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Allenamenti

Mou recupera Celik e Ibanez per Verona

La Roma è tornata a lavorare in vista della sfida di lunedì contro l’Hellas Verona. Buone notizie per Mourinho che recupera Celik – che si è allenato con una vistosa fasciatura sul ginocchio – e Ibanez, che tornerà titolare al Bentegodi.

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Rassegna stampa

Aria di derby. Mou in altalena: serve Zaniolo, ma Abraham e la difesa ci sono

Prossima tappa casalinga di Serie A all’Olimpico: il derby del 6 novembre. Se c’è una partita che sembra una congiunzione astrale, quella in cui – facendo gol – darebbe l’impressione di una maledizione che si cancella è proprio la Stracittadina. Non basta. Come scrive la Gazzetta dello Sport, al di là del passato, comunque, per Zaniolo c’è da segnare quella prima rete stagionale. Un’assenza che al momento lo zavorra psicologicamente. Se ci riuscirà lunedì a Verona tanto meglio. […] A segnare ci sono tornati Abraham e El Shaarawy. Avere ritrovato i gol degli attaccanti, per Mourinho, è un’ottima notizia. Per avere ottenuto ben otto vittorie di “corto muso”, in linea generale si può dire che la difesa della Roma tiene bene. Infatti la retroguardia di Mourinho è la quinta della Serie A, peraltro assai vicina al rendimento delle migliori.

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Rassegna stampa

Dybala continua il suo recupero sotto gli occhi dei Friedkin

Procede bene il recupero di Paulo Dybala. Come riporta il Corriere dello Sport, l’attaccante continua ad allenarsi individualmente in vista del Mondiale. L’argentino è stato sottoposto al trattamento dei fattori di crescita, secondo il protocollo Prp (Plasma ricco di piastrine): questo gli ha permesso di ridurre i tempi nella rigenerazione dei tessuti lesionati. Il recupero dalla lesione al retto femorale sinistro procede spedito. Tra circa una settimana ci sarà una nuova ecografia per monitorare i passi avanti svolti nella riabilitazione.

In particolare, durante la giornata di ieri, Dybala è stato seguito con attenzione anche da Mourinho e gli stessi Friedkin. Non è escluso che il rientro dell’argentino possa arrivare prima della gara contro il Torino, sempre che il recupero proceda spedito. Nonostante la possibile convocazione, è difficile poi ipotizzare una sua presenza da titolare: come spesso accade per questi infortuni il rientro dell’atleta è graduale. Considerando che il giorno dopo, il 14, Scaloni diramerà la lista dei 25 convocati per Qatar 2022.

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Rassegna stampa

Ricorso all’Uefa: Zaniolo spera nel Ludogorets

La Roma vuole che sia tolta a Nicolò Zaniolo l’ultima giornata di squalifica comminatagli dopo l’espulsione contro il Betis in casa lo scorso 6 Ottobre. Se il ricorso sarà accolto, come riporta la Gazzetta dello Sport, Mou potrà averlo giovedì contro il Ludogorets

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Le Voci di Retesport

Graziani a RS: “Tammy finalmente si è sbloccato ma Mou dia più spazio a Belotti” AUDIO

Felice che Abraham finalmente si sia sbloccato. I centravanti soffrono maledettamente, al di là delle dichiarazioni di facciata, quando non segnano per diverse partite consecutive. L’ho rivisto pienamente dentro il suo ruolo, sempre reattivo e il gol è stato una conseguenza”. Così Ciccio Graziani sul conto dell’inglese ai microfoni di Retesport.

L’ex attaccante giallorosso ha aggiunto: “Spero che Mourinho dia maggiore spazio a Belotti. Non capisco perchè ieri non l’abbia fatto giocare, poteva essere la gara adatta per far sbloccare anche il Gallo, che ancora non è quello che ho personalmente ammirato per anni a Torino, ma ha bisogno di giocare per trovare l’intesa con Abraham” ha concluso Graziani.

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APPROFONDIMENTI

Roma, bentornato pressing: la chiave è Camara e Mou rilancia gli esterni offensivi

FOCUS RS (di Francesco Oddo Casano) – Avversari diversi, strategie diverse. Josè Mourinho fa della lettura preventiva e della conseguente applicazione di direttive spesso diverse, il must assoluto del suo modo di allenare. Nessuno spartito precostituito, da ripetere a memoria sistematicamente. Attenzione e compattezza nella fase difensiva, intensità e sacrificio a partire dagli attaccanti nella sporcatura delle linee di passaggio avversarie, poi transizioni veloci, verticali, senza ricorso al giro palla orizzontale.

E’ sterile e noioso il dibattito calcistico sul gioco (bello o brutto che sia) della Roma da quando lo Special One siede sulla panchina giallorossa. Il lusitano ha più di 1000 panchine in carriera, tutto il mondo sa – in campo e fuori – come allena le sue squadre. Piaccia o non piaccia, è così. La Roma ovviamente non ha la qualità del Real Madrid, del suo primo Chelsea o dell’Inter del Triplete e qui nasce l’esigenza di provare a capire come Mou si stia adattando sempre di più ad un habitat calcistico che raramente gli è appartenuto.

Roma camaleontica

La Roma dà l’idea di essere un animale in continua mutazione. Lo scorso anno il passaggio dal 4-2-3-1 al 3-4-2-1 con l’arretramento in mediana di Mkhitaryan, vero artefice per intelligenza calcistica e movimenti del cambiamento in campo della squadra giallorossa. Pronti via, in questa prima parte di stagione invece complice l’infortunio di Wijnaldum in origine e di quello recente di Dybala, la squadra giallorossa ha già cambiato pelle tre volte. La chiave nuova delle ultimissime sfide è l’inserimento di Camara che ha portato la squadra ad alzare la linea del pressing, aspetto su cui più volte diversi calciatori, nelle scorse settimane, si sono espressi affermando a volte di ‘non riuscire a mostrare ciò che viene preparato dallo staff durante la settimana’.

A Genova contro la Samp, nel match casalingo col Napoli e ieri sera la Roma ha impostato la gara più o meno nella stessa maniera, lavorando su alcune ‘marcature‘ preventive, con la necessità della squadra di accorciare in avanti. Maggiore aggressività dei centrali – da qui alcune ammonizioni di troppo soprattutto di Mancini – ma anche scelte più offensive sugli esterni. Questo atteggiamento appare più confacente alle caratteristiche di alcuni calciatori chiave della Roma e permette alla squadra di evitare momenti di estrema passività rispetto alla manovra avversaria. Il dispendio fisico è chiaramente maggiore e forse andrebbe contemperato con alcuni cambi dalla panchina leggermente anticipati rispetto al 70′ di media.

Quinti offensivi

Lo scorso anno Mou disse “preferisco la difesa a 3 a quella a 5” alludendo alle caratteristiche dei quinti che non devono essere solo puri difensori. Zalewski ed El Shaarawy per gamba e capacità di saltare l’uomo, viste anche le difficoltà fisiche di Spinazzola, sono i calciatori che garantiscono di più al tecnico il mantenimento di un assetto con una difesa a tre pura. E’ chiaro che poi dipende anche dall’avversario e in questo senso sicuramente l’azzurro e Karsdorp rientreranno nelle rotazioni delle prossime sfide fino alla sosta.

Interessante ieri sera anche il movimento di Vina che, grazie all’abbassamento costante di Camara sulla linea dei centrali, andava ad allargarsi sull’esterno consentendo ad El Shaarawy di aggiungersi alla linea degli attaccanti. Una serie di strategie che rendono più fluida la dinamica di gioco e meno piatto lo sviluppo della manovra. Oltre al gol siglato, lascia ben sperare infine l’intesa ritrovata tra Pellegrini ed Abraham. Contro l’Helsinki i due calciatori hanno giocato molto più vicini, provando sistematicamente triangolazioni e movimenti che si erano visti per larga parte della scorsa stagione. Ora il rush finale prima della sosta Mondiale: in buona sostanza, saranno tutti utili da qui al Qatar.

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APPROFONDIMENTI

Pellegrini, ‘ritorno al passato’: meno gol ma più assist decisivi

IL PERSONAGGIO (di Nicolas Terriaca) – Lorenzo Pellegrini continua a disegnare calcio con i suoi assist. Il capitano giallorosso, infatti, anche nella gara di ieri contro l’Helsinki ha offerto un cross perfetto a Tammy Abraham che è tornato al gol. L’attaccante inglese non segnava da 8 gare, ma ci ha pensato Pellegrini ad offrirgli un pallone prezioso per farlo tornare ad esultare. Il 7 giallorosso in questo inizio di stagione sta segnando molto meno rispetto ad un anno fa: da 8 gol in 15 gare si è passati agli attuali 2. Stesso numero di partite giocate ma meno prolificità sotto porta. L’altro dato da evidenziare, però, è la crescita esponenziale degli assist serviti ai compagni: 7 in questa stagione rispetto ai 3 di un anno fa (furono 8 totali a fine annata). Pellegrini, tra campionato ed Europa League, ha ‘disegnato’ un assist ogni 184 minuti (dato migliore della sua carriera).

L’importanza di Pellegrini: i numeri del capitano della Roma

Senza gli assist non si fanno i gol, eppure questi ultimi attirano maggiormente l’attenzione del grande pubblico. Numeri alla mano, Pellegrini non ha iniziato la stagione nello stesso modo in cui aveva impressionato un anno fa, infatti, all’appello mancano 6 reti e l’incisività è minore: si è passati da un gol o un assist ogni 114 minuti agli attuali 143′. Il capitano giallorosso, però, nonostante sembri non attraversare un ottimo periodo di forma, si dimostra un calciatore fondamentale per Josè Mourinho.

In campionato su calcio piazzato, Pellegrini ha permesso a Smalling (3) e Ibanez (1) di realizzare 4 gol. Le reti del difensore inglese sono valse punti importanti contro Cremonese e Inter (4). La precisione e i ‘disegni’ del capitano della Roma permettono alla squadra di Mourinho di essere un costante pericolo sui calci piazzati (5 reti su 13 in campionato escludendo i calci di rigore). Il 7 giallorosso è anche il quinto giocatore di Serie A che ha servito almeno 15 assist in tutte le competizioni dall’inizio della scorsa stagione, insieme a Milinkovic-Savic (19), Leao (16), Barella (16) e Calhanoglu (15). In aggiunta, Pellegrini ha creato 7 grandi occasioni da gol in questo campionato (nessuno ha fatto meglio) ed è 4° in Serie A per passaggi chiave (27). ‘Se avessi 3 Pellegrini giocherebbero tutti e 3’. Parola di Josè.

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Interviste

Frattesi: “Sognavo la Roma”

“In ritiro era andato il mio fratello scarso, anzi scarsissimo. C’era stato il forte interessamento della Roma e quando la trattativa non si è concretizzata, ho mollato. Per la prima volta nella mia vita non riuscivo a reagire.” Queste le parole di Davide Frattesi, in uno stralcio di un’intervista ai microfoni de la Gazzetta dello Sport, in merito al mancato trasferimento in giallorosso della scorsa estate.

Il dispiacere era perchè voleva andare in un grande club o perchè si trattava della Roma?Perchè si trattava della Roma. Quando nel 2017 mi cedette, ci rimasi male. In estate intravedevo la possibilità di tornare a casa: i romani sono molto legati alla propria città. Era come vincere una sfida personale, dimostrare che si erano sbagliati. Poi, per fortuna, è scattato qualcosa e ho imparato che si deve sempre andare al 100%.”

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Rassegna stampa

A Verona tornano Zaniolo, Ibanez e Celik

Se non dovessero esserci imprevisti, Mourinho può considerare terminata l’emergenza sulla fascia destra. Dopo aver recuperato Karsdorp lo Special One riabbraccerà Celik. Dopodomani il turco dovrebbe partire per Verona. Difficilmente verrà mandato in campo dal primo minuto, ma il suo rientro in gruppo potrà rivelarsi prezioso. Da verificare le condizioni di Matic che verrà valutato a Trigoria.

Come scrive il Tempo, tornerà anche Zaniolo e anche Kumbulla potrebbe avere una chance per giocare. In caso di impiego dell’albanese stavolta sarebbe Smalling a fargli spazio. Pellegrini e compagni verranno accompagnati da un vero e proprio esodo: saranno 3mila i romanisti al seguito della squadra.

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Rassegna stampa

Helsinki-Roma 1-2, i voti dei giornali: torna l’asse Pellegrini-Abraham

La Roma vince ad Helsinki grazie alle reti di Abraham ed El Shaarawy. Finalmente gli attaccanti dunque, dopo un lungo digiuno complessivo nelle ultime partite. Ecco le valutazioni dei giornali sulla prestazione giallorossa:

LA GAZZETTA DELLO SPORT (A. PUGLIESE)

Rui Patricio 6,5; Mancini 5,5, Smalling 6,5, Vina 6; Zalewski 6, Camara 6, Cristante 6,5, El Shaarawy 6,5; Volpato 5,5, Pellegrini 6,5; Abraham 7. Subentrati: Faticanti SV, Shomurodov SV, Bove SV, Kumbulla SV, Spinazzola SV. Allenatore: Mourinho 6,5.

IL MESSAGGERO (A.ANGELONI)

Rui Patricio 6; Mancini 5, Smalling 6,5, Vina 6; Zalewski 6, Camara 6, Cristante 6,5, El Shaarawy 6,5; Volpato 6, Pellegrini 6,5; Abraham 7. Subentrati: Faticanti 6, Shomurodov 6, Bove 6, Kumbulla SV, Spinazzola SV. Allenatore: Mourinho 6,5.

IL TEMPO (F.BIAFORA)

Rui Patricio 5,5; Mancini 5,5, Smalling 6, Vina 6; Zalewski 5,5, Camara 5,5, Cristante 6,5, El Shaarawy 6; Volpato 6, Pellegrini 6,5; Abraham 7. Subentrati: Faticanti 6, Shomurodov 5,5, Bove 6, Kumbulla SV, Spinazzola SV. Allenatore: Mourinho 6.

CORRIERE DELLO SPORT (R.MAIDA)

Rui Patricio 6; Mancini 5, Smalling 6, Vina 6; Zalewski 6, Camara 6, Cristante 6,5, El Shaarawy 6,5; Volpato 5,5, Pellegrini 7; Abraham 7. Subentrati: Faticanti SV, Shomurodov SV, Bove SV, Kumbulla SV, Spinazzola SV. Allenatore: Mourinho 6.

CORRIERE DELLA SERA (G.PIACENTINI)

Rui Patricio 6; Mancini 5, Smalling 6, Vina 6; Zalewski 6, Camara 6, Cristante 6,5, El Shaarawy 6,5; Volpato 6, Pellegrini 6,5; Abraham 7. Subentrati: Faticanti SV, Shomurodov SV, Bove SV, Kumbulla SV, Spinazzola SV. Allenatore: Mourinho 6.

LA REPUBBLICA

Rui Patricio 6; Mancini 5, Smalling 6, Vina 6; Zalewski 6, Camara 6, Cristante 6, El Shaarawy 6,5; Volpato 5,5, Pellegrini 7; Abraham 6,5. Subentrati: Faticanti SV, Shomurodov SV, Bove SV, Kumbulla SV, Spinazzola SV. Allenatore: Mourinho 6.