Categorie
Rassegna stampa

Dybala, Abraham e… Ora Mourinho in attacco può davvero divertirsi

Una o due punte, con il trequartista o senza, i tre tenori alle spalle del centravanti. Come scrive La Gazzetta dello Sport, con l’arrivo di Belotti e la conferma di Shomurodov il reparto offensivo della Roma si è arricchito ulteriormente non solo a livello numerico, ma anche di scelte.

Le soluzioni a disposizione di Mourinho sono davvero tante, considerando che davanti ci sono ben 7 giocatori offensivi: i due centravanti Abraham Belotti a cui aggiungere poi i vari DybalaZanioloEl ShaarawyShomurodov Pellegrini, con quest’ultimo che balla tra la mediana e l’attacco. Un pacchetto offensivo dove ci sono tante scelte anche intercambiabili, visto e considerato che molti di questi giocatori possono fare il trequartista, ma anche la seconda punta o l’attaccante esterno.

È evidente come il modulo di riferimento sia ancora quello con la difesa a tre, in base alle sue varianti con cui Mourinho si è dilettato fino ad oggi: 3-4-2-1 che è poi l’assetto di base dei giallorossi, a cui l’allenatore portoghese ha associato prima il 3-4-1-2 e poi il 3-5-2. Con il modulo di base, il tridente offensivo è ancora composto da Dybala Zaniolo alle spalle di Abraham, con Pellegrini spostato più basso, a palleggiare in mezzo al campo.

Ma in panchina c’è un altro tridente, che potrebbe tranquillamente essere titolare in molte squadre di serie A: Shomurodov ed El Shaarawy in supporto del GalloBelotti. Tridenti che possono essere anche mixati, a seconda delle necessità in corsa

Categorie
Rassegna stampa

Roma, Pinto inarrestabile: presto accordo definitivo per Solbakken

Il calciomercato, scintillante per la Roma, è finito da qualche ora. Ma Tiago Pinto di smettere di fare operazioni non ne vuole proprio sapere. Mentre lavora per piazzare gli esuberi rimasti nei campionati che ancora devono chiudere la finestra di mercato, il general manager programma i prossimi innesti. Il primo della lista è senz’altro Ola Solbakken. L’ala del Bodo/Glimt e la Roma hanno un accordo di massima, a breve potrebbe esserci quello totale, quindi anche con il club norvegese. Lo scrive La Repubblica.

Categorie
Rassegna stampa

Pazzi di Joya, ma il vero colpo è stato Zaniolo

Alzi la mano il romanista che, tre mesi fa, non avrebbe firmato una cambiale in bianco per avere anche uno solo dei colpi giallorossi dell’estate. E invece – scrive Il Tempo – i silenziosissimi Friedkin hanno messo nelle mani di Mourinho (bravissimo anche lui a trasmettere fiducia e stimolarli nel modo giusto) una Roma davvero molto competitiva: spendendo poco, alzando chiaramente il monte ingaggi, ma piazzando bene quasi tutti gli esuberi.

Inutile tornare sul colpo Dybala che ha fatto tornare in mente al popolo giallorosso vecchi brividi legati all’arrivo di Batigol, così come provare a spiegare ai meno addentro ai lavori cosa è significato bissare quell’acquisto con il tesseramento di Wijnaldum: l’uomo al quale Mou è pronto a consegnare le chiavi della sua Roma una volta smaltito il brutto infortunio che lo ha visto protagonista subito dopo l’esordio ufficiale (perché la sfiga a Roma non va mai in ferie).

Poi innesti di qualità assoluta, di quelli che fanno meno rumore ma si sentono eccome in mezzo al campo: Matic su tutti, ma anche Celik pronto a prendere il testimone da Karsdorp sulla fascia esterna del campo e Belotti in extremis per avere un’altra scelta offensiva.

E poi conferme importanti che consolidano una rosa in grado di alzare drasticamente l’asticella delle ambizioni in questa stagione appena iniziata: il rientro di Spinazzola, la conferma di Zalewski, ma anche Smalling e Cristante. Il tutto perdendo “solo” Mkhitaryan (unico titolare vero) e Veretout che Mou aveva spesso fatto accomodare in panchina.

Ma il vero colpo, al netto del recente infortunio alla spalla, è stato riuscire a trattenere Zaniolo in giallorosso. Nicolò può dare lo strappo, quel surplus fisico in più che serve a questo gruppo partito a testa bassa e che si ritrova dopo quattro giornate in vetta alla classifica di serie A.

Categorie
Esclusive

Esclusiva Retesport – Di Michele: “A Udine sarà difficile. Roma progetto ambizioso ma per lo Scudetto manca qualcosa.”

David Di Michele, ex attaccante dell’Udinese, è intervenuto ai microfoni di Retesport nel corso del programma pomeridiano 1927: “Sarà difficile a Udine, i bianconeri sono una piccola bestia nera della Roma soprattutto in trasferta. E’ una squadra tosta fisicamente, arcigna, la Roma dovrà andare lì con grande concentrazione altrimenti rischia di soffrire, come accaduto lo scorso anno. La Roma resta comunque favorita”.

Un pensiero sul nuovo tecnico dell’Udinese?
“Sottil ha fatto molto bene in questi ultimi anni da Catania a Ascoli, si è meritato questa fiducia dell’Udinese, è un ragazzo che lavora bene. Cioffi aveva fatto un ottimo lavoro, portando gioco e tranquillità, con Sottil – pur giocando allo stesso modo con il 3-5-2 – l’Udinese oggi tiene di più al possesso del pallone, per poi attaccare la profondità con Pereyra, Deulofeu e Beto, rispetto allo scorso anno dove l’Udinese giocava prettamente con le ripartenze”.

I giallorossi sono da Scudetto?
“La Roma sta dimostrando di avere un grande gruppo, una grande mentalità sostenuta da un manager straordinario come Mourinho. Manca qualcosa a livello di rosa per competere forse fino in fondo per lo Scudetto, manca qualcosa in difesa numericamente e a centrocampo qualcosa sul piano delle caratteristiche: Matic e Cristante dal punto di vista del dinamismo e dell’aggressione a mio giudizio possono andare in difficoltà”.

Belotti?
“Penso abbia fatto la scelta giusta, perchè la Roma in questa fase storica è un progetto ambizioso, allettante, che sta investendo per tornare al top in A e in Europa. Ha fatto una scelta particolare, perchè ha un solo anno di contratto sicuro con rinnovo per due stagioni, se lo dovrà conquistare sul campo, dimostra grande ambizioni”

Zaniolo?
“Era partito alla grande, sul piano fisico e anche dal punto di vista dell’atteggiamento. Peccato gli sia capitato questo problema alla spalla nel momento migliore, perchè era il giocatore che dava ritmo e strappo offensivo alla Roma. Vedere lui con Dybala e Abraham al top della condizione sarebbe stato un bel vedere per noi tifosi della Roma già in questa prima fase, ma quando tornerà ci dimostrerà tutto il suo valore. Può essere l’anno della sua consacrazione”.

Categorie
Interviste

Belotti: “Roma era la mia priorità. Puntiamo a vincere tutte le partite. Concorrenza con Abraham? Mi stimola a migliorare”

CONFERENZA STAMPA – Le parole di Andrea Belotti nella conferenza di presentazione a Trigoria

Tiago Pinto: “Siamo qui per presentare Belotti, è già entrato con il Monza e ha sfiorato il gol. Voglio due tre cose: portare un giocatore italiano della Nazionale alla Roma ci ha permesso di migliorare la nostra rosa, ma è molto importante per me dire il modo, l’atteggiamento di Andrea e dei suoi collaboratori è stato molto importante, la sua voglia di venire qui è divenuta pubblica. Inutile parlare della sua qualità, i gol segnati parlano per lui, penso sia importante per noi portare giocatori che sentono la maglia, che vogliono giocare qui, Andrea è un esempio per questo, sarà molto felice a Roma, adesso è il mio compito renderlo felice qui. Grazie”

Solo 8 gol lo scorso anno rispetto a sette anni in doppia cifra. Quali sono le tue riflessioni?
“L’anno scorso rispetto agli altri anni ho avuto una stagione turbolenta, ho avuto degli infortuni, gran parte sono stati accidentali, non muscolari. Il primo è stato un calcio sul perone, accidentale dunque, uno è stato muscolare del flessore, l’altro un pestone sulla caviglia. Mi hanno tenuto fuori un po’ di più rispetto alle altre stagioni. Non è mai facile quando prendi condizione farti male e devi ripartire, è stato un sali scendi, ho giocato meno rispetto ai miei standard”

Hai passato un’estate strana, che sfida è per te la Roma?
“Ho passato un’estate strana sicuramente, anche a livello di mercato in generale è stata particolare, il mercato è iniziato tardi rispetto al solito, ci sono stati tanti giocatori svincolati a lungo tempo. La mia priorità era quella di venire a Roma perchè qui so di aver trovato un progetto importante, una squadra e una società con grandissime ambizioni ed era quello di cui avevo bisogno. Non cercavo tanto un contratto che mi tutelasse, quanto un progetto sportivo giusto per me. Sapevo che la Roma fosse l’opportunità migliore per me. Non c’ho pensato un attimo, la Roma è stata la mia priorità. E’ una grande squadra e so che c’è un giocatore forte come Abraham ma è uno stimolo in più per migliorarmi e in una grande squadra tutti sono forti”

Fisicamente come ti sei allenato? Come stai?
“E’ stata un’estate un po’ particolare, quando ho visto che la situazione si stava prolungando, ho preso un preparatore atletico per allenarmi perchè sapevo che ormai le stagioni e i precampionati erano iniziati. Sapevo che sarei arrivato in ritardo e dovevo farmi trovare subito pronto. Sono arrivato qui e con due allenamenti ho giocato 10 minuti, quindi posso dire che fisicamente sono apposto. Certo ci vorrà il suo tempo perchè c’è da affinare i meccanismi di squadra, quello che chiede il mister, però sono a disposizione e devo solo lavorare tanto”

Sei arrivato da cinque giorni, trovi una Roma prima in classifica e un grande entusiasmo del pubblico. Si può fare qualcosa in più del quarto posto in questo campionato?
“Sarà un campionato strano per via della sosta del Mondiale, penso sia un’opportunità per i giocatori che rimangono per mettersi subito in condizione, perchè poi da gennaio a giugno ci saranno tante partite. E’ una rosa ampia e ci sarà bisogno di tutti. L’obiettivo per la Roma penso sia vincere partita dopo partita. Siamo la Roma e io dal primo giorno che sono venuto qui ho percepito la voglia di vincere, anche solo in allenamento. Il messaggio deve sempre passare: la Roma può vincere tutte le partite. Poi quello che arriverà lo vedremo alla fine, però non bisogna mai porsi dei limiti”

Quando l’è stata prospettata l’ipotesi di venire alla Roma la prima volta? La festa per la Conference ha inciso sulla sua decisione di venire qui?
“C’è stato un primo contatto a Luglio con il diretto, ma era un primo interesse ma allo stesso tempo il parco attaccanti della Roma era al completo e il matrimonio non si poteva fare. Una decina di giorni fa il Direttore ci ha chiamati, si è informato su tutta la situazione ci ha chiesto di attendere 72 ore per prendere una decisione e io gli ho concesso subito questa possibilità, per come detto più volte la mia priorità era di venire alla Roma. Poi il Direttore dopo 72 ore ha richiamato ha espresso la sua volontà e in due-tre giorni si è fatto tutto. La festa l’ho vista, sono onesto, ed è stata molto bella, si è vista l’unione e l’amore che c’è tra Roma e tifosi, spettacolo fantastico”

Dopo tanti anni arrivi alla Roma e non sei certo di avere un posto da titolare. La convivenza con Abraham? Che sensazione ti ha dato ritrovare Dybala?
“Con Tammy la vedo come un’opportunità per migliorarmi, per crescere, so che è un attaccante di grande livello, mi stimola a fare sempre di più, giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento. La vedo una cosa positiva. Con Paulo ci siamo rivisti ed è stato bello ritrovarlo, le prime parole sono state più sul percorso che abbiamo fatto, siamo andati via insieme da Palermo, stavamo tutti e due a Torino ma in due squadre opposte e poi ci siamo ritrovati qui. Abbiamo parlato della nostra crescita, a Palermo eravamo ragazzini e ora abbiamo raggiunto un livello di maturità e personalità importanti”

L’accoglienza dello stadio quando sei entrato la prima volta e al tuo ingresso in campo, che sensazioni hai provato?
“Una sensazione magica, è stato bello vivere tutto quello che è successo, fin quando sono entrati i miei compagni ero in attesa e già sentivo i tifosi che mi cercavano. E’ stato come percepire l’affetto della gente sulla pelle. Quando sono entrato non mi aspettavo di beccare così tanta gente, un conto è sapere che c’è il tutto esaurito un conto è vederlo, vedere quella gente che mi incitava è stato bellissimo, poi l’atmosfera, l’inno prepartita, la vittoria l’entusiasmo è stato come vivere un sogno, se avessi segnato sarebbe stato perfetto, ma sicuramente è stato indimenticabile”

Categorie
NEWS

Roma, Kluivert al Valencia in prestito con diritto di riscatto

18:30 – Secondo quanto riferisce Sky Sport, Justin Kluivert si è trasferito al Valencia in prestito con diritto di riscatto da 15 milioni di euro. Il calciatore ha rinnovato fino al 2025.

17.10 – Nuovo aggiornamento su Kluivert: l’olandese si trasferisce in prestito secco al Valencia.

Kluivert al Fulham è un affare oramai saltato. I problemi burocratici che hanno coinvolto l’olandese per quanto riguarda il visto di lavoro, hanno fatto saltare i piani del giocatore ma soprattutto della Roma. La sua permanenza in maglia giallorossa dunque diventa una concreta possibilità. L’esterno offensivo è stato infatti reinserito nella lista presente sul sito ufficiale della Lega.

Ma attenzione alle ultime ore di mercato: l’olandese potrebbe finire da Gattuso al Valencia. In questi ultimi minuti i due club sono a colloquio per impostare al fotofinish l’operazione.

Categorie
NEWS

Camara: “Roma la prima scelta. Un onore giocare per Mourinho”

Mady Camara, nuovo centrompista della Roma, ha rilasciato una intervista ai canali del club. Queste le sue parole:

Che effetto ti fa essere un nuovo giocatore della Roma?

Vorrei ringraziare tutte le persone che mi sono state accanto fino a questo momento. Sono molto contento di essere alla Roma.

Una trattativa che si è conclusa praticamente ad un passo dalla chiusura. Ci racconti com’è andata? 

Ci sono state diverse conversazioni e diverse offerte, ma la Roma è sempre stata la prima scelta. Volevo giocare qui.

Adesso come ti immagini la Serie A?

Ovviamente i campionati sono diversi tra loro. Ho già affrontato il Milan.. so che la Serie A non è un campionato semplice. Bisogna lavorare e credere in quello che si fa. Poi, con il lavoro, i risultati arrivano.

Come pensi sarà lavorare con Mourinho? 

È un onore per me poter lavorare con uno dei migliori allenatori del mondo.

Categorie
NEWS

Roma, nuovo colpo in prospettiva: ecco Majchrzak

In queste ultime ore di mercato, la Roma si regala un colpo di prospettiva. Come fa sapere il club sui suoi account social, infatti, è stato tesserato il giovane attaccante Jordan Aleksander Majchrzak, classe 2004, sarà un nuovo rinforzo per la Primavera di mitser Guidi. L’attaccate polacco proviene dal Legia Varsavia.

Categorie
Calciomercato

LIVE – Roma, ultimo giorno di mercato: il Monza su Shomurodov, Pinto cerca il centrale e inserisce Kluivert in lista

Ultime ore di un mercato intenso per la Roma tra entrate e uscite. Dopo aver salutato Diawara e ufficializzato Camara, Tiago Pinto è alle prese con le ultime operazioni di mercato: si cerca un’opzione low cost per regalare un difensore centrale a Mourinho, ma anche trovare una squadra a Justin Kluivert dopo essere sfumata la pista Fulham.

Qui tutti gli aggiornamenti sulle trattative della Roma in queste ultime ore di mercato.

CRONACA LIVE MERCATO

Ore 12.00 – Dopo la trattativa sfumata col Fulham, la Roma ha reinserito Justin Kluivert nella lista Serie A. Il giocatore – salvo ultime sorprese di mercato – potrebbe quindi anche essere convocato per la sfida contro l’Udinese.

Ore 10.00 – Pinto cerca una soluzione per Justin Kluivert: Sampdoria, Sassuolo, Espanyol, Galatasaray e Sporting Lisbona sono interessate al giocatore. Difficile riuscire a chiudere l’operazione in poche ore.

Ore 9.30 – La Roma è alla ricerca di un difensore centrale. Acerbi non interessa, resta viva l’ipotesi Tanganga del Tottenham mentre sfuma a pista Diallo che si trasferisce al Lipsia.

Ore 9.00 – Tra la Roma e Solbakken non è ancora finita. I giallorossi avrebbero ripreso i contatti con l’ala norvegese ma per un suo possibile arrivo nella Capitale se ne parlerà per gennaio 2023.

Ore 8.30 – Il Monza di Galliani vuole un altro centravanti. Occhi su Eldor Shomurodov: il club proverà a formulare un’offerta in queste ultime ore di mercato.

Categorie
Rassegna stampa

Una difesa all’attacco: Smalling e Ibanez, un muro che fa gol. Così la Roma vola

Il campionato lo vince la squadra che ha la difesa migliore, scrive La Gazzetta dello Sport. Se a questo concetto si aggiungesse anche il fatto che i giocatori della retroguardia si divertono a fare gol spesso e volentieri, allora potremmo anche dire che la Roma si stia avvicinando alla quadratura del cerchio.

Basti pensare che nelle prime quattro giornate del campionato la Roma ha subito solo un gol, e neppure su azione. A battere Rui Patricio, infatti, è stata semplicemente una straordinaria punizione di Vlahovic.

In questo XXI secolo, in fondo, è successo finora soltanto quattro volte per lo stesso numero di turni giocati, e precisamente nelle stagioni 2007-08, 2013-14, 2014-15 e 2017-18. Non solo, una rete da raccogliere dentro al sacco in 360 minuti giocati (più i recuperi) era successo nella storia del club giallorosso solo altre quattro volte, cioè nel 1962-63, nel 1991-92, nel 2013-14 e 2014-15.

Tutto questo perché, grazie alla cura Mourinho, agli avversari sono stati concessi soltanto nove conclusioni nello specchio della porta. Ma questo gruppo adesso sta dimostrando anche altro, visto che quella dello Special One, in questo inizio di stagione, è diventata anche una difesa d’attacco.

Infatti, delle sei reti finora messe a segno dai giallorossi, un terzo sono a cura del reparto arretrato: quello di Smalling contro la Cremonese e quello di Ibanezcontro il Monza, martedì scorso.

D’altronde, lo stesso Mourinho ha detto su di lui come sia migliorato moltissimo:“Rispetto a un anno fa sembra un altro giocatore, anche per il modo con cui comincia l’azione”. Proprio vero.

Smalling, comunque, non si tirerà certo indietro, perché in fondo al cuore nutre ancora la speranza di una chiamata “last minute” dell’Inghilterra per il Mondiale.