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Tre giocatori per un maglia: chi affiancherà Lukaku in Germania?

Ore di riflessione, strategie d’affinare, la ricerca del gol come primo obiettivo, ma con una prestazione intelligente. De Rossi ha in parte già spoilerato l’approccio alla gara della Roma in Germania.

Si può segnare anche al 60′. L’importante ovviamente sarà non subire e non concedere gol stupidi come il primo dell’andata concesso da Karsdorp.

La formazione è quasi fatta. Svilar tra i pali, in difesa Celik e Spinazzola sugli esterni, in mezzo Mancini-Ndicka. La scelta di Smalling forse è stato il vero bug contro gli uomini di Alonso. L’ivoriano ha maggior proprietà di palleggio, è in fiducia e con la Juve ha giocato un’ottima gara.

In mezzo al campo straordinari per i titolari: Paredes, Cristante e Pellegrini guideranno il tentativo di rimonta. Poi Lukaku ed El Shaarawy sicuri di una maglia. Balla solo la seconda punta vicina al belga con tre ipotesi reali: Azmoun, Abraham o Dybala. Difficile ma non impossibile rivedere Baldanzi dall’inizio. L’ex Empoli potrebbe essere carta utile nel finale per creare ulteriori pericoli in zona trequarti.

Se l’argentino verrà risparmiato dall’inizio, De Rossi potrebbe scegliere una seconda punta forte fisicamente per provare a scalfire la solidità del muro difensivo tedesco, capitanato da Tah, affiancando così a Lukaku un compagno di squadra che crei scompiglio a ridosso e dentro l’area di rigore.

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Caso Plusvalenze, ecco le operazioni contestate: valore complessivo di 178 milioni

Sono 12 le operazioni di mercato contestate dalla Procura di Roma al club giallorosso in merito al filone delle presunte plusvalenze fittizie.

Tutte realizzate nelle finestre di mercato tra il 2017 e il 2021. Per questo motivo i Friedkin sono stati prosciolti. L’attività sospetta infatti non ha prodotto sensibili variazioni sui bilanci successivi al passaggio di proprietà e sono state formalmente effettuate prima del closing tra Pallotta e il proprietario texano.

Queste le operazioni sotto accusa: Marchizza, Frattesi, Tumminello e Luca Pellegrini in uscita e Defrel, Spinazzola e Cristante in entrata. Sotto i riflettori anche la cessione di Nainggolan con il relativo acquisto di Zaniolo, oltre a Manolas e Diawara.

Il valore complessivo è di circa 178 milioni di euro.

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Roma, dal Rapid Vienna al Feyenoord: 13 rimonte europee ma solo una in trasferta

FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – La Roma sogna la 14° rimonta nelle coppe europee. Giovedì alla BayArena (ore 21), per disputare la finale di Europa League a Dublino, i giallorossi dovranno ribaltare lo 0-2 maturato allo stadio Olimpico contro il Bayer Leverkusen. La formazione di Xabi Alonso non ha mai perso in stagione e sembra una macchina perfetta.

De Rossi crede comunque in una rimonta che rimarrebbe nella storia: ”Finché anche solo un tifoso della Roma crede di poter andare a giocarsi la finale a Dublino, dobbiamo per forza andare lì e fare una partita degna. Non dobbiamo avere troppa fretta, non dobbiamo farne cinque ma solo due, per cui, non dobbiamo andare all’arrembaggio. Dobbiamo essere energici e intensi, sapendo che la partita dura 90 minuti”.

Le rimonte europee della Roma: solo a Norimberga si ribaltò un risultato in trasferta

Foto Farioli

La prima rimonta della Roma in una competizione europea risale al 28 giugno 1936 contro il Rapid Vienna. I giallorossi vinsero 5-1 a Campo Testaccio dopo aver perso 3-1 all’andata: accesso ai quarti di finale della Coppa dell’Europa Centrale.

Dopo 39 anni, la Roma ribaltò l’Oester Vaxjoe vincendo 2-0 in casa nel ritorno dei sedicesimi di Coppa Uefa. I capitolini cancellarono così l’1-0 dell’andata. L’8 dicembre 1982, Iorio e Falcao (89′) rimontarono la sconfitta maturata a Colonia (1-0): ”Non passa lo straniero” recitò lo striscione storico del Commando Ultrà in Curva Sud. I giallorossi superarono il turno accedendo ai quarti di finale di Coppa Uefa.

Altra data storica per la Roma è il 25 aprile 1984. La formazione di Liedholm vinse 3-0 allo stadio Olimpico contro il Dundee United rimontando il 2-0 maturato all’andata. Doppietta di Pruzzo e rigore di Di Bartolomei: giallorossi in finale di Coppa Campioni.

L’unico ribaltone europeo in trasferta, risale al 12 ottobre 1988. La Roma si qualificò ai sedicesimi di Coppa Uefa vincendo 3-1 a Norimberga cancellando il ko casalingo allo stadio Olimpico (1-2). Le firme dei giallorossi furono di Voeller (8′), Policano (34′) e Renato Portaluppi (93′), nel primo tempo supplementare. “Gufo laziale cambia canale” scrissero i romanisti in uno striscione esposto a Norimberga.

Successivamente la Roma rimontò una sconfitta all’andata di una competizione europea contro Partizan Belgrado (4-2 e 2-0), Broendby (2-1 e 3-1), Gaziantepspor (1-0 e 2-0), Shakhtar Donetsk (2-1 e 1-0), Barcellona (4-1 e 3-0), Bodo Glimt (2-1 e 4-0), Salisburgo (1-0 e 2-0) e Feyenoord (1-0 e 4-1).

La partita leggendaria in cui lo stesso Daniele De Rossi fu protagonista, segnando il momentaneo 2-0, rimane quella del 10 aprile 2018. I giallorossi cancellarono dal campo il Barcellona di Messi, Suarez e Iniesta. Dopo 6 minuti fu Dzeko ad accendere un lumicino di speranza nel cuore dei tifosi romanisti presenti allo stadio Olimpico. Al 58′ DDR firmò il raddoppio su calcio di rigore: calma ne manca ancora uno. Il tempo scorre velocemente sino al minuto 82 quando il cuore dei tifosi giallorossi si fermò per un istante: corner di Under e colpo di testa di Manolas.

Un boato incredibile ancora riecheggia allo stadio Olimpico: la Roma segna il 3-0 che vale l’accesso alla semifinale di Champions League. Una pagina di storia indelebile. In questo libro fatto di rimonte, De Rossi vuole scrivere un altro racconto leggendario. DDR sogna di aggiungere la pagina numero 14 e far volare la Roma in finale di Europa League.

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Roma, recuperare la solidità difensiva per sognare la rimonta a Leverkusen

FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – La Roma, dopo il pareggio contro la Juventus (1-1), sogna la rimonta a Leverkusen. De Rossi ci crede: Finché anche solo un tifoso della Roma crede di poter andare a giocarsi la finale a Dublino, dobbiamo per forza andare lì e fare una partita degna. Non dobbiamo avere troppa fretta, non dobbiamo farne cinque ma solo due, per cui, non dobbiamo andare all’arrembaggio. Dobbiamo essere energici e intensi, sapendo che la partita dura 90 minuti”.

Nelle competizioni europee, in 12 occasioni la squadra che ha perso il primo match in casa per 0-2 è riuscita a superare il turno. La Roma vuole fare 13. I giallorossi, dall’arrivo di De Rossi, hanno vinto con almeno 2 gol di scarto in 4 partite su 22 (18%): l’ultima gara risale al 7 marzo contro il Brighton (4-0). Dopo 63 giorni, per continuare a sognare la finale di Dublino, la formazione di DDR dovrà replicare una partita quasi perfetta. De Rossi è stato chiaro: ‘Il problema è provare a segnare fino al 60′ senza concedere niente al Leverkusen: se vai a cercare l’assalto, ti fa correre a vuoto e diventa pericolosa. Sarà una partita molto difficile”.

La Roma, quindi, dovrà recuperare la solidità difensiva che le ha permesso di subire appena 8 gol in 12 partite dal 15 febbraio al 11 aprile. Il gol di Bremer ha allungato a 6 la serie di gare con almeno una rete subita. La squadra di De Rossi, in questo arco temporale, ha incassato 10 gol: troppi per sognare di ribaltare il doppio svantaggio contro il Bayer Leverkusen che in stagione ha segnato in 47 partite su 48. L’unico match in cui i tedeschi non hanno gonfiato la rete della porta avversaria risale al 27 gennaio: 0-0 contro il Borussia Mönchengladbach.

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Roma-Juve, Colombo bocciato: se c’è fallo c’è anche giallo

Un episodio su tutti ha sconvolto la serata dell’Olimpico fin lì abbastanza serena sul piano arbitrale. Nella prima metà del secondo tempo, l’arbitro Colombo ha fischiato con qualche istante di ritardo un fallo a favore dei giallorossi per un intervento rude di Weah su Paredes.

Subito capannello intorno all’arbitro lombardo per chiedere il doppio giallo e quindi l’espulsione. Una richiesta sospinta anche dalla panchina giallorossa, con De Rossi in pressing sul IV uomo Guida e Allegri che tenta di riequilibrare le veementi proteste dei giallorossi.

Il caso nasce dal fatto che Colombo fischia una punizione per un contrasto di gioco che potrebbe anche non esser concessa perchè effettivamente Weah colpisce di slancio l’argentino dopo aver ceduto il pallone. Ma l’intervento è imprudente, pericoloso e plateale, soprattutto in una zona di campo non pericolosa. Colombo fischiando il fallo deve ammonire, come avvenuto al contrario a Cristante a Napoli una settimana fa per una situazione similare.

Allegri comprende il rischio di perdere un uomo e infatti sostituisce subito il calciatore, sottolineando indirettamente l’errore dell’arbitro.

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Baldanzi, guizzi e giocate da folletto: con la Juve la prima prova da Roma

IL PERSONAGGIO (di Francesco Oddo Casano) – Nella serata forse più delicata da quando è a Roma, contro l’avversario più ostico per la fisicità che ha in fase difensiva, ma anche nella condizione tecnica forse migliore: Tommaso Baldanzi schierato al fianco di Dybala e alle spalle di Lukaku ha sfoderato, oggettivamente, la miglior prestazione da quando veste la maglia giallorossa.

Daniele De Rossi non a caso ha sottolineato così la sua prova in conferenza stampa: “Tommaso ha intensità e voglia, pressa con la frequenza di passo che mi piacerebbe vedere a tutti quanti. È giovane, sta migliorando tanto. E il nostro obiettivo è mettere più giocatori di qualità possibili in campo, soprattutto quando abbiamo il presentimento che terremo la palla più degli avversari“.

Baldanzi è stato fattore, bravissimo a legare e ridurre la distanza tra Dybala e Lukaku, ottimo nell’andare a creare spesso superiorità numeri dalla parte della Joya, prendendo quello spazio lasciato libero dal marcatore di Dybala. Così nasce l’occasione del gol del vantaggio, sempre in quella zona l’occasione del potenziale raddoppio che Baldanzi serve a Pellegrini dopo una doppia magia su due avversari.

Tanta corsa, tanta qualità nello stretto, l’ex Empoli ha colpi che ricordano il primo Dybala, forse meno classe nella finalizzazione, ma tanto calcio in testa moderno e nella direzione della ricerca del suo attuale tecnico che lo sta plasmando di allenamento in allenamento, con la prospettiva il prossimo anno di considerarlo seriamente alla stregua dei titolari.

Non ha trovato ancora la gioia del gol, ma Baldanzi ieri sera ha sfoderato la prima vera, grande, prova da quando indossa i colori giallorossi e appare oggi il prototipo del tipo di investimento che la Roma tornerà a fare dalla prossima estate: calciatori giovani, affamati, che non guadagnano cifre proibitive con cartellini anche di alto valore che si possono spalmare però negli anni.

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Roma, tre strade per la Champions: le combinazioni

Combinazioni e calcoli, non è facile l’obiettivo Champions e lo si sapeva da diverse settimane, soprattutto da quando col cambio in panchina la Roma ha iniziato una lunghissima rincorsa in campionato, accompagnata da un percorso europeo per il terzo anno esaltante.

Allo stato attuale, dopo i pareggi con Napoli e Juventus la Roma ha una prima, strada direttissima, per qualificarsi in Champions: vincere le prossime tre sfide contro Genoa, Empoli e soprattutto a Bergamo contro l’Atalanta. Vorrebbe dire quinto posto matematico.

Se invece non arrivassero nove punti, bisognerebbe verificare in primis i risultati della Dea che deve giocare ancora contro la Salernitana domani e soprattutto ha il recupero contro la Fiorentina al termine del campionato.

In caso di sesto posto, i giallorossi dovrebbero fare il tifo per l’Atalanta: se i bergamaschi vincessero l’Europa League, i giallorossi si aggiudicherebbero un posto Champions anche arrivando sesti ma l’Atalanta dovrebbe arrivare quinta davanti alla Roma.

Resta la strada, ad oggi perigliosa e quasi impossibile sulla carta della rimonta contro il Leverkusen e della vittoria in finale a Dublino.

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Serie A, nessuno come Dybala nelle ultime 2 stagioni: 40 partecipazioni al gol in 50 presenze

IL PERSONAGGIO (di Nicolas Terriaca) – Daniele De Rossi, come Josè Mourinho, considera Paulo Dybala indispensabile per la sua Roma. Il tecnico giallorosso si è espresso in maniera eloquente in merito: Considero alcuni dei nostri giocatori indispensabili per lo stato di forma e per come è stata costruita la rosa, con pochi giocatori che saltano l’uomo e vanno in velocità nell’1 vs 1, cosa che possiamo vedere in diversi elementi del Bayer Leverkusen. Dybala finché sta in piedi lo faccio giocare, non è veloce come Frimpong ma con la sua tecnica crea superiorità, può creare gol in un cm quadrato”.

L’attaccante argentino, quindi, si candida per una maglia da titolare contro la Juventus. Dybala non ha mai segnato quando ha affrontato i bianconeri: 7 partite e solo un assist, contro nessun avversario ha giocato così tanto senza segnare. Il classe 93′, domani alle 20:45 allo stadio Olimpico, spera di sbloccarsi contro la sua ex squadra. Nessun calciatore, in Serie A, ha segnato più gol in casa della Joya (9 al pari di Lautaro Martinez e Vlahovic).

Dybala si nutre della passione dei romanisti e ostenta in campo la sua qualità sopraffina disegnando calcio. In aggiunta, la stella argentina è l’unico calciatore della Serie A che nelle ultime 2 stagioni ha realizzato almeno 25 gol e fornito 15 assist, per un totale di 40 partecipazioni alle reti della Roma in appena 50 presenze in campionato.

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Roma, 10 punti nelle prossime 4 partite per tornare in Champions League

FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – Dopo la sconfitta contro il Bayer Leverkusen, per la Roma si complica il tragitto verso Dublino. La strada dell’Europa League che porterebbe alla Champions ha subito un forte restringimento e difficilmente i giallorossi riusciranno a proseguirla. Tra 7 giorni alla BayArena, la formazione di De Rossi dovrà vincere con almeno 2 gol di scarto per andare ai tempi supplementari e sognare una rimonta storica.

Domenica alle 20:45, però, la Roma ospiterà allo stadio Olimpico la Juventus di Allegri per la 35° giornata di Serie A. I giallorossi, al momento quinti in classifica a 59 punti, posizione che permetterebbe l’accesso alla prossima edizione della Champions, hanno ancora il proprio destino nelle mani. Se la strada europea potrebbe essere chiusa a breve, quella italiana, invece, è trafficata ma ancora percorribile. La Roma, infatti, raccogliendo 10 punti nelle prossime 4 partite di Serie A, potrà tornare a disputare la competizione Uefa più nobile. La formazione di De Rossi incontrerà Juventus, Atalanta, Genoa ed Empoli. Se i giallorossi dovessero pareggiare contro i bianconeri e ottenere 3 vittorie nelle gare rimanenti arriverebbero matematicamente almeno quinti in classifica, ovvero tornerebbero in Champions League.

La partita determinante sarà Atalanta-Roma, in programma domenica 12 maggio alle 20:45. La formazione di Gasperini, infatti, anche se dovesse vincere contro Salernitana, Lecce, Torino e Fiorentina non riuscirebbe a superare i giallorossi. Ottenere un successo a Bergamo sarà vitale per la squadra di De Rossi. La classifica finale, infatti, vedrebbe la Roma a 69 punti insieme all’Atalanta ma con lo scontro diretto a proprio favore.

Per tenere la Lazio alle spalle, invece, i capitolini dovranno raccogliere almeno 8 punti. In tale circostanza, sarebbe determinate la possibile vittoria dell’Europa League da parte dell’Atalanta che garantirebbe comunque l’accesso ai giallorossi alla prossima Champions malgrado la 6° posizione.

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Roma, fasce da ricostruire: Grimaldo e Frimpong in una stagione hanno partecipato a più gol

FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – La sconfitta contro il Bayer Leverkusen (0-2) ha palesato i limiti strutturali della rosa della Roma. I giallorossi, infatti, hanno sofferto la forza sulle fasce di Grimaldo e Frimpong. Al netto dell’errore superficiale di Karsdorp, che ha permesso a Wirtz di firmare la rete del momentaneo 0-1, la formazione di De Rossi ha faticato a contenere le frecce a disposizione di Alonso.

Il tecnico giallorosso, analizzando la rosa dei tedeschi, ha fatto capire ciò che manca alla Roma: ”Hanno giocatori di grande qualità, come li abbiamo noi, e hanno giocatori che vanno a 200 all’ora. La loro forza fisica non la argini, hanno una gamba diversa. Sono rapidi e fisici. Mi piace com’è costruito il Bayer Leverkusen: ha tanti giocatori, ha tanta qualità, ha un allenatore bravissimo che li fa giocare bene e anche una fisicità che, per me, per costruire una squadra è quasi imprescindibile.

Alla rosa giallorossa mancano calciatori che riescano a dare ritmo e intensità in mezzo al campo. In aggiunta, c’è un’evidente carenza di esterni rapidi e incisivi come quelli del Bayer Leverkusen. Grimaldo e Frimpong, infatti, hanno palesato i limiti di Karsdorp e Spinazzola. De Rossi ha tracciato la strada nella costruzione della rosa della prossima stagione: calciatori integri sul piano fisico che riescano a reggere l’urto di un calcio fluido con continui movimenti. La società giallorossa certamente dovrà investire sulle fasce per alzare il livello della squadra. Karsdorp, Celik, Kristensen, Spinazzola e Angelino, in tutte le annate giocate con la maglia della Roma, hanno partecipato a 50 gol (9 reti e 41 assist) ovvero 2 in meno di Grimaldo e Frimpong (52, cioè 24 reti e 28 assist) durante la stagione corrente.