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Roma, Fuzato positivo al Covid: non è stato a contatto con la squadra

Daniel Fuzato è risultato positivo al Covid. Il portiere brasiliano è stato contagiato molto probabilmente durante il suo viaggio negli Stati Uniti e al suo rientro è stato messo subito in isolamento aspettando la conferma dei tamponi che poi hanno dato esito positivo. Fuzato non è mai stato a contatto col gruppo ed è in buone condizioni: è il terzo giocatore positivo a Trigoria.

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Rinforzi low-cost, a gennaio solo due prestiti

Accontentare Mourinho seguendo le istruzioni di Friedkin. Una missione praticamente impossibile quella di Tiago Pinto, che deve portare a Trigoria almeno un esterno destro e un centrocampista, ma deve prenderli in prestito e non può impegnarsi in acquisti a titolo definitivo, se non al realizzarsi di determinate condizioni, come riporta Il Tempo. Il general manager romanista ha anche l’obiettivo di piazzare altrove 3-4 esuberi, in un mercato dove di soldi se ne spendono sempre di meno. Riuscire a fare tutto questo entro il 31 gennaio, con le partite che intanto ricominciano e un allenatore che fatica a celare il suo desiderio di rinforzi, sarà davvero complesso. Fra i giocatori trattati dalla Roma ed emersi nelle ultime settimane l’unico sul quale sembrano esserci dei margini concreti è Maitland-Niles, anche se l’affare con l’Arsenal è tutt’altro che concluso. Gli inglesi hanno aperto al prestito ma chiedono di inserire l’obbligo di riscatto a una cifra superiore ai 15 milioni, i giallorossi vogliono legare l’opzione per l’acquisto a condizioni «non semplici» e trattano il prezzo al ribasso. Per questo Pinto si sta tenendo altri due-tre nomi di riserva. Quanto al centrocampo, sonos tati tolti dalla lista -omessi in stand by – tutti gli obiettivi col contratto in scadenza a giugno, essendo impossibile prenderli in prestito. I vari Kamara, Grillitsch e Zakaria piacciono molto ma a gennaio non possono arrivare perché la Roma non dispone delle risorse per sfidare la concorrenza piuttosto agguerrita. E difficilmente si potrà prenderli a parametro zero prima che si accordino altri club.

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Mourinho e Pinto in pressing sul No vax. Mayoral contagiato: i positivi sono due

Il conto alla rovescia è iniziato. Tra 7 giorni, secondo le disposizioni dell’ultimo decreto governativo, anche gli atleti di sport di squadra all’aperto potranno svolgere l’attività agonistica soltanto se muniti del super green pass. Autorizzazione che – scrive il Messaggero – si ottiene esclusivamente dopo essersi sottoposti al vaccino oppure con la guarigione avvenuta negli ultimi sei mesi dal Covid-19.

Vita dura quindi per i 28 calciatori no Vax (da ieri della lista non fa più parte Sansone del Bologna) che militano in serie A, tra i quali figura il titolare della Roma di Mourinho. Anche perché i colloqui che stanno andando avanti tra le istituzioni calcistiche e quelle governative per provare ad ottenere una deroga, sinora non hanno portato frutti. E soprattutto, all’orizzonte, sembrano esserci pochi margini di trattativa per ottenere un protocollo ad hoc.Il dialogo tra le parti è continuo ma ad oggi – proprio considerando il fascino del calcio e la difficoltà che ci sarebbe nello spiegare al resto della popolazione questa eccezione – non sembra ci sia spazio per nessuna esenzione. Tra l’altro la partita si chiuderà in anticipo già mercoledì, quando è previsto il Consiglio dei ministri che in agenda potrebbe porre sul tavolo addirittura nuove misure più restrittive, tra cui l’estensione del super green pass obbligatorio per accedere al lavoro. In un contesto del genere, fare un’eccezione per 28 calciatori risulterebbe alquanto ostico.

La Roma, avendo dall’inizio della pandemia conosciuto la posizione del suo tesserato e per privacy non comunicato il nome, era riuscita ad abbassare l’attenzione sulla questione, consapevole come fosse sufficiente il tampone per scendere in campo. In quest’ottica, pur volendo attendere altre 48 ore per una linea-guida definitiva, sono già iniziati i colloqui con il giocatore, fondamentale per la squadra e nello spogliatoio. Sia Mourinho che Pinto stanno provando a convincerlo. Il diretto interessato ha preso tempo, consapevole tuttavia a cosa potrebbe andare incontro. Tradotto: taglio dello stipendio sulla falsariga di quanto comunicato a fine novembre dal Bayern Monaco ai 5 elementi no Vax in squadra.

Sale intanto a due il numero dei positivi nella rosa giallorossa. Al calciatore, recidivo, che non ha voluto comunicare il nome, si è aggiunto ieri Mayoral. Lo spagnolo già in isolamento da sabato dopo essere stato a stretto contatto con una persona contagiata (la fidanzata), è stato in vacanza a Dubai durante la sosta natalizia. È in buone condizioni e ha voluto rassicurare i tifosi attraverso Instagram: “Ciao a tutti, mi hanno comunicato di essere positivo al Covid. Io sto bene, isolato e seguendo tutti i protocolli. Nel frattempo mi alleno in casa in attesa di poter tornare con la squadra”.

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Maitland-Niles in salita: l’Arsenal non fa sconti

Apre ufficialmente oggi la sessione invernale del calciomercato, che chiuderà il 31 gennaio, e per Tiago Pinto – scrive il Corriere della Sera – sarà un mese di lavoro parecchio intenso. Il general manager della Roma ha tante operazioni da fare per rendere più forte la rosa a disposizione di Mourinho, e allo stesso tempo più leggero il monte ingaggi cedendo a titolo definitivo o in prestito quei calciatori poco utilizzati dal tecnico o che non fanno più parte del progetto.

In entrata due priorità: un esterno che possa dare il cambio a Karsdorp e un centrocampista centrale. Per quanto riguarda il laterale, continua la trattativa con l’Arsenal per definire il prestito di MaitlandNiles, con cui la Roma ha già raggiunto un accordo.

Già la scorsa estate Tiago Pinto ha avuto modo di capire quanto sia difficile trattare con la dirigenza dei Gunners, e infatti lo svizzero Xhaka è rimasto a Londra. Se non si riuscirà a superare la differenza tra la richiesta (15 milioni per l’obbligo di riscatto) e l’offerta (10 milioni per il diritto), la Roma dovrà battere altre piste. Una porta in Germania, dove piace Almamy Touré dell’Eintracht: 26 anni da compiere, nato in Mali ma con passaporto francese, ha giocato poco e costerebbe meno di MaitlandNiles.

Per quanto riguarda il centrocampo, il preferito resta Florian Grillitschdell’Hoffenheim, che ha il contratto in scadenza a giugno. Possibile nei prossimi giorni un incontro tra Pinto e l’agente del calciatore, per provare a dare un’accelerata alla trattativa. Sempre viva la pista che porta a Boubacar Kamaradel Marsiglia, anche lui con il contratto in scadenza: la trattativa è facilitata dai buoni rapporti tra i club dopo la doppia operazione che ha portato a in Francia Pau Lopez e Cengiz Under. In Inghilterra, invece, hanno accostato alla Roma il nome di Tanguy Ndombele, centrocampista francese del Tottenham che non trova spazio con Antonio Conte.

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La Repubblica: Empatia zero, spogliatoio contro… Ecco perché Mourinho ha cambiato vice

Cosa si nasconde dietro la rottura tra Mourinho e il suo vice? L’anno iniziato con la visita alla Caritas, per lo Special, ha segnato subito una separazione. Come scrive oggi La Repubblica, un esonero: perché così va catalogato l’addio di Joao Sacramento alla Roma, nel senso che la decisione è stata unilaterale.

Da qualche tempo i rapporti si erano sfilacciati. Il giovane collaboratore che aveva affascinato Mourinho inviandogli un’analisi sul suo lavoro, ha commesso errori che hanno compromesso il rapporto di fiducia con lui e con il resto dello staff. Ma soprattutto è con i giocatori che non funzionava: nessuna empatia, anzi.

A un certo punto lo spogliatoio lo ha rigettato. Come un corpo estraneo che non sente proprio. Condizione già emersa a Londra: anche lì si era dimostrato impopolare, anche lì le sue indicazioni a bordo campo trovavano giocatori impermeabili.

La fiducia che aveva meritato grazie alle sue capacità analitiche si è esaurita nei mesi romani. E non da ieri: erano già tre settimane che il tecnico aveva deciso l’avvicendamento, iniziando a fare colloqui. Una caratteristica, questa, a cui Mou tiene tantissimo: analizzare i profili, conoscere personalmente i candidati a lavorare con lui. Dialoghi sempre più approfonditi, non solo tecnici, ma anche emotivi e caratteriali. Per capire se le attitudini non solo a livello di preparazione, ma anche di disponibilità agli standard di lavoro richiesti.

Il profilo di Salvatore Foti, il nuovo vice, era stato segnalato da un amico di José che lo aveva conosciuto nella Samp di Giampaolo. Il preparatore Rapetti ha confermato le buone referenze. L’esperienza di Serie A (con Samp e Milan) e il fatto che fosse italiano hanno convinto Mourinho.

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Trigoria, Pellegrini in gruppo

La Roma è scesa in campo per continuare la preparazione in vista del match del 6 gennaio contro il Milan. Presente con i compagni Lorenzo Pellegrini, dunque completamente recuperato in vista della sfida di giovedì. Out Spinazzola, Diawara e Darboe impegnati in Coppa d’Africa e i due calciatori colpiti dal coronavirus, attualmente in isolamento.

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Roma, due calciatori positivi al Covid (COMUNICATO)

L’AS Roma comunica che, a seguito dei controlli svolti attraverso i tamponi molecolari dopo la pausa delle attività della Prima Squadra, due calciatori – vaccinati – sono risultati positivi al COVID-19.Le autorità sanitarie competenti sono state immediatamente informate. I calciatori stanno bene e si trovano in isolamento domiciliare.

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Ritorna Pellegrini ma si fermano El Sha e Mayoral

In attesa che il giocatore non vaccinato si convinca, si legge su La Gazzetta dello Sport in vista della sfida al Milan di giovedì Mourinho ritrova capitan Lorenzo Pellegrini, che ha superato il problema muscolare alla coscia destra. Sarà invece indisponibile un ex storico dei rossoneri come Stephan El Shaarawy. Sul fronte Covid, c’è da segnalare che è entrato in quarantena Borja Mayoral per essere venuto a contatto con un positivo: oggi l’esito di un nuovo tampone dovrebbe ufficializzare le sue condizioni di salute.

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La nuova Roma di Mou

Anno nuovo, Roma nuova. Con l’arrivo del 2022 José Mourinho ha potuto brindare al ritorno del suo capitano, che giovedì prossimo contro il Milan tornerà titolare dopo l’infortunio subito lo scorso novembre contro il Torino, come riporta Il Tempo. Ieri Lorenzo Pellegrini ha ricominciato ad allenarsi insieme al resto della squadra e sarà regolarmente a disposizione del tecnico per il big match del 6 gennaio, lo stesso vale per Tammy Abraham che ha smaltito la contusione alla caviglia rimediata nell’ultima gara del girone d’andata e ha svolto l’intera seduto in gruppo. Ma le novità riguardano soprattutto lo staff tecnico. Joao Sacramentonon sarà più il vice di Mourinho: il suo rapporto si è concluso dopo il pareggio con la Sampdoria del 22 dicembre. Alla base di un addio a soli sei mesi dall’arrivo nella Capitale sembrerebbe esserci la naturale ambizione di Sacramento di fare un passo in avanti nella sua carriera, con l’obiettivo di diventare primo allenatore. A prendere il posto del portoghese sarà il palermitano Salvatore Foti,scelto tra diversi candidati presi in considerazione da Mou e dalla direzione sportiva nelle scorse settimane. Classe ’88 con un passato da calciatore, ha fatto parte dello staff di Marco Giampaolo durante le esperienze con Sampdoria, Milan e Torino.

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Mourinho cambia vice: via Sacramento, arriva Foti

La modalità è anomala, non fosse altro perché un vice difficilmente lascia una squadra a metà stagione, soprattutto poi se sei il vice di un allenatore che hai sempre idolatrato, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport. Sta di fatto che da ieri la Roma ha cambiato un volto nello staff tecnico di Mourinho. Via Joao Sacramento, che era appunto il suo vice – e come tale anche il collaboratore più stretto e più importante – e dentro Salvatore Foti, uno che la Roma l’ha sfiorata da giocatore e che negli ultimi anni ha fatto il collaboratore tecnico di Marco Giampaolo alla Samp, al Milan e al Torino. A suggerire l’arrivo di Foti è stato Stefano Rapetti, il preparatore della Roma che cura la parte atletica insieme a Lalin e che ha già lavorato con Mou all’Inter e nel Manchester United. Foti è uno che quando si è affacciato in Serie A – era il 2006 – sembrava un predestinato. Palermitano, 33 anni, ha fatto la spola tra A e B, giocando anche con Vicenza, Messina, Treviso, Empoli, Piacenza e Lecce e chiudendo la carriera in Svizzera, tra Chiasso e Balerna. Prima di scegliere la Sampdoria, da giovanissimo, era stato vicino anche alla Roma. “Ricordo che Bruno Conti tempestò di telefonate la mia famiglia perché scegliessi la Roma. Avrei potuto anche andare in Inghilterra ma optai per la Samp perché fu l’unica che mi assicurava da subito che mi sarei allenato con la prima squadra ogni giorno“, ha detto in passato.