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Mkhitaryan si prende la Roma, ora a rischiare il posto è Pellegrini

Henrikh Mkhitaryan è l’uomo in più a disposizione di Fonseca. L’armeno sembra aver trovato finalmente continuità di rendimento e minutaggio dopo i tanti problemi fisici che lo hanno rallentato. Ora però, come riporta La Repubblica, a pagare questo status di ‘calciatore ritrovato’ e quantomai utile alla causa, potrebbe essere Lorenzo Pellegrini. Il numero 7 giallorosso, al contrario dell’armeno, è in un momento di involuzione di rendimento, nonostante rimanga indiscutibile il suo valore. Il centrocampista romano è ai box per un problema muscolare e, al rientro in campo, dovrà vedersela con la concorrenza dell’armeno. In questo momento l’ex Arsenal e United parte favorito nelle gerarchie di Fonseca per il ruolo di trequartista e starà proprio al tecnico portoghese gestire al meglio il ballottaggio tra i due.

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Coronavirus, la Serie A slitta. Nel week-end il recupero delle gare rinviate

La Lega di Serie A sembra aver trovato, finalmente, una soluzione alle ripercussioni dell’emergenza Coronavirus sul campionato italiano e sul suo calendario. Come scrive Il Messaggero, questo fine settimana verranno giocate le sei gare rinviate. Il calendario è il seguente: sabato Sampdoria-Verona (ore 20,45), domenica Udinese-Fiorentina (20,45); lunedì 9, invece, Juve-Inter (20,45), Milan-Genoa, Parma-Spal e Sassuolo-Brescia (tutte alle 18,30)Atalanta-Sassuolo, Verona-Cagliari e Torino-Parma invece verrebbero recuperate il 18 marzo. L’unica gara a restare fuori è Inter-Sampdoria, per il quale si sta ancora studiando la decisione finale sul recupero. Inoltre la terzultima giornata verrebbe spostata al 13 maggio, vale a dire un turno infrasettimanale in più per tutti. Una soluzione condivisa nel consiglio straordinario telefonico di ieri. Ad esso hanno partecipato il presidente Dal Pino, i due consiglieri Lotito e Marotta e l’ad De Siervo.

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Mkhitaryan: “Ho scelto la Roma per tornare a divertirmi, voglio giocare fino a 37 anni”

Il calciatore della Roma Mkhitaryan è stato oggetto del documentario realizzato dal blogger russo Yevgeny Savin pubblicato su YouTube il 21 febbraio. Queste le sue parole:

Hai perso tuo padre a sette anni…
E’ stato difficile. Non capivo dove fosse mio padre. Perdere tuo padre a sette anni non è facile. Pensare che ha un cancro alla testa, non capivo realmente cosa stesse succedendo, ma poi mi hanno cercato di spiegare che la vita sarebbe continuata anche senza di lui. Allora ho deciso di puntare sul calcio. Quando sei piccolo pensi solo a divertirti durante gli allenamenti. La perdita di mio padre mi ha permesso di giocare a calcio ancora più seriamente.

Sul mancato trasferimento in Russia…
Non ho rifiutato lo Spartak Mosca. Quando ero allo Shakthar pensavo di essere nella squadra più forte dell’ex unione sovietica. Non c’era motivo di andare allo Spartak perché il mio sogno era di giocare in Europa. L’Anzhi mi ha promesso un ingaggio folle più i bonus, ma per inseguire il mio sogno ho rifiutato. Quanti soldi? Un po’ meno di Eto’o. Quindi non proprio 20 milioni, ma quasi.

Puoi spiegare cos’è successo tra te e Mourinho?
Non posso spiegare il punto di vista di Mourinho perché non so cosa ci fosse nella sua testa. Posso dire che ho lavorato ogni giorno, duramente, e ho pensato che mi avrebbero dato un’opportunità. Così è stato. Ho giocato e abbiamo vinto l’Europa League e altre coppe. Una volta Mourinho mi ha visto a colazione e mi ha detto: “Per colpa tua la stampa mi critica”. Io gli risposi: “Davvero mister? Non lo faccio certo di proposito”. Ai tempi del Manchester United c’erano paparazzi tre giorni a settimana. Ti filmavano mentre entravi in macchina, come eri vestito… Una volta arrivati al centro sportivo loro erano ancora lì.

Mourinho è stato l’allenatore più difficile della tua carriera?
Sì. E’ un vincente di natura. Vuole che tu vinca e che tu faccia quello che ti chiede. E’ difficile per chiunque. Ci sono state divergenze e conflitti, ma non hanno avuto un forte impatto sul buon lavoro e i tre trofei vinti.

E’ vero che ti ha attaccato dopo la partita e ti ha spinto dicendo che dovevi allenarti?
Si è vero. Tutto è iniziato da lì. Ho pensato: “Non ho altro da aggiungere al Manchester. Lavoro, presso, aiuto la squadra, segno e qualcuno è anche insoddisfatto”. Giocare al Manchester è comunque un’occasione che ti capita una volta nella vita. Scendere in campo insieme a Ibrahimovic, Pogba, Mata, De Gea… Se dovessi ritornare indietro nel tempo, avrei rinnovato il contratto con i Red Devils. Non mi pento però di ciò che ho fatto.

Poi è comparso Wenger e l’Arsenal…
Sapevo che Wenger e l’Arsenal erano interessati a me, ai tempi dei conflitti con Mourinho. Wenger mi voleva con i Gunners. Passare con loro è stato coronare il sogno che avevo da bambino. Molti giocatori francesi avevano indossato quella maglia in passato: Henry, Pires, Bergamp, Petit, Vieira. Ero appassionatissimo. Poi, con l’arrivo degli Emirati Arabi, hanno iniziato ad avere problemi economici e hanno iniziato ad investire sui giovani.

Sei arrivato alla Roma nell’ultimo giorno di mercato…
Il primo settembre, due ore dopo il match giocato con l’Arsenal, Mino Raiola mi ha detto che avrei dovuto prendere il primo volo per Roma. E’ successo tutto molto in fretta. Mi ero ripromesso che le cose sarebbero dovute cambiare in questa stagione. Quando hai 30 anni non hai più tempo da perdere e hai bisogno di andare avanti per continuare a divertirti. A inizio stagione il nostro obiettivo era entrare nelle prime quattro, andare in finale di Coppa Italia e proseguire il più possibile nel cammino Europeo. La pressione qui non è un problema per me. Non per la mia età, ma perché ho giocato in club come Manchester United e Arsenal. La gente qui vive di calcio ed è molto bello. Voglio giocare fino a 37 anni, quando non potrò più.

Sul futuro del calcio armeno…
Non voglio criticare nessuno, ma i giocatori sono molto pigri. Le persone che lavorano in Europa sono completamente diverse.

Sul futuro…
Voglio giocare al livello massimo il più a lungo possibile. Il mio obiettivo è giocare fino a 37 anni.

Sullo Shakhtar…
Lo Shakhtar non ha un centro sportivo ma una reggia. Sognavo di giocare in Europa. Lucescu mi diceva sempre: “Esci dal centro sportivo, perché ci stai così tanto?”. Ci ho vissuto praticamente dentro per tre anni, quando ero allo Shakhtar. Quando poi sono passato al Borussia Dortmund mi dissero che non c’erano più stanze disponibili. Così ho affittato un appartamento. Molte persone mi chiamavano ai tempi dello Shakhtar, mi dicevano: “Vieni qui, firma questo contratto”.

Sul trasferimento a Dortmund…
Sono partito insieme a Raiola per Londra, inizialmente per parlare con il Tottenham. Stavamo aspettando offerte dal Liverpool ma non eravamo sicuri. Poi abbiamo ricevuto la chiamata dal Dortmund e siamo volati immediatamente in Germania. Avevano venduto Goetze e gli serviva un nuovo numero 10. Al Liverpool e al Tottenham i posti erano già presi, quindi trasferirmi al Borussia era la migliore cosa da fare. Klopp mi disse subito le sue idee, dove mi vedeva in campo.

Sul rapporto con Klopp nel Borussia Dortmund…
Prima di parlare con Klopp, mi ha abbracciato, tirato su da terra e detto: “Non ti lascerò andare fino a quando non firmerai il contratto”. Alla fine della conversazione poi aveva aggiunto: “Promettimi che tornerai al Borussia Dortmund”. E’ un amico. come un padre o un fratello per me. Quando ho lasciato il Dortmund ho iniziato a capire veramente il calcio.

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Tor di Valle, Vitek a Roma per chiudere: l’acquisto dei terreni è previsto per fine mese

La questione dello Stadio della Roma non sembra proprio voler trovare una fine. Come riporta il Corriere dello Sport, uno dei nodi cruciali da risolvere è quello relativo al proprietario dei terreni di Tor di Valle, dove lo stadio dovrebbe essere costruito. Negli ultimi mesi il magnate ceco Radovan Vitek ha trattato a lungo il loro acquisto, ma negli ultimi tempi erano emerse alcune difficoltà. Ora però sembra tutto risolto. Tanto che Vitek dovrebbe essere a Roma per la partita contro l’Udinese ed entro la fine de mese dovrebbe completare l’acquisto dei terreni di Tor di Valle.

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Friedkin, mercoledì la firma: previsto fin da subito un investimento di 50 milioni

Dopo mesi di trattative, la Roma sta per passare a Dan Friedkin. Il magnate texano si è interessato all’acquisto della società giallorossa a ottobre, per poi trovare l’accordo con Pallotta sul prezzo a fine dicembre. Il produttore di San Diego, come riportato da La Gazzetta dello Sport, dovrà subito immettere nella Roma 50 milioni di euro per completare un aumento di capitale, varato ad ottobre scorso, da 150 milioni totali. Di questi, 130 sono destinati all’azionista di maggioranza, ma per il momento Pallotta ed il suo gruppo ne hanno investiti solo 80 milioni.

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Cagliari-Roma, le pagelle dei quotidiani: Kalinic e Mkhitaryan trascinatori, male Smalling

La Roma passa alla Sardegna Arena, battendo il Cagliari per 3-4. Un successo meritato che alimenta la corsa per il quarto posto. Andiamo a vedere i voti presenti sui principali quotidiani sportivi e non. 

LA GAZZETTA DELLO SPORT

Pau Lopez 6.5; Bruno Peres 6.5, Fazio 6, Smalling 5.5, Kolarov 7; Villar 6.5, Cristante 6.5; Under 7, Mkhitaryan 7, Kluivert 6.5; Kalinic 7.5. A disp.: Perez 6, Santon SV, Veretout SV. All.: Fonseca 7.

IL CORRIERE DELLO SPORT

Pau Lopez 6; Bruno Peres 6, Fazio 5.5, Smalling 4.5, Kolarov 6.5; Villar 6.5, Cristante 6.5; Under 7, Mkhitaryan 8, Kluivert 7; Kalinic 8. A disp.: Perez SV, Santon SV, Veretout SV. All.: Fonseca 6.5.

TUTTOSPORT

Pau Lopez 6.5; Bruno Peres 6, Fazio 6, Smalling 6.5, Kolarov 6.5; Villar 6.5, Cristante 6; Under 6.5, Mkhitaryan 7, Kluivert 6.5; Kalinic 7. A disp.: Perez SV, Santon SV, Veretout SV. All.: Fonseca 7.

IL CORRIERE DELLA SERA

Pau Lopez 6; Bruno Peres 6, Fazio 5, Smalling 4.5, Kolarov 6; Villar 6, Cristante 6; Under 6.5, Mkhitaryan 7.5, Kluivert 6.5; Kalinic 7.5. A disp.: Perez SV, Santon SV, Veretout SV. All.: Fonseca 6.5.

LA REPUBBLICA

Pau Lopez 6; Bruno Peres 5.5, Fazio 5, Smalling 4.5, Kolarov 5.5; Villar 5.5, Cristante 5.5; Under 6, Mkhitaryan 7.5, Kluivert 6.5; Kalinic 7. A disp.: Perez SV, Santon SV, Veretout SV. All.: Fonseca 6.

IL TEMPO

Pau Lopez 5.5; Bruno Peres 6.5, Fazio 5.5, Smalling 5, Kolarov 6; Villar 6.5, Cristante 6.5; Under 7, Mkhitaryan 8, Kluivert 7; Kalinic 7.5. A disp.: Perez 6, Santon SV, Veretout SV. All.: Fonseca 7.

LA STAMPA

Pau Lopez 6; Bruno Peres 6, Fazio 6, Smalling 6, Kolarov 6.5; Villar 6, Cristante 6; Under 6.5, Mkhitaryan 7, Kluivert 6.5; Kalinic 7. A disp.: Perez 6, Santon SV, Veretout SV. All.: Fonseca 6.5.

IL MESSAGGERO

Pau Lopez 6; Bruno Peres 6, Fazio 6, Smalling 5, Kolarov 6.5; Villar 6, Cristante 6; Under 6.5, Mkhitaryan 7, Kluivert 7; Kalinic 7.5. A disp.: Perez SV, Santon SV, Veretout SV. All.: Fonseca 6.5.

LEGGO

Pau Lopez 5.5; Bruno Peres 6, Fazio 6, Smalling 5.5, Kolarov 7; Villar 6, Cristante 6; Under 6.5, Mkhitaryan 7.5, Kluivert 7; Kalinic 7.5. A disp.: Perez SV., Santon SV, Veretout SV. All.: Fonseca 7.

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Nainggolan: “A Roma ogni anno perdevamo 4 o 5 giocatori e ne arrivavano altri, è stato difficile”

Radja Nainggolan non ha mai nascosto il suo amore per Roma e per la Roma anche dopo che è andato via dalla Capitale. Ieri il centrocampista dopo la partita contro i giallorossi ha rilasciato queste parole:“ Roma è parte della mia vita, per i giallorossi ho sempre dato tutto. Fa sempre un certo effetto giocarci contro. A Roma è difficile perché ogni anno prendevamo 4-5 giocatori nuovi e altri 4-5 partivano. Quest’anno lo stesso. Non so chi sarà il nuovo presidente, non sto più lì. Certamente la Roma è di nuovo in costruzione, adesso vediamo chi riusciranno a prendere e chi andrà via”.

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Cagliari-Roma, Villar: “Contento per la vittoria e per la fiducia del mister”

Gonzalo Villar, centrocampista spagnolo della Roma, ha parlato ai canali ufficiali del club al termine del match vinto in casa del Cagliari

Sei emozionato? Cosa hai pensato quando il mister ti ha mandato in campo?
“Molto contento che il mister abbia avuto fiducia in me. Io ho lavorato per ottenere questa opportunità, sono molto contento per il risultato della squadra”.

Cosa ti aveva detto di fare Fonseca?
“Mi ha detto di fare quello che so fare, è il motivo per il quale mi hanno preso. E’ da mesi che lavora con me e mi dice cosa vuole da me”.

Tante emozioni, ti è piaciuto il clima che hai trovato a Cagliari?
“Sì, sono molto contento per l’esordio. Abbiamo fatto una buona partita, sono contento per la vittoria”.

Tanti complimenti.
“Grazie, ho dovuto lavorare tanto per questa partita. Il Cagliari è una squadra difficile, hanno tanti giocatori come Nainggolan e Pellegrini. Sono contento per la vittoria”.

Quale posizione preferisci?
“E’ il mister che decide dove schierarmi, preferisco la posizione dove ho iniziato la partita, quella da numero 8. Ringrazio il mister per la fiducia”.

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Cagliari-Roma, Fonseca: “Bene Kalinic, si stava allenando bene. Non dobbiamo soffrire così”

Paulo Fonseca, tecnico della Roma, è stato intervistato durante il post-partita di Cagliari-Roma 3-4. Queste le sue parole:

FONSECA A SKY SPORT

Fiducia a Kalinic…
Abbiamo cambiato 5 giocatori perché abbiamo avuto la partita contro il Gent. Abbiamo molti giocatori stanchi e Dzeko era uno di quelli più stanchi. Ho deciso di giocare con Kalinic perché si stava allenando bene. Anche gli altri hanno fatto una buona partita.

Troppa sofferenza?
Si penso che non dobbiamo soffrire così. Abbiamo fatto una buonissima partita, abbiamo avuto tante occasioni per chiuderla prima. Non sarebbe stato giusto se non avessimo vinto oggi.

Con Mkhitaryan dall’inizio la classifica sarebbe stata diversa?
Non posso dirlo. Sta migliorando giorno per giorno, è un giocatore importante.

Mkhitaryan e Pellegrini come possono giocare insieme?
Questo è un bel problema per l’allenatore. E’ molto peggio quando non abbiamo giocatori. C’è spazio per tutti, specialmente per i buoni giocatori.

Dietro bisogna mettere Superman per non prendere gol…
Questa è una forma di rischio. La marcatura preventiva è sempre stata fatta con Cristante, Villar e gli altri due difensori. Certo, è un rischio, ma bisogna vedere quante azioni abbiamo creato offensivamente. Penso comunque che il Cagliari non abbia avuto troppe occasioni per fare gol.

Vedi più pronta l’Atalanta della Roma in questo momento?
L’Atalanta è molto forte. Quando gli altri sono forti dobbiamo dirlo e loro offensivamente lo sono. Sono in un buon momento come sempre in questa stagione ma noi vogliamo lottare fino alla fine per il quarto posto. Dobbiamo crederci, dobbiamo lottare e giocare per arrivare in salute fino alla fine con l’Atalanta.

L’Europa League qualifica alla Champions in caso di vittoria…
Questa pressione non è giusta in questo momento. Dobbiamo prima battere il Siviglia che è una squadra fortissima e poi pensare partita per partita. Non è giusto in questo momento pensare alla finale quando abbiamo due partite difficili contro una squadra che ha vinto 5 Europa League negli ultimi anni. Dobbiamo pensare solo ad adesso.

La Champions League quindi passa per il campionato…
No, il Napoli sta tornando, nelle ultime partite hanno vinto. Anche il Milan è forte e può entrare in questa lotta.

L’esordio da titolare di Villar? Le è piaciuto Bruno Peres?
Si Villar è un giovane di grande qualità come ha dimostrato oggi. E’ un ragazzo che giocava in Serie B spagnola e oggi ha fatto una partita con coraggio. Questo per me è molto importante in un centrocampista. Bruno è un terzino con grande qualità offensiva. Deve migliorare difensivamente ma ha una grande capacità di uscire dalla pressione. Deve migliorare la reazione quando perde la palla, deve essere più veloce.

Sul gol del Cagliari si è arrabbiato con Bruno Peres e Under?
Abbiamo giocatori in area che possono fare gol e Under ha optato per una soluzione individuale ma è anche colpa di Bruno che non ha reagito dopo che Under ha perso la palla. Non possiamo avere 5 giocatori in attacco e 5 in difesa che non reagiscono se perdiamo palla.

FONSECA AI CANALI UFFICIALI DEL CLUB

Questa è una vittoria importantissima. Si vedono segnali positivi…
Era importante vincere, è difficile giocare qui a Cagliari. Era più importante sentire che la squadra fosse in un buon momento, come con il Lecce. Io sentivo che la squadra stava tornando ad avere fiducia. Abbiamo avuto 5 situazioni in cui potevamo fare gol prima del gol. Abbiamo molte cose positive in questa partita, di negativo c’è stato che abbiamo pensato che la partita fosse finita dopo il terzo gol. Non abbiamo bisogno di avere questi momenti finali perché potevamo fare 5-6 gol.

Com’è nata l’idea di Kalinic?
Abbiamo avuto una partita pesante, i giocatori erano stanchi. Dzeko era tra i più stanchi, Kalinic stava lavorando bene e ho deciso che poteva essere un’opportunità per lui e per altri come Villar che era alla prima partita, giocava nella seconda Liga spagnola ma ha fatto una buona partita come Kalinic.

Kluivert e Under hanno fatto un grandissimo lavoro in entrambe le fasi…
Sì, hanno migliorato molto la fase difensiva. Sono giocatori veloci che possono fare la differenza nei contropiedi. Abbiamo spazio per migliorare l’atteggiamento difensivo, in alcune situazioni possono fare meglio ma hanno giocato bene. Il giocatore che oggi ha fatto la differenza è stato Mkhitaryan.

Oggi abbiamo verticalizzato molto, prendi meno rischi dietro e si verticalizza di più?
Noi dobbiamo cercare il momento per verticalizzare. Penso che la squadra abbia scelto bene questi momenti. Abbiamo preso tre gol, ma penso che non sia giusto parlare del comportamento dei difensori. Hanno fatto una buona partita, uno è un grande gol di J.Pedro e l’altro è di rigore. Il Cagliari non ha avuto molte situazioni per fare gol, hanno segnato nelle opportunità create. I difensori hanno fatto una buona partita con l’aiuto principalmente di Cristante e Villar.

Avete aspettato 15 metri più indietro. Perché?
E’ strategico a volte non pressare vicino all’area, però a volte è chiudere prima per partire al momento giusto della pressione. E’ una strategia offensiva, dipende dalla squadra che affrontiamo. Penso che poi abbiamo più spazio per il contropiede.

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Pagelle

Cagliari-Roma, le pagelle – Kalinic “Cerbero”,8. Mkhitaryan “Stregone”, 7,5. La sorpresa è Villar

La Roma trova una vittoria preziosa a Cagliari, che le consente di restare a distanza di sicurezza dal Napoli e di non perdere di vista l’Atalanta. Il successo arriva grazie alle magie di Mkhitaryan, alla concretezza di un Kalinic ritrovato e alle geometrie di un inaspettato Villar.

PAU LOPEZ 6,5: prende tre gol su cui non può nulla, parando anche un rigore.

PERES 5,5: Tanta buona volontà e qualche amnesia. Non si potrà ripartire da lui, ma almeno sembra di nuovo un giocatore. Dall’84’ SANTON N.G.

SMALLING 5,5: Si fa bruciare da Joao Pedro in occasione del vantaggio cagliaritano e rende il finale di partita traballante a causa del fallo di mano che porta la squadra di Maran a crederci fino alla fine. Opaco.

FAZIO 5,5: Mette in campo la sua esperienza, che in ogni caso non basta a evitare tre reti al passivo. Sulla percussione di Pereiro non chiude bene consentendogli il tiro dal limite.

KOLAROV 6: Nel primo tempo sciupa moltissimi palloni. Nella ripresa cresce e segna su punizione il quarto gol giallorosso, con la collaborazione del ciuffo di Mkhitaryan.  

CRISTANTE 6: Con il palleggio affidato al compagno spagnolo è più libero di imporre pressing e fisicità nella trequarti avversaria. Gioca bene, perdendosi però la corsa di Pereiro.

VILLAR 6,5: Esordio difficile per il ventunenne proveniente dalla seconda divisione spagnola. Gioca da perno basso di centrocampo provando a gestire il traffico. Fa vedere le sue doti di palleggio contro avversari di tutto rispetto. Inaspettato.

ÜNDER 6: Lo sprint ce l’ha e il tiro pure, la traversa che coglie dopo dieci minuti lo testimoniano. Sulla destra offre qualche strappo prezioso, unito a una maggior attenzione alla fase difensiva. Dal 76’ PEREZ N.G.

MKHITARYAN 7,5: Al 4’ costringe Olsen a una respinta su un violento destro, dopo un entusiasmante sgroppata sulla fascia destra. La sua serata è ispirata e ispirante, trova sempre i tempi e gli spazi giusti, servendo l’assist del 2-1 e dando sempre l’impressione di sapere cosa fare. Mette il ciuffo nel quarto gol. Stregone.

KLUIVERT 7: Molto lavoro in fase di copertura, ma quando ha l’occasione prova sempre la giocata. Al 51’ è sfortunato quando colpisce la traversa con Olsen completamente battuto. Pericoloso quando può puntare la porta, come in occasione del 3-1 in cui è bravo a fulminare difensori e portiere avversario. Dall’85’ VERETOUT N.G.

KALINIC 8: Si fa vedere nelle prime battute con un bel taglio in diagonale e un destro rasoterra che preoccupa il Cagliari. Poco dopo Pisacane gli nega un tap-in vincente. Si rifà alla mezzora trovando il colpo di testa che lo riporta al gol dopo tempo immemorabile e al 41’ raccogliendo l’invito di Mkhitaryan che gli consente la doppietta. Fa anche l’assist per Kluivert. Nel finale sgomita e prende falli preziosissimi. Cerbero.

FONSECA 7: Nelle difficoltà trova gli interpreti giusti, avendo il coraggio di rischiare il giovane Villar nel cuore del centrocampo. Con i giocatori di qualità tutto è più semplice, basta comprarglieli.

Giorgio De Angelis