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Zaniolo 20enne a Mykonos. E intanto l’agente tratta il rinnovo con la Roma

GAZZETTA.IT (C.Zucchelli) – La mamma gli ha augurato “di sorridere sempre ed essere sempre così felice”, i tifosi della Roma, per i suoi 20 anni, augurano a Nicolò Zaniolo di restare a lungo in giallorosso. Anche se qualcuno lo sacrificherebbe per Barella (“è più pronto e maturo”), la maggior parte dei romanisti spera che il talento ex Inter, arrivato un anno fa e sbocciato quasi all’improvviso, diventi un punto fermo della squadra del futuro. Dandogli il tempo di crescere, sotto ogni punto di vista.

Mentre Zaniolo, con due amici, sta festeggiando il compleanno nell’isola greca, oggi il suo agente Vigorelli incontrerà il d.s. della Roma, Petrachi, per discutere il rinnovo di contratto. I due si sono già sentiti nelle scorse settimane e si erano dati appuntamento non appena Petrachi si fosse insediato. “Saremo i primi ad essere chiamati”, aveva garantito Igor Zaniolo, padre del giocatore, e così è stato.

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Calciomercato

Zaniolo, oggi l’agente incontra la Roma: rinnovo o Juventus

Le cessioni di Manolas, Luca Pellegrini, Ponce e Romagnoli, hanno sistemato il bilancio al 30 giugno. Le due operazioni in entrata, Diawara e Spinazzola, hanno una valutazione complessiva di 50,5 milioni che andranno a pesare sul prossimo bilancio nel 2020. Per questo motivo, se dovesse riuscire il colpo Barella alla Roma si aprirebbe una riflessione su Zaniolo, come riporta oggi TuttosportL‘agente del calciatore, Vigorelli, si incontrerà questa sera per la prima volta in veste ufficiale con Petrachi, discutendo del rinnovo. Con lo scambio Pellegrini-Spinazzola certamente Roma e Juventus hanno aperto un canale che potrebbe non chiudersi qui, portando avanti il dialogo proprio attorno al giovane ex Inter se non si dovesse trovare l'accordo tra le parti: sul piatto, sempre Higuaìn.

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[FOTO] – Kluivert saluta Manolas e avverte: “Tieni le gambe chiuse…”

"In bocca al lupo fratello, mi raccomando tieni le gambe chiuse". Questo il messaggio di Justin Kluivert a Kostas Manolas, ormai nuovo difensore del Napoli. L'olandese, attraverso una storia sul proprio profilo Instagram, ha salutato così il greco, passato al club partenopeo per 36 milioni di euro.

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L’alleanza con la Juve non è più Inter-detta

IL MESSAGGERO (A.Angeloni) – «Stiamo lavorando per costruire una Roma che stia stabilmente tra le prime. Quando guardi alla Serie A da fuori, pensi alla Juventus: il nostro obiettivo è dire noi vogliamo essere in ogni Champions League per i prossimi 20 anni'. Dobbiamo costruire il sistema per stare sempre lì: essere primi il prossimo anno è il modo migliore per far contento qualcuno, ma non è quello per creare una squadra di livello mondiale», questo non esce dal canale ufficiale della Juventus, sono le parole di Jim Pallotta, anno 2013. Lontano anni luce dai tempi in cui Franco Sensi si rifiutava di trattare con Moggi, che per lui era solo un «impiegato», semmai voleva confrontarsi, da presidente, al massimo con Giraudo. Era il periodo della guerra fredda, retaggio degli anni 80, quelli di Dino Viola, e anche prima, quando il bianconero non si sposava mai con il giallorosso. Sensi si vide scippare dall'impiegato, che lavorava per lui, Paulo Sousa e Ferrara, che portò con sé alla Juventus. Poi, si vide sottrarre Emerson, affrontò il no per Davids.

DAI DISPETTI IN POI – Ogni trattativa era sudata, mai dal finale scontato. Oggi la Juve necessariamente è un modello, per i risultati e per la gestione aziendale. Un modello da rincorrere, con le dovute differenze di anima: il romanista non sarà mai amico della Juventus, per storia, per indole, per tanto. Ed è chiaro che se la Juve di Conte entra a Trigoria per fare un ritiro pre-Coppa, il tifoso si arrabbia. E gliene frega il giusto se Vucinic passa dalla Roma alla Juve, se Pjanic fa lo stesso, così come Luca Pellegrini. Szczesny ci è finito dall'Arsenal, ma non ha avuto certo una crisi di coscienza per essere finito dal nemico, che gli importa, a Roma ha giocato due anni ed è pure polacco. Come Boniek, che ha fatto il percorso inverso e per tanti anni è stato un odiatore della Juve di Moggi. Che dire poi di Spinazzola, che dal bianconero vestirà il giallo e rosso? Il feeling di mercato con i bianconeri va a scapito della vecchia alleanza con l'Inter, con cui anche nell'ultimi anni – e succedeva pure molto tempo fa – si erano scambiati affari comodi. Oggi con l'Inter ci si fa il dispettuccio: Dzeko, Barella, Florenzi. Da quando Conte ha parlato di «mancanza di condizioni» per allenare la Roma, la sensazione che qualcosa sia cambiato, peggiorato, c'è. Ed è forte. Le sponde con la Juve sono in piedi anche per i buoni rapporti tra Paratici, ds della Juventus, e Petrachi, ds della Roma.

QUALCOSA È CAMBIATO – In ballo ci sono Higuain in entrata, Zaniolo in uscita (oggi discueterà il rinnovo con la i giallorossi). E, appunto, quel Barella trattato dalla Roma, che pensa al suo bene ma pure a dare un dispiacere all'Inter di Conte (la Juve non si dispiacerà per questo, eventualmente, magari potrebbe rimandare Pellegrinini Sardegna). Barella oggi finisce con l'essere il pomo della discordia tra Roma e Inter. Togliere il calciatore ai nerazzurri non è impresa facile, ma rientra in questo meccanismo di giochi e alleanze. Che a Roma non sono mai andate di moda.

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Rassegna stampa

L’audio di Palamara: “Renzi trattò col Qatar per vendere la Roma”

LA REPUBBLICA – Dal Csm a Trigoria: l’affaire Roma finisce anche nelle carte dell’inchiesta su Luca Palamara, il pm romano accusato di corruzione. Agli atti dell’inchiesta della procura di Perugia, c’è anche un’intercettazione nella quale il magistrato, tifosissimo dei giallorossi, parla della sua squadra del cuore. O meglio della società. E dello stadio, oggetto di grandi appetiti oltre che di parecchie inchieste. Palamara, parlando con la moglie, dice: «Lo sai che mi ha detto Luca Lotti? Che sta facendo da intermediario per far comprare al Qatar la Roma». Una frase che sembrerebbe confermare le voci che si sono inseguiti in questi mesi ma che sono stati puntualmente, compreso ieri, smentiti sia da Trigoria sia dai presunti “acquirenti”. E che però spiegherebbero anche alcune delle frasi pronunciate da Francesco Totti durante la sua conferenza stampa d’addio su un’eventuale nuova proprietà. Della vicenda Roma, Palamara parla anche con l’amico Lotti, che fa riferimento all’impianto di Tor di Valle e a un viaggio di Matteo Renzi in Quatar. «Matteo — dice Lotti — era a Doha ha detto “oh io la compro la Roma” c’era scritto “io la compro davvero la Roma, ma lo stadio si fa o no?” E Matteo gli ha risposto: “Guardi vediamoci a Parigi con Luca la settimana prossima…”. Oh Luca lo stadio non gli si può garantire! Non siamo in grado di garantire lo stadio….il problema dello stadio si chiama Franco Caltagirone che è contro questa operazione…». Possibile che il Luca da incontrare in Francia sia Parnasi: l’imprenditore arrestato per corruzione nel 2018 e proprietario dei terreni sui quali dovrebbe sorgere il nuovo tempio giallorosso però smentisce la ricostruzione. Verosimile appare comunque è il contenuto dell’intercettazione: ormai Lotti e Renzi, non più al governo, non possono incidere sull’iter dello stadio di Tor di Valle.

A Roma, intanto, gli incontri continuano. Tra ieri e oggi, altre due riunioni tecniche per provare a limare i dettagli della convenzione urbanistica, il documento che dovrebbe definire con esattezza quali accordi dovranno rispettare i privati nella realizzazione dell’opera. Il condizionale è d’obbligo, perché la stretta di mano per chiudere una trattativa partita ormai sette anni fa non è ancora arrivata. Il nodo da sciogliere è sempre lo stesso: i tempi per la realizzazione delle opere pubbliche a supporto dell’impianto sportivo e del business park. In particolar modo, va risolta la questione dei trasporti. La Roma, una volta trasferiti i 45 milioni con cui il Comune dovrebbe acquistare nuovi treni per la Roma-Lido, non vuole dipendere dalla Regione. La Pisana, infatti, ha da tempo stanziato 180 milioni di euro per rimettere in sesto l’intera tratta. Ma non è ancora chiaro quando verranno impiegati. Tornando in Qatar, all’iter resta interessato il fondo che vorrebbe acquistare il club Pallotta. Stando a quanto spiegato all’AdnKronos da fonti vicine agli investitori arabi, la fuga di notizie non sarebbe piaciuta: «È una cosa odiosa, un errore imperdonabile». Che, se mai sia davvero partita, potrebbe mettere a rischio un’eventuale trattativa per rilevare la Roma .

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Mancini è vicino. Gerson-Dinamo ora si rallenta. Borussia su Schick

A piccoli passi Gianluca Mancini si avvicina alla Roma. Il difensore è valutato sui 20 milioni dai nerazzurri e tra i due club la trattativa procede contando sul sì del giocatore. Come scrive La Gazzetta dello Sport, ieri doveva essere anche il giorno di Gerson alla Dinamo Mosca ed invece la situazione è stata sostanzialmente di stallo. L’accordo tra i due club c’è già e si aggira intorno ai dieci milioni di euro, la cifra che i russi sono pronti a versare nelle casse giallorosse per avere il centrocampista brasiliano. Il problema è che Gerson non è convinto del trasferimento e della scelta di andare a giocare in Russia. Nel frattempo dalla Germania tornano d’attualità le voci che vogliono il Borussia fortemente interessato a Patrik Schick. A muovere i fili è l’agente del giocatore, Pavel Paska, che con i gialloneri ha già fatto numerose operazioni passato (i cechi Berger, Rosicky e Koller), anche se c’è l’ostacolo dei 20 milioni di minimo garantito che la Roma deve girare alla Samp a febbraio.

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Barella nicchia, la Roma lo lascia

IL TEMPO (F.Biafora) – Nonostante le dichiarazioni pubbliche di Giulini, Barella continuerà a mantenere la promessa di matrimonio fatta all'Inter. In casa Roma, dove nel frattempo sono stati ufficializzati gli acquisti di Diawara (21 mln) e Spinazzola (29,5 mln), non sono rimasti sorpresi dalle parole del presidente del Cagliari, consapevoli che sarà molto arduo strappare il centrocampista del 1997 ai nerazzurri. «Non c’è nessuna asta. L’11 giugno abbiamo raggiunto un accordo sull’Inter sulla parte fissa, c'erano da discutere solo i bonus. Sono 20 giorni che non li sentiamo più, non so se siano ancora interessati. Intanto abbiamo chiuso con la Roma, che ci ha fatto una offerta ancora più importante e siamo soddisfatti. Nicolò si prenderà un paio di giorni per decidere» ha detto a margine dell'assemblea di Lega Giulini, maggiormente intrigato dalla proposta di Petrachi, pari a 35 milioni totali più il cartellino di Defrel, giocatore che piace da impazzire ai sardi. L'Inter resta però in vantaggio grazie soprattutto al pressing asfissiante di Conte, che ha convinto Barella dal punto di vista della progettualità sportiva: per il ragazzo e il suo agente Beltrami, che ha comunicato nuovamente a Petrachi l’intenzione di rispettare la parola data a Marotta, non si tratta di una questione economica, visto che l'offerta quinquennale dei giallorossi è maggiore. A questo punto a Trigoria inizierà la caccia ad un nuovo obiettivo, con la consapevolezza che la trattativa si potrà riaprire in un baleno se mai Barella, che si sente virtualmente interista, dovesse cambiare idea, magari sulla spinta dello stesso Cagliari, ancora non soddisfatto delle cifre messe sul piatto dall'Inter.

Nel giorno del suo insediamento ufficiale a Trigoria, Petrachi ha portato avanti il lavoro sulle altre trattative, in particolare per il centrale di difesa, posizione in cui piacciono diversi profili. Bartra è il favorito per raccogliere l'eredità di Manolas, ma sono seguiti anche Mancini dell'Atalanta, con la quale c’è distanza sulla valutazione del calciatore, e Alderweireld del Tottenham, un nome apprezzato, ma in apparenza proibitivo per gli elevati costi. Altro possibile affare in entrata è il ritorno di Frattesi, sul quale la Roma vanta un diritto di riacquisto a 12 milioni: i giallorossi hanno preso i primi contatti con il Sassuolo per abbassare la richiesta. Sulla lista dei partenti appaiono sempre i nomi di Pastore, Marcano e Nzonzi (se non si presenterà per le visite scatterà un’altra multa), oltre a quello di Gerson. La Roma e la Dinamo Mosca hanno già scambiato i documenti per la sua cessione e il ragazzo ha accettato lo stipendio da 3 milioni netti, ma c’è qualche frizione con l’entourage. Intanto anche Celar saluta: dopo il rinnovo è stato girato in prestito al Cittadella.

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Accordo Roma-Cagliari per Barella, “no comment” di Baldissoni e Marotta

Le parole del presidente del Cagliari, Giulini, in merito all'accordo "totale" con la Roma per Barella non hanno lasciato indefferenti, anche se i rappresentanti del club giallorosso, Guido Fienga e Mauro Baldissoni, presenti a Milano per l'assemblea di Lega, non hanno voluto rilasciare dichiarazioni in meritio. Stesso atteggiamento da parte di Beppe Marotta e Alessandro Antonello, anche loro trincerati dietro il silenzio all'uscita della sede di Via Rosellini.

 

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Retesport 24

I pensieri di giornata dei conduttori e degli opinionisti di Retesport: 

FERRAZZA: “La partenza di Manolas è proprio un fastidio. Che la grande plusvalenza non attenua, anzi”

ZUCCHELLI: “Sacrificherei subito Zaniolo per Barella. Senza neanche pensarci”

MAGNI: "Barella sarebbe un grande acquisto per la Roma, anche se un investimento da 50 milioni forse c’era da aspettarselo per un centravanti"

CRISTOFORI: “Luca pellegrini spinazzola? Secondo me ci guadagna più la Juve”

TRANI: “Promuovo lo scambio Spinazzola-Luca Pellegrini: il primo è un bel giocatore già ora”

ANGELONI: "Non capisco l'operazione Manolas, ma la Roma non poteva trattenerlo"

MADEDDU: “Il mercato delle plusvalenze non ha nulla di intrigante, ma Spinazzola è un ottimo acquisto. Probabilmente, in relazione all’età e alla qualità, il miglior terzino arrivato a Trigoria nell’era americana”

INFASCELLI: “Nonostante l’accordo con la Roma secondo me l’Inter rimane favorita nell’affare Barella”

DE ANGELIS: Quanto cambierebbe la valutazione globale del mercato se arrivassero Barella e Icardi?

BIOTTI: “Al 30 giugno dovevi chiudere un’operazione per salvare il bilancio. Non sei riuscito a chiudere Dzeko con l’Inter, è arrivata in soccorso con Spinazzola la Juventus. Entro la fine del mercato, ora, le devi un favore”

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Barella, parla il presidente del Cagliari: “Ho un accordo totale con la Roma. Deciderà il giocatore”

Il giornalista di Sky Fabrizio Romano ha riportato su twitter le parole di  Tommaso Giulini, presidente del Cagliari, intervistato proprio dall'emittente satellitare sulla cessione di Nicolò Barella:

"Avevo accordo con l’Inter per Barella sulla parte fissa dall’11 giugno. Mancavano solo i bonus. Poi sono spariti da 20 giorni. Ora ho chiuso un accordo con la Roma, ho accettato, intesa totale. Deciderà Barella, dopo 2 giorni di riflessione”