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Florenzi sostiene Telethon: “Io per lei”

Non si ferma Alessandro Florenzi, che oltre a recuperare dall'infortunio, continua a sostenere alcune iniziative di beneficienza: 

“Per tutte le mamme che combattono ogni giorno per superare i limiti delle malattie che affliggono i loro bambini, come ambasciatore di Fondazione Telethon, dico con forza: #ioperlei. Rispondi anche tu all’appello! I volontari della Fondazione ti aspettano in piazza 29 e 30 aprile e il 1 maggio con i cuori di biscotto. Vai sul sito e scopri la piazza più vicina: Grazie! #contuttoilcuore".  Questo il post pubblicato dal giallorosso  su Instagram e Twitter. Il numero 24 è da diverso tempo ambasciatore Telethon.

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Stadio della Roma, Lotti: “La manovra favorisce tutti gli impianti, non solo quello giallorosso” (VIDEO)

Luca Lotti, Ministro dello Sport, al termine della conferenza stampa di presentazione dei Giochi Nazionali Estivi Special Olympics ha rilasciato alcune dichiarazioni ai cronisti presenti. Queste le sue parole:

"E’ una polemica veramente assurda. Abbiamo inserito un provvedimento importantissimo per tutte le infrastrutture sportive, non soltanto gli stadi, di cui ci lamentiamo quando giriamo l’Italia perché diciamo di essere indietro rispetto a tantissimi altri Paesi. Abbiamo voluto inserire in un decreto legge importante, quello dell’11 aprile, una norma che rende più snelle le procedure ma rende anche bancabili gli investimenti che vengono fatti sugli impianti sportivi. Non mette denaro pubblico perché non abbiamo denari da investire, rinnoveremo il bando sport e periferie sui 100 milioni. Le polemiche stanno a zero. Lo Stadio della Roma? Non commento, questa importante norma riguarda tutti gli impianti sportivi, dagli stadi di calcio ai palazzetti. Non vedo assolutamente alcun accostamento allo stadio della Roma".

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Nazionale, Ventura convoca Emerson Palmieri e El Shaarawy

Il sito ufficiale della Federcalcio italiana ha pubblicato l'elenco dei 23 convocati da Ventura per il terzo raduno dedicato ai giocatori emergenti, in programma dal 10 al 13 aprile al centro sportivo di Coverciano. Due i giallorossi chiamati, ovvero Stephan El Shaarawy e Emerson Palmieri, brasiliano con passaporto italiano alla prima chiamata in azzurro. Di seguito la lista completa:

Portieri: Alex Meret (Spal), Simone Scuffet (Udinese).
Difensori: Claude Adjapong (Sassuolo), Cristiano Biraghi (Pescara), Davide Calabria (Milan), Federico Ceccherini (Crotone), Cristian Dall’Orco (Sassuolo), Dos Santos Palmieri Emerson (Roma), Gian Marco Ferrari (Crotone), Rolando Mandragora (Juventus), Filippo Romagna (Brescia).
Centrocampisti: Daniele Baselli (Torino), Danilo Cataldi (Genoa), Manuel Locatelli (Milan), Lorenzo Pellegrini (Sassuolo).
Attaccanti: Domenico Berardi (Sassuolo), Federico Chiesa (Fiorentina), Federico Di Francesco(Bologna), Stephan El Shaarawy (Roma), Diego Falcinelli (Crotone), Roberto Inglese (Chievo Verona), Gianluca Lapadula (Milan), Andrea Petagna (Atalanta).

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Figc, via libera per la licenza da ds di Monchi

Come comunicato da canale tematico giallorossola Figc ha approvato la licenza da direttore sportivo di Monchi, conseguita in Spagna. Il nuovo ds giallorosso, adesso, potrà dunque iniziare ad operare in prima persona. La Federcalcio ha dato parere positivo per la licenza da direttore sportivo dello stesso Monchi, che il dirigente giallorosso aveva conseguito in Spagna. Il titolo conseguito da Monchi, dopo il via libera della Federazione, sarà valido anche in Italia.

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Totti: “Il mio trofeo più bello? Aver trascorso l’intera carriera alla Roma”

Francesco Totti ha rilasciato un'intervista a Marca, quotidiano spagnolo, in cui racconta la sua carriera. Queste le parole del numero 10:

Ha debuttato in prima squadra a Roma con soli 16 anni. Cosa ricordi di quel periodo?
"E' stato un sogno che si avverava. Boskov ha fatto un cambio e non potevo credere che fossi io il prescelto. Per un tifoso di calcio, il debutto in prima squadra con la maglia di Roma è il massimo".

Da allora ti sei evoluto molto come giocatore e anche la squadra ha subito molti cambiamenti. Come si è adattato il suo gioco a questi cambiamenti?
"Sì, il calcio è cambiato molto nel corso degli ultimi 24 anni. I ritmi sono diversi e l'intensità è aumentata. Il fattore fisico ha guadagnato terreno sull'aspetto tecnico, ma devo dire che, per me, è stata una progressione naturale. L'esperienza che ho maturato in questi anni mi ha aiutato molto".

Sei noto come "Il Capitano" a Roma. Che cosa significa per te?
"Significa incarnare il sogno di molti bambini. E' una responsabilità enorme".

Hai appena compiuto 25 anni nella Roma. Qual è stata la motivazione principale per rimanere nello stesso club per tutta la sua carriera da giocatore?
"Molto semplice. Da bambino avevo un sogno: indossare l'unica maglia che ho amato. E non ho mai tradito questa idea".

Ha vissuto tutta la sua vita a Roma. Che cos'è che ti piace di più di questa città? Potremmo dire che la Roma ha rappresentato tutto per te, sia personalmente che professionalmente?
"Roma è la città più bella del mondo. Ti può sempre sorprendere con un vicolo, un angolo o un dettaglio. Come romano e come tifoso della Roma, è stato un onore concludere la mia carriera qui. Sicuramente avrei potuto vincere più titoli altrove, ma il mio più grande trionfo è la mia fedeltà a Roma".

Chi è il miglior giocatore inglese che hai affrontato in carriera?
"Steven Gerrard. Un campione, un esempio".

Hai vinto numerosi trofei importanti nella tua carriera (Serie A, Coppa Italia, Supercoppa e Mondiale). Come si è evoluto il gioco negli ultimi 25 anni?
"Considerando che la lingua del calcio è universale, penso che gli ultimi dieci anni siano stati dominati dall'aspetto fisico. Prima era più facile usare la tecnica per superare le difficoltà".

Eravamo abituati a vedere giocatori come Hagi, Baggio, Maradona, Zidane e Riquelme. Pensi che a volte gli allenatori danno meno importanza al numero 10, preferendo centrocampisti che fanno avanti e indietro?
"Probabilmente il numero 10 non occupa la zona di campo che occupava prima e la tattica è cambiata. Ma penso che i giocatori debbano anche essere in grado di reinterpretare il proprio ruolo e di trovare nuove soluzioni per il gioco".

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Roma-Atalanta. 615 presenze per Totti in Serie A, eguagliato Zanetti

Francesco Totti – come riporta il profilo Twitter Opta Paolo – è sceso in campo per la 615ª volta in Serie A: raggiunto Zanetti al terzo posto della classifica all-time. Eterno.

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Dzeko: “Questa è la mia stagione migliore”

Trentatré gol in stagione, con ancora 8 partite a disposizione per far crescere ancora di più quel numero. Il primo consapevole della straordinarietà della sua annata è proprio lui, Edin Dzeko. “Forse ora sto giocando la miglior stagione della mia carriera“, afferma candidamente il centravanti della Roma in un’intervista rilasciata ai microfoni di sport.blic.rs.

LA RINASCITA DI EDIN – Soltanto dodici mesi fa, nessuno si sarebbe mai aspettato un exploit del genere. Nessuno tranne Dzeko: “La mia storia è fatta di sogni. Io sono così, ho sempre creduto in me stesso. La mia stagione a Roma, la prima, non è stata il massimo per una serie sfortunata di circostanze. Ho cambiato metodi di allenamento, città e stile di gioco, avevo bisogno di un periodo di adattamento. Sarebbe stato più semplice andare via, ma sono voluto restare con la speranza di confermare le mie qualità e ce l’ho fatta. Le critiche c’erano, ma erano giuste e mi hanno fortificato“. Adattamento è la parola chiave della rinascita di Dzeko. Dopo un anno con più ombre che luci, il bosniaco ha scoperto i segreti della Serie A, in particolare delle difese avversarie: “Ogni campionato è diverso. In Italia ho incontrato un diverso tipo di difesa. Inghilterra culla del calcio totale, si corre molto. La Bundesliga meno, ma è attraente“.

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Gasparri: “Manderei via prima Pallotta che Spalletti”

Il dibattito post derby non risparmia nemmeno la politica. Maurizio Gasparri, noto politico e grande tifoso romanista, è intervenuto alla trasmissione Un Giorno da Pecora, rispondendo così a chi gli chiedeva se volesse l'allontanamento di Spalletti e Pallotta: "Manderei via prima Pallotta che Spalletti, solo che poi chi la prende la società? I cinesi? Non mi entusiasmano i cinesi, ma dico comunque una cosa: se quello, Pallotta, è un americano, beh meglio un cinese vero che un americano finto!".

 

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Stadio della Roma, è caos sul progetto tra Regione e Comune

Immaginate – cosa spesso fatta ironicamente – un arbitro che conceda un tempo di recupero non definito. Insomma, si gioca fino a che qualcuno non segna. Ecco, questa sembra esattamente la prospettiva del progetto Stadio della Roma di Tor di Valle.

Ieri, si legge dall'edizione online de Il Tempo, Virginia Raggi alla chetichella è andata a Tor di Valle. Dopo quasi 4 anni e mezzo di parole spese pro e contro il progetto Stadio, un sindaco di Roma finalmente varca il cancello dell'ippodromo e vede con i propri occhi come stanno le cose. Oggi è il turno di Luca Montuori, da poco alla guida dell’assessorato all’Urbanistica in sostituzione del dimissionato Paolo Berdini allontanato dopo tutto il caos combinato principalmente proprio sul dossier Stadio.

"I proponenti hanno presentato la proposta di variazione del precedente progetto sullo stadio di Tor di Valle rispetto agli indirizzi che abbiamo dato come Amministrazione", spiega in una nota l'assessore che, dopo aver ricordato i nuovi paletti fissati dall’accordo del 24 febbraio scorso fra la Roma e il Campidoglio, specifica: "entro il 15 maggio approveremo in Giunta una memoria che servirà per costruire la nuova delibera integrativa da sottoporre all’Assemblea capitolina".  Stiamo ancora alla memoria di Giunta: un immenso e ridicolo gioco dell’oca. "La memoria – soggiunge Montuori – conterrà il perimetro delle opere di interesse pubblico, i volumi e le tipologie costruttive. Sempre nel provvedimento sarà esplicitato il termine entro cui gli uffici dovranno elaborare la nuova delibera. La deadline è fissata al 30 giugno".

La Regione, però, aveva fissato al 15 giugno la scadenza dell'ultima (dell'ultima, dell'ultima) proroga concessa. Ma appare chiaro che sarà l’ennesima data fittizia, buttata lì tanto per scriverne una che, appunto, come in un indefinito tempo di recupero, lascia tutta la procedura aperta. E della regolarità amministrativa, chissenefrega. Se poi, un domani, arrivasse qualcuno al Tar… beh, chi vivrà vedrà. E sarà un problema altrui. L'importante, oggi è non passare per quelli che chiudono la porta, che spaventano gli investitori stranieri della Roma che può, così, dire che va tutto bene. La verità – ed è bene che i tifosi a questo prestino ben chiara attenzione – è che nessuno degli attori – Regione o Comune – ha sufficienti attributi per prendere la decisione giuridicamente più corretta: chiudere tutto e ricominciare da capo.

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Spalletti: “Terremo duro fino alla fine, non la daremo vinta a nessuno”

Luciano Spalletti, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa in vista della partita di domani sera contro il Pescara. Queste le sue parole:

Inizia il mister: “Come inizio si fanno i complimenti alla Primavera per il risultato raggiungo e non è il primo. De Rossi è un allenatore che da anni nonostante siano cambiate le squadre ha fatto vedere il suo valore. Naturalmente poi siamo vicini al dolore della famiglia di Michele Scarponi“.

Emerson come sta? Poter lavorare con tutto il gruppo può essere un fattore decisivo per il finale di stagione?
Fa vedere di essere quasi guarito, deve fare degli allenamenti in maniera continuativa per tornare al top. Poi, per quanto riguarda la possibilità di allenarsi con tutta la squadra è un vantaggio, ti permette di toccare quei tasti con ritmi e scelte che assomigliano alla realtà. Allenarsi con 22 giocatori ti permette di lavorare sul concetto di squadra, è un valore in più. Abbiamo avuto una settimana piena, quando c'è tanto tempo bisogna saper alternare tra allenamento e recupero, abbiamo fatto un lavoro corretto. Avere più tempo è un beneficio per il lavoro

Le insidie di partite come questa?
Sono molte, non esiste mai una squadra che parte male e finisce malissimo, si vedono dei momenti in cui l'andamento cambia notevolmente, vengono fatti risultati e prestazioni inaspettate, come è successo nelle ultime domeniche. E c'è una valutazione obiettiva degli avversari: il Pescara in generale è una buona squadra, ha passato buoni periodi pur senza fare risultato, come l'Empoli. Il Pescara ha diversi ex, Zeman ora ha anche cambiato qualcosa del suo modo di fare. Diciamo che tra le cose che aveva dato a vedere ha mantenuto il meglio e ha cercato di modificare quello che gli creava più difficoltà. Ricordiamoci dell'andata, abbiamo fatto una fatica enorme ma siamo stati bravi, abbiamo usato le migliori qualità dei nostri giocatori.

Quali elementi, calendario a parte, potrebbero essere decisivi nella corsa al secondo posto?
Gli elementi sono diversi, secondo me una squadra come la Roma deve contare sulle proprie qualità, su quello che sarà il premio a fine campionato. Poi lì faremo la pagella del nostro lavoro. L’obiettivo più importante durante la stagione è vedere che squadra sei diventato quando arrivi in fondo. Abbiamo la possibilità di finire bene, anche se vedendo il calendario il Napoli ha impegni più facili. Ma siamo una squadra forte, abbiamo la possibilità di fare la nostra corsa. Siamo arrivati quasi in fondo quasi in fondo in campionato, abbiamo avuto difficoltà e abbiamo rallentato ma non siamo mai andati indietro. Vedremo cosa faremo in quest’ultimo pezzo di campionato, che è corto e importantissimo. Siamo nelle condizioni di poterci allenare bene e nel migliore dei modi, abbiamo una qualità importante e possiamo fare un risultato importante.

Il progetto della società è alla base dei dubbi sul suo futuro?
Con la società ho un contatto diretto e lavoro con tutto l’entusiasmo possibile. Il risultato finale determinerà molto, in queste partite possono cambiare le idee che si sono fatte degli altri. L’obiettivo è tenere duro fino in fondo, non darla vinta a nessuno, specie a chi ci ha detto “tanto non ce la farete”, “siete dei mediocri”, “è il momento dei processi”. Terremo duro, poi alla fine si traggono le condizioni finali. Fare male 3-4 partite di fila sarebbe una cosa nuova della Roma. Quando siamo partiti, abbiamo fatto anche dei discorsi su quello che siamo riusciti a costruire: questa squadra ha fatto vedere una linearità di prestazioni e risultati. Dobbiamo finire così, non dobbiamo abbassare la guardia di un centimetro e ci giocheremo una posizione importantissima. Abbiamo vinto 8 partite delle ultime 10, vogliamo andare avanti così. Poi in fondo ci si confronta. Se sarà questo il risultato, secondo me tutti abbiamo fatto il nostro dovere al massimo. Abbiamo messo dei contenuti importanti nel nostro tragitto, c’è la possibilità di lavorare in maniera importante anche in futuro.

Fazio ha detto che il pareggio con l'Atalanta non cambia nulla. È la mentalità giusta?
"Nonostante abbiamo sbagliato il primo tempo noi vogliamo continuare a vincere. Noi tentiamo di andare a proporre quella che è la nostra qualità di giocatori e di gioco. Rudiger è un bel atleta e un calciatore importante per la Roma".

È favorevole alla Var?
"Sono favorevole. È chiaro che ci sono delle motivazioni. La forza del contatto non riusciremo a valutaria,  anche se riguardandola qualcosa riusciremo a vederla. Sono favorevole, perché a volte si vedono dare dei rigori dove il difensore non tocca l'attaccante, sono rigori difficili da accettare. Con la Var questo cambierà".

 

(fine)