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Calciomercato

Guedes, troppo alte le pretese del Valencia. Affare in stand-by

Gonçalo Guedes da giorni è uno dei nomi più caldi nel mercato in entrata della Roma. Come riferisce Matteo Moretto dalla Spagna, il Valencia per ora non abbassa le pretese economiche per il portoghese, pretendendo solo cash. Difficile trovare un’intesa su queste basi e il ragazzo interessa anche in Premier League.

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Calciomercato

Roma, interesse per Berardi se parte Zaniolo

Continua a tenere banco la questione Zaniolo in casa Roma. Come riferisce La Repubblica se il giovane talento giallorosso dovesse partire, il sostituto potrebbe essere Domenico Berardi del Sassuolo, da tempo accostato ai giallorossi.

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Veretout-Kluivert, asse col Marsiglia. E c’è un altro tesoro

Se in entrata la Roma è ancora ferma a Matic, in uscita di lavoro da fare ce n’è forse anche di più scrive La Gazzetta dello Sport . Perché a Trigoria hanno l’esigenza di vendere, abbassare il monte-ingaggi e possibilmente portare anche in cassa soldi freschi, che possano andare a coprire le future operazioni volte a rinforzare il gruppo da dare a Mourinho per la sua seconda Roma. E l’asse privilegiato è quello con la Francia, in particolare con Marsiglia, da dove potrebbero arrivare gran parte dei milioni di euro del potenziale tesoretto. Stiamo parlando in tutto di una cinquantina di milioni, di cui circa 30 – appunto – in arrivo eventualmente dall’Olympique.

Al Marsiglia piacciono infatti sia Veretout sia Kluivert, due giocatori che per la Roma sono di troppo. Il primo non ha più un gran feeling con Mourinho, che ne farebbe volentieri a meno per avere al sui posto un giocatore più pronto e di maggiore affidamento. Dopo un inizio folgorante, la storia d’amore tra Veretout e la Roma si è rovinata soprattutto negli ultimi 6-7 mesi, quando tra rinnovo e pensieri il francese (che sta per diventare papà per la terza volta) si è un po’ perso.

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SONDAGGIO – Sei un po’ preoccupato per come sta andando il calciomercato, a sette giorni dal raduno ? VOTA!

Una settimana al raduno pre stagionale, la Roma si ritroverà per la preparazione tra Trigoria e il ritiro in Portogallo. Unico elemento nuovo sarà Nemanja Matic, aspettando le chiusure per Celik e Frattesi. 

Sei un po’ preoccupato per come sta andando questo calciomercato? 

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La Roma non si fa in sette giorni

Sette giorni di passione, con la Roma che cerca di ricostruirsi in fretta. José Mourinho, come tutti i tecnici, vorrebbe partire con un bel pezzo di squadra fatta e non sarà così. Per ora non è stato accontentato: dal 25 maggio, giorno della finale di Tirana (il trofeo della Conference League nel mese di giugno è stato visto, fotografato e abbracciato dai tifosi giallorossi in diversi punti della Capitale.

Ad oggi, scrive Il Messaggero, la società ha perso Mkhitaryan, più Olsen (che non era in rosa) e il secondo portiere Fuzato (più Florenzi) e ha ingaggiato Matic e Svilar (che non è stato ancora annunciato ufficialmente), in più ha lasciato esplodere la questioneZaniolo (e ieri non ha ricevuto risposte dal suo entourage), ribadendo al calciatore che ogni discussione sul rinnovo sarà congelata fino a settembre, procurando malumori – inevitabili – al ragazzo.

Il mercato ancora non è partito di slancio, ci sono alcune trattative in corso che ballano sul filo di qualche milione. Sette giorni per fare la Roma, o almeno una buona parte. Ci sarebbe la necessità di fare qualche altra cessione, illustre (Zaniolo) o meno (VeretoutKluivertDiawaraCalfaioriVillar) magari per evitare in futuro spiacevoli sorprese dalla Uefa, con la quale la Roma è in continuo contatto per raggiungere un accordo ed evitare sanzioni: si sa, la Roma, e non solo, dovrà rispettare alcuni paletti che da Nyon verrano messi, ma a Trigoria già sanno che al 30 giugno, il bilancio sarà in perdita.

Andranno aumentati i ricavi e abbassati i costi, questo il diktat per il futuro. La Uefa, dunque, può costituire un problema in prospettiva, non è la (sola) causa del mercato a rilento visto fino a questo momento. Una lentezza generalizzata, che non riguarda solo la Roma: girano pochi soldi e chi non ne ha troppi da spendere subito, fatica. Mou è agitato, aspetta e spera, ha fretta: conta di avere una rosa non extralarge, ma con gli uomini giusti, i rinforzi che ha chiesto e che la società gli ha garantito. Magari arriveranno, ma lui li voleva prima possibile, come era normale che fosse. Dovrà aspettare, invece.

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Caccia al gol, l’occasione sarebbe Belotti

I gol sono mancati alla prima Roma di Mourinho, sono il requisito principale che l’allenatore pretende dal mercato. Oltre al centrocampista offensivo, quindi, serve un attaccante puro che faciliti e alleggerisca il lavoro di Tammy Abraham, con il supporto intelligente di Pellegrini.

Gli attaccanti ancora liberi non mancano, partendo da Dybala che ancora non ha trovato un porto sicuro. Alla Roma – scrive Il Corriere dello Sport – è stato proposto intanto un altro svincolato: Andrea Belotti, che era stato cercato con insistenza l’estate scorsa. All’epoca la richiesta del Torino era stata giudicata eccessiva, 30 milioni, ma a parametro zero cambia tutto. 

Solo che nel frattempo è stato acquistato Abraham. E Bellotti, che ha anche una proposta del Monaco, è un centravanti puro. Se Mourinho valutasse che i due possono coesistere, sarebbe un’occasione interessante.

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La Repubblica: Mourinho inquieto. Ha fretta di allenare una Roma più forte

Non c’è giorno che non passi al telefono con Roma. Per informarsi, pianificare. Ma in ogni telefonata con Trigoria – scrive La Repubblica – è chiaro che José Mourinho abbia fretta. Molta fretta. Di cosa? Semplice: di veder migliorare la sua Roma. Vuole una squadra forte. Una base solida su cui costruire, con il lavoro, un gruppo pronto ad avvicinarsi alle grandi d’Italia.

Di questo parla, tutti i giorni, col general manager Tiago Pinto. Il 5 luglio sarà a Roma per l’inizio del lavoro e per la squadra che ha in testa manca ancora molto. Insomma, Mourinho è inquieto: certo, anche Napoli, Lazio e Milan sono ferme sul mercato, ma vede Juventus e Inter stringere per Pogba, Di Maria, Lukaku, sente allontanarsi ancora squadre già molto avanti rispetto alla sua, con una dimensione imparagonabile oggi a quella della Roma. Nessuno, come ripete lui stesso, gli aveva promesso un mercato da Manchester City: conosce i problemi di bilancio del club. Forse però sperava che la vittoria della Conference desse l’abbrivio per far qualcosa in più.

Invece prima di comprare bisogna vendere. Anche Zaniolo, ai ferri cortissimi col club. José ha già perso Mkhitaryan, e non l’ha presa bene. Ma ha guadagnato Matic, suo pretoriano da anni, e a ore avrà anche l’esterno Celik: col Lille balla appena un milione. Non basta, però. Alla Roma servono un difensore, due centrocampisti – uno sarà Frattesi, l’altro uno più offensivo, Aouar Sabitzer – poi un’ala. E un attaccante, se partisse Zaniolo.  Al suo posto Mourinho vuole Berardi del Sassuolo. Il portoghese Guedes – scuderia Mendes come lo Special – sarebbe la prima alternativa agli esterni offensivi, ma il Valencia lo valuta 40, la Roma 20.

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La Stampa: Juventus, mani su Zaniolo. McKennie, Rovella e Kean proposti a Mourinho

Trovano conferma le indiscrezioni sulla volontà della Juventus di regalare un attacco super a Massimiliano Allegri, sommando all’esperienza di Angel Di Maria gioventù di Nicolò Zaniolo. Non erano piste alternative, scrive La Stampa, i contatti sull’asse Roma-Torino proseguono, rasentando anzi per intensità quelli con il Chelsea che insiste per Matthijs de Ligt e che nei prossimi giorni, in un incontro già fissato, formulerà la sua offerta ufficiale: 100 milioni di euro comprensivi del valore d’una contropartita. Di primo acchito, viene spontaneo immaginare un nesso: il club incassa dai Blues e reinveste parte del ricavo sul gioiello di José Mourinho.

In realtà, l’operazione Zaniolo può decollare autonomamente e alla Continassa sono state studiate soluzioni ad hoc, senza arenarsi di fronte alla rigidità della Roma che, un po’ delusa e un po’ urtata dalle esternazioni allusive del ragazzo e del suo entourage, ribadisce di non voler accettare diktat su tempi e condizioni di rinnovo né di essere disposta a trattare la cessione su basi inferiori a 60 milioni di euro.

Il fatto è che a Trigoria, per quanto sinceramente duri, non possono ignorare i rischi di un mancato prolungamento o il fatto che Zaniolo sia ideale da sacrificare per mettere i conti a posto, garantendo una plusvalenza notevole ai Friedkin che stanno trattando con l’Uefa un piano di rientro finanziario. 

L’ad Maurizio Arrivabene e il ds Federico Cherubini hanno abbozzato una lista di contropartite da proporre per andare incontro senza svenarsi alla valutazione romanista – potrebbero interessare Weston McKennie, Moise Kean e Nicolò Rovella – e studiato una formula che ricalca quella di Chiesa, prestito oneroso con riscatto obbligato in modo da posporre un esborso cospicuo. A vantaggio della Juve anche il desiderio di Zaniolo di giocare in Italia e la consapevolezza di non avere, per adesso, concorrenti forti.

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La Roma baby in vendita: da Villar a Calafiori, Pinto prova a cedere i giovani per fare cassa

Una rosa intera da piazzare altrove e un tesoretto da accumulare per gli acquisti. Come la scorsa estate, la missione più complicata di Tiago Pinto (e di un po’ di tutti i colleghi delle big di Serie A) riguarda le cessioni.  L’ordine – scrive Il Tempo – è partito dai Friedkin, il gm romanista lo ripete ai procuratori che incontra e ad alcuni di loro ha proprio affidato il compito di portare offerte per i tesserati che non rientrano nei programmi di Mourinho, quasi tutti giovani.

Se la scorsa estate a Trigoria si contavano 35 esuberi, quest’anno non si arriva a 20 tesserati, che se partisse oggi la stagione verrebbero tenuti fuori rosa. Già ceduti Florenzi (Milan, si attende solo l’annuncio), Olsen (Aston Villa), Fuzato (Ibiza), Reynolds (Westerlo), Milanese e Ndiaye (Cremonese), ai quali si aggiunge Ciervo riscattato dal Sassuolo per 2 milioni.

Ma l’elenco di giocatori in vendita è ancora lungo. Ed è stato diviso in “categorie”. Detto che Zaniolo è un discorso a parte, ci sono quelli come Veretout (piace a Milan e Marsiglia), Carles Perez (Valencia, Villarreal e Bayer Leverkusen), Kluivert(Marsiglia, Nizza e Monaco), Diawara (Hertha Berlino, se non accetta la cessione resta comunque fuori rosa), El Shaarawy (Monza e Galatasaray) e Villar (Monza e vari club in Spagna) che possono portare parecchi milioni in cassa – si punta a incassarne oltre 20 – e un bel risparmio sul monte ingaggi.

Poi c’è un quartetto di ragazzi per i quali la Roma è pronta a valutare offerte: CalafioriDarboeFelix e Volpato. Per Calafiori la Cremonese sembra pronta a investire 3 milioni ma c’è anche il Basilea, Volpato potrebbe invece finire al Sassuolo nell’ambito dell’affare Frattesi, Felix partirà solo a titolo definitivo altrimenti Mourinho vorrebbe tenerlo in rosa, Darboe cerca offerte all’estero.

Rientrano al momento nei programmi del tecnico Bove e Missori. E infine arriva la lista dei baby in uscita, molti dei quali partiranno in prestito: fra questi ci sono ancora i rientranti Coric e Bianda, l’ex promessa Riccardi, più Bouah, Tripi, Louakima, Morichelli, Feratovic, Vicario, Providence, Pezzella e Voelkerling Persson. Insomma il lavoro non manca ma Pinto non si spaventa e continua a guidare tutti questi affari in prima linea.

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Per Celik manca solo un milione

Davide Frattesi vive in un limbo: vuole la Roma, ma il Sassuolo non lo libera. Nei prossimi giorni – scrive Il Messaggero – Tiago Pinto incontrerà l’agente del giocatore per limare alcuni dettagli sull’accordo che prevede un contratto di cinque anni a 2 milioni più bonus a salire.

In difesa, balla ancora un milione nella trattativa da Roma e Lille per Celik. Il giocatore ha trovato l’accordo con il club, ma non è libero di volare nella Capitale e sottoporsi alle visite mediche.