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AUDIO – Roma, esuberi e giocatori fuori dal progetto: quanto costa la rosa giallorosso (Appprofondimento Rete Sport)

FOCUS RETE SPORT – Combinare investimenti oculati  – per accrescere il livello di competitività della rosa – al taglio dei costi per calciatori fuori progetto. Sarà il binomio concettuale che accompagnerà la missione sul mercato di Tiago Pinto a giugno. Un’operazione di sfoltimento della rosa, necessaria anche per mitigare l’effetto della pandemia sui conti del club, che saranno nuovamente in sofferenza al 30 giugno prossimo. L’obiettivo è chiaro: rendere più adeguata la spesa complessiva della società all’effettivo valore dei calciatori che saranno messi a disposizione del prossimo tecnico (Fonseca o un altro, ma questa è una storia diversa). Secondo i dati riportati dall’ultimo bilancio del club, pubblicato qualche mese fa, il costo annuo per ammortamenti della rosa giallorossa ha sfiorato i 100 milioni di euro (94 per la precisione). Un valore che tiene conto anche di quei calciatori ceduti in prestito e di cui la società non è ancora riuscita a liberarsi definitivamente come Nzonzi, Kluivert e Under oppure Coric e Bianda. Visti i nuovi arrivi probabilmente questo dato tenderà a crescere a chiusura dell’attuale annualità di bilancio.

Ecco i dati dei singoli calciatori e quanto la Roma potrebbe risparmiare o tagliare in termini di costi se cedesse i suoi esuberi

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Roma, ‘lo strano caso’ del fattore campo: l’Olimpico è un fortino, in trasferta si fatica

FOCUS RS (di Francesco Oddo Casano – Un anno fa esatto la Roma disputava all'Olimpico l'ultima partita alla presenza del suo pubblico. In Sud sventolavano fiere le bandiere con i vessilli giallorossi, il cielo del tardo pomeriggio nella capitale mostrava un tramonto meraviglioso. Sugli spalti le prime mascherine, il Coronavirus era sbarcato già da qualche giorno nel nostro paese, ma ancora non c'era la chiara consapevolezza di ciò che sarebbe avvenuto di lì a poche settimane. 

Quattro reti della squadra di Fonseca sul Lecce, poi il buio Covid e la lontananza della tifoseria che oggi festeggia un triste anniversario. Uno degli aspetti che ha inciso di più su questo calcio 2.0 è proprio il fattore campo, eliso dalla chiusura forzata degli impianti. I numeri della Roma però riflettono una realtà in totale controtendenza. Perché se in casa i giallorossi hanno un rendimento da Scudetto con 2,5 punti di media a partita, frutto dei 30 punti conquistati in 12 apparizioni, in trasferta la situazione è diametralmente opposta: 1,27 punti di media, 14 su 11 sfide (in attesa del punto maturato sul campo a Verona, ma rimosso dalla giustizia sportiva).

Certo, lontano dalle mura amiche i giallorossi hanno affrontato avversarie importanti: Juventus, Milan, Lazio, Napoli e Atalanta e recentemente il tecnico lusitano, parlando delle difficoltà negli scontri diretti, ha letteralmente detto: "ora le affronteremo quasi tutte in casa al ritorno". Il pubblico sarà ancora assente, ma è come se inconsciamente la Roma all'Olimpico si sentisse più libera di esprimere il suo gioco e mostrare il suo calcio, fatto di verticalizzazioni, combinazioni e gol, tanti gol. L'ultima sconfitta dei capitolini in casa risale allo scorso 2 luglio (0-2 contro l'Udinese). Poi in 20 sfide tra campionato e coppe, 14 vittorie e 5 pareggi e 1 sconfitta (contro lo Spezia in Coppa Italia ai supplementari, tramutata in uno 0-3 a tavolino per il noto caso delle sei sostituzioni). La morale? Per raggiungere la qualificazione in Champions, la Roma dovrà migliorare sensibilmente il suo rendimento in trasferta, cercando di mantenere blindato il fortino Olimpico.

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Focus Rete Sport, il Braga di Carvalhal. Adaglio (Gazzetta dello Sport): “Avversario difficile e mutevole sul piano tattico. Fonseca un’arma per superarli”

Domani sera la Roma riaprirà il capitolo Europa League. Alle 18:55 è in programma il match d'andata dei sedicesimi di finale contro il Braga. Per conoscere meglio l'avversario portoghese dei giallorossi, è intervenuto nel corso della mattina di ReteSport, Giuliano Adaglio, cronista de la Gazzetta dello Sport e La Stampa ed esperto di calcio portoghese:

"Il Braga è una squadra consolidata in Europa, che ha fatto molto bene in questi anni in patria, assestandosi come quarta forza del campionato e riuscendo ad insidiare le tre grandi del calcio portoghese. Attualmente è terza in classifica, davanti al Benfica. Hanno fatto ottimi risultati in Europa e qualche anno fa riuscì a raggiungere la finale dell'Europa League. La Roma dovrà affrontare questa sfida con la massima concentrazione, perchè la squadra di Carvalhal è mutevole a livello tattico, non ha uno schema fisso: passa spesso dal 4-2-3-1 al 3-4-2-1 e il nuovo tecnico ha imposto un gioco diverso rispetto a quello praticato negli scorsi anni. Il Braga si adatta molto bene agli avversari, studiano attentamente le caratteristiche degli avversari. Il Braga è una squadra offensiva, ma non giocherà all'arrembaggio la gara d'andata. In questo momento Galeno è il calciatore più pericoloso, assist gol e velocità, così come Horta altro giocatore molto creativo. Mancherà Carmo in difesa, un titolare inamovibile. A gennaio hanno ceduto Paulinho, un leader tecnico ed emotivo. Nel mercato di gennaio hanno ceduto Paulinho, leader tecnico ed emotivo del gruppo. Hanno sicuramente perso molto in attacco. Per la Roma è un vantaggio avere Fonseca, che conosce perfettamente quella realtà. Il Braga pratica un calcio di possesso, ma variano le strategie. A livello difensivo, viste le defezioni, non sono irreprensibili"

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Focus ReteSport – Bryan Reynolds: la storia del giovane terzino americano (AUDIO)

FOCUS RETE SPORT – La Roma ha definito l'acquisto dal Dallas FC di Bryan Reynolds, ufficializzando l'operazione negli ultimi giorni della finestra di mercato invernale. Classe 2001, esterno destro,nell'analisi del calciatore statunitense i punti fermi sono chiari: 191 cm, fisico imponente ma non straordinariamente potente sul piano muscolare. Corsa e rapidità d’esecuzione, resistenza, discreta intelligenza tattica soprattutto sul fronte offensivo. 

Riascolta l'approfondimento della redazione di ReteSport, a cura di Francesco Oddo Casano 

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FOCUS RETESPORT – Il 2020 della Roma in numeri

FOCUS RETESPORT – E’ stato un anno con ombre e luci, il 2020 della Roma. Iniziato malissimo, con due sconfitte nelle prime due gare all’Olimpico contro il Torino e la Juventus, è finito meglio, con la formazione di Paulo Fonseca che ha chiuso l’anno solare al terzo posto in campionato. Delle 46 gare giocate, comprese le coppe, sul campo la formazione giallorossa ne ha vinte 25, perse 13 (lo 0-3 di Verona non è conteggiato) e pareggiate 8. 

La classifica della Serie A del 2020 vede la Roma al quinto posto con 63 punti (compreso quello contro l’Hellas), gli stessi della Lazio e del Napoli (che deve recuperare una gara), a meno 2 dalla Juventus e più distaccata da Atalanta (69), Inter 73 e Milan (79). Il merito di Paulo Fonseca è quello di essere riuscito a cambiare in corsa, e l’inversione di tendenza nella seconda parte dell’anno è evidente: delle 13 sconfitte complessive, 10 sono arrivate nella scorsa stagione mentre in questa sono 3. La stessa crescita si può verificare con i clean sheet: in totale sono stati 12, di cui 8 nella seconda parte dell’anno. In totale le reti segnate sono state 93 e 65 quelle subite. Uno dei meriti di Fonseca è quello di essere riuscito a costruire una squadra che porta al gol tanti calciatori: nel 2020 sono stati 22, compreso il giovanissimo Tommaso Milanese, i romanisti a segnare almeno un gol, considerando tutte le competizioni. Complessivamente, sono state 16 le gare in cui la Roma è andata a segno almeno tre volte.
    
Il calciatore più prolifico è stato Edin Dzeko, che ha realizzato 16 gol che gli hanno permesso di raggiungere il terzo posto della classifica dei marcatori romanisti di tutti i tempi con 113 reti, alle spalle di Pruzzo (138) e Totti (307). Dietro di lui Mkhitaryan con 14 e Jordan Veretout con 13, di cui 9 su calcio di rigore. 

    Domenica all’Olimpico la Roma proverà a cominciare il 2021 meglio di quanto non abbia fatto dodici mesi fa. Contro la Sampdoria di Claudio Ranieri, Fonseca non avrà a disposizione Mirante e Spinazzola, entrambi alle prese con una piccola lesione ai flessori, ma potrebbe recuperare Javier Pastore, che ieri ha svolto il suo primo allenamento con il gruppo a quattro mesi e mezzo dall’operazione all’anca.

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Approfondimento RETESPORT – Frank Arnesen, il danese girovago del calcio (AUDIO)

Nuovo appuntamento con gli approfondimenti della redazione di ReteSport. Questa mattina focus su Frank Arnesen, 64 anni, attuale direttore tecnico del Feyenoord, finito nella lista dei potenziali direttori sportivi sondati da Friedkin. Questa la storia calcistica del dirigente danese

 

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Approfondimento RETESPORT – Markus Krosche, il ds ‘fortunato’

Nuovo nome nel casting per il direttore sportivo della Roma. Si tratta di Markus Krosche, attuale ds del Lipsia ed ex dirigente del Paderborn. Ex calciatore, nato ad Hannover nel 1980, Krosche è subentrato a Rangnick nel 2019 alla guida della direzione sportiva del Lipsia, legando la sua storia di giovane dirigente sportivo ad una serie di coincidenze fortunate. Ecco perchè il 'ds fortunato' nel titolo del nostro approfondimento (nel podcast) a Rete Sport

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Approfondimento RETESPORT – John De Jong, ds Psv

E' notizia di queste ore l'inserimento nella corsa alla direzione sportiva della Roma di un nome nuovo: si tratta di John De Jong, attuale ds del PSV Eindhoven, che la società giallorossa ha contattato nelle scorse ore. Giovane dirigente del club olandese, ecco l'approfondimento della redazione di ReteSport nel podcast

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Covid-Roma, 5 calciatori positivi. Diawara e Calafiori in gruppo nei prossimi giorni. La situazione

FOCUS RETESPORT – E' nuova emergenza Covid a Trigoria. Dopo i 4 casi di rientro dalle vacanze estive (Mirante, Peres, Perez e Kluivert), la falsa positività di Gianluca Mancini poi i casi ravvicinati di Diawara (12 Ottobre) e Calafiori (17 Ottobre) comunque legati ai ritiri delle Nazionali, nel giro di pochi giorni è scoppiato il primo mini-cluster di coronavirus all'interno del gruppo squadra giallorosso.

Prima Dzeko (venerdì scorso), poi il portiere della Primavera, aggregato alla prima squadra, Pietro Boer – risultato positivo ai test domenica mattina, a ridosso del match col Genoa – in ultimo Fazio, Santon e Pellegrini nella serata di ieri. Dunque attualmente la Roma ha 5 giocatori affetti da Covid e già in giornata verranno ripetuti tutti i test. Nel frattempo Diawara e Calafiori, che hanno concluso entro lo scorso fine settimana l'isolamento fiduciario di 21 giorni, si sono sottoposti alla visita d'idoneità prevista dai protocolli sanitari stabiliti dalla FIGC e gradualmente torneranno a lavorare in gruppo già nei prossimi giorni. 

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Borja Mayoral: la Roma aumenta la colonia spagnola

FOCUS RS Pau Lopez, Pedro, Carles Perez, Villar e ora, quasi certamente, Borja Mayoral. La Roma ha deciso di virare con forza sull'attaccante di proprietà del Real Madrid e in giornata è prevista la fumata bianca definitiva. Prestito con diritto di riscatto per il classe 97', prodotto della cantera madridista. Aumenta dunque la colonia spagnola a Trigoria, segno distintivo di un parametro che il club sta ricercando sul mercato: la qualità tecnica. Non vi è dubbio che Mayoral sia un calciatore dal piede educato. Bravo nel fraseggio, rapido nell'aggressione alla profondità, con un discreto istinto del gol. Numeri importanti nel settore giovanile (148 reti dal 2009, meglio di lui solo Raul) e nelle selezioni della Nazionale Spagnola fino all'Under 21 (16 reti in 31 apparizioni), poi l'esordio con la prima squadra del Real nel 2015, contro il Las Palmas. La stagione seguente viene spedito in Germania, al Wolfsburg, dove non riesce ad ambientarsi (solo due sigilli all'attivo). Poi due stagioni non eccezionali in Liga con la maglia del Levante. 69 presenze e 14 gol, un bottino non straordinario, frutto di un salto di qualità non ancora spiccato. 

Mayoral calcia con entrambi i piedi, si fa rispettare nel gioco aereo, è un calciatore che partecipa attivamente alla manovra, non sembra però avere ancora sviluppato quel killer instinct che a Madrid pensavano avesse e ha ancora qualche difficoltà nelle letture di gioco. Si parla pur sempre di un ragazzo che ha appena compiuto 23 anni, quindi un profilo sul quale si può lavorare ulteriormente. Nel Levante ha spesso giocato da seconda punta nel 4-4-2 vicino ad un centravanti più fisico, non è escluso che Fonseca lo utilizzi anche al fianco di Dzeko.