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Nazionali, in campo Veretout, Diawara e Rui Patricio. Oggi tocca agli azzurri

Primi impegni per i tanti giallorossi in giro per il mondo con le rispettive nazionali. Ieri sera Jordan Veretout ha giocato titolare contro la Bosnia: un’ammonizione e il cambio al 57′.

Titolari anche Diawara con la Guinea e Rui Patricio con il Portogallo. Questa sera sarà il turno di capitan Pellegrini e degli altri azzurri.

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Stadio e Club, ipotesi ‘Joint Venture’ tra Friedkin e Vitek

Dan e Ryan Friedkin secondo quanto riferisce la Gazzetta dello Sport sarebbero sempre alla ricerca di un partner che possa aiutarli nel progetto di sviluppo della Roma. Un’opzione, nonostante le frizioni del recente passato sul tema Tor di Valle, potrebbe essere Radovan Vitek.

E’ possibile che i contatti vengano riallacciati proprio in nome di un impianto di proprietà della Roma. Una “Joint venture” fra le due aziende potrebbe portare Vitek ad entrare nell’azionario del club giallorosso, mentre i Friedkin si occuperebbero soprattutto della gestione sportiva, il magnate ceco seguirebbe più la parte stadio, stavolta in accordo con Comune.

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Rassegna stampa

Roma, Stadio e investimenti per Mou: Friedkin cerca un nuovo partner

Divertimento e popolarità in cambio di denaro. Lo straordinario mondo in cui la famiglia Friedkin è entrata il giorno in cui ha acquistato la Roma può essere sintetizzato anche con le parole del general manager Tiago Pinto: “Dobbiamo ringraziare la proprietà. Quello che abbiamo investito nel mercato è stato superiore a quello che Dan e Ryan avevano stabilito“. I Friedkin hanno chiaro il fatto che al momento la Roma perde una media di circa 12 milioni al mese, e non è un caso che l’indebitamento al 31 luglio sia salito a 339 milioni, mentre le perdite del bilancio chiuso a giugno, che presto verranno ufficializzate, si aggireranno intorno ai 150 milioni.

La proprietà non ha fatto mancare alcun supporto economico e ha già iniettato denaro in conto aumento di capitale per 248,3 milioni. Il problema è che tra le restrizioni causate dalla pandemia e i ricavi che non decollano, l’inversione di tendenza ancora non c’è.

Come scrive la Gazzetta dello Sport (M.Cecchini), alla luce di tutto ciò, sfruttando anche i canali con la banca d’affare JP Morgan, i Friedkin da tempo stanno cercando una partnership con cui dividere gli oneri. Un socio, cioè, disponibile a rilevare il 40% del club, ma che intervenga poco nella “governance”. Tra i molti contatti ad esempio si dice ci sia stato Michael Moritz, 66 anni, ex presidente di Sequoia Capital, appassionato di calcio, con un portafoglio di oltre 6 miliardi. Sembra aver declinato l’offerta, ma potrebbe interessare ad altri magnati negli Stati Uniti, visto che il business piace.

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Roma, per il Sassuolo già venduti 10mila biglietti

Sono oltre 10mila i biglietti venduti per il match Roma-Sassuolo in fase di prelazione che si concluderà oggi alle ore 12. Dalle 12.15 sarà aperta la vendita libera, dedicata a tutti i non abbonati della stagione 2019-20: l’obiettivo è sfiorare ancora una volta quota 30 mila spettatori, cioè la capienza limite dello stadio Olimpico per le norme anti-Covid

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SERIE A TIM

Serie A, le partite della Roma fino alla 19a giornata

La Lega Serie A ha ufficializzato gli orari delle partite fino alla diciannovesima giornata. Quasi tutti gli incontri dei giallorossi saranno distribuiti tra le 18:00 e le 20:45, mentre col Venezia si gioca all’ora di pranzo e l’unica gara delle 15 è con l’Atalanta. Tranne che nei turni infrasettimanali, i match si giocano quasi sempre di domenica, solo da dicembre si giocherà di sabato e lunedì. Ricordiamo che tutti i match sono visibili su Dazn, laddove indicato la diretta sarà garantita anche da Sky. Di seguito tutte le date e gli orari degli impegni in campionato della Roma:

– Domenica 12 settembre ore 20:45: Roma-Sassuolo
– Domenica 19 settembre ore 18:00: Hellas Verona-Roma
– Giovedì 23 settembre ore 20:45: Roma-Udinese
– Domenica 26 settembre ore 18:00: Lazio-Roma
– Domenica 3 ottobre ore 18:00: Roma-Empoli
– Domenica 17 ottobre ore 20:45: Juventus-Roma
– Domenica 24 ottobre ore 18:00: Roma-Napoli
– Mercoledì 27 ottobre ore 20:45: Cagliari-Roma
– Domenica 31 ottobre ore 20:45: Roma-Milan
– Domenica 7 novembre ore 12:30: Venezia-Roma (Sky)
– Domenica 21 novembre ore 20:45: Genoa-Roma
– Domenica 28 novembre ore 18:00: Roma-Torino
– Mercoledì 1 dicembre ore 18:30: Bologna-Roma
– Sabato 4 dicembre ore 18:00: Roma-Inter
– Lunedì 13 dicembre ore 20:45: Roma-Spezia (Sky)
– Sabato 18 dicembre ore 15:00: Atalanta-Roma
– Mercoledì 22 dicembre ore 18:30: Roma-Sampdoria

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Italia, Mancini: “Spero in Zaniolo, Cristante può sostituire Jorginho”

Alla vigilia del match tra Italia e Bulgaria Roberto Mancini ha parlato in conferenza stampa. Il ct della Nazionale azzurra, fresco campione con i suoi ad Euro 2020, ha parlato anche di due giocatori della Roma presenti nella lista dei convocati: Nicolò Zaniolo e Bryan Cristante. Di seguito uno stralcio delle sue dichiarazioni.

Per me è difficile dare un giudizio sulla maturazione di Zaniolo, io lo vedo poco. Per avere una carriera lunghissima serve essere sempre un professionista serio. La speranza è che stia sempre bene perché il suo gioco è fisico. Poi sulla vita privata io mi fido dei ragazzi, io spero che riuscirà a sfruttare queste grandi qualità che ha. Cristante come vice Jorginho? Sensi è quello che si avvicina di più, poi è chiaro che con qualità diverse possono farlo anche Verratti e Cristante”.

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TIAGO PINTO: “Svolto un lavoro enorme, ma Xhaka è un rimpianto. Esuberi? Hanno rifiutato tante offerte. Mou valore aggiunto, Smalling col Sassuolo in gruppo”

CONFERENZA STAMPA – Il Gm della Roma Tiago Pinto ha spiegato in sala stampa le logiche della campagna acquisti giallorossa. Queste le dichiarazioni del dirigente portoghese:

“È importante per me oggi spiegare la strategia e quello che è successo durante il mercato. Ma prima di tutto volevo ringraziare la proprietà per il lavoro fatto durante questi mesi. Per gli investimenti fatti, per la loro presenza qui, per il loro sostegno costante. Si è realizzato ciò che si diceva all’inizio dal mio arrivo: un lavoro di squadra, un lavoro svolto ogni giorno per migliorare la Roma. Ho invitato qui con me delle persone che mi hanno aiutato nel realizzare le trattative, l’ufficio legale, De Sanctis, Maurizio e altre persone. Oggi il calcio così complesso necessita di figure e professionalità, non basta una sola persona e serve un team di grande competenza. Sono molto esigente con me stesso, sono il primo a rimanere arrabbiato quando le cose non vanno bene, penso sia stato però il più difficile mercato della storia del calcio e penso che siamo riusciti a fare un buon mercato. Non sono quello che vi chiama per dirvi che sono un bravo direttore, ma alla fine in questo contesto siamo riusciti a prendere il miglior allenatore al mondo, abbiamo rinforzato la rosa, abbiamo sistemato più di 30 giocatori. Sicuramente voi parlerete di ciò che non è riuscito, ma credo che alla fine abbiamo fatto un buon lavoro”

Ha migliorato la panchina, la difesa, l’attacco. A centrocampo cosa è successo? Date un’occhiata al mondo degli svincolati?
“Quando sono arrivato mi hanno detto tutti che Roma era una piazza difficile, in questi 8 mesi ho imparato a vivere in questa città, in questo club e questa piazza. Oggi mi diverto perchè il mercato è chiuso ieri, ma tutte le domande sono arrivate sul centrocampista, anche lo chef della Roma me lo ha chiesto (ride ndr). Non è stato un tema di budget, perchè quello che abbiamo investito sul mercato è stato superiore a ciò che Dan e Ryan avevano ipotizzato, ma il mercato è dinamico, è emersa la voglia di accelerare il processo di ricostruzione della Roma. Avevamo un grande interesse su Xhaka, ma ad un certo punto non siamo riusciti a chiudere e abbiamo abbandonato la pista. Poi sono sorte delle urgenze e dovevamo rispondere a queste esigenze. Non voglio mai trovare giustificazioni per il mio lavoro, ma non dimentichiamo mai l’eredità che avevamo: all’inizio di questa stagione avevamo più di 60 calciatori sotto contratto. E’ chiaro che i tifosi e voi guardiate ciò che manca, ma serve equilibrio”

Pellegrini rinnoverà?
“Non penso sarà una trattativa complicata, Lorenzo vuole rinnovare con noi e vogliamo tenerlo, non è un problema”

Il bravo ds è quello che vende e non compra, è soddisfatto del lavoro fatto sul piano delle cessioni? Gli esuberi Nzonzi, Fazio, Riccardi e Santon saranno reintegrati?
“Penso sia vero, ma fammi una lista di quanti direttori sportivi hanno ceduto giocatori in questa estate complicata. Trovare soluzioni per più di 30 calciatori, anche se tutti non sono stati venduti a titolo definitivo penso sia un buon lavoro, così come trovare soluzioni per chi ha ingaggi elevati. Sicuramente ci sono direttori più bravi di me, ma mi sembra che questa domanda – giusta – ma in altri mercati. Sarebbe stato meglio cedere tutti quelli che pensavamo di cedere, non siamo riusciti a chiudere per chi ha deciso di non accettare diverse soluzioni. Ci sono ancora finestre di mercato aperte, lavoriamo per trovare delle soluzioni. Noi abbiamo fatto il nostro lavoro, portando offerte buone per tutti i calciatori, offerte per cui nessun calciatore perdeva un euro. Dopo non posso entrare nella testa delle persone. Cercheremo di trovare una soluzione con questi ragazzi. Quando sarà finito il mercato vediamo”

La Roma può lottare per lo Scudetto? Se la Roma non arrivasse in Champions League sarebbe un fallimento alla luce di tutti gli investimenti fatti?
“La mia visione non è lo Scudetto, ma lavorare ogni giorno per ridurre la distanza tra la Roma e il successo. Abbiamo parlato spesso di tempo, ma non è una scusa per non vincere a cominciare da Roma-Sassuolo. Abbiamo l’allenatore migliore al mondo, una squadra più forte dello scorso anno, abbiamo fatto tanti cambiamenti nella struttura vicina alla squadra, penso che tutto questo avvicinerà la Roma al successo. Ma oggi non posso pensare a maggio, dobbiamo costruire una mentalità per provare a vincere ogni singola partita. La Champions è il principale obiettivo, non mi nascondo”

Qual è il rimpianto a fine mercato al di là degli esuberi?
“Il mercato come detto è molto dinamico, in quel momento in cui non siamo riusciti a prendere Xhaka, lui voleva venire ma l’Arsenal non lo ha voluto cedere. Quello è stato un rimpianto, dopo quando abbiamo avuto altre esigenze la situazione è cambiata. Sicuramente il mio rimpianto è stata la situazione degli esuberi, perchè io, Morgan e altre persone abbiamo lavorato tantissimo per portare offerte degne per questi calciatori, offerte che rispettavano i calciatori e quello che è successo non mi è piaciuto”

Il rapporto con Mourinho? 
Un orgoglio per me aver ingaggiato Mourinho, per me che sono portoghese e ho 36 anni, da ragazzo per me lui rappresenta un totem, ha una dimensione stratosferica per noi portoghesi. Oggi sono professionista, molte volte possiamo non essere d’accordo, ma approfitto ogni giorno per imparare da lui, ha vinto tutto, ha 25 titoli nella sua bacheca, ha lavorato per i migliori club al mondo, ma non sento la pressione che tu mi dici. Ogni giorno lavoriamo insieme, abbiamo analizzato la squadra, sappiamo quello che possiamo fare e quello che non possiamo fare. Se guardo la panchina della Roma, con Darboe, Bove, Calafiori, è chiaro che manchi un po’ d’esperienza, non lo vede solo Mourinho, ma vogliamo che si sviluppi in questo progetto anche il profilo di diversi giovani”

A livello strategico come si è passati dalla priorità Xhaka a prendere zero centrocampisti? Avete già deciso di tornare sul mercato a gennaio?
“Su Xhaka ho risposto, sono successe delle cose che ci hanno spinto in un’altra direzione, alla fine c’era un legame tra uscite e entrate. Abbiamo 6 centrocampisti e dopo l’andamento del mercato ci ha spinto a non prendere nessuno. Il centrocampo della Roma ha un campione d’Europa come Cristante, un centrocampista tra i migliori realizzatori in Europa come Veretout, Villar è un titolare dell’Under 21 spagnola, poi Diawara, Darboe e Bove, non possiamo parlare come se non avessimo centrocampisti, è importante rispettarli. Capisco le vostre domande sui centrocampisti e su Xhaka, ma adesso dobbiamo bilanciare le cose. Voi pensate che tutto il successo sportivo o grande parte di questo sia il mercato, per questo oggi parliamo di ieri per arrivare già a pensare a gennaio. Io penso che il lavoro vero sia quotidiano, poi c’è anche il mercato. A gennaio valuteremo, se c’è stato sviluppo, come sarà la classifica, se ci saranno infortuni, ma non posso pensare oggi a gennaio. Noi siamo qui per aiutare l’allenatore e la squadra. Se fosse solo mercato il Lille non avrebbe vinto il titolo francese lo scorso anno”

Senza alcune situazioni avreste speso di più?
“Non lo so il mercato è dinamico, quando è successo l’infortunio di Spinazzola abbiamo pensato subito a Vina e abbiamo risolto un problema e ora ci ritroviamo con tre terzini forti, quando Leo recupererà. Quando c’è stato l’addio di Dzeko, per tutti era un problema, per me è un’opportunità per accelerare il percorso sportivo e abbiamo preso Abraham. Abbiamo fatto un mercato di reazione, ma vale per tutti”

E’ difficile lavorare con il campionato appena iniziato a mercato aperto?
“A me non piace, sono arrivato dal Portogallo dove dentro al club avevamo sempre l’idea che erano due stagioni diverse. Quando il mercato è aperto e quando è chiuso. E’ impossibile che non ci sia un condizionamento per tutti, giocatori, procuratori, allenatori e direttori. Non mi piace questa sensazione. Noi abbiamo vinto 4 partite su 4 fortunatamente, ma non è facile gestire una squadra col mercato aperto e tutto l’ambiente interno. Sono le regole, andiamo avanti”

Mantenere il punto fermo nei confronti degli esuberi è una nuova filosofia societaria?
“Prima di essere il direttore sportivo, sono un tifoso del calcio. Io andavo allo stadio per andare a vedere giocatori e allenatori, non Tiago Pinto. Il mio lavoro è anche rispettare le decisioni altrui. Ma devo essere onesto: non è facile per me trovare 4-5-6 offerte che considero importanti, che non danneggiano i contratti e l’onorabilità dei calciatori e ricevere dei rifiuti. Prima di Salernitana-Roma, ho detto che è stata una scelta difficile iniziare la stagione con 60 calciatori tesserati, sapere che per Mou era difficile gestire tutti questi calciatori, ne ha parlato anche Koeman. Per questo abbiamo creato due liste, per dare la possibilità a Mou di lavorare bene e creare un ambiente sano, combattivo e concentrato. Questo ambiente, questo spogliatoio è inattaccabile. Dopo me la vedrò io, con gli avvocati, sono qui per prendermi le mie responsabilità, ringrazio i calciatori e i procuratori che hanno trovato una soluzione con noi. Non faccio nomi, ma due-tre hanno fatto uno sforzo importante. Alla fine siamo tutti esseri umani liberi e poi valuteremo le conseguenze”

Villar?
“E’ un ottimo calciatore, è giovane, l’anno scorso ha fatto grandi partite, deve approfittare dell’opportunità di lavorare con Mourinho per migliorarsi e diventare più forte”

Si è avvertito il peso di Mourinho su questo mercato? Il suo fascino?
“Completamente. E’ evidente che sia una carta in più, quando vai a Londra 4-5 giorni, avere Mourinho ovviamente ti aiuta rispetto ad avere un altro allenatore. Siamo stati bravi a sfruttare questo valore che lui ha portato qui”

Quando pensate che Smalling tornerà? Spinazzola?
“Spina non posso dirlo perchè è difficile ipotizzarlo oggi. Lui ha una voglia incredibile di tornare a giocare ma dobbiamo frenarlo. Smalling col Sassuolo credo sarà disponibile, ha fatto un precampionato buono, poi si è fermato, ma nulla di grave”

Pensa ci sia un margine di rischio nell’aver dato Dzeko, Pedro e Florenzi quasi gratis a delle competitor della Roma?
“In questa vita qualsiasi decisione è un rischio. Laporta quando lascia andare via Messi si prende un rischio incredibile. Hai citato tre situazioni diverse, ma quando un calciatore non vuole giocare nella Roma e vuole andare via, per me questo è importante. Noi stiamo costruendo un progetto nuovo e diverso: i giocatori devono morire per la Roma. Abbiamo trovato un accordo con chi voleva andare via, penso che guardando il mercato, ciò che è accaduto con Ronaldo, Messi o Griezmann, vediamo che alla fine la Roma non ha fatto niente di diverso rispetto alle altre. Forse ha comunicato peggio, sbaglio io perchè voglio sempre comunicare la verità, ma tutti sanno che si parla di ingaggi importanti e per fare questo progetto sostenibile dovevamo prendere delle scelte”

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Allenamenti

Roma, Smalling si allena ancora a parte

Nuova seduta d’allenamento questa mattina per la Roma – priva di 14 nazionali – sotto il sole cocente di Trigoria. La squadra ha svolto una serie di esercitazioni fisiche e tecnico-tattiche. Chris Smalling ha lavorato ancora a parte.

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APPROFONDIMENTI

Roma, l’opera ‘titanica’ di Tiago Pinto: i conti respirano con un risparmio di circa 40 milioni dal 1 luglio ad oggi

FOCUS RS – Un mercato di reazione ma anche di qualità. A Mourinho è mancato il rinforzo a centrocampo, ma non si può di certo affermare che i Friedkin, nella loro prima estate romanista, non abbiano investito. Roma ‘regina’ in Italia per investimenti (97,5 milioni di euro), settima in Europa dietro big club del calibro di United, City e Chelsea.

E’ mancata la ciliegina sulla torta, quel centrocampista prima individuato in Xhaka, poi sfumato, poi rincorso sul mercato ma gli esuberi, le contingenze economiche e le spese non preventivate (Vina su tutti causa infortunio di Spinazzola) hanno ridotto le possibilità di spesa del club.

COSTI E BENEFICI – Ma diamo uno sguardo ai conti. La Roma lo scorso anno tra ammortamenti (91 milioni circa) e ingaggi lordi (104 milioni, extra staff e altri dipendenti, solo calciatori della prima squadra) costava quasi 200 milioni di euro. L’operazione di taglio richiesta da Dan Friedkin a Tiago Pinto si è scontrata inevitabilmente con l’impossibilità di molti club di effettuare operazioni in entrata e anche con le scelte o i rifiuti di alcuni calciatori.

Il Gm giallorosso è riuscito a piazzare o svincolare 14 calciatori di prima squadra (più una trentina di giovani tra Primavera ed ex settore giovanile di rientro dai prestiti), per un risparmio complessivo di oltre 60 milioni di euro per quanto concerne gli ingaggi lordi ma una quota molto bassa di ammortamenti (16 milioni). Questo secondo dato riflette la necessità di cedere diversi calciatori solo in prestito, senza la certezza che vengano riscattati (Es. Kluivert al Nizza, Olsen allo Sheffield, piuttosto che Coric e Bianda). Per questi giocatori la Roma continuerà a pagare le rispettive cifre di ammortamento finché – sperano a Trigoria – non saranno riscattati dai club che li hanno ingaggiati.

Ci sono poi dei casi specifici da analizzare: con l’addio di Dzeko – su cui la Roma vanta un bonus a rendimento che l’Inter verserà nei prossimi mesi – la società ha ottenuto un risparmio record pari a 16,3 milioni di euro. Soldi che di fatto sono stati dirottati sul primo anno di Abraham che costerà – tra ammortamento e ingaggio lordo – circa 14,5 milioni a stagione. Altra situazione particolare è quella di Pastore: la Roma ha concesso all’argentino una buonuscita di circa 4 milioni lordi, risparmiando così quasi due annualità complete di ingaggi lordi (pari a 12 milioni circa) oltre a più di 10 milioni di ammortamento, ma è stata generata anche una minusvalenza importante che compenserà questo dato. Ottima invece la partenza di Pedro che ha generato quasi 9 milioni di risparmio complessivi, essendo arrivato a costo zero oltre a un bonus che, come nel caso di Dzeko, sarà quantificabile solo al termine di questa stagione.

Olsen, Florenzi, Kluivert e Pau Lopez sono stati ceduti in prestito con opzione di riscatto al verificarsi di determinate condizioni sportive. Se la Roma li cederà tutti a titolo definitivo, gioverà di un risparmio netto pari a 26 milioni di euro (oltre all’incasso dei singoli cartellini).

EMERGENZA AL 1 LUGLIO 2021 – Un piccolo passo indietro. All’inizio della campagna acquisti, Tiago Pinto ha ottenuto da subito un risparmio dagli addii a costo zero di Bruno Peres, Juan Jesus e Mirante: 15 milioni circa di taglio, ma la situazione era realmente gravosa: 213 milioni di costo complessivo della rosa – escludendo sempre i giovani e i calciatori della Primavera rientrati dai prestiti – tra ammortamenti e ingaggi lordi. Questo è un dato che deve far riflettere per capire alla fine in due mesi ciò che Tiago Pinto è riuscito ad ottenere.

GLI ACQUISTI Abraham, Shomurodov, Rui Patricio e Vina sono stati acquistati con modalità di pagamento vantaggiose e le rate scatteranno quasi tutte dalla prossima stagione. Ma non bisogna mai confondere i flussi di cassa (cioè i soldi che vengono effettivamente pagati e le relative annualità) con i costi a bilancio. La Roma contabilizzerà subito i suddetti acquisti, che complessivamente peseranno sui conti societari per 32 milioni di euro, cifra attutita dai benifici del Decreto Crescita sugli ingaggi.

IL NUOVO ANNO – Non è facile quantificare il risparmio effettivo che la società ha prodotto dopo la marea di operazioni realizzate. Da Trigoria filtra una cifra intorno ai 40 milioni, ma dai calcoli – non del tutto certi perchè bisognerà attendere il bilancio che sarà depositato e pubblicato nelle prossime settimane – le cifre sembrano leggermente inferiori almeno per quanto concerne il numero di calciatori (principali) presi ad esame. Gli ammortamenti sono più o meno in linea con un anno fa (91 vs 95 milioni) ma da questa cifra la società spera di ottenere entro quest’anno un ulteriore diminuzione per via dei possibili riscatti dei calciatori girati in prestito con opzione. Gli ingaggi si sono sensibilmente ridotti: 104 milioni nel 2020-21, 128 milioni al 1 luglio 2021, ora il dato si attesta intorno agli 86 milioni. All’interno di quest’ultima cifra vanno ricompresi – purtroppo – anche i 12 milioni lordi che la Roma sarà costretta a versare nelle tasche di Fazio, Nzonzi e Santon, rimasti a Trigoria dopo gli innumerevoli rifiuti alle proposte di addio prospettate dalla dirigenza. Non è ancora noto quanto la Roma pagherà a Florenzi e Olsen, visto che negli accordi di cessione in prestito, è prevista una partecipazione parziale ai relativi ingaggi.

SUNTO:

Stagione 20-21
AMMORTAMENTI 91 milioni
Ingaggi LORDI 104 milioni
Costo a bilancio 195 milioni

CESSIONI – Risparmio
Ammortamenti 16 milioni
Ingaggi 56 miloni
Costo a Bilancio 72 milioni*
*Non calcolati giovani Primavera ed ex Primavera.

1 luglio 2021
AMMORTAMENTI 84,9 milioni
INGAG LORDI 128,3 milioni
COSTO A BILANCIO 213,3 milioni

Stagione 21-22 DEF
AMMORTAMENTI 95,8 milioni
Stip Lordi 86,3 Milioni
Costo Bilancio 182,1 milioni

** Dati da verificare con pubblicazione prossimo bilancio As Roma

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Rete Sport lancia il contest social #VotoMercatoRoma. Ecco come partecipare

Si è chiuso ieri il mercato della Roma: da Mourinho ad Abraham, dagli arrivi di Vina, Shomurodov e Rui Patricio al mancato acquisto del centrocampista.

Rete Sport lancia sui propri social il contest dedicato agli ascoltatori e agli utenti della nostra community #VotoMercatoRoma

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