, ieri ha fatto un allenamento non intensissimo ma stava abbastanza bene, oggi spingiamo un po’ di più e poi decideremo. Qualche piccolo dubbio ce l’ho ancora. Chris ha fatto un allenamento in linea con quelli che erano gli altri compagni, penso di poterli recuperare entrambi. Llorente a destra può starci, lo valuterò in funzione di come li vedo negli ultimi giorni, in base agli esperimenti fatti, ragioniamo su tutto”

Ieri hai detto che la tenuta mentale del Bayer è la cosa più temibile. Come stai allenando la Roma da questo punto di vista?
“Non ritengo sia la cosa più temibile, da temere c’è tutto, la maniera in cui giocano, benissimo, hanno fatto tantissimi risultati positivi consecutivi, hanno giocatori molto interessanti. Stimo molto Xabi per il percorso che ha fatto finora. Hanno più tempo di lavoro con questo allenatore, c’è tanto da temere. Va rispettato il fatto che siano imbattuti nonostante siano andati sotto spesso, hanno vinto spesso anche oltre il 90′. Hanno raggiunto una convinzione, una consapevolezza e una tenacia del risultato che stanno raggiungendo fino ai minuti finali. Ci sono tante cose calcistiche e meno mentali che mi li fanno rispettare tanto. Noi, a volte negli ultimi minuti è stanchezza ed è tenuta mentale, se prendi gol o fai gol alla fine, al netto delle prestazioni fatte, abbiamo gente che è dentro la nostra situazione, gente che vuole raggiungere gli obiettivi, altrimenti non riesci a fare punti a Udine, fare gol a Napoli così, non salvi quel gol al 95′ sul tiro non trattenuto di Mile, a Firenze type=’text/javascript’ idem, è una squadra che ci crede, che ha cuore. Quando hai qualcosa di così importante da raggiungere come una finale, entrambe le squadre lotteranno fino all’ultimo secondo”

E’ un peso per loro essere imbattuti ma non imbattibili?
“Non penso sia un peso, è qualcosa a cui aggrapparsi, siamo imbattuti perchè siamo stati sempre meglio degli avversari, ci sono state partite in cui avversari li hanno affrontati in maniera ottima. La fortuna e la sfortuna le lascio a chi gioca al Casinò, c’è qualcosa di grande nel Bayer, hanno raggiunto risultati incredibili perchè giocano bene, hanno uno dei migliori allenatori al mondo e perchè hanno dentro qualcosa di speciale. Mi piacerebbe anche a me essere imbattuti, lo userei come tasto con i miei per proseguire. Non è un peso per loro ma un orgoglio”

Che tatuaggio di faresti per rappresentare la tua personalità da allenatore?
“Non ci ho mai pensato. Ne ho molti, sono stanco di sentire il dolore dei tatuaggio quindi mi sono fermato (ride, ndr). Prima vinciamo qualcosa di importante, poi ci penserò. Un tatuaggio più calmo? Da allenatore devi essere più calmo, non puoi fare le scivolate. A volte mi manca quella sensazione, ma ho i miei calciatori e credo in loro al 100%. Sono calmo perché credo in loro e mi hanno dimostrato che sono in grado di fare tutto. Ora sembro più calmo, ma ho ancora il fuoco dentro”.

11 maggio 2023 nella gara d’andata dello scorso anno il Leverkusen perse contro la Roma. Ultima sconfitta europea e penultima per i tedeschi. Può essere uno stimolo?
“C’è un discorso di cabala per chi ci crede e pensi che queste cose contino. Può essere un appiglio, ma io penso a preparare loro per come sarà il Bayer che oggi è molto più forte di allora, era molto meno diretto e meno pericoloso negli ultimi metri, adesso sanno di essere campioni di Germania, sono molto più consapevoli, vogliono vincere anche in Europa. Basta vedere i numeri al confronto tra quella squadra e questa per capire che sono diversi, nettamente più forti purtroppo”

Quale aspetto del Bayer ti intriga di più e ammiri di più?
“Ci sono diverse cose, giocatori molto forti messi nelle condizioni type=’text/javascript’ ideali per fare male. E’ una squadra fisica, solida ma con qualità incredibili, hanno Grimaldo, Wirtz, Schick che è cresciuto tanto, Frimpong. Hanno una fisicità importante, hanno ricambi importanti, grande gamba, sanno giocare, sanno essere diretti, ti lasciano il dubbio su cosa fare. Hanno costruito una squadra veramente forte, grazie alle type=’text/javascript’ idee dell’allenatore e al mercato”

Il Bayer difende spesso a tre, a volte lei ha schierato la Roma a specchio. E’ una possibilità per domani?
“E’ una possibilità, è una cosa che mi intriga, che stimolerebbe i miei giocatori all’uomo contro uomo, a volte mi piace fare questa cosa. A volte qui vi soffermate sulla difesa a tre o a quattro come se la Roma oggi non possa più farlo, è falso, solo perchè in alcuni spezzoni di partita abbiamo fatto fatica, ma è successo anche giocando a quattro. La difesa a tre è bello farlo se i difensori facciano anche gli attaccanti, aggredendo. Non vuol dire giocare a tre, è una contromossa importante a cui sto pensando però”

Sul piano tattico dove si può decidere la partita. Con il 4-3-3 le sovrapposizioni sono uno strumento?
“Assolutamente sì, vale il discorso della difesa a tre. Potremmo vincere con entrambe le maniere, non c’è uno schieramento iniziale così decisivo. Una volta le posizioni erano statiche, oggi noi giovani allenatori studiamo quelli più bravi che ci fanno capire che appena fischia l’arbitro si muovono tutti. Il terzino gioca più interno non più uomo di fascia, si costruisce a due a tre, etc. Spesso ci leghiamo a questi moduli guardando più a come difendiamo, lì l’impostazione può essere più rigida, ma dipende anche da come si muovono gli avversari. Può essere un’alternativa sfruttare le sovrapposizioni a prescindere dal modulo”

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Paulo Sergio: “Il Bayer lotta sempre ma la Roma adesso vola. E se Lukaku gira…”

Paulo Sergio ha parlato ai microfoni de la Gazzetta dello Sport. Ecco un estratto delle sue dichiarazioni da doppio ex sulla sfida di domani:

“Saranno due belle partite, una sfida aperta. Del resto parliamo di due squadre che giocano bene ed a cui piace dominare la partita. Il lavoro che ha fatto Xabi Alonso, con la vittoria della Bundesliga, è davvero qualcosa di incredibile”.

Già, tanto è vero che non hanno ancora mai perso.
“Vero, ma quello che mi ha sorpreso di più è come sono riusciti a riprendere le ultime due partite, contro Borussia e Stoccarda. Due pareggi contro squadre forti e, teoricamente, con motivazioni maggiori, vista la vittoria del campionato. Il Bayer è una squadra che lavora sempre fino alla fine, che non muore mai. È la mentalità che gli ha trasmesso Xabi“.

Daniele De Rossi l’ha sorpresa?
Sorpreso no, a Roma mi hanno sempre detto che poteva diventare un ottimo allenatore. Sta facendo bene, sono contento che la società l’abbia confermato. Con lui la squadra è cresciuta, mentre con Mourinho mi sembrava che qualche problema ci fosse. E poi Daniele ha vinto il derby, quella a Roma è una partita che ti mette le ali“.

Più forte Lukaku o Schick?
A me piace di più Lukaku: forte, unico, non ce ne sono tanti in giro come lui. È un nove importante”. 

Xhaka, invece, lo volevo Mou e ha cambiato il Bayer…
“È il motore della squadra, lavora tanto, è diventato un leader. Oggi ci sono tre giocatori fondamentali nel Bayer, che fanno del tutto la differenza: lui, Tah e Wirtz“.

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Paredes: ”Tutto ciò che dice De Rossi è uno stimolo per migliorare”

Le dichiarazioni di Leandro Paredes ai microfoni di RomaTV+:

“Mi sono riposato, ho avuto due giorni per rimettermi a posto e per arrivare a questa partita nel migliore dei modi. Ora abbiamo questi due giorni per continuare a preparare la partita”.

Che partita sarà?
“Siamo consapevoli che sono due partite, come accaduto negli altri turni. Abbiamo giocato partite difficili e anche queste lo saranno. Dobbiamo affrontarle nella stessa maniera”.

De Rossi ha detto che non ci sono imbattibili: questa cosa vi stimola o vi condiziona?
“Tutto quello che ci dice il mister è uno stimolo per fare sempre meglio e per continuare a migliorare. Dobbiamo migliorare tanto, ma stiamo andando bene”.

Il loro punto di forza?
“Ne hanno tantissimi, non perdono da un anno. Sarà una partita molto molto difficile”.

De Rossi ha detto che è difficile giocare senza di te: questo ti rende orgoglioso?
“Sicuramente, le parole del mister mi stimolano per continuare a lavorare, mi motivano. Ho un rapporto molto buono con lui, mi dice sempre le cose in faccia, anche quando non faccio bene le cose. Mi parla tantissimo e sono veramente felice”.

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Totti: ”Un terzo Mondiale senza Italia sarebbe assurdo. Volpato? Un fratello minore ”

Francesco Totti in Australia per motivi lavorativi ha rilasciato un’intervista a Sbsnews in cui si è soffermato sull’Italia e sul suo assistito Volpato. Di seguito le parole dell’ex capitano della Roma.

Che effetto ti fa essere dall’altra parte del mondo e ricevere questo affetto?
“Penso che sia una cosa molto piacevole, essere considerato dall’altra parte del mondo vuol dire che qualcosa di importante durante la mia carriera l’ho fatto. E fortunatamente la gente lo riconosce”.

Moltissimi bambini hanno voluto scattarsi una foto con te.
“Credo che sia una delle cose più belle essere ammirato anche dai bambini. La maggior parte di loro neanche mi hanno visto giocare, ma probabilmente le persone vicine a loro hanno parlato di me”.

Il rigore contro l’Australia?
“Lo sguardo era abbastanza concentrato, era un momento delicato, troppo importante per me, la squadra e gli italiani. Avevo una responsabilità enorme e fortunatamente è andata bene”.

Come vedi la Nazionale in vista di EURO2024?
“Speriamo possa fare bene, ha un grande allenatore. Il gruppo è unito e tifiamo tutti la Nazionale”.

Il futuro di Volpato?
“Per me è come se fosse un fratello minore. Lo assisto da quando è piccolo e mi è bastato pochissimo per capire le qualità che aveva. Sta crescendo molto bene, ma ha ancora tanto margine di miglioramento, ha potenzialità enorme e non le ha espresse al 100%. Il futuro in nazionale? L’ultima scelta spetta a lui, deve decidere tra Australia e Italia e io cercherò di fargli capire l’importanza di entrambe le nazionali. La scelta è la sua”.

Il consiglio si baserà sulle possibilità che le nazionali gli daranno?
“Stiamo parlando di due grandi nazionali, se dovessi scegliere io spingerei per quella italiana, ma lui ha la testa giusta e sa quello che fa. Qualsiasi scelta verrà fatta con la testa giusta”.

Quanto è importante questo Europeo per arrivare preparati al Mondiale?
“L’Europeo è sempre importante. Una terza volta senza Mondiale per l’Italia sarebbe assurdo, sono sicuro che faranno delle grandi qualificazioni. Non è calcio. Non ci voglio pensare e non ci penseremo”.

Chi potrebbe diventare una superstar internazionale tra i calciatori italiani?
“Ai miei tempi era diverso, c’erano tantissimi campioni che facevano la differenza e quindi era difficile anche metterli in campo. Ora il calcio è più fisico che tecnico, si pensa più al correre che all’estro. Non è corretto citare un solo calciatore, ma sono sicuro che Spalletti farà rendere la squadra al 100%”.

Quando potremo diventare nuovamente Campioni del Mondo?
“Innanzitutto bisogna qualificarsi, poi si vedrà”.

Un consiglio per tutti gli italiani che vogliono diventare i nuovi numeri 10 della Roma e della Nazionale?
“Un saluto affettuoso a tutti gli italoaustraliani, speriamo di trovare un altro campione. Prima però bisogna divertirsi, poi quando si crescerà arriveranno delle responsabilità. Spero che prima o poi riesca a uscire un altro talento”.

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Spalletti: “De Rossi mi ricorda Mazzone. Ha puntato sui risultati e non sull’amore della gente”

Luciano Spalletti ha parlato ai microfoni de il Corriere dello Sport di Nazionale ma anche di De Rossi:

“Conosco bene Daniele. Penso che il suo principale merito, per quanto sta dando alla Roma, derivi dal fatto che fin dal primo giorno non si è voluto approfittare dell’immenso amore che i tifosi nutrono nei suoi confronti. Ha capito subito che quello poteva essere un vantaggio-boomerang e l’ha messo da parte per investire totalmente sul lavoro sul campo. Sa bene che le idee possono portare allo stadio in festa solo attraverso gli allenamenti sul campo. Non so se Daniele ha qualcosa di me, ogni tanto però mi ricorda Mazzone, quando gli scoppia la vena ha atteggiamenti che appartenevano al grande Carletto”

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Svilar: “Felice di giocare nella Roma, sognavo un grande club”

Mile Svilar ha parlato ai microfoni ufficiali del club al termine di Napoli-Roma 2-2:

“Penso che la squadra ha gestito bene la partita. Il Napoli è una grande squadra ed è difficile giocare in questo stadio, il pareggio non è male”.

Sei molto concentrato sia prima sia durante la partita: c’è una preparazione specifica?
“Provo sempre a essere pronto quando la squadra ha bisogno di me. Oggi ho dovuto lavorare tanto, quindi è più facile essere concentrato dato che si è sempre in movimento. Se però la squadra non avesse fatto due gol avremmo perso 2-0, quindi complimenti ai miei compagni”.

Il tuo bilancio finora?
“Ringrazio il mister per avermi fatto giocare tutte queste partite, è ciò che ho sempre sognato. Volevo essere titolare in una grande squadra e sono molto felice di giocare in questo club. Grazie”

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De Rossi: “Buono il punto ma dovevamo fare di più. Lukaku e Smalling? Possono recuperare per giovedì”

Daniele De Rossi ha parlato ai microfoni di Sky Sport dopo il pari col Napoli per 2-2:

È stata una partita di grande sofferenza, il Napoli ha tirato tante volte ma avete tenuto, con coraggio anche nel finale con il gol di Abraham.
“Sì, abbiamo pareggiato e non è un risultato da buttare qui a Napoli ma non era quello che volevamo. Penso che loro siano una squadra tanto forte. Li becchiamo in un periodo in cui può esserci meno lucidità ma contro queste squadre devi essere molto più pulito quando tieni palla, perché quando ce l’hanno loro ci sta che tirino in porta e che siano pericolosi, a volte puoi rubargliela e a volte puoi rubargliela non facendogliela prendere quando ce l’hai. Hanno tirato tanto, hanno fatto una buona partita, nel secondo tempo noi abbiamo fatto un pochino meglio ma bisogna fare meglio. Bisogna ritrovare le forze perché già giovedì avremo una sfida difficilissima contro un’altra squadra che gioca bene”.

Siete riusciti in tante partite a tenere il pallone grazie a una grande varietà di palleggio. Oggi mancava Paredes, mancava un giocatore che potesse fare sponde come Lukaku, in tutto questo è subentrata un po’ di stanchezza fisica e nervosa?
“Non lo so. Questa rosa è stata costruita con non molti palleggiatori a centrocampo e quando non c’è Leo (Paredes ndr) un pochino si vede. Leo però può mancare e non possiamo giocare solo quando c’è lui. In altre circostanze abbiamo fatto bene anche quando non c’era lui e bisogna fare meglio di così. La stanchezza a fine campionato ce l’hanno un po’ tutti, noi abbiamo fatto tante partite ma ne mancano ancora tante e difficili. Se iniziamo a pensare di essere stanchi faremo delle brutte figure nell’ultima parte di campionato”.

Nel pre partita abbiamo toccato l’argomento Ndicka, quell’assist per Abraham ha fatto vedere che vi serve.
“A parte l’assist ha marcato tutta la partita, a volte riuscendoci a volte no. Ci servono tutti i giocatori, sono contento che abbia segnato Tammy (Abraham ndr) perché torna da un periodo duro del suo infortunio. Abbiamo recuperato due ragazzi che hanno avuto due episodi, due infortuni di durata diversa ma di sofferenza. Siamo contenti, Evan ci serve e ci servono tutti. Speriamo di recuperare Chris e Romelu per giovedì perché avremo veramente bisogno di tutti”.

Recupereranno?
“Pensiamo che possano recuperare, domani e dopodomani faranno degli allenamenti un po’ più pesanti per capire se i problemi che hanno siano alle spalle”.

Mancini mi è sembrato in difficoltà dal punto di vista fisico. Era prevedibile o meno? Quando devi fare delle scelte quanto conta la parte tecnica e caratteriale oltre quella fisica? Oggi senza Paredes non potevate tenere troppo la palla…
“Alla fine il possesso lo abbiamo tenuto pari, non è il numero di quanto teniamo il pallone ma di quello che ci facciamo col pallone, dove li portiamo quando teniamo la palla, a volte può essere usato per disinnescare le loro qualità. Mancini ha fatto una partita in linea con tutti gli altri, non è che gli altri abbiano fatto una partita eccezionale, non siamo stati la nostra miglior versione ma non è che un giocatore ha influenzato su quella che è stata la nostra prestazione. Aveva anche lui un cliente scomodissimo e non è mai facile giocare ogni tre giorni per un ragazzo che gioca sempre anche quando non è in condizioni perfette”.

Che segnali ha avuto da Renato Sanches?
“Ha qualità tecniche, era anche un momento difficile della partita. Sul rigore aveva recuperato bene la palla poi è stato un po’ sfortunato in quell’episodio ma secondo me è entrato bene. Ci potrà dare una mano sicuramente, anche le mie scelte lo penalizzano, non ha giocato praticamente mai 90 minuti e probabilmente non ne avrebbe tanti da darci ma è un giocatore importantissimo. Nell’ultimo mese si sta allenando con tanta intensità perciò faremo affidamento anche su di lui”.

DE ROSSI A DAZN

Quanto vale questo punto?
“Vale uno in classifica e non vale troppo dal punto di vista del morale, dato che non abbiamo fatto una prestazione così convincente. Non abbiamo fatto con il Bologna, mentre oggi abbiamo fatto una partita sottotono contro una squadra tanto forte. Dovevamo fare una prestazione super, ma forse non eravamo in grado di farla. Il Napoli vive un momento di difficoltà, ha tirato fuori l’orgoglio di calciatori difficili da affrontare”.

Le prestazioni di Azmoun e Abraham?
“Prestazioni positive perché gli episodi fanno la differenza e loro sono stati protagonisti. Potevano fare meglio, ma sono contento degli attaccanti che ho. Contro queste squadre l’importante è levare il ritmo e la palla e secondo me non l’abbiamo tenuta bene, potevamo fare meglio dal punto di vista del possesso”.

Siete sempre dentro le partite, anche oggi che avete sofferto.
“Stiamo facendo le cose per bene per quanto riguarda le prestazioni e i risultati, sono soddisfatto anche dell’atteggiamento. Ci sono squadre che quando giocano male perdono sempre, mentre altre riescono a portare a casa almeno un pareggio. Non abbiamo coperto bene la palla e abbiamo concesso troppa profondità a Osimhen nel secondo tempo, ma lui è troppo più veloce degli altri. Anche in partite non eccezionali i miei calciatori hanno voglia di tirare fuori qualcosa in questa stagione, sapendo però che sarà difficilissimo. Abbiamo questo tour de force, è dura e lo sappiamo, ma dobbiamo trovare le forze per fare i punti per arrivare in Champions o per vincere l’Europa League”.

Come si batte una squadra imbattibile?
“Ritenevo molto forti anche il Milan, il Brighton e il Feyenoord. Abbiamo incontrato squadre che volevano giocare a calcio e quindi è più difficili preparare le partite contro questo tipo di squadre. Uno degli ingredienti per battere il Leverkusen sarà l’attenzione difensiva. Inoltre dobbiamo farli girare a vuoto senza palla, hanno calciatori di qualità e se levi la palla si innervosiscono e perdono ordine. Dobbiamo fare entrambe le fasi in maniera perfetta. Il Leverkusen ha qualcosa di speciale, sono imbattuti ma non esistono imbattibili”.