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Intervento: Prof. Claudio Moroni

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ESCLUSIVA – Baldi (portiere Roma Femminile): “Il nostro obiettivo è vincere. Roma e Komen per la prevenzione”

Rachele Baldi, portiere della Roma Femminile, è intervenuta in esclusiva ai microfoni di Retesport

Sulla prevenzione. 
"Ottobre è il mese della prevenzione del tumore al seno e la Roma Femminile scende in campo al fianco di Komen Italia. La prevenzione è davvero molto importante. Anche noi ragazze dobbiamo già da subito fare i controlli e prevenire.Tutte le informazioni sono sul sito asroma.it e sul sito komen.it"

Sulla situazione Covid.
"Lo sport è importante per tutti, soprattutto per i bambini. La situazione Covid sta rendendo tutto più difficile: adesso dobbiamo seguire le regole e seguire coloro che ci stanno aiutando a uscire da questa situazione. Abbiamo fiducia nella società che sta prendendo davvero tante precauzioni per farci stare tranquille ed evitare contagi. È un periodo duro, ma dobbiamo fare il possibile per aiutare anche gli altri. Durante il lockdown ho provato rabbia perché molti non capivano la gravità della situazione. Mettiamo sempre la mascherina, sanifichiamo le mani, aiutiamoci per uscire da questo incubo".

Sulla Roma.
"L’obiettivo stagionale è vincere il più possibile. Vogliamo migliorare e io qui nella Roma voglio crescere. Daremo il meglio di noi stesse, la coach sta facendo di tutto per mettere in campo la squadra nelle migliori condizioni. Sono rimasta male per la mancata convocazione in Nazionale, ma voglio focalizzare le mie energie sulla Roma per migliorare. Spero in futuro di trovare una maglia azzurra".

Sul calcio femminile.
"Durante il Mondiale c’è stato un vero e proprio boom del calcio femminile, adesso speriamo di cavalcare questa onda per far conoscere sempre di più il nostro calcio".

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Roma, iniziata la spedizione europea: partenza per Berna da Fiumicino. Presente anche Karsdorp tra i 20 convocati (VIDEO)

Partita questa mattina, ufficialmente, la spedizione europea della Roma, che alle 10:30 si è imbarcata da Fiumicino alla volta di Berna. Presente anche Rick Karsdorp tra i 20 convocati. Nella lista giallorossa assenti Smalling, Mancini, Diawara, Calafiori, Pastore e Zaniolo.

 

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Prima Pagina RS: Ds, Rangnick ‘No’ alla Roma, in corsa Emenalo e Boldt. A Berna la linea spagnola. La Roma vuole blindare Zalewski

PRIMA PAGINA RS – Parte oggi ufficialmente la spedizione europea della Roma, che alle 10:30 si è imbarcata da Fiumicino alla volta di Berna. Alle 16:45 in conferenza stampa al fianco di Fonseca, apparirà Gonzalo Villar: il centrocampista spagnolo, reduce dall'ottimo subentro nel match contro il Benevento, è uno dei principali candidati della linea iberica giallorosso a partire da titolare domani sera. Nessun precedente europeo tra Roma e Young Boys.

Nel frattempo i Friedkin, muovendosi in totale autonomia, continuano a cercare le figure giuste per le qualifiche di Dg e Ds. Ieri Ralf Rangnick si è sfilato dalla corsa con delle dichiarazioni inequivocabili: "Non andrò alla Roma, cerco un club già pronto per vincere, preferibilmente in Germania e Inghilterra". Il profilo del tedesco era già stato – in qualche modo – accantonato dai Friedkin, perchè Rangnick si considera in questa fase della sua carriera un 'trainager', quindi non solo un semplice Ds, mentre la nuova proprietà vuole dare un'impostazione più composita all'organigramma.

Capitolo giovani: oltre all'incombente e complicata trattativa per il rinnovo di contratto di Calafiori, la società giallorossa ha incaricato Morgan De Sanctis di blindare il giovane Nicola Zalewski: numero 10 della Primavera, autore di 5 reti nelle prime 4 sfide di campionato, pupillo di Zibi Boniek, ci sono stati i primi contatti con i suoi agenti per un adeguamento contrattuale che dovrebbe portare, l'italo-polacco, a guadagnare circa 150 mila euro annui. 

 

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Rangnick: “Niente Roma, voglio un club ambizioso di Premier o Bundesliga”

Niente Roma, Ralf Rangnick vuole un club inglese e tedesco. E che possa subito vincere un trofeo.  L'allenatore e manager negli ultimi tempi è stato accostato alla Roma allontana le voci su un suo possibile approdo in giallorosso: "Non sono in contatto con loro (la Roma, ndr), non mi immagino di andare lì adesso – le sue parole rilasciate al quotidiano El Pais -. I miei ultimi 14 anni, tra Hoffenheim e Lipsia, hanno dimostrato dove do il meglio, ovvero quando sono più di un semplice allenatore. La mia intenzione è lavorare in un club di tradizione, in Germania o Inghilterra. Mi vedo lavorare come allenatore per un club ambizioso che punta sin da subito a qualche titolo".

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Roma, tutti tamponi negativi. Domani altro ciclo e la partenza per Berna

La Roma tira un sospiro di sollievo. I tamponi effettuati ieri come da protocollo UEFA hanno dato tutti esito negativo. Nessun nuovo contagiato quindi dopo Diawara e Calafiori, domani la squadra si sottoporrà a un ulteriore ciclo di testprima di volare a Berna. Partenza da Fiumicino alle 10.30, alle 16.45 la conferenza di Paulo Fonseca e un giocatore mentre mezz'ora più tardi ci sarà la rifinitura allo Stade de Suisse che, particolarità, ha il campo in erba sintetica e ospiterà novemila tifosi il giorno della partita.

Questa mattina la Roma è scesa in campo a Trigoria per il penultimo allenamento pre Young Boys. Chris Smalling ha continuato a sostenere allenamento individuale e sarà out per il match. È tornato stabilmente in gruppo invece RickKarsdorp che sarà a disposizione, difficilmente dal primo minuto, per la gara europea. 

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Prima Pagina RS: Fienga: “Delisting per investire di più”. Mirante-Roma ipotesi di rinnovo. Dzeko cambia agente

PRIMA PAGINA RS – "Arrivare al delisting significa permettere alla nuova proprietà di aumentare gli investimenti". Guido Fienga ha rivolto un invito pubblico ai piccoli azionisti della Roma, confermando la volontà del club di uscire definitivamente dalla Borsa dopo 20 anni. "Consentirebbe alla nuova proprietà di far progredire la Roma nel programma di potenziamento del club – aggiunge il Ceo sul delisting – di conseguenza, di investire più risorse nella società e nel rafforzamento della squadra". Se non dovesse arrivare tramite OPA è probabile che il delisting arrivi tramite aumento di capitale.

Nel frattempo sul campo Karsdorp torna a lavorare in gruppo: nella trasferta europea a Berna mancheranno Pastore, Zaniolo, Diawara e Calafiori (affetti dal Covid) e Mancini squalificato. Spazio alla linea spagnola, con Pau Lopez, Borja Mayoral, Perez e Villar potenziali titolari dal 1' minuto. Intanto Edin Dzeko continua a riflettere sul suo futuro. Dopo lo stop al trasferimento in bianconero, il bosniaco sarebbe in procinto di cambiare agente (da Martina a Lucci come Kolarov), ulteriore segnale di un possibile cambio di maglia. La Roma continua a pensare ad Arek Milik.

Ha convinto tutti con la sua professionalità e la sua grande forza d'animo, Antonio Mirante si è preso la titolarità tra i pali giallorossi e non intende abbandonarla. L'ex portiere del Bologna ha il contratto in scadenza nel giugno del 2021 e la società starebbe lavorando ad un rinnovo di contratto che lo blindi ancora nella capitale, in attesa di capire se – in caso di cessione a titolo definitivo di Olsen e Lopez – ci sarà spazio per un investimento su un giovane portiere da far crescere vicino al napoletano. 

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Roma, Fienga: “Vantaggi con l’uscita dalla Borsa. Friedkin, ok aumento di capitale”

La Roma si muove dentro e fuori dal campo. Ieri la squadra giallorossa ha trovato la seconda vittoria consecutiva contro il Benevento, intanto la dirigenza sta portando avanti diverse manovre finanziarie per cercare di uscire dalla crisi economica. Il CEO della Roma Guido Fienga ha rilasciato alcune dichiarazioni all'Ansa spiegando i benefici sportivi che il club avrebbe in caso di delisting, quindi l’uscita del titolo Roma dal mercato azionario “L’adesione degli azionisti della Società all’offerta pubblica di acquisto obbligatoria, lanciata da Romulus and Remus Investments LLC, aiuterebbe il Club a compiere progressi nel proprio piano di sviluppo. La Romulus and Remus Investments LLC,società controllata al 100% da Dan Friedkin, avendo acquisito il 17 agosto scorso la quota di maggioranza dell’87% circa dell’AS Roma, precedentemente detenuta da AS Roma SPV LLC, ha lanciato un’opa obbligatoria sulle rimanenti azioni del Club. L’opa è promossa a un corrispettivo per azione pari a 0,1165 che è lo stesso di quello pagato da Romulus and Remus Investments LLC per l’acquisizione della quota di maggioranza dell’87% circa ed è finalizzata all’acquisizione dell’intero capitale sociale dell’AS Roma e a delistare le azioni del Club qualora la soglia del 90% e/o del 95% del capitale venisse superata per effetto dell’OPA medesimaCredo che se i nostri azionisti di minoranza accettassero l’offertaconsentirebbero alla nuova proprietà di far progredire l’AS Roma nel programma di potenziamento del Club e, di conseguenza, di investire più risorse nella Società stessa e nel rafforzamento della squadra. Il nostro azionista di maggioranza prevede di continuare a investire nella Società e di proseguire con l’aumento del capitale, essenziale per supportare il Club dentro e fuori dal campo. In sostanza il Club godrà di molti vantaggi dal buon esito dell’opa dal possibile delisting che da esso deriverebbe. La Società sarà infatti in grado di operare in modo più flessibile e agile quando si tratterà di prendere decisioni a livello manageriale e di muoversi più rapidamente, semplificando le complessità legate allo status di società quotata. Vogliamo tutti la stessa cosa per l’AS Roma: con l’aiuto del nostro azionista di maggioranza stabilizzeremo la situazione economico-finanziaria al fine di avere sempre una squadra sostenibile e competitiva sia in Italia sia in Europa. Una conclusione positiva di questo processo d’OPA potrebbe aiutare il Club a fare progressi nel miglior modo possibile“.

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Roma-Benevento 5-2, Parola dell’EX: Giannini: “Vittoria di qualità, ma troppi rischi”. Graziani: “Fonseca? Sta facendo bene”. Petruzzi-Peccenini: “Perchè cambiare sistema?”. Di Livio: “Davanti devastanti”

FOCUS RS – La redazione di ReteSport ha raccolto i pensieri dei nostri 5 ex calciatori giallorossi espressi oggi nel corso del palinsesto sulla vittoria della Roma per 5-2 sul Benevento. 

Giuseppe Giannini (h.12:00) – "Partita non bellissima, la Roma ha rischiato ma grazie alla sua qualità ha vinto il match. Quando riesce a sprigionare la velocità e l'imprevedibilità dei suoi uomini offensivi, la squadra di Fonseca diventa brillante e divertente. L'intuizione di Villar mi è piaciuta, la gara era ancora in bilico e sicuramente la sua qualità ha inciso sul match. La scelta di cambiare modulo ci può stare, ma la squadra ha bisogno di certezze sul lungo periodo"

Franco Peccenini (h.17:30) – "Non considero la vittoria di ieri un test che ci permetta di giudicare la Roma in crescita. Ho visto tre tenori offensivi, Spinazzola e Veretout che hanno dato sostanza e copertura, e tante incognite nel resto dei calciatori. Non si capisce perchè cambiare sistema di gioco quando con la difesa a tre si era trovato un certo equilibrio. Anche alcune dichiarazioni di Fonseca non le condivido: perchè dire che ha tre centrali di livello, riferendosi a Mancini, Kumbulla e Ibanez, quando hai Fazio in panchina, non mi sembra rispettoso nei confronti dell'argentino"

Fabio Petruzzi (h.17:30) "Vittoria importante per la Roma non ottenuta però dopo una prestazione straordinaria. Sono uscite fuori le individualità, soprattutto davanti, piuttosto che il gioco, grazie anche all'ingresso di Villar e Carles Perez, che subentrando dalla panchina, con due giocate hanno contribuito a chiudere il match. Il Benevento non è un test probante, non bisogna entusiasmarsi più di tanto per questa vittoria"

Ciccio Graziani (h.18:30)"La Roma vince ma non convince contro il Benevento. Sul 2-2 c'è stato un momento che gli avversari hanno avuto una palla clamorosa per portarsi in vantaggio. In alcuni momenti della gara, la Roma è troppo lenta e prevedibile, fortunatamente le accelerazioni di Pedro e Mkhitaryan hanno permesso ai giallorossi di vincere il match. Mi aspetto un miglioramento nel gioco da parte della Roma, è necessario alzare il livello e i ritmi. Apprezzo di più il sistema con la difesa a quattro, rispetto al sistema a tre che poi è sempre a cinque di fatto. Fonseca? Sta facendo bene, avrebbe fatto 8 punti se non ci fosse stata la dilettantesca vicenda di Verona, forse alcune cose che ha detto recentemente avrebbe dovuto trattarle all'interno di Trigoria, ma alla fine quello che conta non sono le indiscrezioni giornalistiche, bensì i risultati e come si approccia con i calciatori"

Angelo Di Livio (h.19:30) – "Bene ma non benissimo la Roma contro il Benevento che ha anche rischiato a tratti di non vincere la partita, ma ho visto grande qualità davanti con il trio Dzeko-Miki-Pedro. Si poteva gestire meglio l'incontro, con un pizzico di attenzione in fase difensiva e di non possesso. C'è stata anche sfortuna negli episodi negativi, i rigori a mio giudizio non c'erano per nessuna delle due squadre. Mi piace l'efficacia offensiva di questa squadra, che quando accelera mostra a tratti un calcio spettacolare"

 

 

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ESCLUSIVA – Alex Infascelli: “Totti aveva voglia di parlare. Con il docufilm vivremo il vero Francesco”

Alex Infascelli, regista del docufilm "Mi chiamo Francesco Totti" in sala da oggi a mercoledì, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Retesport: "Mai come in questo periodo, dopo mesi di pane fatto in casa, abbiamo bisogno di mettere il naso fuori e vivere un’esperienza collettiva. Il cinema è uno di quei luoghi dove si può tornare a provare un’emozione. Ho sempre avuto un grande amore per “Solo” di Baglioni. Mettendo questa canzone nei suoi momenti d’addio al calcio sono riuscito a mettere a fuoco un suo grande momento, creando qualcosa in più rispetto quello che noi tutti qbbiamo già visto. Il docufilm su Totti ha come tema importante il tempo. Lui ha vissuto ogni momento al massimo: ha dato tutto senza lasciare nulla da parte. Francesco Totti ha un cuore immenso, ha regalato tanti momenti di emozione ai tifosi di tutto il mondo e li ha regalati anche a me grazie alla creazione di questo docufilm. Francesco aveva voglia di parlare con il film. Totti è di poche parole, ma nel docufilm parla davvero tanto. La sua assenza al Festival è stata una presenza con l’anima e le parole nel docufilm. Con questo docufilm, rivivremo il vero Francesco Totti, quello del campo ma anche quello della vita di tutti i giorni".