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Diamola a loro. Perché Totti e De Rossi sono la scelta migliore

Totti e De Rossi al centro del futuro della Roma, nella ricerca di un senso di appartenenza che non può essere ignorato in una fase di profonda ricostruzione. Come scrive il Corriere dello Sport, lo storico numero 10 si prepara al ruolo da direttore tecnico. È quello che ha chiesto, un incarico operativo. Qualcosa in questo senso già è cambiata, con il nuovo Ceo Fienga che lo sta coinvolgendo sempre di più in scelte decisive, come quella di Ranieri. Un eventuale potere decisionale maggiore di Totti avrebbe come conseguenza anche il ridimensionamento di Baldini. Pallotta però si fida del suo consigliere e vorrebbe affidare l’area tecnica a persone più esperte di mercato e plusvalenze (Campos, Petrachi o Massara). Se l’ex capitano acquisirà un ruolo rilevante, il primo a beneficiarne sarà colui che attualmente porta la fascia al braccio, De Rossi. Il patrimonio rappresentato dal numero 16 non verrà disperso qualora volesse appendere gli scarpini al chiodo: da allenatore o dirigente, il suo futuro sarebbe giallorosso.

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Totti torna in campo: il piano per prendersi il timone della Roma

LA REPUBBLICA (M.Pinci) – Il rumore della sconfitta contro il Napoli ha attutito quello della sua voce. Eppure domenica all’Olimpico, dove ha scritto le pagine più emozionanti della storia recente della squadra, Francesco Totti ha lanciato la sua Opa sulla Roma. Candidandosi a qualcosa più del ruolo da mediatore tra dirigenza e spogliatoio che inizia a sentirsi stretto. Nell’organigramma consegnato ai dipendenti di Trigoria un mese fa il suo nome non compariva. Ma nell’ombra l’ex capitano si sta prendendo sempre più spazio. Con un’idea: guidare la direzione tecnica nella stagione della (auspicabile) rinascita. È quello che ha detto tra le righe prima che la Roma si facesse prendere a sberle dal Napoli: «Sento dire che avrò più poteri, se guadagnerò posizioni di certo cambierò qualcosa che non ha funzionato, ne ho già parlato con chi di dovere». Quel qualcosa è – con un livello minimo di approssimazione – il peso del consigliere ombra di Pallotta, Franco Baldini. Che tra Cape Town e Londra muove i fili delle decisioni presidenziali: consigliò Monchi e poi di cacciarlo, ora vorrebbe imporre un management tutto straniero, con il ds portoghese del Lille, Luis Campos, e il capo dello scouting dell’Arsenal, il tedesco Sven Mislintat, nomi esotici a cui da sempre è sensibile Pallotta. I programmi a Trigoria sono invece altri e il frontman di questa linea è Totti: ieri ha guidato la riunione decisionale a Trigoria con Ranieri e i dirigenti per trovare soluzioni alla crisi tecnica. Si sente pronto a prendere in mano l’area sportiva, affiancato dal ds Ricky Massara (anche se c’è chi ha preso contatti con il ds del Toro Petrachi). Per sé, Francesco vorrebbe poteri decisionali, per l’altro quelli esecutivi, ossia di “fare” il mercato, supervisionati dal Ceo Fienga, la carica più alta a Trigoria.

Insomma, la Roma è nei fatti di fronte a una sorta di resa dei conti tra due antichi nemici come Baldini e Totti, ma pure tra l’asse anglo-americano e quello romano. Che ha raccolto plausi nel recente summit di Doha da partner e sponsor, ma deve difendersi dal decisionismo a orologeria di Pallotta. Totti già parla da manager, “tratta” Bennacer dell’Empoli e spiega che del rinnovo di De Rossi «parleremo a fine anno con lui». Ma per molti deve ancora crescere. Più d’uno è rimasto sorpreso a saperlo in vacanza sulla neve di Ortisei nella settimana più importante della stagione, prima del derby e del Porto, che hanno portato al duplice allontanamento, di Di Francesco e di Monchi. E non era la prima volta, visto che l’estate passata quando la squadra ha iniziato il ritiro estivo lui era in Russia a stupire il pubblico locale con giocate da campione nel calcio a 8. Non sono stati apprezzatissimi nemmeno i suoi selfie da Doha, mentre i dirigenti lavoravano con gli sponsor e la squadra si allenava in solitudine senza un dirigente con cui interfacciarsi. Il rimprovero che gli viene mosso è di sentirsi ancora troppo calciatore: nella scelta delle vacanze – lo scorso anno disertò il vertice di Londra a cui fu invitato tardivamente per non disdire il viaggio familiare alle Maldive – e soprattutto nelle ore che passa a Trigoria, sovrapponibili con quelle dei calciatori, molte meno dei dirigenti. Eppure, secondo il suo ex allenatore Andreazzoli, «l’unico che sa quale sia il problema della Roma e possa risolverlo è Totti». Chissà se Pallotta sarà d’accordo.

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Roma prigioniera a Trigoria

IL MESSAGGERO (U.Trani) – L'interrogativo è la nuvola nera fantozziana che oscura Trigoria. C'è, comunque, poco da ridere: la domanda, più che legittima, inquieta la piazza. Che vuole sapere chi sta preparando la rifondazione per azzerare questa stagione fallimentare. Informalmente, però, la risposta c'è, anche se di fatto non si vede. Perché la Roma, fuori da ogni competizione a 9 giornate dal traguardo e ancora senza il nuovo ds che deve indicare l'erede di Ranieri, è ormai condizionata nella vita quotidiana da chi vive all'estero e non nella Capitale. Pallotta da Boston ufficializza la scelta dopo aver ascoltato il suggeritore, da Londra o Città del Capo, cioè Baldini. Accade così da anni. Le dimissioni di Sabatini prima e Monchi poi, convinti di avere i pieni poteri, sono state causate proprio dagli interventi esterni che spesso hanno ostacolato o rallentato qualsiasi loro mossa. Sul mercato e non solo. Il presidente, pensandola diversamente, si è invece pentito di aver lasciato loro eccessiva autonomia.

SPACCATURA INTERNA – «Trigoria non ha bisogno di accogliere il Messia». La frase viene sussurrata da giorni nei corridoi di Trigoria e nella sede della società all'Eur. Il riferimento a Campos, il ds del Lille che Baldini ha presentato a Pallotta. Il palmarés del possibile successore di Monchi interessa niente o quasi alla tifoseria, subito disorientata dal biglietto da visita mostrato da Campos sul canale Youtube di Telefoot: gli piace l'Inno della Lazio che considera «il migliore d'Europa» e definisce «straordinaria la Curva Nord». Ma la questione non è solo ambientale. Il management italiano è contrario ad accogliere l'ennesimo plenipotenziario. E punta sulla conferma di Massara, affiancato da Totti, oppure sulla soluzione meno ingombrante che sarebbe l'assunzione di Petrachi, attuale ds del Torino. Pronto il compromessoo: Campos in coppia con Massara. Esterno il primo, cioè al lavoro dall'estero, interno l'altro, quindi presente su piazza. Campos, intanto, spinge in panchina il motivatore Jardim. Petrachi, invece, tiene in corsa l'amico Conte, già dato per sicuro all'Inter. Il perplesso Gasperini resta d'attualità, anche se l'Atalanta, due settimane fa, ha chiarito a Massara che non intende liberarlo. Sarri è il jolly di Baldini.

ALL-IN DELL'EX CAPITANO – Pallotta, intanto, svicola sul compito da assegnare a Totti che ha appena ricevuto la proposta di diventare testimonial del mondiale in Qatar. L'ex capitano, però, è uscito allo scoperto domenica pomeriggio in diretta tv. «Se avrò un rupo più importante, cambierò qualcosa». Ma i suoi 2 input, ricevendo l'incarico di dt accanto al ds Massara, difficilmente verranno accolti: 1) stop alla collaborazione di Baldini; 2) più giocatori pronti e meno giovani, per essere subito competitivi. Il presidente è contrario. La strategia della proprietà Usa resta la stessa: Baldini propone il candidato, Zecca prepara il dossier sul nome e Pallotta decide se va bene. Il Ceo Fienga, a Trigoria, deve mediare tra l'anima straniera e quella italiana. Il vicepresidente esecutivo Baldissoni, proprio perché contrario alle interferenze dall'estero, è stato escluso dall'area tecnica e spostato esclusivamente sulla questione stadio.

PIAZZA PULITA – Monchi, Di Francesco e 6 dei suoi 7 collaboratori (Tomei, Pierini, Vizoco, Gianmartino, Marini, Romano), il medico Del Vescovo e il capo dei fisioterapisti Stefanini: il repulisti non finisce con l'allontanamento di questi 10 professionisti. Li seguiranno anche il responsabile del settore giovanile Tarantino e gli osservatori Balzaretti e Vallone.

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Retesport 24

I pensieri di giornata dei conduttori e degli opinionisti di Retesport: 

 

ZUCCHELLI: "Inizia aprile. Un anno fa il mese che ci ha regalato un sogno infinito, adesso sembra l’inizio di un incubo”

FERRAZZA: “Sfogo Pallotta completamente inutile, lanciato sul web, ma indifferente ai giocatori”

CATALANI: "Questa è una squadra che cammina, e credo non sia più neanche solo un problema di preparazione"

CENTO: "Non ci sono più parole per questa Roma, ci restano solo rabbia e il nostro amore che non finisce mai”

DI CARO: "Non si salva nulla in questa Roma, assistiamo ad un tragico rompete le righe"

MAGNI: “Il messaggio di Pallotta dopo Roma-Napoli è patetico come la maggior parte delle sue scelte dal 2012 a oggi”

CRISTOFORI: “Questa è la Roma meno romanista della storia. Fredda, distante e anaffettiva, oltre che scarsa”

TRANI: "Siamo passati da un allenatore integralista ad uno che ha cambiato 3 moduli in 3 partite. La storia di Zaniolo è ridicola"

ANGELONI: “Le parole di Pallotta? Inopportune. Alcuni calciatori sono inadeguati, ma i problemi sono più profondi e Ranieri non sta aiutando”

FRANCI: “Se compri giocatori scarsi, ti ritrovi una squadra scarsa e i pezzi da 90 servono anche in panchina e in società”

MAIDA: "La Roma deve scegliere: o Totti o Baldini”

VALDISERRI: "Da Ranieri mi aspettavo un calcio semplice, 4-4-2 e via"

INFASCELLI: “La Roma deve darsi una struttura più normale, con meno consulenti esterni e dare più potere a Totti che in 25 anni credo abbia dimostrato più di qualcosa”

MADEDDU: “Quando Pallotta ha detto che nessuno ha più alibi spero si trovasse di fronte allo specchio”

ZAMPA: "Crisi annunciata, ma adesso bisogna investire. Se non vai in Champions League devi fare di tutto per tornarci il prima possibile"

ASPRI: "Il punto più basso di sempre in relazione ai propositi"

DE ANGELIS: “Vorrei de-baldinizzare e tottizzare la Roma. C’è bisogno di un dirigente che abbia voglia di vivere appieno la Roma, da vicino e da dentro”

BIOTTI: “Se Pallotta continua ad affidarsi agli stessi uomini e a fare le stesse scelte difficilmente cambierà il nostro destino”

CECCHINI: “In realtà non sappiamo cosa possa fare Totti come dirigente. Oggi è difficile trovare una soluzione”

d'ORSI: "Visti da vicino i giocatori durante la partita hanno avuto atteggiamenti inspiegabili. Erano entità indipendenti"

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Roma-Fiorentina, arbitrerà Massa di Imperia

A dirigere la sfida tra Roma e Fiorentina sarà Davide Massa della sezione di Imperia. Positivo il bilancio dei giallorossi con il fischietto ligure: 7 vittorie, 6 pareggi e 3 sconfitte. Ad assistere il direttore di gara saranno Alassio e Di Liberatore, mentre VAR e AVAR saranno rispettivamente Mazzoleni e Bindoni. Il quarto uomo sarà Calvarese.

ROMA – FIORENTINA 
MASSA
ALASSIO – DI LIBERATORE 
IV: CALVARESE
VAR: MAZZOLENI 
AVAR: BINDONI

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Giudice Sportivo, un turno di squalifica per Manolas: out per Roma-Fiorentina

Il Giudice Sportivo ha reso note le decisioni relative alla 29esima giornata di Serie A. Multa di 12mila euro alla Roma per "cori insultanti" di matrice territoriale nei confronti dei tifosi avversari nel corso del match contro il Napoli. Un turno di squalifica per Kostas Manolas per "somma di ammonizioni": il difensore salterà la gara di mercoledì contro la Fiorentina. 

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Andreazzoli: “Totti ha individuato il problema della crisi della Roma. La colpa non è degli allenatori”

Aurelio Andrazzoli ha parlato ai microfoni di Radio Uno, soffermandosi sulla crisi della Roma e indicando Totti come l'uomo in grado di risollevare le sorti societarie della squadra di Pallotta:

La crisi della Roma? Dall’esterno, non mi azzardo. Se fosse semplice capire, avrebbero già risolto i problemi. È una situazione che si ripete, e questo significa che c’è qualcosa di strutturale che potrebbe essere migliorato. Non è assolutamente colpa degli allenatori. Ne sono passati tanti: in dodici anni ne ho visti passare anche di molto bravi, che al momento non venivano apprezzati o che in quell’ambiente non sono riusciti ad esprimere il massimo. L’ambiente di Roma è particolare”.

Su Totti e il suo ruolo: “Ci sono stato dodici anni e credo di avere le idee molto chiare per quello che potrebbe essere. Lui c’è stato di più di me ed è l’elemento più importante risolvere un problema che credo abbia individuato”.

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SERIE A TIM

Roma-Fiorentina, arbitra Massa. Al Var Mazzoleni

Si rendono noti i nominativi degli Arbitri, degli Assistenti, dei IV Ufficiali, dei V.A.R. e degli A.V.A.R. che dirigeranno le gare valide per la undicesima giornata di ritorno del Campionato di Serie A 2018/19. A dirigere la gara tra Roma e Fiorentina ci sarà Davide Massa. Questa stagione il ligure e i giallorossi si sono incontrati già 3 volte, nelle due sconfitte con Bologna e Juventus, e nel pareggio contro il Napoli, mentre in assoluto i precedenti sono 16, di cui 7 vittorie, 6 pareggi e 3 sconfitte. Il fischietto di Imperia sarà coadiuvato da Di Liberatore e Alassio come assistenti mentre Calvarese sarà il IV uomo. Mazzoleni e Bindoni saranno rispettivamente Var e Avar dell'incontro

MASSA
ALASSIO – DI LIBERATORE
IV: CALVARESE
VAR: MAZZOLENI
AVAR: BINDONI

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Allenamenti

Trigoria. Contro la Fiorentina Ranieri ritrova Pellegrini

Non c'è tempo per piangere sul latte versato in casa Roma. Mercoledì sera allo stadio Olimpico arriva la Fiorentina e la squadra giallorossa in questa mattinata è tornata ad allenarsi nel centro sportivo di Trigoria. La buona notizia è il rientro in gruppo di Lorenzo Pellegrini, assente nelle prime tre gare della gestione Ranieri. Contro la viola saranno ancora assenti, invece, Florenzi ed El Shaarawy, oggi impegnati in un allenamento individuale, oltre a Manolas, ammonito da diffidato contro la squadra di Ancelotti. Solita seduta di scarico per il resto della squadra, con il gruppo diviso tra chi ha giocato contro il Napoli e chi invece no. Alle 15, nel Fulvio Bernardini, domani il tecnico giallorosso incontrerà i giornalisti nella conferenza stampa di rito.

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NEWS

Andreazzoli: “La crisi della Roma? Una situazione che si ripete, non è colpa degli allenatori”

L'attuale tecnico dell'Empoli ed ex allenatore giallorosso, Aurelio Andreazzoli, ai microfoni di Radio Uno commenta l'attuale momento di difficoltà della Roma. Queste le sue parole sulla squadra e su Francesco Totti: "La crisi della Roma? Dall'esterno, non mi azzardo. Se fosse semplice capire, avrebbero già risolto i problemi. È una situazione che si ripete, e questo significa che c'è qualcosa di strutturale che potrebbe essere migliorato. Non è assolutamente colpa degli allenatori – assicura il mister dei toscani -. Ne sono passati tanti: in dodici anni ne ho visti passare anche di molto bravi, che al momento non venivano apprezzati o che in quell'ambiente non sono riusciti ad esprimere il massimo. L'ambiente di Roma è particolare. Totti? Ci sono stato dodici anni e credo di avere le idee molto chiare per quello che potrebbe essere. Lui c'è stato di più di me ed è l'elemento più importante risolvere un problema che credo abbia individuato".