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Veretout-Roma, è finita. Ha rifiutato un rinnovo da quasi 4 milioni chiedendone sei: “Se non firmo, non gioco”

La tensione è altissima: la Roma è infuriata con Jordan Veretout. La separazione – scrive Il Corriere dello Sport – è scontata a fine stagione, anche a prezzi meno vantaggiosi di quanto suggerirebbe la valutazione di mercato di un bravo centrocampista. Ma José Mourinho, che si è confrontato con Tiago Pinto sul caso della festa di Montecarlo, valuta provvedimenti anche nel breve-medio periodo. Ogni scenario è aperto, al di là dell’indisponibilità momentanea che impedirà a Veretout di partecipare alla partita con la Sampdoria. 

Il Covid party della moglie Sabrina, che si è risentiva per gli inaccettabili insulti ricevuti via social ma ha candidamente ammesso di aver celebrato il compleanno in compagnia nonostante la consapevolezza di essere positiva al virus, è l’ultimo strappo di una situazione già compromessa.

Il motivo dello strappo è la trattativa per il rinnovo del contratto. Tiago Pito si era detto disposto a onorare a una promessa precedente alla sua gestione, prolungando l’accordo in scadenza 2024 a una cifra sui 3,5 milioni netti a stagione. Ma Veretout, secondo quanto emerge dalle parti, ha fatto saltare il tavolo perché voleva uno stipendio più alto: dopo aver valutato i contratti di Abraham e Pellegrini, i più pagati della squadra, voleva essere trattato alla stessa maniera, ritenendo di meritare 6 milioni. 

Non solo. Si racconta di un colloquio privato con Mourinho, nel quale il giocatore si è sfogato esprimendo concetti duri: “Se non ci mettiamo d’accordo sul contratto, non gioco più“. Veretout insomma ha deluso la Roma in campo e fuori, dopo le prime due stagioni in cui era stato uno dei migliori e dopo un grande inizio con Mourinho, che lo aveva addirittura lanciato nella nazionale francese.

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È tornato il ministro della Difesa: Smalling spalma e arriva fino al 2024

Il terzo campionato con la maglia della Roma era quello della verità per Chris Smalling. Contratto in scadenza nel giugno 2023, 32 anni compiuti, l’arrivo di Mourinho sulla panchina giallorossa. Un panorama da “lascia o raddoppia? “. Come scrive il Corriere della Sera, l’inizio ha dato forza a chi lo vedeva in calo: saltate le prime tre gare di campionato, debutto il 19 settembre con 14 minuti nella prima sconfitta stagionale a Verona (2-3), prima da titolare solo il 3 ottobre (Roma-Empoli 2-0) ma subito un altro stop. Chi credeva in lui, a partire dallo Specical One, ha dovuto aspettare quasi fino a dicembre, ma poi è stato ripagato. Dal 28 novembre, Smalling le ha giocate quasi tutte e il suo rendimento si è impennato. Il picco è arrivato nelle ultime quattro partite: un solo gol subito, nel pareggio 1-1 contro l’Udinese, e ben tre clean sheet (SpeziaAtalanta e Lazio) da dividere con Rui Patricio e i compagni di reparto. Smalling guadagna 3,8 milioni netti a stagione, con facili bonus che lo portano a 4. La scadenza 2023 rende di estrema attualità il suo contratto e Tiago Pinto ci sta lavorando, seguendo le indicazioni di Mourinho. La volontà della Roma è prolungare di un anno con una “spalmatura” fino al 2024 e aumento del bonus a rendimento per arrivare a circa 6 milioni per due stagioni.

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In Spagna vedono Guedes in giallorosso. A centrocampo piace lo svincolato Xeka

In anticipo rispetto alla fine della stagione, comincia a prendere la forma la Roma del futuro, scrive Il Corriere della Sera. Tiago Pinto e Mourinho hanno già le idee chiare su come muoversi per rinforzare la rosa, tenendo sempre un occhio ai conti. Per questo il primo acquisto sarà a parametro zero: Mile Svilar, 22 anni, portiere del Benfica, ha già sostenuto le visite mediche e arriverà per fare il vice di Rui Patricio.

Anche il secondo acquisto potrebbe essere uno svincolato: si tratta di Xeka, portoghese, centrocampista classe ’94, che ha deciso di non rinnovare il contratto con il Lille e di liberarsi a fine stagione. Motivo per cui Pinto negli ultimi tempi ha intensificato i contatti. Ha uno stipendio che rientra nei parametri (meno di 2 milioni netti) e potrebbe essere un ottimo sostituto dei partenti Veretout e Cristante, i cui sacrifici dovrebbero portare i soldi per arrivare al regista che cerca Mourinho, con Xhaka, Paredes e Maxime Lopez sempre in cima alla lista.

Novità arrivano dalla Spagna per un altro portoghese che piace a Mourinho: Gonçalo Guedes (11 gol) non rinnoverà con il Valencia. L’esterno classe ’96 è valutato circa 40 milioni di euro, ma il contratto in scadenza nel 2023 dovrebbe abbassarne il costo. È seguito da Mendes e anche questo potrebbe facilitare la trattativa. Altro nome accostato alla Roma per l’attacco è quello di Ekitike del Reims: vent’anni, dieci gol in 24 presenze, ha il contratto in scadenza nel 2024 e costa almeno 25 milioni.

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Da Svilar a Solbakken: la Roma riparte da “zero”

È il concetto che più infastidisce il gm Tiago Pintoperdere un giocatore a parametro zero. Non è quindi un caso, scrive Andrea Di Carlo su La Repubblica,  che l’unico calciatore in scadenza a giugno sia Mkhitaryan. Sugli altri, il gm giallorosso ha pianificato una serie di rinnovi e trattative per non perdere mai il pieno controllo sul cartellino: un lavoro meticoloso che porterà la Roma a far sentire la propria voce in caso di possibili cessioni. Ma allo stesso tempo non è escluso che qualche colpo per il futuro arrivi proprio dalla lunga lista di giocatori che a giugno saluteranno a zero i loro rispettivi club. La Roma osserva e ha iniziato da tempo a studiare tutte le occasioni che il prossimo mercato potrà offrire. Tiago Pinto ne ha subito approfittato, per esempio, per sistemare la questione legata al secondo portiere: sarà Mile Svilar, in uscita dal Benfica, ad affiancare Rui Patricio, con un contratto quinquennale a meno di un milione a stagione.

Passando alla difesa, il profilo di Ginter del Borussia M’Gladbach piace anche per la sua duttilità, visto che il tedesco se la cava egregiamente anche da mediano. Svanito il percorso che portava a Kamara, che lascerà il Marsiglia a zero con destinazione Premier League, gli occhi di Tiago Pinto per il centrocampo si sono posati da tempo su Xeka, mediano del Lille.

Per l’attacco sirene spagnole raccontavano di un contatto con l’entourage di Lacazette, in uscita dall’Arsenal, ma il francese scalda poco i cuori della squadra mercato giallorossa. Piace invece il profilo di Ola Solbakken del Bodø/Glimt, in scadenza di contratto a dicembre 2022. Esterno offensivo di piede mancino, ha mostrato proprio contro la Roma tutto il suo repertorio. Le esperienze finora non trionfali di Bjorkan, Berg e Botheim lontane dal sintetico norvegese hanno insospettito gli ammiratori a Trigoria dell’attaccante, ma l’interesse rimane comunque vivo.

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Tiago Pinto mette nel mirino Xeka

Parametri zero, rinnovi e piani per il futuro. Mentre Mourinho prepara alla trasferta con la Samp (out Veretout, è tornato Mancini) c’è Tiago Pinto che prova ad anticipare i tempi per evitare i problemi del passato, scrive Leggo. Dopo il portiereSvilar il dirigente ha messo nel mirino Xeka,centrocampista portoghese del Lille che si libererà gratuitamente a giugno e che viene seguito già da questo inverno. Non è il regista chiesto da Mou e né la versione pugliese di Xhaka ma può sostituire lo stessoVeretout (multato e col rischio di una causa milionaria col suo ex agente) e andrebbe a guadagnare meno di 2 milioni a stagione. Xeka ha già dato il suo gradimento. In attacco l’obiettivo numero uno è sempre Guedes che il Valencia ha messo sul mercato per 40 milioni e che ha come agente quel Mendes che a Trigoria conoscono bene. Sono tanti soldi, ma molto dipenderà dalle cessioni. Intanto sono pronte le proposte di rinnovo con spalmatura per Smalling e Mkhitaryan, tra i migliori in questa stagione. Per entrambi la scadenza verrebbe posticipata al 2024 con ingaggio leggermente ribassato.

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Il Settebello di Mou: da Rui a Tammy, le certezze della Roma

Sono i magnifici sette, quelli su cui Mourinho vuole ripartire per costruire la Roma del futuro, quella della prossima stagione, scrive La Gazzetta dello SportSette giocatori che per l’allenatore portoghese sono la base della sua squadra, l’ossatura per la sua seconda Roma. Da Rui Patricio adAbraham, passando poi per Smalling, Spinazzola, Oliveira, Pellegrini e Mkhitaryan. Sono i sette di cui Mourinho ha chiesto ovviamente la conferma, a prescindere da qualsiasi discorso di mercato o di rinnovo contrattuale. Di questo parla da tempo con Tiago Pinto, quando si mettono a tavolino per progettare la nuova stagione. Una lista in cui manca Zaniolo, è vero, per tutta una serie di motivi, ad iniziare da un contratto su cui bisognerà discutere per terminare con la corte serrata della Juventus, che ha messo l’attaccante giallorosso in cima ai suoi desideri.  Ci sono tre giocatori su cui Mou vuole costruire il suo reparto difensivo e sono – appunto – Rui Patricio, Smalling e Spinazzola. Considerando che il prossimo anno molto probabilmente si tornerà al 4-2-3-1, vuol dire di fatto più della metà del pacchetto arretrato. Rui Patricio si è confermato come un portiere affidabile, al netto di un paio di errori clamorosi. Mou di lui si fida ciecamente, anche per come guida la linea difensiva. Smalling poi con il lavoro di prevenzione fatto con i preparatori dello staff del portoghese sembra essere tornato ai vecchi fasti. A giugno la Roma gli proporrà di allungare il contratto (va in scadenza nel 2023) di un anno, anche per spalmare l’attuale ingaggio. E poi Spinazzola, che domani volerà a Turku (Finlandia) per il controllo definitivo dal dottor Lempainen e che sarà il vero e proprio acquisto della prossima stagione. Quello di mezzo sarà invece il reparto che verrà maggiormente rivoluzionato. Ma su tre giocatori Mourinho vuole delle certezze. E se su Pellegrini non ci sono dubbi di alcun tipo, Mou ha chiesto di avere ancora con sé anche Sergio Oliveira e Mkhitaryan. Sono due situazioni profondamente diverse tra di loro, con il portoghese che in estate dovrà essere riscattato, con un investimento di 13 milioni di euro e il fantasista armeno che ha invece il contratto in scadenza. La Roma vuole proporgli il rinnovo per un anno, con opzione anche fino al 2024. Micki sarà infatti il primo che si siederà a tavolino con Tiago Pinto tra le situazioni aperte e la speranza della Roma è di arrivare presto ad un accordo, considerando anche che le sirene russe (Krasnodar e Spartak Mosca) oggi hanno inevitabilmente smesso di suonare. In attacco , ovviamente, neanche a parlare di un possibile cambio. Nonostante i tanti estimatori che si sono riscoperti in Inghilterra, Tammy Abraham sarà ancora il centravanti della Roma. Con certezza almeno per un’altra stagione, visto che c’è un diritto di ricompra del Chelsea, ma a partire dal 2023. Ed alle altre lusinghe la Roma non intende cedere.

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Italia, Mancini riparte da Zaniolo: titolare contro la Turchia insieme a Cristante

Il Ct azzurro Roberto Mancini ha scelto la formazione titolare in vista della sfida contro la Turchia di questa sera. Tra le fila giallorosse partiranno titolari Cristante e Zaniolo.

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Giannini a retesport: “Non venderei Veretout. Abraham e Rui i migliori della stagione”

“Abraham e Rui Patricio sono sicuramente i giocatori che mi hanno sorpreso di più in positivo”. Questo il pensiero di Giuseppe Giannini in esclusiva ai microfoni di Retesport.

“Il centravanti ha reso tanto, si è adattato subito al nostro campionato e in questa seconda parte di stagione ha trovato un grande rendimento sotto porta. Rui Patricio è un portiere d’esperienza, ha dato solidità all’intero reparto.

“Shomurodov e Carles Perez sono invece i due calciatori che mi hanno sorpreso in negativo, pensavo potessero dare molto di più. Veretout? E’ evidentemente in una fase involutiva, nella prima parte di stagione era un insostituibile, è un calciatore dinamico ma penso meno tecnico rispetto ad altri per giocare a due in mediana. Per le sue caratteristiche di gamba e rottura non lo venderei”

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APPROFONDIMENTI

Roma ‘in sella’ con Di Giannantonio in MotoGp: ecco l’annuncio

L’AS Roma sale in sella con Fabio Di Giannantonio, aka Diggia, per il campionato del mondo di MotoGP 2022. Il Club giallorosso ha stretto una partnership con il pilota del team Gresini Racing, che sfreccerà a bordo della sua Ducati portando con sé i colori che più ama ad accompagnarlo gara dopo gara.

Dal Qatar a Valencia, dall’Argentina al Giappone, in ogni Gran Premio Diggia porterà in giro per il mondo il celebre Lupetto di Piero Gratton, ben visibile sul retro del suo casco. La passione di Fabio per i colori giallorossi è infatti pari solo a quella per le due ruote, entrambe ereditate dal papà Ivan. Ora queste passioni si sono incontrate in una collaborazione che lo vedrà non solo vero e proprio ambassador del Club nel mondo della MotoGP, ma anche protagonista di eventi e contenuti con i calciatori giallorossi.

“Amo la AS Roma da quando amo le moto, quindi praticamente da sempre. Ogni volta che ho l’occasione corro allo Stadio Olimpico per vederla dal vivo, ma ovviamente le tappe della Moto GP non mi permettono di tifarla dagli spalti. Ora invece potrò portarla orgogliosamente sempre con me!”.

Fabio è all’esordio in MotoGP con la Ducati del team Gresini, ma Il 23enne di Roma, già vice-campione del mondo di Moto3, punta con forza al titolo di rookie dell’anno. La sua storia in sella alle moto parte da lontano, dal Campionato Italiano Minimoto a soli 10 anni. Diggia è Campione Italiano della PreMoto3 e nel 2016  ha esordito nel Motomondiale portando a casa ben tre podi e conquistando il 6° posto nella classifica generale. Le tre stagioni successive sono state colme di soddisfazioni per il pilota romano, tra le quali il titolo di Rookie of the Year Moto 2 ottenuto a Valencia.

Nel 2021 ha conquistato l’importantissima vittoria del Gran Premio di Jerez, a cui si aggiungono i tre podi che gli hanno permesso di agguantare il sogno di passare alla MotoGP™ nel 2022.

Fonte: asroma.com

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Pedro: “Non mi aspettavo che Mourinho mi accantonasse”

“Mourinho? Non mi aspettavo che non contasse su di me, ma nel calcio ci sono sempre cose belle e cose brutte, e a me è successo. Poi volevo davvero andare alla Lazio”. Così Pedro Rodriguez sul conto del suo passaggio dalla Roma alla Lazio maturato la scorsa estate, ai microfoni di Radio Marca Tenerife.