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Balzaretti: “Stavamo per prendere Ziyech, è un grande rimpianto”

Federico Balzaretti ha raccontato alcuni retroscena di mercato nel corso di una diretta Instagram a Calciomercato.com. Ecco uno stralcio delle sue parole: “L’Inter voleva a tutti i costi Nainggolan, la Roma in cambio chiese Zaniolo e Radu, e alla fine insieme a Nicolò prendemmo Santon. Un rimpianto? Stavamo prendendo Hakim Ziyech, è un giocatore per il quale stravedo. Ci siamo stati dietro tantissimo tempo, ma alla fine non fu trovato l’accordo. Avevamo fatto anche un tentativo per Ilicic, ma l’Atalanta ha subito detto di no e visti i rapporti tra le società è stato giusto non insistere. Sono soddisfatto che abbiamo riportato Pellegrini alla Roma, lo sentivamo quasi quotidianamente al Sassuolo. E Gerson sta facendo grandissime cose ora al Flamengo”. 

Impossibile non parlare del derby contro la Lazio: “Difficile non capire cosa significhi da quelle parti, dal primo giorno che sono arrivato me ne parlavano tutti. Ancora oggi i tifosi mi fermano per strada per ricordarmi il mio gol contro la Lazio, io mi sono conservato una pagina del giornale giornale del giorno dopo. Quel giorno credo che a Daniele De Rossi sia scappata anche una lacrimuccia, è un tipo emotivo”.

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Roma, ecco un attaccante del Gent per sostituire Under

(IL MESSAGGERO – S. CARINA) – La Roma è pronta a cambiare qualcosa tra gli esterni d’attacco nella prossima sessione di mercato. Perotti può lasciare per abbassare il monte ingaggi ma chi è stato designato per realizzare una plusvalenza è Cengiz Under. Col possibile addio del turco, Petrachi pensa a Chakvetadze del Gent. Il talento georgiano – riporta “Il Messaggero” – può giocare in tutti e tre i ruoli alle spalle della punta centrale in un 4-2-3-1. Arriva da un brutto infortunio al ginocchio che l’ha tenuto fuori quasi un anno ma la Roma l’ha visionato nelle scorse settimane. In Europa League nei sedicesimi di finale ha giocato solo un paio di spezzoni nei finali di partita. Restano vive comunque le piste Tete, dello Shakhtar e Urzi del Banfield. 

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Quasi 1500 persone in ritiro permanente. Così la Serie A pensa di ripartire

(LA GAZZETTA DELLO SPORT – V. PICCIONI) – Vivere una bolla. Un’altra lunga quarantena dopo quella che già si sta vivendo. Tutte le squadre di calcio vivrebbero in luoghi chiusi per ridurre al minimo il rischio di contagio. Questa era una delle proposte della commissione medica della Federcalcio, insieme all’effettuare test su tutti i giocatori. I tamponi però non sono infiniti e il calciatore dovrà essere trattato allo stesso modo di un qualsiasi altro cittadino. Molti centri di allenamento poi non sono dotati di alloggi e quindi per metà delle squadre di Serie A si dovrebbe pensare ad una soluzione alternativa. Le incognite sono molte.

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Augustin Urzi, la Roma si fa avanti

(IL CORRIERE DELLO SPORT – J. ALIPRANDI) – La Roma è a caccia di un attaccante esterno per la prossima stagione e Augustin Urzi potrebbe rappresentare il profilo adatto. L’ala del Banfield piace al ds Petrachi, che lo segue dai tempi del Torino ed è pronto a formulare un’offerta di 15 milioni (Urzi ha una clausola rescissoria di 20 milioni di euro). A confermare l’interesse dei giallorossi, è stato proprio il calciatore, che ha dichiarato: “Mi ha cercato la Roma ma anche altre squadre italiane. Tutte si sono messe in contatto con il mio agente e con il mio club”.

 

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Roma, in estate si svolta: monte ingaggi giù del 15%

(LA GAZZETTA DELLO SPORT – M. CECCHINI) – In attesa che i calciatori della Roma presentino il progetto per il taglio degli stipendi, la società inizia a riformulare in maniera organica il discorso per la prossima stagione. Com’è noto, il monte salariale giallorosso è parecchio elevato, intorno ai 160 milioni lordi. La prossima estate l’obiettivo sarà quello di un taglio del 15% del totale, per una cifra che ammonta intorno ai 30 milioni. Per far ciò, anche i nuovi arrivati non dovranno guadagnare più di 3 milioni netti. In questa situazione comunque Pallotta non si tira indietro e completerà entro questo mese la ricapitalizzazione prevista, portando l’iniezione di liquidità nelle casse della società a circa 132 milioni in poco più di quattro mesi.

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Di Francesco: “La cessione di Strootman è stata un errore. De Rossi chiamò Pallotta per evitare il mio esonero”

(CORRIERE DELLO SPORT – G. D'UBALDO) – L’ex allenatore giallorosso, Eusebio Di Francesco, ha rilasciato una lunga intervista a “Il Corriere dello Sport”, facendo un bilancio della sua avventura sulla panchina della Roma. Questo uno stralcio delle sue dichiarazioni:

Dopo la partita contro il Porto a marzo dello scorso anno arrivò l’esonero.
“Il calcio è così, legato a episodi: l’esonero è stato un insieme di situazioni al di là dei risultati. C’era un po’ di malcontento che ci ha portato a quell’epilogo. Era un momento particolare, avevamo perso il derby”.

Male.
“Sì, male, ma io su quattro derby ne ho vinti due e perso solo quello: è l’unico che si ricorda. A Oporto siamo stati sfortunati per l’arbitraggio. Meritavamo i quarti. L’anno prima arrivammo in semifinale. In Europa abbiamo fatto il massimo. resta il dispiacere della sconfitta a Liverpool, in condizioni particolari. Poi all’Olimpico ci siamo fatti gol da soli subito, l’espulsione di El Shaarawy, il salvataggio sulla linea…”

Parlava di malcontento.
“Non dico a livello personale, era un periodo particolare, difficile per tutti, se fossimo passati con il Porto non so quale sarebbe stato il mio futuro, forse avrei scelto di andarmene io”.

La campagna acquisti quell’estate sfasciò una squadra che andava solo migliorata.
“Sono state fatte delle scelte non corrette, a cominciare da quella che rimpiango più di tutte, le partenze di Strootman e Nainggolan. Strootman è un giocatore straordinario, con la sua partenza abbiamo perso personalità e lo abbiamo pagato in continuità di risultati. Ho il rimpianto di non aver insistito a farlo restare, ho assecondato la sua decisione. I risultati altalenanti del secondo anno non ci furono nel primo, nonostante il caos con il mercato di gennaio, Dzeko in bilico, stava per andare al Chelsea. I giovani andavano aspettati, ho dovuto rivedere il sistema di gioco per adattarlo alle caratteristiche di certi giocatori. Under è dovuto maturare, Kluivert ha avuto bisogno di tempo. Poi Zaniolo. Tutti mi dicevano che era un ragazzino complicato, io non ho avuto nessun problema con lui, all’inizio alcune volte l’ho ripreso davanti alla squadra ed è diventato il gioiello del calcio italiano”.

Pastore è stato un equivoco tattico.
“Non voglio attribuire responsabilità a nessuno. Anche quest’anno si è visto che il problema principale è il fisico. Non abbiamo avuto un buon rapporto, ma non riesco ad avere rancore per certe sue dichiarazioni. Non è riuscito a render come ci si aspettava, ho visto che anche quest; anno aveva grande voglia ma non gioca da mesi. La qualità non è in discussione”.

Qual è stato il vero rapporto con Monchi?
“Ho avuto sempre un ottimo rapporto, devo ringraziarlo perché è stato uno di quelli che mi ha voluto alla Roma. Non è facile fare il mercato dovendo vendere Salah e Alisson, abbiamo avuto contrasti su alcune situazioni, come in una famiglia, ma abbiamo cercato di andare sempre nella stessa direzione”.

Qual è stato il ruolo di Totti?
“Il fatto che sia stato lui a scegliere Ranieri ha fatto pensare che non fosse vicino a me. Non è stato così. Era l’uomo della società e l’amico dell’allenatore, mi ha sempre sostenuto, fino alla fine. Poi ha dovuto scegliere Ranieri, perché faceva parte del suo ruolo. Qualcuno ci ha speculato, ma i nostri rapporti sono tuttora buoni. Aveva la capacità di farmi capire le sensazioni dello spogliatoio, che conosceva bene, sa distinguere i giocatori di qualità, è un intenditore. Aveva una grande capacità di sdrammatizzare e trovare il sorriso nei momenti più difficili. L’ironia è una delle più grandi qualità”.

Fu lui a parlare con Nainggolan, dopo il video di Capodanno.
“Le gestione di Radja in quel caso fu condivisa da tutti, compreso il giocatore. Con lui il rapporto è stato leale. L’ho sentito durante il mercato, lo volevo portare alla Samp, mi aveva dato disponibilità, poi ha scelto il Cagliari per una questione di cuore. Capisce le situazioni in un attimo. Mi era d’aiuto in campo, come Dzeko, Kolarov, De Rossi”.

Il capitano in una partita con il Genoa andò in panchina pur non potendo giocare. Già si parlava del suo esonero.
“Voleva stare vicino alla squadra e anche a me, ha dimostrato attaccamento in un momento di difficoltà”.

Le è stato vicino anche alla fine?
“Sicuro. Daniele è uno di quelli che ha chiamato il presidente per evitare il mio esonero. Io dico sempre che l’allenatore è un uomo solo, ribadisco nessuno ha mai giocato contro. La Roma di Pallotta ha raggiunto il massimo con me in panchina. Nonostante gli infortuni, che sono ancora tanti. Trovare una spiegazione non è facile. a volte ci sono giocatori predisposti. Pensate a Pastore. Io vengo criticato perché cambio tanto, ma a volte tolgo un titolare per il timore che si infortuni”.

Schick è stato una scommessa azzardata?
“Nel 4-3-3 faceva fatica, per me è un centravanti o una seconda punta, riusciva a far meglio più vicino al centravanti. È arrivato in una condizione fisica inadeguata, poi si è fatto male, lo abbiamo dovuto gestire. Davanti aveva un giocatore come Dzeko, che su 60 partite 55 te le fa ad altissimi livelli. Come Kolarov. Per come si curano, per il rispetto del loro corpo sono professionisti straordinari. Schick era condizionato dalle critiche e del prezzo che era stato pagato”.

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Mercato Roma, Agustín Urzi: “La Roma ha presentato un’offerta”

Agustín Urzi, giovane attaccante del Banfield ha rilasciato un’intervista a TNT Sports raccontando anche delle proposte di trasferimento ricevute, tra cui quella della Roma. Ecco le sue parole: “Sono arrivate offerte dal Boca, Racing, Inter, River, Roma, Benfica, Atlético Madrid e altre. La maggior parte proveniva dall’Italia. Tutti hanno comunicato con il mio rappresentante e con il clubLa Premier League è una lega in cui mi piacerebbe giocare, con mio padre guardo molto il Manchester City“.

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La Roma può sorridere: il Lipsia prepara i 30 milioni per riscattare Schick

Nelle scorse settimane c’è stata molta incertezza sul riscatto di Schick da parte del Lipsia, a causa dell’emergenza Coronavirus che ha creato problemi alle casse del club tedesco e non solo. Secondo quanto riporta la rivista sportiva tedesca Kicker, ora il Lipsia sta prendendo in cosiderazione l’investimento di 30 milioni per un singolo giocatore e proprio il cartellino di Patrik Schick si aggira intorno alla cifra. Il club di Bundesliga sembra pronto dunque riscattare il centravanti ceco dalla Roma, versando un corrispettivo di 28 milioni di euro (che diventerebbero 29 in caso di qualificazione dei tedeschi alla prossima Champions League) nelle casse del club capitolino

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Roma, ti ricordi di Coric? L’Almeria chiede lo sconto

Acquistato negli ultimi giorni del mercato dell'estate 2019, Ante Coric sarebbe dovuto essere la ciliegina sulla tortadel lavoro di Ramon Monchi. Invece è la storia si è rivelata completamente diversa, con aspettative deluse del diesse e del centrocampista, andato a giocare all'Almeria. Come riportato dal corrieredellosport.it, anche nella serie B spagnola Coric non ha migliorato il suo rendimento, con poche partite giocate (tredici), e tanti infortuni e panchine.  L'Almeria continua a credere sulle potenzialità del ragazzo, è convinta che possa un giorno esplodere e quindi fruttare una ricca cessione, ma adesso i sei milioni pattutiti con la Roma per l'acquisto sono ritenuti eccessivi. Il club spagnolo ha già avuto contatti con Petrachi per chiedere una diversasoluzione: pagarlo di meno oppure tenerlo in prestito un'altra stagione per poi trattare una cifra diversa per l'obbligo del riscatto.

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Mercato Roma, Atalanta in cima alla lista di Bonaventura

"Atalanta, in cima alla lista Bonaventura: voglia di tornare". Così il Corriere di Bergamo sul calciomercato della Dea. Il club nerazzurro sarebbe in cima alla lista delle preferenze di Jack, il quale è sempre più vicino all’addio dal Milan (è in scadenza di contratto, ma al momento non si parla di rinnovo). Ma occhio alla concorrenza di Lazio, Roma e Fiorentina. Nelle scorse settimane, il centrocampista è stato accostato più volte al club giallorosso, grazie anche ai buoni rapporti della società giallorossa con l’agente Mino Raiola.