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Esclusive

[VIDEO e AUDIO] | 1984 – La Roma dei Campioni

Non l'esaltazione di un'impresa, ma uno sguardo ravvicinato su una parte importante della storia della Roma. Il 1984 è l'anno in cui i giallorossi arrivarono ad un passo dal diventare Campioni d'Europa. Quell'anno ha avuto conseguenze non solo per l'avvenire della società ma soprattutto per i tifosi che quelle ripercussioni l'hanno vissute anche nel privato. In questo film radiofonico riconoscerete le voci degli opinionisti di ReteSport che in quell'anno erano ancora all'inizio della loro carriera o lontani da quella che poi sarebbe stata la loro professione. Aneddoti e ricordi legati a quella magnifica cavalcata, anche attraverso le parole di Luciano Tessari, storico vice di Nils Liedholm. Il 1984 è l'anno spartiacque della storia della Roma.

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Calciomercato

Roma, porte girevoli: da Trapp a Dragowski, le ultime

Obiettivo portiere: in estate, risolti i problemi legati all'individuazione del nuovo allenatore, la Roma dovrà procurarsi un nuovo numero uno dopo la stagione deludente di Robin Olsen. Antonio Mirante sarà infatti confermato, ma nel ruolo di vice e non di prima scelta come accaduto nel finale di stagione proprio ai danni allo svedese. Oltre al nome di Mattia Perin già circolato nei giorni scorsi soprattutto tra le colonne di TuttoSport, secondo quanto riporta Tmw.com, la Roma avrebbe riallacciato i contatti col Psg per Kevin Trapp, classe 1990 nell'ultima stagione in prestito all'Eintracht Francoforte e già nella scorsa estate accostato alla Roma. Cragno del Cagliari piace tanto, ma le pretese dei sardi, così come per Barella, sono piuttosto elevate per le casse romaniste. Ecco spuntare allora anche il nome di Bartłomiej Dragowski, indicato oggi dal Corriere della Sera: cartellino di proprietà della Fiorentina ma in prestito all'Empoli in questa stagione. La trattativa per l'estremo difensore polacco potrebbe essere anche agevolata da Gerson, quest'anno proprio alla Viola in prestito secco ed in cerca di conferme in casa gigliata. Il ventunenne in questo campionato si è reso spesso protagonista di prestazioni eccellenti.

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Rassegna stampa

Roma, caos fronde e litigi. Ci finiscono dentro tutti

GAZZETTA.IT (M.Cecchini) – E alla fine il caos si materializzò, portando in dote inevitabili strascichi e rischi – o minacce – di querele da parte di Daniele De Rossi. Sono bastate due pagine "retrosceniste" del quotidiano "La Repubblica" per rimettere indietro gli orologi e far piombare la Roma nelle polemiche più calde. Tutto questo perché le tante voci che nelle ultime settimane sono circolate insistentemente intorno al divorzio con De Rossi hanno trovato una prova più forte e diretta in un "carteggio interno, compresa una mail" che il preparatore atletico Ed Lippie, uomo di fiducia di Pallotta, nel dicembre scorso avrebbe scritto al presidente, sottolineando come i "senatori" della squadra – e vengono citati appunto De Rossi, Dzeko, Manolas e Kolarov – non avrebbero fiducia nei sistemi di gioco di Eusebio Di Francesco e nella gestione dell'ex d.s. Monchi, mentre Francesco Totti sarebbe mal supportato nel suo ruolo dirigenziale a Trigoria. Cosa questa che sembra un po' il vero anello debole della ricostruzione di Ed Lippie, visto che da due stagioni è cosa acclarata di come l'ex capitano sia apparso fin troppo privo di potere (cosa di cui si è lamentato), tanto da non partecipare neppure ai vertici dirigenziali di Londra e Boston. Una cosa però è certa, cioè che Totti era legato a Di Francesco e quindi la (presunta) fronda dello spogliatoio di sicuro non avrebbe trovato il suo gradimento. Non basta. Come fonti di Lippie escono fuori due nomi: il medico Del Vescovo e il capo dei preparatori Stefanini, quest'ultimo assai legato a De Rossi, tanto da essere citato nella mail di commiato. Nella epurazione pallottiana di fine inverno – che vede cadere allenatore e direttore sportivo, con rimpasto anche delle deleghe dirigenziali – perdono il posto anche Del Vescovo e Stefanini, con ulteriore freddezza di rapporti tra Totti e De Rossi, poi evaporata.

PASSATO E FUTURO – Basterebbe questo per far esplodere un caso di proporzioni rilevanti, ma fin qui confinato alle dinamiche più o meno esasperate presenti in molti club quando hanno stagioni difficili, sfortunate. A Roma poi tutto è più esasperato da sempre. Ma l'articolo di "Repubblica" appanna anche la figura di De Rossi, a cui si attribuisce una dichiarazione che avrebbe fatto alla dirigenza a Trigoria al momento dell'acquisto di Nzonzi, destinato teoricamente a fargli ombra: "Se non risolviamo la cosa, vi faccio arrivare decimi", mandando il suo procuratore a trattare la rescissione del contratto (mai avvenuta). Insomma, alla luce di queste premesse e di un mercato non adatto ai sistemi di gioco di Di Francesco, sembra che la genesi della brutta stagione abbia trovato protagonisti, moventi o capri espiatori. Ma alla luce di tutto questo, come si spiegherebbe che la stessa dirigenza – subita la ferita di una annata pesante anche dal punto di di vista economico – due settimane fa abbia offerto allo stesso capitano il ruolo di vice Ceo, cioè numero due del club a Roma sul fronte tecnico? E come spiegare la strategia di una auspicata collaborazione futura con Totti nuovo d.t.? Non erano diventati improvvisamente incompatibili? Ma non finisce qui. Il polverone sollevato dall'addio di De Rossi, secondo la ricostruzione del quotidiano, avrebbe scatenato anche gli appetiti di figure interessate al club, nella bufera per via della contestazione dei tifosi. Appaiono le figure di Ferrero, De Laurentiis, gli sceicchi del Qatar, tutti interessati, secondo una apparente strategia, a corteggiare una proprietà in difficoltà con i propri sostenitori. Insomma, come si diceva, un vero e proprio caos. Tanti pezzi staccati veri, presunti, sussurrati che uniti alla fine formano un quadro. E adesso si attendono le reazioni.

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NEWS

[UFFICIALE] – Spalletti non è più l’allenatore dell’Inter

Dopo le conferme arrivate nelle ultime settimane, in questa mattinata è arrivata anche l'ufficialità da parte dell'Inter: Luciano Spalletti è stato sollevato dall'incarico di allenatore della prima squadra. Nei prossimi giorni, invece, sarà annunciato Antonio Conte per la guida tecnica: l’ex allenatore di Juve e Chelsea ha firmato un contratto di 3 anni a 9 milioni netti più bonus a stagione. 

Questo il saluto di Steven Zhang, presidente dell'Inter: "Un allenatore, un maestro, un amico. Hai sempre dato il massimo, sia nei momenti difficili, sia in quelli positivi. Questi due anni di avventura insieme significano tanto per l'Inter e, personalmente, per me. Non dimenticheremo mai l'abnegazione verso la squadra e ti dobbiamo ringraziare tutti dal più profondo del nostro cuore. Una volta sei stato allenatore dell'Inter, ma per sempre sarai il mio. Grazie, mister Spalletti".

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SOCIAL ROMA

[VIDEO] – La Roma ricorda Di Bartolomei a 25 anni dalla scomparsa

La Roma rende omaggio ad Agostino Di Bartolomei, capitano romanista mai dimenticato. A 25 anni dalla scomparsa di 'Ago', la società ha pubblicato attraverso i propri social network un video con alcune delle immagini e dei momenti più importanti vissuti con la maglia giallorossa.

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Rassegna stampa

Così De Rossi e altri 3 senatori volevano Totti via dalla Roma

LA REPUBBLICA (C.Bonini e M.Mensurati) – Un'inchiesta di La Repubblica pubblica nella mattinata di oggi, tra l'altro, i contenuti di una mail interna alla società che può aiutare a capire bene il contesto e i retroscena del turbolento tra addio Daniele De Rossi e l'As Roma. Nel documento, datato 16 dicembre 2018, un uomo di fiducia di James Pallotta racconta al suo presidente di come lo spogliatoio o almeno parte di esso chieda alla proprietà di far cadere tre teste: quella dell'allenatore Eusebio Di Francesco, quella del direttore sportivo Monchi, e quella dell'ottavo Re di Roma, Francesco Totti.

Nel documento si citano, come fonti, i senatori Edin Dzeko, Kostas Manolas, Alexander Kolarov e Daniele De Rossi. Dall'inchiesta – Repubblica ha avuto accesso a fonti dirette e carteggi interni alla società – emerge uno spaccato inquietante che getta una nuova luce sui rapporti tra i due capitani e, soprattutto, documenta un grumo di ricatti e trame di spogliatoio che dice molto non solo della Roma e di Roma, ma anche del doppiofondo del calcio professionistico. Del peso politico dei club, degli appetiti che suscita, degli strumenti non ortodossi per conquistarlo. Del ruolo dei campioni e delle bandiere.

Acquistando la Roma, Pallotta disse – chiedendo pazienza al suo nuovo pubblico – che Roma non è stata costruita in un giorno. Nessuno gli aveva spiegato che avrebbe ciclicamente dovuto erigerla ripartendo ogni volta dalle sue stesse macerie. Da americano ha reagito con pragmatismo. Lo spogliatoio sarà purgato dai congiurati. Arriverà un nuovo allenatore, un nuovo ds, nuovi medici e nuovi fisioterapisti. La domanda è se la città riuscirà a liberarsi dei suoi pifferai e dal suo eterno istinto cannibale.

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Rassegna stampa

Summit per il tecnico, da De Zerbi a Fonseca: il casting va avanti

Meglio non avere fretta e cercare di scegliere la migliore soluzione. Certo, non è facile tenere la barra dritta, ma sul tavolo ci sono diverse opzioni scrive oggi La Gazzetta dello Sport, che però si materializzeranno con tutta probabilità solo la prossima settimana. Almeno questo è stato l’esito del vertice (anche in conference call con i «lontani»), a cui ha partecipato anche Totti prima di andare alla festa legata al documentario, che ieri ha avuto riprese nell’Olimpico di notte. Se Sarri resta un sogno, la pista italiana porta a Roberto De Zerbi, che pure ieri ha detto di «voler rimanere al Sassuolo». Piace parecchio anche Marco Giampaolo, anche se resiste la suggestione straniera, che vede Paulo Fonseca dello Shakhtar Donetsk più avanti di Benitez e Blanc. Dopo il mezzo miracolo fatto in Liga alla guida del Getafe – che ha sfiorato la zona Champions League –, all’elenco non poteva mancare Josè Bordalas. Occhio però ad una soluzione apparentemente di mezzo. Ovvero uno straniero italianizzato: Sinisa Mihajlovic.

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Retesport 24

I pensieri di giornata dei conduttori e degli opinionisti di Retesport: 

 

FERRAZZA: “Il no di Gasperini è l’ennesima tegola sulla testa di una Roma in pieno caos progettuale”

ZUCCHELLI: “Io richiamerei Ranieri prima di subito”

CENTO: "I dinieghi ricevuti confermano il buio nel quale sta brancolando la Roma”

MAGNI: “L’ennesimo ceffone. E ormai più sono piccoli più fanno male”

CRISTOFORI: “Per come si è messa punterei tutto su Gattuso”

TRANI: “Sfumato Gasperini, alla Roma ora non c’è un a ltro piano B. Solo Sarri aggiusterebbe questa situazione”

ANGELONI:  “Ora De Zerbi non serve, occorre una figura che aggreghi anche i tifosi”

FRANCI: “Chiunque sia l’allenatore che siederà sulla panchina della Roma, l’aspetto fondamentale sarà la struttura che si troverà intorno"

MAIDA: "Teniamo d'occhio la questione stadio a Fiumicino"

VALDISERRI: “Dopo la rinuncia di Gasperini sono ancora più ottimista”

MADEDDU: “La Roma deve smetterla di cercare l’allenatore, almeno per un po’. Prima va ristrutturata la società. Se non dai credibilità al progetto non convincerai nessuno, né l’allenatore né i calciatori”

INFASCELLI: “In tanti anni passati davanti al microfono non ho mai provato questo smarrimento, non so cosa poter raccontare agli ascoltatori. Credo ci sia un vuoto di potere enorme e ammetto che nessuno dei nomi accostati alla panchina della Roma mi piace. Poi sosterrò chiunque arriverà, fatta eccezione per Mihajlovic”

CERVONE: “Non mi sorprende che Gasperini voglia rimanere a Bergamo. E’ comprensibile, purtroppo”

ZAMPA: "Per prendere Conte non serve Petrachi, la storia lo dimostra"

ASPRI: "Spalletti è il nome migliore tra tutti quelli che circolano. Fosse per lui tornerebbe"

DE ANGELIS: “Dare poteri a Totti e far spiegare a lui la Roma ai tifosi è l’unico modo per far recuperare credibilità alla società” 

BIOTTI: “Speriamo che Pallotta in estate faccia un Super Mercato…finora ha fatto il Supermercato”

CECCHINI: “Conte ha detto di no alla Roma perché vuole vincere subito. Del resto se lo chiedessimo a Pallotta ci direbbe la stessa cosa probabilmente: la Roma non può pensare di vincere subito” 

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NEWS

Francesco Totti incontra Manuel Bortuzzo, il papà su Facebook: “Daje! Tutti con Manuel”

Francesco Totti e Manuel Bortuzzo, un abbraccio di sport e di vita. La leggenda della Roma era a Torino e ha colto l’occasione per andare a trovare Manuel, il nuotatore veneto ferito lo scorso febbraio durante una sparatoria a Roma, vicino la discoteca Axa.

Dopo la tragedia, tra i due è nata una grande amicizia, e Totti si è fatto promotore della raccolta fondi in favore di Manuel, mettendo all’asta una sua maglietta e altri oggetti della sua carriera calcistica.

La foto è stata postata sui social da Franco Bortuzzo, papà di Manuel. La famiglia Bortuzzo ha assistito alla partita del cuore giocata all’Allianz Stadium, nelal serata in cui Totti ha giocato per la prima volta al fianco di Cristiano Ronaldo. Manuel si è ontrattenuto con i suoi idoli, Totti in primis, che si è prestato volentieri sostenendo una lunga chiacchiera con Manuel.

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SOCIAL ROMA

[FOTO] – Sarah Felberbaum in Giappone con De Rossi: “Il ragazzo sta bene”

Sarah Felberbaum, moglie di Daniele De Rossi, ha postato una foto sul proprio account Instagram durante il loro viaggio in Giappone. "The kid is alright" la didascali che accompagna lo scatto, come a dire: "State sereni, Daniele sta bene".

Immediati i comenti d'amore dei tifosi, letteralmente impazziti per il Capitano della Roma, che nonostante la distanza continua a sentirsi coccolato e amato dalla sua gente.