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Mourinho insiste con la difesa a tre, ma Cristante torna a centrocampo

Non tutti disastri che stanno avvenendo in casa Roma sono ascrivibili a José Mourinho. Questa è la difesa del portoghese che adesso si appella al senso di responsabilità dei calciatori. Perché alcune decisioni in campo, tra cui movimenti sbagliati, linee difensive e offensive che perdono la bussola, sono frutto della libera (e sbagliata) interpretazione dei singoli. E allora partendo dalla difesa orfana di Ibañez, ceduto in estate in nome del Fair play finanziario, Smalling, Llorente e Kumbulla infortunati, i reduci dovranno andare oltre le loro possibilità. […]

Ci sono poi le fasce, punto dolente della rosa. A sinistra Kristensen è certo della maglia, a destra è ballottaggio tra Spinazzola e Zalewski, l’azzurro è in vantaggio nonostante sarebbe la sua terza gara consecutiva in campionato. C’è anche l’alternativa El Shaarawy, ma a quel punto il rischio è di avere una squadra troppo offensiva.

Come scrive il Messaggero, ai convocati si aggiungerà anche Joao Costa, perché l’idea di passare alla difesa a quattro non è esclusa. Esterno basso classe 2005 della Primavera di Guidi. Nato in Brasile, ma naturalizzato portoghese, è arrivato dal Corinthians nell’estate del 2021 e quest’anno ha già segnato un gol alla prima di campionato con la Fiorentina. Indosserà la maglia numero 67.

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Riecco Di Fra, l’ex eroe di Coppa che adesso fa volare il Frosinone

Che i numeri siano realtà astratte in cui leggere ciò che conviene, in fondo è storia antica. In questo senso, la parabola di Eusebio Di Francesco – dagli altari alla polvere – può sintetizzare bene l’assunto che spiega come la realtà sia plasmabile più o meno alla stregua del sentimento. Non è un mistero che l’allenatore di uno stupefacente Frosinone, che guarda dall’alto Lazio e Roma, abbia il giallorosso tatuato sul cuore.

Come scrive la Gazzetta dello Sport, la sua prima stagione è rimasta incagliata nell’immaginario collettivo, non tanto per il 3° posto in classifica e relativa qualificazione nell’Europa che conta, ma per la straordinaria cavalcata in Champions conclusa in semifinale contro il Liverpool, solo per via di arbitraggi discutibili. Ma la vera gemma è stata lucidata nel ritorno dei quarti, il 10 aprile 2018, in occasione della ormai storica “remuntada” (3-0) ai danni del Barcellona di Messi. (…)

«Quell’addio fu colpa anche mia. Non ho saputo gestire la situazione mentalmente», ha detto due giorni fa Eusebio, che oggi probabilmente non sarà rimpianto da nessuno dei sessantamila dell’Olimpico. Eppure, oltre ai risultati, anche questo è un modo per essere Special.

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Mourinho: “Non sono io il problema. Soltanto Friedkin può mandarmi via”

Segnali. L’italiano è meno fluido del consueto e, nel momento chiave della sua arringa, la mano batte sul tavolo per nove volte. José Mourinho accetta solo cinque domande, ma solo per partorire cinque lunghi monologhi che spaziano dal campo alla vita. Tutti, però, sembrano avere un comune denominatore: «Non sono io il problema della Roma, non lo accetto».

Mourinho non nasconde i limiti della rosa, ma sa che insieme a Pinto hanno fatto una sorta di scommessa su tanti giocatori soggetti a infortuni. «A causa del financial fair play, si dovevano prendere decisioni ma sai che sono rischiose. è una situazione che già conoscevo e poteva succedere. Per il resto, come difensore puro Ndicka non sarà mai come Ibanez, cioè un gladiatore, ma può crescere. Anche Cristante prima non era un genio con la palla, mentre ora è diventato fondamentale». Ciò che Mou non crede, però, è che esista una crisi del terzo anno, come spesso gli è accaduta in carriera. «Penso che il problema non siano gli anni, ma un rapporto che esiste o meno. E qui esiste. Mi piace tantissimo lavorare qui e non sono stato in altri club in cui mi sia piaciuto di più farlo».

Come scrive la Gazzetta dello Sport, eppure stasera, in un Olimpico ancora una volta esaurito, la sensazione è che la più lunga luna di miele della storia delle panchine della Roma sia terminata. Per allentare la pressione, contro il Frosinone occorrerà solo vincere. Altrimenti di Special, alla fine, c’è il rischio che ci sia solo la contestazione di una tifoseria un po’ incredula e un po’ esasperata. Per informazioni, chiedere a Di Francesco, che cadde dalle stelle senza quasi neppure accorgersene.