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Rassegna stampa

Servette-Roma 1-1, le pagelle dei giornali

La Roma ha pareggiato in casa del Servette 1-1 tra occasioni e rimpianti. Ecco le pagelle dei giornali:

CORRIERE DELLO SPORT

ROMA (3-5-2): Svilar 6.5; Llorente 6, Cristante 5, Ndicka 6; Celik 6, Bove 6 (82′ Renato Sanches 5), Paredes 5.5, Aouar 4.5 (55′ Pellegrini 5), El Shaarawy 5 (74′ Spinazzola 5); Dybala 5 (82′ Belotti SV), Lukaku 7. Allenatore: Mourinho 6.

LA GAZZETTA DELLO SPORT

ROMA (3-5-2): Svilar 6.5; Llorente 6, Cristante 5, Ndicka 5.5; Celik 5.5, Bove 5.5 (82′ Renato Sanches SV), Paredes 5, Aouar 4.5 (55′ Pellegrini 5.5), El Shaarawy 5 (74′ Spinazzola 5.5); Dybala 5 (82′ Belotti SV), Lukaku 6. Allenatore: Mourinho 5.5.

IL MESSAGGERO

ROMA (3-5-2): Svilar 7; Llorente 6.5, Cristante 5, Ndicka 5; Celik 6, Bove 6 (82′ Renato Sanches SV), Paredes 5, Aouar 4.5 (55′ Pellegrini 6), El Shaarawy 6 (74′ Spinazzola 5.5); Dybala 5.5(82′ Belotti SV), Lukaku 6.5. Allenatore: Mourinho.

IL TEMPO

ROMA (3-5-2): Svilar 6.5; Llorente 6, Cristante 4.5, Ndicka 6; Celik 5, Bove 6 (82′ Renato Sanches SV), Paredes 6, Aouar 5 (55′ Pellegrini 5.5), El Shaarawy 5.5 (74′ Spinazzola 5.5); Dybala 5 (82′ Belotti SV), Lukaku 6.5. Allenatore: Mourinho 5.5.

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APPROFONDIMENTI

Roma, dalla Champions non solo squali: le possibili avversarie ai play-off

Il pareggio di ieri a Ginevra e la contestuale vittoria in extremis dello Slavia Praga, consegnano un amaro verdetto alla Roma: la qualificazione alle fasi finali d’Europa League è stata raggiunta anche in questa stagione, ma purtroppo sarà quasi inevitabile ripassare dalla scure dei playoff.

I giallorossi dopo la sciagurata serata di Praga, nella quale hanno compromesso il proprio destino nel girone, non sono riusciti neanche a tenere viva l’unica ipotesi disponibile per centrare il primo posto: vincere ieri per caricare con lo Sheriff in casa all’ultima sfida e pensare alla goleada. Lo Slavia ora dovrebbe calcisticamente suicidarsi perdendo in casa con il Servette già sicuro della retrocessione in Conference. E’ veramente impossibile quasi pensarlo.

Doveroso dunque dare uno sguardo a chi scenderà dalla Champions. Lo scorso anno i giallorossi pescarono bene (il Salisburgo) rispetto ad altre ipotesi ben più complicate (United, Siviglia, Sporting Lisbona solo per citarne alcune scese dalla Champions).

Il quadro dell’attuale edizione non è ancora definito, anzi è piuttosto nebuloso ad un solo turno dal termine:

Nel gruppo A si potrebbe a sorpresa evitare uno degli ‘squali’ tanto cari a Mourinho. Attualmente infatti è corsa a tre per secondo e terzo posto, si deciderà tutto all’ultima giornata tra Manchester United – al momento ultimo –, Galatasaray e Copenaghen.

Dal gruppo B arriveranno una tra Lens e i campioni in carica del Siviglia, se gli spagnoli dovessero vincere contro i francesi all’ultima giornata conquisterebbero proprio il terzo posto, ma ad oggi sono favoriti i francesi.

Nel gruppo C quasi certamente la terza piazza spetterà al Braga (che la Roma ha già affrontato e superato quattro anni fa sempre in Europa League). Ai lusitani – incrociati anche recentemente in amichevole in Algarve – basterà che il Real faccia il suo contro l’Union Berlino.

Nel Gruppo D con ogni probabilità arriverà terzo il Salisburgo, il Benfica dovrebbe vincere con tre gol di scarto in Austria per scavalcare gli austriaci.

Altra vecchia conoscenza giallorossa (felice a dir poco) è il Feyenoord che nel gruppo E ha già conquistato aritmeticamente la qualificazione ai play-off di Europa League, ma la squadra di Slot – campione in carica in Olanda – è cresciuta tantissimo in questi ultimi mesi.

Il Gruppo F è un vero e proprio terno al lotto, visto che può succedere ancora di tutto. Il terzo posto è occupato attualmente dal Newcastle a pari punti con il Milan, l’ultima sfida vedrà scontrarsi proprio queste due squadre.

Nel gruppo G servirebbe un miracolo alla Stella Rossa per acciuffare il terzo posto dello Young Boys: i serbi dovrebbero battere il City di Guardiola e sperare che gli svizzeri perdano con il Lipsia.

Infine nel gruppo H Barcellona, Porto e Shaktar si contendono le prime tre posizioni con gli spagnoli favoriti per il primato e le altre due che si scontreranno nell’ultima giornata per decretare le altre due posizioni.

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Le Voci di Retesport

Petruzzi a RS: “Partita pareggiata per errori individuali. Il post gara di Mou non mi è piaciuto”

Fabio Petruzzi ha commentato così la prestazione contro il Servette ai microfoni di Retesport: “Il primo tempo della Roma di ieri a me è piaciuto molto, di più di quanto visto contro l’Udinese. A parte i primissimi minuti, la squadra ha dominato il gioco, palleggiando per parecchio tempo nella metà campo avversaria, creando diverse occasioni, fraseggiando bene tra centrocampo e attacco. Poi nella ripresa Cristante ha commesso una leggerezza e hai preso gol, Dybala ne ha sbagliati un paio. Errori individuali, può capitare, è un peccato”

“Il post gara di Mourinho non mi è piaciuto per niente: siamo tornati a Bodo, a Sassuolo, alle epurazioni e i traditori. Parlare di superficialità in quel modo a fronte di altre volte in cui il mister spesso utilizza il termine famiglia, non lo comprendo. Se siamo una famiglia, lo siamo sempre, anche nelle difficoltà e dopo risultati negativi. Con chi ce l’aveva? El Shaarawy ieri non ha brillato ma spesso gli ha risolto le partite, Pellegrini è appena rientrato dall’infortunio, non ha giocato bene, ma è un suo uomo. Sanches e Belotti hanno giocato 10 minuti. Tutto questo caos per Aouar e forse Spinazzola? Mi sembra un falso problema. Se siamo una famiglia 10 minuti prima, non possiamo non esserlo più dopo. Mi sembra un film già visto” ha concluso Petruzzi.

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Calciomercato

Spinazzola in bilico: il futuro ora è un rebus. L’Al-Shabab rimane in attesa

Leonardo Spinazzola è un titolare di Mourinho (anche se ieri è partito in panchina subentrando), che a inizio stagione a mercato aperto gli ha promesso considerazione assoluta, ma ancora non sa dove sarà tra un anno. O forse persino a gennaio. Infatti domenica a Reggio Emilia giocherà. Ieri però il procuratore, Davide Lippi, ha fotografato la situazione di Spinazzola senza poterne prevedere gli sviluppi.

“Leonardo è un giocatore forte, di livello internazionale e sta vivendo una buona stagione, anche se tutta la Roma sta un po’ faticando come squadra e ha sofferto in alcune partite. Il contratto scade a giugno, vedremo cosa succederà, ci sono tante opportunità che valuteremo”.

Come scrive il Corriere dello Sport, la Roma non gli ha mai proposto il rinnovo. (…) Tra un mese si riapre il mercato e niente si può escludere. Spinazzola è un costo importante per il club a bilancio (quasi 12 milioni) che verrebbe dunque abbattuto per metà in caso di cessione invernale.

Senza contare l’eventuale indennizzo per il cartellino che i sauditi dell’Al-Shabab sarebbero disposti a corrispondere, utile ad aumentare il flusso di cassa. Certo, a quel punto la Roma dovrebbe sostituirlo. E pensare a ingaggiare un esterno oltre a quello di un centrale difensivo: “Non c’è una data sul rientro di Smalling, è una situazione complessa”, ha detto ieri Tiago Pinto.

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Rassegna stampa

Mourinho: “Certi giocatori mi hanno deluso. Alcuni hanno perso una chance”

Come a Praga, se non peggio. Perché stavolta José Mourinho era in panchina, non in tribuna, e si è sgolato per scuotere una squadra assente, supponente, disattenta. Lo ha fatto durante il gioco, lo ha fatto durante l’intervallo. Ma i giocatori? Niente. Calma piatta. Mourinho osserva: “Non riesco a spiegarmi il motivo di tanta superficialità. Se ci fosse una telecamera nello spogliatoio, capireste che io durante la pausa parlo sempre di questo alla squadra. Ma evidentemente non basta”.

Come scrive il Corriere dello Sport, problemi di atteggiamento, problemi individuali: “Ci sono giocatori che non si sono espressi a un buon livello. E hanno perso un’opportunità”. Sembra riferirsi ad Aouar, ancora disastroso, ma precisa: “Il mio è un discorso generale. Anche alcuni che sono partiti dalla panchina hanno avuto un comportamento che non è stato di aiuto per la squadra (Pellegrini?, Spinazzola?, ndi), forse perché non sono abituati a stare fuori. C’è gente che non ha una grande storia europea e affronta le partite con questo approccio. Non capisco perché. Detto ciò la prestazione è stata sufficiente per vincere, perché dopo l’1-1 ho visto una buona reazione, ma il Servette è una buona squadra e ci ha creato dei problemi”.

La sensazione è che l’organico incompleto di tanto in tanto provochi problemi imprevisti: Cristante da difensore centrale ha regalato il pareggio al Servette. “Vorrei tre o quattro calciatori come Bryan – chiarisce Mourinho – lui è un esempio. Ed è un intoccabile. Anche Paredes ha fatto una partita seria. Altri invece no. Ma parlare di mercato dopo questa partita va contro il mio stato d’animo. Mi rifiuto e non voglio piangere. Non è l’errore individuale che mi preoccupa, è l’atteggiamento collettivo. Sembra a volte che ci manchi un po’ di ambizione”.

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Rassegna stampa

Lukaku, gol-qualificazione Ma la Roma rischia i playoff

Qualificazione ottenuta, ma forse mai così amara. La Roma, infatti, col pareggio irritante col Servette supera il girone ma dice praticamente addio al 1° posto che avrebbe permesso di evitare i playoff. All’ultimo turno, infatti, lo Slavia dovrebbe perdere con gli svizzeri e la Roma battere lo Sheriff.

Riavvolgiamo il nastro. A Ginevra, sotto una pioggia gelata, la squadra di Mourinho regge l’urto iniziale fino al gol col solito Lukaku. Il belga – al 10° gol stagionale – insacca dopo aver sfruttato la bella discesa di Llorente in area avversaria.

Come scrive Leggo, la Roma ha in mano il pallino del gioco e va vicina al gol in tre occasioni (una clamorosa non sfruttata da Dybala) prima di ringraziare Svilar che sfodera un paratone. Da Tiraspol arrivano ottime notizie. Lo Sheriff pareggia con lo Slavia, così la Roma sarebbe prima. Nella ripresa però entra in campo un’altra squadra.

Il Servette trova subito il pareggio di Bedia a causa di un errore di Cristante risbattuto in difesa visti i problemi fisici di Mancini. A fine partita Mou manda segnali precisi: «Alcuni in campo sono stati superficiali e poco professionali. Non faccio dei playoff un dramma, è più drammatico il fatto che alcuni giocatori hanno perso un’opportunità. Sono sempre le stesse persone che danno tutto, penso a Cristante o Paredes.

Poi c’è gente che si sente confortata dalla superficialità e si riflette nei risultati della squadra. È chi mi chiede se può giocare di più ma come fanno a chiederlo dopo una gara così? Punire i giocatori? Lo può fare Guardiola al City, io ho questi non posso cambiarli. Sono tutte persone serie che amano la Roma, ma guai se escono dalla zona di confort dell’Olimpico Alcuni hanno perso la voce, sempre gli stessi rispondono presente. Anche chi è entrato dalla panchina non ha migliorato la squadra».