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Retesport 24

I pensieri di giornata dei conduttori e degli opinionisti di Retesport: 

 

ZUCCHELLI: “Ok l’amore per De Rossi e il Boca, ma dire seguo il Boca e non più la Roma è fuori dal mondo"

CENTO: "Sorpreso da Pastore nelle prime uscite, ma la Roma non può essere costruita attorno a lui"

TRANI: “La Roma è indietro nella costruzione della squadra rispetto a Napoli, Inter e Juventus”

BUFFONI: "Kluivert e Under hanno gol nelle gambe. Preoccupato dalla difesa, è incompleta e occorre registrarla"

MADEDDU: “Passare dalla Roma di Dzeko alla Roma di Higuain non comporta particolari stravolgimenti. Per migliorare la Roma serve altro”

DE ANGELIS: “Coric non è un caso, verrà mandato a giocare e il mercato si riattiverà in settimana”

BIOTTI: “Ho visto un Pastore molto individualista, ansioso di mettersi in luce. Temo però non basti a renderlo appetibile sul mercato”

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SOCIAL ROMA

Roma, Capradossi: “Grazie per avermi fatto vivere quello che ogni ragazzetto di questa città sogna”

“Grazie Roma per avermi fatto vivere quello che ogni ragazzetto di questa città sogna!". Da alcuni giorni Elio Capradossi è ufficialmente un giocatore dello Spezia, ma il difensore prima di lasciare la Roma ha voluto postare su Instagram i suoi ringraziamenti al club nel quale è cresciuto: "Grazie per questi 9 anni insieme, per tutte le belle persone conosciute e le amicizie strette lungo il cammino”.

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Tifosi

Roma-Athletic Bilbao, info biglietti

ASROMA.COM – Il 7 agosto, allo Stadio Renato Curi di Perugia, la Roma affronterà in amichevole l’Athletic Club di Bilbao. Il calcio d’inizio della sfida è in programma alle 20:00. I biglietti sono in vendita su www.ticketone.it.

Prezzi per settore: 

Poltroncine 33 + 2
Tribuna Ovest Nord 23 + 2
Tribuna Ovest Sud 23 + 2
Tribuna Est 18 + 2

Ridotti Under 14 (nati dopo 1/1/2005)

Poltroncine 17+2
Tribuna Ovest Nord 12+2
Tribuna Ovest Sud 12+2
Tribuna Est 10+2

Bambini da 0-3 anni gratuito senza assegnazione del posto (nati dopo 1/1/2016)

Per tutte le informazioni e per acquistare clicca qui

La squadra basca, allenata da Gaizka Garitano, ha chiuso la scorsa stagione all’ottavo posto nella Liga a pari punti con l’Espanyol, sfiorando l’accesso ai preliminari di Europa League. Quella contro l’Athletic sarà la seconda sfida in programma al Curi dell’estate, dopo quella del 31 luglio contro il Perugia. Il 3 agosto, invece, i giallorossi giocheranno contro il Lille allo Stade Pierre-Mauroy.

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Calciomercato

Villa Stuart, ecco Providence: l’ex PSG nuovo rinforzo per la Primavera

Giornata di visite mediche a Villa Stuart per Ruben Providence: l'ex PSG, dopo essere arrivato a Roma nella giornata di ieri, si aggregherà alla Primavera di Alberto De Rossi. Pagato 500mila euro più una percentuale sulla rivendita futura, firmerà un contratto di quattro anni.

Non solo Providence però: nella clinica romana stamattina si è presentato anche William Bianda. Per il francese, in uscita dalla rosa giallorossa, controlli clinici dopo l'infortunio riscontrato nella gara amichevole contro il Rieti. Inoltre, sempre nella clinica romana, tocca alla Roma Femminile di Betty Bavagnoli svolgere le visite mediche prima di partire per il ritiro di Norcia.

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Rassegna stampa

Serie A in tv, il giorno del giudizio

LA REPUBBLICA (M.Mensurati – M.Pinci) – Da una parte c’è una proposta fin troppo allettante: un miliardo e 150 milioni per realizzare il canale televisivo della Serie A. Dall'altra i dubbi sull'affidabilità di un partner con cui la Serie A è già in tribunale. La Lega calcio decide oggi il proprio destino. Sceglie cioè se affidare o meno se stessa a Mediapro, gli spagnoli che a febbraio 2018 si aggiudicarono i diritti del campionato italiano ma dopo aver versato i 64 milioni di cauzione non riuscirono a presentare le garanzie a sostegno della loro offerta, facendo naufragare l’assegnazione. Oggi ci riprovano con la terza versione di una proposta più articolata: a tutti gli effetti, un all-in. Quel miliardo e 150 milioni annui – 177 milioni in più di quanto pagano oggi Sky e Dazn – non servirà per prendere i diritti. Ma per permettere a Mediapro di produrre e, forse, distribuire dal 2021 per sei anni, “Serie A Channel”, un canale tv che trasmetta in esclusiva le partite, i gol, le azioni del campionato italiano. Una rivoluzione. La Lega di Serie A si farebbe editrice di se stessa, sceglierebbe direttore editoriale e contenuti, mettendo nelle mani del suo nuovo partner tutta la gestione commerciale. Tagliando fuori, di fatto, Sky, riducendoli a semplici clienti e dunque costringendoli a un drammatico ridimensionamento. Anche in termini di posti di lavoro.

E lo farebbe oggi, poche ore prima di entrare proprio negli studi Sky per dar vita al calendario del campionato, in programma alle 18.30. I presidenti di Serie A discuteranno infatti la proposta alle 14. Se non si votasse, Mediapro potrebbe fare un passo indietro anche definitivo, almeno nelle intenzioni tatticamente annunciate. Possibile invece un voto favorevole ma condizionato ad alcune modifiche dei termini. La soluzione più probabile, nonostante i molti dubbi. Primo fra tutti quello legato alla backup fee pretesa da Mediapro: 30 milioni all'anno come penale se alla fine la Lega cambiasse idea. Una sorta di cappio da 180 milioni di euro in sei anni. La proposta spagnola prevede infatti che il contratto definitivo venga firmato entro ottobre e che la Lega abbia fino al 31 marzo per emettere un bando di assegnazione dei diritti, quindi alternativo a quell'accordo. Se l’offerta delle tv fosse superiore al miliardo e 150 milioni (difficile, quasi impossibile visto che il bando sarebbe per piattaforma, quindi no esclusive), la Lega potrebbe accettarla “liquidando” gli spagnoli con 30 milioni all'anno. Ma il tema centrale sono le garanzie. Non un dettaglio, visto come andò a finire la prima volta. Il minimo di 1.150 milioni è “assicurato” da una lettera della capogruppo Joye Media, partecipata al 54% dal colosso Oriental Hontai Capital, che si impegna a coprire comunque la cifra. Ma la fideiussione bancaria vera e propria copre solo 200 milioni, ossia il differenziale tra il minimo garantito e i 950 milioni che il mercato dovrebbe comunque offrire. Proprio il tema delle garanzie lascia aperte le perplessità di Cairo, De Laurentiis e Agnelli. Molto critici di fronte all'idea di scaricare Sky, partner di fiducia che oggi versa 780 milioni all'anno, a vantaggio di uno che non ha dato dimostrazione di affidabilità. Tanto più che il business plan degli spagnoli prevede di utilizzare proprio Sky come distributore per raggiungere gli utenti finali. Insomma, secondo Cairo & co. sarebbe una scelta a dir poco temeraria che avrebbe un inevitabile e sanguinoso esito in tribunale.

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Rassegna stampa

Roma in campo sul centrale

IL MESSAGGERO (S.Carina) – La premessa è scontata: non è certo questo il momento di tirare le somme, perché siamo ancora ai primi passi della Roma di Fonseca e Petrachi. In campo e sul mercato. Al tempo stesso, però, le prime cinque amichevoli e l'iniziale via-vai tra acquisti e cessioni, hanno dato qualche indicazione. Sul mercato, ad esempio, quando non ci sono Dzeko (oggi probabile incontro in assemblea di Lega tra Roma e Inter, pronta ad alzare l'offerta a 15 milioni) e Higuain a tenere banco, il discorso finisce sulla difesa. E s'intreccia inevitabilmente con il campo. Tor Sapienza, Trastevere, Gubbio, Rieti e Ternana non sono test attendibili per misurare la forza della Roma che sta nascendo. Ancor di più in un momento di esperimenti tattici leciti, con il gruppo che ha le gambe imballate dai carichi di lavoro e il centrocampo titolare (Veretout-Pellegrini) è ancora ai box. Tuttavia come è apprezzabile la volontà di Fonseca di impostare una squadra in costante pressing sull'avversario, che ama tenere il pallone il più possibile e che vuole i due esterni del tridente offensivo dentro al campo per permettere ai due terzini di salire, la difesa alta – anche in queste prime uscite contro avversari non irresistibili – ha lasciato qualche perplessità. Perché quando la Roma perde il pallone, il rischio che gli attaccanti rivali si presentino a tu per tu con Pau Lopez è molto alto.

FARI SU MONTECARLO – Tradotto: il trio ManciniFazioJesus non basta. Non solo numericamente. Anche qualitativamente visto che l'argentino mostra i suoi limiti se lasciato a campo aperto e l'ex atalantino ha bisogno di tempo per adattarsi alla linea a 4. Serve un difensore di livello, capace di giocare il pallone ma soprattutto di garantire maggiore rapidità nei recuperi. In settimana la Roma farà un nuovo tentativo per Alderweireld. Un'intesa di massima con il suo entourage già esiste, il problema rimane il Tottenham che ora che la clausola rescissoria è scaduta può chiedere anche una somma superiore ai 28 milioni. Alla Roma serve un titolare. Nel nostro campionato, la differenza infatti continuano a farla le difese. E questo è confermato anche da come si stanno muovendo le big del torneo: la Juventus, con Chiellini, Bonucci e Rugani in rosa, ha acquistato l'elemento più promettente nel panorama internazionale: De Ligt. L'Inter di Conte, alla coppia SkriniarDe Vrij, ha aggiunto Godin. Il Napoli a Koulibaly ha affiancato Manolas. Petrachi è consapevole della necessità ma deve prima adoperarsi nelle cessioni. Tra l'altro, a netto del rilancio per Alderweireld, alcune alternative si sono complicate. Gli obiettivi Lyanco e Izzo hanno da poco rinnovato e a meno che i granata non falliscano la qualificazione all'Europa League, bisogna guardare altrove. Forse a Montecarlo. Nei discorsi avviati con il Monaco, oltre a Defrel e Nzonzi, il club monegasco s'è informato per Schick (che rimane in ballo per uno scambio con Suso). E il ds salentino ha fatto lo stesso per Jemerson. Classe 92, centrale brasiliano, ha un contratto in scadenza nel 2020. Senso della posizione, capacità di essere leader, bravo nell'anticipo e veloce nei recuperi. È un nome da tenere in considerazione se Alderweireld restasse una chimera. Da Firenze si propone Pezzella che però è soprattutto un marcatore e la Roma cerca un profilo diverso. Rimane vivo il pressing per Hysaj: prima, però, va ceduto uno tra Florenzi e Karsdorp.

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Inter-Dzeko: si va di corsa. Oggi incontro con la Roma e nell’affare può finire Icardi

Edin Dzeko si è promesso da tempo ai nerazzurri, ma per una manciata di milioni di distanza tra richiesta romanista e offerta interista l’affare rimane ancora in stand by, in attesa che si sblocchi magari grazie a Maurito Icardi, la suggestione dell’ultima ora. A Milano Beppe Marotta avrà l’occasione di incontrare Mauro Baldissoni e Guido Fienga, rispettivamente vice presidente e ceo della Roma, prima in Lega e poi nella sede di Sky alla presentazione dei calendari della Serie A. Due appuntamenti in cui i club rimetteranno sul tavolo le proprie carte. Già scoperte da un po’ e chiarissime: a Trigoria chiedono 20 milioni di euro, da Appiano rispondono con 12 milioni. A Roma qualcosa è cambiato nelle ultime settimane e certamente non lasceranno partire Dzeko con tanta leggerezza. L’atteggiamento di Edin in ritiro è piaciuto molto al tecnico Fonseca: il riavvicinamento con il giocatore è stato smentito dal suo entourage, ma un tentativo di proposta di rinnovo di contratto (che scade nel 2020) i dirigenti giallorossi potrebbero comunque farlo. È un incastro non facile, per tanti motivi. Icardi vale almeno 60 milioni, quindi a Milano dovrebbe andare anche un giocatore giallorosso, magari in prestito. Poi va considerato che Mauro e Wanda hanno da sempre strizzato l’occhio ai campioni d’Italia e vanno convinti a rinunciare alla Champions. Infine c’è che la Roma sta puntando forte su Higuain

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Roma, ottimismo per Higuain: scende in campo anche Baldini

Ancora Gonzalo Higuain al centro delle idee della Roma per il proprio attacco futuro. Come riporta su Twitter l'esperto di mercato Nicolò Schira, infatti, in settimana ci sarà un nuovo incontro tra il club giallorosso e l'entourage dell'argentino, che sembra disposto ad aprire alla squadra di Fonseca. Già ci sarebbe, invece, il via libera potenziale della Juventus, proprietaria del cartellino. Dalla Capitale filtra ottimismo: come lo stesso Schira ha raccontato a ReteSport, venerdì sera c'è stato un contatto telefonico tra Franco Baldini e la famiglia Higuain che ha accelerato la situazione. Il pipita starebbe inziando concretamente a valutare l'ipotesi romanista nonostante l'intenzione di giocarsi le proprie carte in bianconero e presto si darà il via alla trattativa reale dopo gli abbocamenti delle scorse settimane.

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Under conquista la Roma e ora aspetta l’aumento

Fonseca ha fatto bene eccome a chiedere alla società di togliere Under dal mercato. Come sottolinea La Gazzetta dello Sport, anche ieri il turco è stato tra i più brillanti, segnando un grandissimo gol contro il Rieti (sinistro a girare sotto l’incrocio opposto) e marchiando a fuoco la rimonta con la Ternana, con una doppietta che ha rimesso a posto le cose nella ripresa.

Del resto, se non fosse stato per quell’infortunio muscolare subito il 19 gennaio contro il Torino, anche la stagione passata per Cengiz sarebbe stata di quelle da classificare come positive. Ed invece quell’infortunio lì l’ha tenuto fuori a lungo, complicandogli anche il finale. Il che, probabilmente, ha allontanato anche qualche possibile investitore (Bayern e Arsenal, ad esempio) che fino a gennaio era pronto a sforzi economici importanti per prenderlo. Così Fonseca se l’è ritrovato in casa e ne ha apprezzato subito le qualità. Under, quindi, si candida a tutti gli effetti come uno dei possibili uomini-copertina della Roma di Fonseca. Finito il tormentone del mercato, poi, toccherà al d.s. Petrachi mettersi a tavolino e «accontentarlo», con quell’adeguamento contrattuale che Under aspetta da quasi 6 mesi.

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Roma, crocevia Dzeko: il mercato in uscita

IL TEMPO (F.Biafora) – Prosegue l’intenso braccio di ferro a distanza tra la Roma e l’Inter per il trasferimento di Dzeko. L’attaccante bosniaco, che ieri non ha giocato con Rieti e Ternana per un leggero stop muscolare, è una precisa richiesta di Conte, intenzionato a regalargli le chiavi dell’attacco in coppia con Lukaku, altro giocatore per il quale i nerazzurri stanno riscontrando molte difficoltà in fase di trattativa con il Manchester United. Per domani è previsto l’ennesimo contatto tra le due società a margine dell’assemblea di Lega e della presentazione del calendario di Serie A, con l’Inter che alzerà la propria proposta a 15 milioni di euro. Tale cifra non basterà però a convincere la dirigenza giallorossa, che ha alzato un muro, al momento invalicabile, sul prezzo della cessione: o Marotta e Ausilio mettono sul piatto 20 milioni o Dzeko resterà nella Capitale. La strategia della Roma è quella di non concedere sconti ad una diretta rivale ed ha fatto sapere di essere disposta a tenere il giocatore anche per un altro anno, nonostante il classe 1986 sia in scadenza e si sia accordato da mesi per un triennale da circa 4,5 milioni annui di ingaggio con il club milanese. Ad inizio giugno da Trigoria era stata recapitata un’offerta di rinnovo (a cifre inferiori all’attuale salario da 6 milioni netti) al bomber di Sarajevo, che ha però rispedito al mittente l’approccio, convinto che la sua esperienza alla Roma sia giunta al capolinea dopo quattro stagioni e 87 reti realizzate. Petrachi, viste le difficoltà nell’arrivare ad Higuain (smentito invece l’interesse per Junior Moraes), potrebbe provare a recuperare il rapporto con Dzeko, ma i due non hanno avuto ancora modo di confrontarsi faccia a faccia, anche per evitare un addio a parametro zero tra un anno.

Altro giocatore del reparto offensivo il cui futuro è incerto è Schick, per il quale è giunta una richiesta di prestito con diritto di riscatto dal Borussia Dortmund. Sempre in tema di attaccanti la Roma si è assicurata le prestazioni di Ruben Providence, giovane esterno del 2001, atteso in Italia per le visite mediche e la firma sul contratto ad inizio settimana. L’ormai ex PSG, a cui vanno 400mila euro e il 25% dell’eventuale futura rivendita, andrà però a rafforzare la Primavera di De Rossi, orfana di un titolare sulla fascia dopo l’addio di Cangiano. A centrocampo l’obiettivo del direttore sportivo, che ad agosto si siederà a parlare del rinnovo di contratto con il procuratore di Zaniolo proponendo altri cinque anni a 1,8 milioni a stagione, è quello cedere Gonalons, Nzonzi e di trovare una sistemazione a Coric, mai impiegato da Fonseca nelle cinque amichevoli fin qui disputate dalla Roma, con il portoghese che lo ha portato in panchina soltanto una volta (senza impiegarlo) e che ieri gli ha addirittura preferito Santon come mediano. Il croato, acquistato da Monchi e praticamente mai utilizzato da Di Francesco e Ranieri, dovrebbe partire in prestito, visto che sarà difficile trovare una squadra disposta a spendere i 7,2 milioni necessari per evitare una minusvalenza. Dice definitivamente addio ai colori giallorossi Capradossi, venduto allo Spezia, squadra in cui aveva militato in prestito nell’ultimo anno. Il difensore era entrato nel settore giovanile di Trigoria a 14 anni ed ha racimolato soltanto due presenze in prima squadra.