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La rivoluzione di Mou: difesa a quattro, silenzio e zero titolari

José Mourinho non parla dal 14 dicembre, alla vigilia della partenza della Roma per il ritiro in Algarve. E «rischia» di non farlo fino al 11 gennaio, quando dovrebbe ripresentarsi davanti ai microfoni per la sfida di Coppa Italia contro il Genoa. Uno scenario plausibile, vista la doppia squalifica che lo vedrà assente illustre in panchina nelle sfide contro Bologna e Milan. L’offerta del Portogallo non è stata rispedita al mittente, ma è stato fatto capire come le priorità adesso siano altre, in primis il contratto che lo lega alla Roma fino al 2024. Ma non è escluso che la sponda involontaria delle federazione portoghese non riesca paradossalmente ad avvicinarlo ancor di più ad un futuro sulla panchina giallorossa. Mourinho vuole di più, sia dai calciatori presenti in rosa sia dal club. Investimenti, giocatori pronti per alzare il livello di competitività della sua Roma. Solbakken, i ritorni di Dybala e Wijnaldum e magari Frattesi: quattro profili che possono cambiare volto alla squadra.

Come scrive la Repubblica, chi lo ha ritrovato dopo il Giappone lo descrive meno incline allo scherzo, concentrato e molto esigente in allenamento. Lo Special One chiede voglia, intensità, personalità, per questo ha mandato un messaggio forte e chiaro: attenzione a considerarsi certi di una maglia da titolare, non ci sono più intoccabili. Tra acquisti, rientri e possibile ritorno alla difesa a 4, il portoghese ha davvero la possibilità di stravolgere la Roma. E così, mentre sprona tutti a fare meglio, è lì che aspetta segnali tangibili, dal campo e dal mercato.

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Calciomercato

Torino: prove d’intesa per Shomurodov

Il centrocampista di peso è una delle priorità di mercato del Torino ma, dopo l’infortunio di Pietro Pellegri, è diventata ancor più una necessità trovare anche un altro attaccante: M’Bala Nzola dello Spezia è uno dei principali obiettivi, così come Walid Cheddira del Bari, ma Vagnati prosegue anche il corteggiamento a Eldor Shomurodov, attaccante che nella Roma sta trovando poco spazio. Come riferisce Tuttosport, l’uzbeko era stato seguito anche in passato dal direttore tecnico granata che ora è tornato in pressing su di lui.

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Pellegrini, una vita da indispensabile: per José è “doppio”

C’è un altro punto fermo per José Mourinho oltre a Paulo Dybala. Si chiama Lorenzo Pellegrini. Il capitano non è mai rimasto a guardare in campionato se non a causa di un infortunio contro Sassuolo e Torino. Mou non può farne a meno perché lui, come Dybala, è in grado di dare una percentuale consistente di imprevedibilità che manca alla squadra. I primi tre mesi della stagione in corso sono stati sottotono e solo a fasi alterne è riuscito a esprimere tutto il potenziale. Ma la sua maturità tattica, visione di gioco e qualità sono comunque state indispensabili per dare maggiore fluidità alla manovra di Mourinho. Non è un caso se il peggior periodo della Roma da agosto a novembre sia stato quando lui è mancato contro Lazio, Sassuolo e Torino. Pellegrini è certo del posto nello scacchiere di Mourinho a prescindere dal modulo che utilizzerà. Nella difesa a tre può ricoprire sia il ruolo di mediano sia quello di trequartista, in quella a quattro (4-2-3 -1) esterno sulla trequarti. Mourinho nell’ultimo anno e mezzo, un po’ per necessità, ha provato a cucirgli addosso il compito di rifinitore allontanandolo dalla porta. Lorenzo si è adattato, ma l’ideale sarebbe giocare a ridosso dell’area avversaria per ritrovare la confidenza con il gol.

Come scrive il Messaggero, quest’anno è fermo a quota quattro, pochi per un giocatore con le sue caratteristiche. Alla ripresa contro il Bologna tornerà tirato a lucido. Intanto, la vicenda Karsdorp si arricchisce di un nuovo capitolo. In un’intervista a calciomercato.it l’avvocato del giocatore Salvatore Civale ha precisato: «Non ci sono più le condizioni per una sua serena permanenza. La Roma viene criticata per un atteggiamento omissivo di tutela del calciatore. Poteva prendere le distanze specificando che la società non aveva nulla contro il calciatore». La Roma ha firmato lo Sports for Climate Action Framework delle Nazioni Unite. Lo scopo è individuare un percorso nella comunità sportiva globale al fine di apportare cambiamenti a lungo termine generando consapevolezza e azioni concrete sul clima.

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Calciomercato

Questione di rinnovo: El Shaarawy lo vuole, ma la Roma tace

La situazione è piuttosto chiara: Stephan El Shaarawy ha un contratto in scadenza nel 2023 e la Roma ha l’opzione per poterlo rinnovare entro il 30 maggio. Fosse per lui, avrebbe già discusso il rinnovo e, a 30 anni, avrebbe anche fatto un ragionamento diverso, puntando su se stesso e su una scelta di vita.

Come scrive il Corriere dello Sport, nessun problema a rivedere l’ingaggio da oltre 3 milioni, perché a Roma sta bene, perché sente la Roma come una seconda pelle ed è convinto di riuscire a ritagliarsi il suo spazio. La questione, però, non è solo nelle mani di Stephan: c’è Mourinho, che lo considera una valida alternativa quando sta bene, e c’è la società, che di rinnovo non ne ha mai parlato e, anzi, è disposta ad ascoltare eventuali offerte se dovessero arrivare nelle prossime settimane.

Quello che succederà nelle prossime settimane si vedrà. Un giocatore della sua esperienza potrebbe far gola a molti club. In Italia e all’estero. Se poi, come sembra, la Roma in futuro punterà di nuovo sul 4-2-3-1 per lui si potrebbe spalancare porte ancora più importanti: è un modulo che conosce bene, l’esterno nei tre trequartisti è un ruolo a lui congeniale che, tra l’altro, gli consentirebbe di tirare in porta con più continuità.

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Rassegna stampa

Frattesi e la Roma: battaglia sulle cifre

C’è una sola operazione di mercato che la Roma può ancora sperare di portare a termine a gennaio. Complicata, sicuramente, ma che resta in piedi per la determinazione con la quale la società giallorossa vuole riportare a casa il prodotto del vivaio. La stessa determinazione con la quale il giocatore indirizza la sua cessione verso il ritorno a casa. Roma e Sassuolo si studiano, si mandano messaggi, si parlano attraverso intermediari. Si tratta sulle quotazioni dei giocatori inseriti nell’operazione: Frattesi da una parte, Bove e Volpato dall’altra, mentre Tiago Pinto non ha voluto prendere in considerazione la cessione di Tahirovic.

Come scrive il Corriere dello Sport, la Roma dalla scorsa estate non condivide la valutazione che il Sassuolo da a Frattesi, tanto che valuta i due giovani da inserire nell’operazione la stessa cifra, vale a dire 30/35 milioni. Tiago Pinto non è affatto convinto di voler rinunciare a Bove e Volpato, in particolare all’attaccante assistito da Totti. Per entrambi comunque sarà inserito un diritto di recompra.

La Roma inoltre ha sempre il vantaggio di scalare dalla quotazione di Frattesi il 30 per cento sulla futura rivendita. Vale a dire 9/10 milioni. Nel rispetto del Fair Play Finanziario, la società giallorossa non può mettere sul piatto della bilancia un conguaglio economico, salvo racimolare dei soldi da qualche cessione. Shomurodov piace alla Cremonese e nelle ultime ore c’è stato un ritorno di fiamma del Torino. Per Karsdorp si sta muovendo il Fulham, ma non è facile ipotizzare un trasferimento a titolo definitivo, senza il quale Tiago Pinto non è intenzionato a trattare. Inoltre c’è anche il discorso del monte ingaggi a complicare l’operazione per gennaio. La Roma ha concordato con l’Uefa un piano di rientro molto rigoroso. Con il nuovo anno deve inserire a bilancio Wijnaldum e Solbakken. Avrebbe difficoltà ad aggiungere un altro ingaggio importante, senza considerarne almeno uno in uscita.

Frattesi continua a ribadire al Sassuolo che vuole solo la Roma, anche se ci sono stati sondaggi per lui anche da parte di Napoli, Inter e importanti club inglesi. E in ogni caso resta il primo obiettivo della società giallorossa per giugno. Tiago Pinto aspetta la prossima mossa di Carnevali, che ha manifestato interesse nei confronti dei due giovani giallorossi e che darà sempre la priorità alla Roma. Il Sassuolo, dopo l’adeguamento contrattuale di fine agosto, ha promesso a Frattesi che lo cederà di fronte a un’offerta adeguata. In estate però la concorrenza potrebbe aumentare. L’Inter rischia di perdere Barella e Frattesi sembra sia considerato il principale candidato a prendere il suo posto. Ma Davide continua a considerare la Roma la sua priorità.

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Fiumicino, Dybala è sbarcato nella capitale: “Ho già parlato con Mourinho”

Paulo Dybala questa mattina è sbarcato nella capitale. L’argentino – che ha rinunciato a due giorni di ferie – è arrivato a Fiumicino in perfetto orario intorno alle 6.45 con un volo proveniente dall’Argentina. Volto sorridente, qualche autografo ad alcuni tifosi presenti e una fugace dichiarazione ai cronisti presenti: “Sto bene, ho già parlato con Mourinho”.

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Calciomercato

Civale (Avvocato Karsdorp): “La Roma ha svalutato un suo asset, Mourinho ha sbagliato! Rick non può restare nella capitale”

Salvatore Civale, legale che rappresenta Rick Karsdorp, è intervenuto ai microfoni di Calciomercato.it in diretta sulla piattaforma TV Play. Queste le sue dichiarazioni in merito al caso dell’olandese dopo le dure parole espresse da Mourinho un mese e mezzo fa:

Senza andare troppo nei dettagli perché c’è un procedimento in corso e non posso, questa è una storia nata da un atteggiamento un po’ sbagliato di un tesserato molto famoso della AS Roma, non nuovo a queste azioni, ovvero José Mourinho. A seguito della penultima partita di campionato, ovvero Sassuolo-Roma, è intervenuto in conferenza stampa andando a incolpare il giocatore in qualche modo del rendimento negativo della sua squadra. Quando queste esternazioni arrivano da un personaggio del suo calibro e della sua fama si genera purtroppo un’atmosfera ostile intorno al giocatore, come avete sentito ha subito un’aggressione da parte di tifosi della Roma, di cui la autorità giudiziarie sono state informate, ha subito un’aggressione in aeroporto e anche sui social. Definire traditore un giocatore è un qualcosa di pesante e la società non ha preso provvedimenti per rasserenare gli animi. La società ha ritenuto più conveniente mantenere il silenzio sulla vicenda. C’è stato anche un intervento del sindacato mondiale dei calciatori, la FIFPro, con la società che sarebbe venuta meno all’obbligo di tutelare il suo calciatore, di non ledere i suoi diritti e la sua reputazione. Vedendo da esterno la vicenda è molto grave, anche perché come sappiamo non ci sono più gli estremi per una permanenza del ragazzo in quel di Roma, con un valore del cartellino anche deprezzato.

“È vero che Mourinho si è ben visto dal proferire il nome Karsdorp, ma le sue dichiarazioni sono state confermate dalle dichiarazioni dei giorni successivi di Tiago Pinto. Quando un calciatore si ritrova poi sotto casa 40-50 tifosi che lo spingono ad andare via poco importa se Mourinho ha indicato il nome del giocatore o meno, il punto è cosa ha fatto la società per tutelare il giocatore, questo è un punto che va chiarito. È stata poi la società a metterlo sul mercato, il ragazzo è un professionista, fin quando ci sono le condizioni di sicurezza fisica per lui e per la famiglia Karsdorp è pronto a dare il massimo impegno per rispettare il contratto. Poi il calcio non è una scienza esatta, non posso sapere se il trasferimento avverrà o meno. La Roma non intende regalarlo, questo è chiaro, quindi si vedrà. Tutte le società si muovono all’interno di un sistema normativo che gli consente delle azioni nei confronti dei calciatori e dell’allenatore, la normativa italiana è più pro società che pro lavoratori, non lo dico io ma tutti i giuristi. L’accordo collettivo in particolare firmato dalla Lega Serie A e l’Associazione Calciatori non tutela appieno i calciatori e quindi le società si permettono dei comportamenti un pochettino rischiosi, in tutti gli ambiti.”

“Il ragazzo ora sta meglio, ha passato dei momenti non facili, noi vediamo i calciatori come star, ma possono anche essere ragazzi fragili. Si è sempre allenato con professionalità, ma l’obbligo della società di prendersi cura del proprio dipendente non sta solo nel permettergli di allenarsi. Ci sono varie forme di discriminazione, l’aspetto principale di questa vicenda è stata la sicurezza della persona e dei suoi familiari, poi parliamo di una cosa oggetto di procedimento e non posso approfondire. Non mi sono mai occupato di una vicenda simile a questi livelli, ho visto vicende come quella di Lanzafame in Turchia aggredito su premeditazione del presidente della società, giocatori fatti allenare individualmente alle quattro di mattina… a questi livelli però non era mai successo. Abbiamo analizzato i comportamenti di Mourinho e non è la prima volta che usa elementi della rosa per distogliere l’attenzione da altri problemi. L’allenatore può esprimere i propri giudizi sui giocatori, io direi all’interno dello spogliatoio, poi tutto ciò che è in pubblico andrebbe regolato sulla base dell’equilibrio.

“In questo specifico caso non credo ci sia, alla situazione attuale, pericolo di rescissione del contratto – prosegue Civale – Chi ha offeso è Mourinho, vedo verosimile che se chi ha commesso un errore chiede scusa il calciatore sicuramente accetta. Il problema della società è che c’è un allenatore che non chiede scusa, non si sente in dovere di rispettare società e dirigenza, figuriamoci se può sentirsi in dovere di rispettare il calciatore. Qui nessuno accusa la Roma di aver compiuto azioni lesive nei confronti del calciatore, la Roma viene criticata per un atteggiamento omissivo della tutela del calciatore, che non solo è un calciatore ma è anche un asset economico.

“Il calciatore andava tutelato a mezzo stampa, ci sono diversi modi per impostare una comunicazione pubblica. La Roma avrebbe dovuto dire che Mourinho ha adottato un atteggiamento errato, ma c’erano anche altri modi, si poteva prendere le distanze dalle parole di Mourinho, rassicurare il calciatore. Su questa storia andava gettata acqua sul fuoco nell’interesse della Roma, perché tutti i club interessati al calciatori sanno che la Roma vorrebbe venderlo, che la Roma sta probabilmente cercando un sostituto e quindi è costretta a vendere il ragazzo a certe condizioni. Tutelando invece il ragazzo si sarebbe poi riusciti a venderlo ad altre condizioni. Dal punto di vista patrimoniale non cambia nulla, c’è ancora un contratto, dal punto di vista dell’asset quanto successo invece ne cambia il valore”.

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Calciomercato Roma, il Torino insiste per Shomurodov dopo l’infortunio di Pellegri

Il mercato della Roma comincia a muoversi sia in entrata che in uscita. Come riportato da Sky, il Torino, infatti, sta insistendo per portare Eldor Shomurodov alla corte di Ivan Juric. L’infortunio di Pellegri (lesione al bicipite femorale della coscia destra) ha complicato i piani in casa granata che ora stanno spingendo per arrivare al classe ’95 giallorosso che risulta essere il primo obiettivo per il reparto offensivo. In questa stagione l’uzbeko non è stato quasi mai chiamato in causa da José Mourinho (appena 151 minuti stagionali) realizzando solamente un gol, nella trasferta europea contro il Ludogorets.

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Esclusiva Retesport – Vivarini (Ex All. Frattesi): “Davide pronto per la Roma. Ad Ascoli me ne innamorai al primo sguardo” (AUDIO)

Vincenzo Vivarini, tecnico del Catanzaro, ha allenato Davide Frattesi all’Ascoli nel 2018 ed è intervenuto ai microfoni di Retesport per parlare del giovane centrocampista romano, nel mirino dei giallorossi in vista del mercato di gennaio: “Davide arrivò ad Ascoli dalla Primavera del Sassuolo, non aveva ancora giocato tra i professionisti, Frattesi ha una gamba di livello, ha una forza fisica incredibile, chiaramente doveva affinarsi sul piano tattico, ma era evidente la forza del ragazzo e me ne accorsi subito, me ne innamorai già ai primi allenamenti. Con me ha giocato sempre ad Ascoli, man mano che passava il tempo il ragazzo è andato in crescendo sotto l’aspetto della sostanza e della qualità.

“Di anno in anno è cresciuto, è sempre stato titolare in B e oggi in A, è evidente la sua personalità. L’aspetto che mi colpì è l’elemento fisico, l’intensità nella corsa, l’esplosività. E’ cresciuto tantissimo a livello di pensiero calcistico – aggiunge Vivarini – e anche nei suoi esordi ad Ascoli, sul piano tattico ha dimostrato di essere un calciatore evoluto”

Più adatto ad un centrocampo a tre o a due?
“Avendo le caratteristiche dell’incursore, deve esser libero di inserirsi. In un centrocampo a due rischia di rimanere un po’ bloccato. Oggi è cresciuto molto anche nel ricamare il gioco, nello scambio con i compagni”.

I margini di miglioramento? E’ pronto per la Roma?
“Ricordo che quell’anno ad Ascoli lo sfottevo tantissimo perchè arrivava spesso in zona gol ma non riusciva a segnare. Gli dicevo che era una mezzala da 10 gol a stagione e infatti lo sta diventando. Ricorda Nainggolan e Barella. E’ cresciuto tanto sul piano difensivo, nella fase di non possesso è un calciatore che aggredisce la palla e rincorre con una decisione straordinaria. Frattesi è un calciatore completo, non è forse un centrocampista da palleggio, ma sopperisce a questo piccolo limite con delle qualità importanti. Ha tutte le potenzialità per imporsi a Roma, è molto adatto al gioco di Mourinho, perfetto per le transizioni del gioco giallorosso e non mi meraviglia che sia entrato anche nel giro della Nazionale A di Roberto Mancini”.

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Calciomercato

Smalling, la Roma offre un biennale ma l’inglese vuole la Champions e non ha ancora deciso

Sono giorni di riflessione per Chris Smalling che nelle prossime settimane dovrà comunicare alla Roma i suoi piani per il futuro: l’accordo che lo lega al club scade a fine stagione e la dirigenza è in attesa di conoscere le sue intenzioni. Sul contratto del difensore è presente una clausola, esercitabile esclusivamente dal giocatore, che gli consentirebbe di prolungare per un’altra stagione.

Come scrive gazzetta.it, per avvalersi della clausola Smalling dovrà prima raggiungere il 50% di presenze stagionali. Il traguardo è vicino, ma le intenzioni del difensore sono tutt’altro che chiare. Inoltre, vorrebbe giocare la prossima Champions League. Nel frattempo da Trigoria hanno offerto un’ulteriore opzione al suo entourage: il club è pronto a mettere sul piatto due anni di contratto – anziché uno – con un ingaggio leggermente inferiore a quello percepito attualmente. Una proposta secca, non sono previsti rilanci e Smalling sta ancora valutando. Nelle scorse settimane l’Inter aveva preso informazioni, ma non è da escludere neanche l’ipotesi di un ritorno in patria.