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Rassegna stampa

Da Paredes a Sanches il mercato non fa volare

Davvero è tutta colpa delle assenze? Smalling, Spinazzola, Sanches, Pellegrini e Dybala pesano, ma esaminiamo tre match casalinghi dell’Inter conclusi con una vittoria (Monza), una sconfitta (Sassuolo) e un pari (Bologna). Nel primo caso gli avversari hanno tirato in porta 12 volte, nel secondo 13, nel terzo 8. […] Il problema è che, se si eccettua Big Rom – colpo tanto eccezionale quanto frutto di coincidenze straordinarie – il resto degli arrivi non ha fornito finora la qualità o la continuità richiesta.

Come scrive la Gazzetta dello Sport, vero che, con l’eccezione di Paredes, tutti sono arrivati a parametro zero o in prestito, ma l’obiettivo della zona Champions per ora non è prossimo. La domanda allora, al netto degli ovvi progressi chiesti nel gioco e nella preparazione – perché gli infortuni non possono essere addebitabili solo alla sfortuna – la rosa è all’altezza delle aspettative? Kristensen per ora non è meglio di Karsdorp, Ndicka ha buone potenzialità ma è ancora in fase di apprendistato, Aouar – a detta dello stesso allenatore – ancora non ha capito il calcio italiano Azmoun è adesso in coda nelle rotazioni delle punte, che comunque ha tre centravanti (troppi?) […]

E Sanches? Potenzialmente è forte, ma se si pensa che in carriera ha accusato oltre venti infortuni, restando fuori in totale per quasi due stagioni, i suoi stop non possono sorprendere. E a Trigoria poi si dice: possibile che, fra i cinque esterni difensivi non ci sia neppure un mancino? Sarebbe stata una lacuna da colmare.

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Rassegna stampa

Smalling e Sanches, dove siete? La Roma ha 7 assenze importanti

Uno ha giocato 98 minuti da agosto, l’altro non si vede da due mesi. Quando si parla di Renato Sanches e Smalling ormai parte la musichetta di X-Files anche se c’è poco da ridere. Il portoghese è fin qui il grosso fallimento di mercato di Pinto che confidava in un miracolo dopo i 9 stop muscolari degli ultimi due anni.

Come scrive Leggo, così “l’ossessione” di Tiago è diventata l’incubo di Mourinho. Sanches ha giocato 25′ alla prima con la Salernitana, un tempo con l’Empoli e mezz’ora scarsa con lo Sheriff prima di alzare la solita bandiera bianca. Doveva rientrare dopo la sosta di ottobre, rischia di giocare solo 1 gara (il derby?) prima della prossima di novembre. Si allontana così anche il riscatto a fine anno basato sul 60% delle presenze, al momento siamo a meno del 9%.

A far discutere poi c’è anche l’atteggiamento di Smalling. Il difensore è fuori dal 2 settembre per una tendinopatia che potrebbe essere alleviata di molto con l’utilizzo degli antidolorifici. Smalling, però, è contrario a questo genere di cure e continua a sentire fastidio. Mourinho sorride amaro e spera di averlo almeno per la Lazio. Ma non basta. Dybala è pronto per il Lecce, Pellegrini (ieri tirato in ballo da Corona per una squallida voce di gossip) dovrebbe rientrare gradualmente con lo Slavia. A loro si aggiungono i lunghi stop di Abraham e Kumbulla. Sette big fuori per una Roma che mai era partita così male in campionato negli ultimi dieci anni. Il ko di San Siro era prevedibile viste le assenze, ma a preoccupare è il futuro.

A proposito del calendario, le lamentele di Mou hanno trovato la risposta poco convincente dell’Ad della Lega De Siervo: «Lo stimo per quello che fa per la Roma e per il calcio ma le sue dichiarazioni sono suonate come un alibi. Il tema del recupero non poteva essere gestito meglio, una partita importante deve giocarsi nel momento di maggior picco». A De Siervo forse sfugge che la situazione si ripeterà il 3 ie 17 dicembre con Sassuolo e Bologna. Che non sembrano big match.

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NEWS

Corona colpisce anche Pellegrini e il capitano annuncia querela: i dettagli

Lorenzo Pellegrini querela Fabrizio Corona. Il capitano della Roma attraverso tutti i suoi social con una nota ha annunciato di aver dato mandato ai suoi legali, in seguito alle illazioni diffamatorie pubblicate dal sito curato dall’ex paparazzo in merito alla vita privata del 7 giallorosso: Parla Lorenzo Pellegrini tramite una storia su Instagram dopo un articolo pubblicato dal sito di Fabrizio Corona. “Ho dovuto sprecare tre minuti della mia giornata per leggere l’articolo pubblicato su un canale instagram riportante notizie inventate sul mio conto – le dichiarazioni del capitano della Roma -. 

Non voglio invece sprecare più di 3 secondi per smentire delle ovvie sciocchezze. Ci penseranno i miei legali a cui ho già conferito mandato per tutelare gli interessi e soprattutto i valori miei e della mia famiglia. Ora ho cose più importanti a cui pensare, visto che a breve nascerà il mio terzo figlio. Mi auguro che le Autorità competenti si attivino prontamente per tutelare le persone per bene”.

Corona ha accusato Pellegrini di esser stato denunciato da una escort. Accuse infamanti rispedite prontamente al mittente. E’ il terzo calciatore della Roma preso di mira da Corona nelle ultime settimane.

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APPROFONDIMENTI

Inter-Roma 1-0: cambiare la trama per modificare un finale già visto

FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – Un film in cui la trama è stata il preludio di un finale scontato e già visto più volte. Ecco la sintesi amara di Inter-Roma terminata 1-0 per la squadra di Simone Inzaghi. I giallorossi hanno pensato solo a difendersi senza attuare un piano offensivo che potesse mettere in difficoltà i nerazzurri.

Lo stesso Cristante, dopo il match di San Siro, ha spiegato la strategia della formazione di Mourinho: ”Non avevamo la forza di andarli a prendere sempre alti così abbiamo preparato la partita aspettandoli e magari sfruttare delle occasioni che fossero capitate. Stava funzionando. Poi una volta andati sotto diventava complicato recuperare”. Un atteggiamento troppo rinunciatario che sino al minuto 81′ stava portando il massimo risultato: un pareggio a porte inviolate. La Roma, infatti, non ha mai creato i presupposti per vincere la partita.

In troppe occasioni gli uomini di Mourinho negli scontri diretti si sono limitati preventivamente a ridurre i danni di una differenza tecnica, ipotetica o fattuale, con i rispettivi avversari. Dalla scorsa stagione, contro le cosiddette sette sorelle, i giallorossi sono andati sotto subendo il primo gol 12 volte su 14. Una statistica casuale o influenzata dalla paura e il poco coraggio visto spesso quando si alza il livello delle partite? Ognuno tragga le proprie conclusioni.

La Roma contro l’Inter, per la prima volta dalla stagione 2004/05, ha subito 12 conclusioni senza tentarne nemmeno una in un primo tempo di Serie A. In aggiunta, solo Cristante ha toccato 4 palloni nell’area nerazzurra. Nessuno ha avuto tale privilegio, neanche Romelu Lukaku. Numeri che sintetizzano la paura di una squadra, che quando ha pianificato i big match pensando esclusivamente a difendersi, non è mai andata oltre il pareggio. Dalla scorsa stagione, in 5 occasioni su 14 (35,7%), la formazione di Mourinho ha perso uno scontro diretto 1-0 o 0-1. Ecco perché il risultato di Inter-Roma non è casuale. La trama è stata simile anche in altre gare e il finale é stato lo stesso.

Pensare esclusivamente a difendersi non porta risultati. Cercare di limitare gli avversari e avere allo stesso tempo il coraggio di attaccarli quando opportuno rappresenta quella via di mezzo che appare impossibile in un mondo in cui sembrano esistere solo il bianco e il nero. In realtà sussistono delle sfumature, delle vie di mezzo, tra estremismi che, nella continuità, non portano a risultati prestigiosi.

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NEWS

Napoli, morto un tifoso partenopeo: caduto da 20 metri mentre tentava di entrare allo stadio

Tragedia allo stadio Maradona di Napoli. Secondo quanto riportato da ‘la Repubblica’, un tifoso partenopeo è stato trovato morto all’interno dell’area di parcheggio abbandonata sottostante al settore ospiti dell’impianto.

Una tragedia che macchia una bella serata di sport, tra due squadre che non si sono risparmiate pur di portare a casa i tre punti, sfumati da ambo i lati.

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Editoriale

Fort Apache e una piccola Roma

Le truppe nerazzurre entrano a Fort Apache dopo 80’ in cui la Roma ha avuto un’occasione da gol (testa di Cristante) mentre l’Inter ha avuto tutto il resto, compresa una clamorosa traversa in avvio di Calhanoglu e un’altra nel finale. Quello che si temeva, cioè l’impossibilità di tenere a freno le frecce laterali interiste, è andato peggio del previsto. Non tanto per il povero Kristensen , quanto per Zalewski , tremebondo, inadeguato, nemmeno lontano parente dello spavaldo ragazzino che due anni fa sembrava aver fatto un torto all’Italia scegliendo di giocare per la Polonia.

Lukaku si è visto poco, se non in un paio di recuperi difensivi. Se non fosse stato per l’ottima partita di Llorente (fino al buco sul gol di Thuram) e per la tenacia di Bove sarebbe andata molto peggio. Anche se perdere così ha il sapore di manifesta inferiorità. Cioè peggio del peggio. Del resto questa Roma è nettamente inferiore all’Inter. E , peggior riflessione, nemmeno ha dato l’impressione di voler dimostrare altro di questa realtà oggettiva.

I cambi? Tardivi e confusi. Deprimente vedere che ogni palla veniva calciata verso il nemico, senza un senso. Sentiremo che mancavano giocatori fondamentali. Che mancheranno ancora. Domenica intanto mancherà Paredes, ammonito, quindi squalificato. Brutta notizia, ma niente confronto alla realtà di San Siro, dove è mancata la Roma, anche una piccola Roma, niente. Zero.

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Le Voci di Retesport

Colantuono a RS: “Inter superiore, nella Roma tante assenze pesanti”

“La Roma aveva preparato la partita per non soccombere, per tenerla in equilibrio, l’atteggiamento forse è stato un po’ rinunciatario, ma c’erano grandissime assenze, giocatori come Pellegrini, Smalling, Dybala e Spinazzola pesano tanto nell’economia del gioco giallorosso”. Così Stefano Colantuono ai microfoni di Retesport.

“Non posso pensare che Mourinho abbia detto ai suoi ‘tutti dietro e poi vediamo che succede’. A volte certe prestazioni non riescono, l’Inter ti costringe a stare dietro, attacca con diversi uomini, c’è differenza tecnica in campo e senza quei 4 calciatori la Roma ha avuto maggiori difficoltà”.

“Quando si analizza una partita le variabili sono molteplici, ci può stare che in questo momento storico, con tanta stanchezza e tante assenze, Mourinho possa aver cercato di limitare i danni, anche per questioni di morale ed emotività del momento”

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Tifosi

San Siro, da brividi il settore ospiti e il coro iniziale dei tifosi giallorossi – VIDEO

Nonostante la sconfitta, i tifosi della Roma ci sono, sempre! Anche ieri sera a San Siro erano presenti oltre 5 mila supporters giallorossi che hanno spesso sovrastato nel corso del match il rumore dei tifosi nerazzurri e i fischi indirizzati soprattutto a Lukaku, cantando a squarciagola i cori per la squadra capitolina.

Da brividi il coro ‘Roma Roma Roma‘ intonato prima del match, che è risuonato in un Meazza stracolmo (presenti oltre 73 mila spettatori) come se la Roma avesse giocato in casa.

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Rassegna stampa

Inter-Roma 1-0, le pagelle dei giornali

La Roma è uscita sconfitta a Milano per 1-0, dopo aver eretto un muro difensivo per 80 minuti, i giallorossi sono capitolati al gol di Thuram. Ecco le pagelle dei quotidiani:

LA GAZZETTA DELLO SPORT

ROMA (3-5-2): Rui Patricio 6.5; Mancini 6, Llorente 6, Ndicka 6; Kristensen 5, Cristante 6.5, Paredes 5 (89′ Azmoun SV), Bove 6 (84′ Aouar SV), Zalewski 5.5 (74′ Celik 6); El Shaarawy 5 (84′ Belotti SV), Lukaku 4.5. Allenatore: Mourinho 5

IL CORRIERE DELLO SPORT

ROMA (3-5-2): Rui Patricio 5.5; Mancini 6, Llorente 6, Ndicka 5.5; Kristensen 5, Cristante 6, Paredes 5.5 (89′ Azmoun SV), Bove 6.5 (84′ Aouar SV), Zalewski 5 (74′ Celik 5.5); El Shaarawy 5.5 (84′ Belotti SV), Lukaku 5. Allenatore: Mourinho 6

IL TEMPO

ROMA (3-5-2): Rui Patricio 6; Mancini 5, Llorente 5, Ndicka 5.5; Kristensen 4, Cristante 6, Paredes 5 (89′ Azmoun SV), Bove 5.5 (84′ Aouar SV), Zalewski 5 (74′ Celik 6); El Shaarawy 5 (84′ Belotti SV), Lukaku 5.5. Allenatore: Mourinho 6

IL MESSAGGERO

ROMA (3-5-2): Rui Patricio 6.5; Mancini 6.5, Llorente 5.5, Ndicka 6; Kristensen 5, Cristante 6, Paredes 5.5 (89′ Azmoun SV), Bove 6.5 (84′ Aouar SV), Zalewski 5 (74′ Celik 5); El Shaarawy 6 (84′ Belotti SV), Lukaku 5. Allenatore: Mourinho 5.5

LEGGO

ROMA (3-5-2): Rui Patricio 6; Mancini 6.5, Llorente 6, Ndicka 6; Kristensen 5, Cristante 6.5, Paredes 5.5(89′ Azmoun SV), Bove 6.5 (84′ Aouar SV), Zalewski 5.5 (74′ Celik SV); El Shaarawy 5.5 (84′ Belotti SV), Lukaku 5.5. Allenatore: Mourinho 6

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Infermeria

Roma, con il Lecce tornano Spinazzola e Dybala ma sarà emergenza centrocampo

Dopo la sconfitta di ieri sera a San Siro, la quarta in campionato, la Roma oggi riposerà e domani tornerà in campo a Trigoria per iniziare a preparare la sfida contro il Lecce di domenica prossima.

Una settimana tipo per recuperare ed allenarsi al 100% senza infrasettimanali, prima di un altro decisivo terzetto di sfide tra campionato ed Europa League. Se con lo Slavia Praga a due giorni dal derby, Mourinho potrebbe operare un ampio turnover (anche se vincendo la Roma sarebbe qualificata matematicamente da prima a due giornate dal termine del girone), in campionato i giallorossi non possono più sbagliare.

Lecce e Lazio prima della nuova sosta per le nazionali sono due gare che vanno portate a casa. Mou recupererà Spinazzola, appiedato da un affaticamento muscolare e soprattutto Paulo Dybala che negli ultimi giorni sta meglio, non ha avuto necessità di fare ulteriori esami e contro i salentini tornerà a disposizione, probabilmente dall’inizio per testare realmente le condizioni del ginocchio toccato duro da Prati, a Cagliari, lo scorso 8 ottobre.

Pellegrini rimarrà ancora out, mistero invece sulle reali condizioni di Smalling e Sanches. Il portoghese da giorni si allena individualmente sul campo, forse rientrerà in gruppo questa settimana ma il suo impiego nelle prossime sfide è improbabile, dal momento che è fermo da metà settembre ufficialmente solo per un quadro pre-lesivo. Con il Lecce squalificato anche Paredes, di fatto Mou avrà a disposizione solo Aouar, Bove e Cristante, più il giovane Pagano. Un’altra emergenza da affrontare.