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Derby, le pagelle. Roma senza cuore né testa

Il nervosismo della Roma inizia dagli spalti, prima del calcio di inizio. I giallorossi seguono il copione in campo, non mettendo né cuore, né testa. Altra partita inspiegabile, che si conclude quasi in rissa. 

Olsen 5: Innocente sul primo gol, che arriva da due passi, poi sfortunato sul rigore che per poco non intercetta. Non si accettano miracoli nemmeno sul tiro di Cataldi.

Florenzi 5,5: Mette tutto sé stesso sulla corsia destra, mostrando le solite lacune difensive. Sfiora la magia al 67’ quando scaraventa un destro prodigioso dalla distanza sulla porta difesa da Strakosha, costretto al miracolo.

Fazio 4,5: Complice di J. Jesus sul vantaggio laziale e spesso in sofferenza con le avanzate di Luis Alberto e Correa, come nell’azione del 2- laziale. La sua rincorsa pachidermica di Correa mette i brividi, così come la facilità di farsi sempre scavalcare. 

J. Jesus 5: Inizio pessimo per i l brasiliano. Al 5’ minuto si fa ammonire per un fallo su Correa al limite dell’area e al 13’ non intuisce la traiettoria del pallone che sempre Correa serve a Caicedo, che fa 1-0. A volte ritornano… male. 

Kolarov 4: Come tutta la Roma nel primo tempo è poco presente in fase propositiva, ma almeno ha il pregio di portare calma quando serve. Nella ripresa scompare come tutti dopo un buon avvio per apparire di nuovo al 94’ quando viene espulso dopo due ammonizioni sciocche. 

Cristante 5: Primo tempo senza trovare mai le distanze e la posizione giusta, il soldato Bryan sembra avere le pile scariche sia col centrocampo a tre, sia quando si ripassa a 2 col 4-2-3-1. Il copione non cambia nella ripresa. 

De Rossi 5: In difficoltà nei primi 45 minuti, poco supportato da Cristante e Pellegrini. Non sempre lucido in appoggio subisce la velocità e il fisico degli avversari. Dal 66’ Pastore 5,5: Sfiora il gol del pari al 69’, quando sugli sviluppi del calcio d’angolo raccoglie una torre di Dzeko, ma la mette fuori di poco. 

Pellegrini 5: Prima nei 3 poi come trequartista prova a incidere senza però mai trovare il passaggio giusto. Nel secondo tempo va in mediana con Cristante dopo la sostituzione di De Rossi e sembra andare un po’ meglio, ma resta una prova incolore. Involuto.

Zaniolo 6: Da un suo spunto al 23’ arriva la prima occasione della Roma. Dopo aver resistito a Radu che prova a buttarlo giù in tutti i modi serve Dzeko che però calcia debolmente. Preso di mira dagli avversari, su tutti Radu e Lulic che non gli risparmiano ginocchiate e gomitate. Al 47’ prova a svegliare la Roma con un tiro dal limite che esce di poco. Esce dopo un coast-to-coast esaltante, onorando la maglia. Dal 61’ Perotti 5,5: Pronti-via un paio di cross fanno capire che vuole esserci. Prova a dare verve, senza riuscirci. 

Dzeko 4,5: Un solo tiro in porta nella prima frazione, non riesce nemmeno ad essere il fulcro del gioco che di solito è per i compagni. Nella ripresa si ricorda solo la sponda per Pastore: un po’ poco. Nervoso, si fa ammonire nel finale. Diffidato, salterà la prossima. 

El Shaarawy 5: Anche lui parte e rimane in sordina, fa fatica a fronteggiare fisicamente Bastos e fatica a dialogare con Dzeko e Pellegrini. Dal 82’ Schick, SV

Di Francesco 3: Come i gol laziali. Una Roma così in un derby non è giustificabile, senza cuore e senza testa.

Giorgio De Angelis

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SERIE A TIM

[FOTO e VIDEO] – Derby, la Lazio ne fa 3. La Roma non c’è, nel finale espulso Kolarov

IL TABELLINO DEL MATCH

LAZIO (3-5-2): 1 Strakosha; 15 Bastos, 33 Acerbi, 26 Radu; 77 Marusic, 21 Milinkovic-Savic, 6 Leiva, 10 Luis Alberto (70' Parolo), 19 Lulic; 11 Correa (78' Cataldi), 20 Caicedo (64' Immobile).
A disp.: 24 Proto, 23 Guerrieri, 4 Patric, 3 Luiz Felipe, 14 Durmisi, 27 Romulo, 66 Jordao, 30 Neto.
All.: Simone Inzaghi

INDISPONIBILI: 5 Lukaku, 13 Wallace, 7 Berisha.
SQUALIFICATI: – 
DIFFIDATI: Immobile, Luis Alberto, Leiva, Badelj

ROMA (4-3-3): 1 Olsen; 24 Florenzi, 20 Fazio, 5 Jesus, 11 Kolarov; 7 Pellegrini, 16 De Rossi (C) (66' Pastore), 4 Cristante; 22 Zaniolo (62' Perotti), 9 Dzeko, 92 El Shaarawy (80' Schick). 
A disp.: 83 Mirante, 63 Fuzato, 2 Karsdorp, 15 Marcano, 18 Santon, 42 Nzonzi, 19 Coric, 34 Kluivert. 
Allenatore: Di Francesco

INDISPONIBILI: 44 Manolas (problema intestinale), 17 Under (infortunio al retto femorale della coscia sinistra)
SQUALIFICATI: –
DIFFIDATI: Fazio, Zaniolo, Florenzi, Manolas, Dzeko

Arbitro: Paolo Silvio Mazzoleni (sezione di Bergamo)
Assistenti: Vuoto e Paganessi
Iv uomo: Chiffi
Var: Calvarese
Avar: Peretti

Ammoniti: Jesus (R), Lulic (L), Fazio (R), Savic (L).
Espulsi:
Kolarov (R).
Marcatori:
12 'Caicedo (L), 73' Immobile (L), 80' Cataldi (L).

LA CRONACA DEL MATCH

93' – Prende subito il secondo giallo Kolarov. Espulso in un finale nel quale praticamente non si sta giocando.

92' – Scintille in campo. Ammonito Dzeko che era diffidato, salterà il prossimo match come Fazio. Giallo anche per Kolarov e Radu.

90' – Gol Lazio. Dalla distanza Cataldi approfitta di un erorre di Olsen per firmare il 3-0.

80' – Ultimo cambio per la Roma. Dentro Schick al posto di uno spento El Shaarawy.

73' – Gol Lazio. Raddoppio biancoceleste da calcio di rigore. Fazio si fa beffare in velocità da Correa: le gambe dei due si intrecciano, con il difensore giallorosso che viene ammonito (da diffidato, salterà la prossima gara). Immobile, appena entrato, si presenta sul dischetto: Olsen intuisce, ma troppo potente il tiro dell'attaccante per essere intercettato.

69' – Grande occasione Roma! Sugli sviluppi di alcuni corner consecutivi trova una buona sponda Fazio. Sul pallone si avventano Pellegrini e Pastore. Proprio l'argentino colpisce il pallone, non trovando la porta ed ostacolando il compagno meglio piazzato.

67' – Botta di Florenzi dalla distanza, si salva in angolo Strakosha.

66' – Fuori De Rossi, dentro Pastore nella Roma. Centrocampo a due con Cristante e Pellegrini.

62' – Grande azione personale di Zaniolo, che sulla destra supera due uomini in slalom ma viene poi bloccato al momento del tiro. Al termine dell'azione è costretto però a lascia il campo, a causa di un colpo subito all'anca. Dentro Perotti.

46' – Inizia il seconto tempo, con gli stessi uomini in campo.

45'+1 – Termina il primo tempo dopo 1 minuto di recupero.

40' – Bella palla in profondità di De Rossi per Florenzi. Il numero 24 giallorosso alza la testa e prova a servire un compagno in area, il suo tentativo di passaggio però viene murato dalla difesa laziale.

23' – Prima occasione per la Roma. Bella azione di Zaniolo che serve Dzeko. Il bosniaco al limite dell’area, dopo aver superato Bastos, prova con il destro rasoterra. Strakosha risponde presente e copie una bella parata.

13' – Sui maxischermi il ricordo di Davide Astori. Si ferma il gioco, applausi da tutto lo stadio.

12' – Gol della Lazio. Correa ha tutto il tempo di stoppare un rilancio lungo, puntare Fazio e servire l'imbucata giusta a Caicedo. L'attaccante biancoceleste beffa Jesus sulla profondità e supera Olsen prima di depositare in rete.

5' – Fallo di Juan Jesus al limite dell’area su Correa. Ammonito il brasiliano, punizione per la Lazio. Il tentativo di Luis Alberto si infrange sulla barriera giallorossa.

0' – Fischio d'inizio all'Olimpico. Roma che attacca da Curva Sud a Curva Nord in questo primo tempo, in completo rosso.

20.30 – Si registrano tafferugli nella parte bassa dell Curva Sud, lato Distinti.

20.15 – Tesa l’aria attorno allo Stadio Olimpico: alcuni tifosi, durante l’afflusso per assistere al derby tra Lazio e Roma, si sono resi protagonisti con lancio di sassi, bombe carta, petardi e fumogeni. Un agente della Polizia, come riportato dall’Ansa, è rimasto ferito alla testa. I disordini sono accaduti nei pressi di viale Maresciallo Diaz, sul Lungotevere e a Ponte Milvio. In seguito, sono state chiuse alcune strade nelle zone limitrofe.

IL PREPARTITA

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L’IFAB, modifiche al regolamento: stretta sui falli di mano

Mai più falli di mano in attacco, anche se involontari. E’ una delle novità introdotte dall’IFAB (International Football Association Board), a riportarlo è l’Ansa attraverso questa nota:

“Fallo di mano, sparisce il criterio della volontarietà. L’International football association board (Ifab), riunito ad Aberdeen (Gb) nel 133/o meeting annuale, è intervenuto per dettagliare le norme del gioco riguardanti una delle questioni che sollevano più polemiche. In particolare, fa sapere l’Ifab, non sarà più permesso che un tocco anche non intenzionale con la mano o col braccio consenta di segnare un gol o di creare un’occasione da gol. Il fallo sarà quindi automatico e potrebbe prevedere anche l’uso del cartellino da parte dell’arbitro in caso di condotta antisportiva. Sono state approvate altre nuove disposizioni, una delle quali riguarda il divieto ai giocatori di stare in barriera in caso di punizione in favore della loro squadra. Inoltre, è cambiata la procedura sulla rimessa da parte dell’arbitro, che viene concessa in determinate situazioni quando la palla colpisce l’arbitro durante il gioco. Infine, il portiere sarà obbligato ad avere un solo piede sulla linea di porta al momento del rigore”.

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SOCIAL ROMA

[FOTO] – Derby, la carica di Totti: “Sempre con voi”

“Vi voglio vedere così…sempre con voi. Forza ragazzi. Forza Roma”. Questo il messaggio affidato ad Instagram di Francesco Totti a poche ore dal calcio d’inizio del derby della Capitale, insieme ad una foto che riatrae una sua esultanza sotto la Curva festante in occasione di una delle reti contro la Lazio. Sostegno, incitamento, speranza: anche questa sera all'Olimpico non mancherà l'apporto alla Roma dello storico Capitano.

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Derby, Cafù: “Il sombrero a Nedved lo ricordano in tutto il mondo”

Ai microfoni del canale sportivo ESPN l'ex giallorosso Cafù è tornato a parlare della Roma, a poche ore dal fischio d'inizio del derby della Capitale. Il terzino brasiliano ha ricordato in modo particolare il sombrero ai danni di Pavel Nedved nella stracittadina del 2000/2001: "Quel sombrero a Nedved lo ricordano ancora in tutto il mondo. Non è stato premeditato, è successo tutto molto velocemente e naturalmente, un sombrero contro il giocatore più forte della Lazio in quel momento. Sono un professionista e non mi sono mai sognato di prenderlo in giro per quella cosa – le sue parole -. Ci siamo incontrati altre volte nel corso degli anni ed è nata una buona amicizia. Ma quel gesto è rimasto impresso, quando torno in Italia me lo ricordano sempre. Derby? Ne ho giocati tanti, ma quello tra Roma e Lazio esprime una rivalità unica".

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Kluivert: “Roma è la migliore città del mondo. Zaniolo è il nuovo Totti”

Justin Kluivert parla al canale YouTube della Uefa. Questo il commento alle immagini che gli hanno proposto: 

Roma?
La miglior città al mondo.

L’inno della Champions?
Bellissimo.

Il debutto in Champions?
La miglior sensazione della mia carriera.

De Rossi?
Il boss.

Dzeko?
Bomber.

Manolas?
Pitbull.

Zaniolo?
Il nuovo Totti.

Kluivert?
Impara l’italiano.

 

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Porto, controlli antidoping per Marega. La società: “Vogliono destabilizzarci”

"Sabato abbiamo una partita, un clássico e nelle settimane che la precedono succede sempre qualcosa per turbare il Porto. Non hanno fatto un controllo abituale, ma hanno controllato esclusivamente Marega". Questa la dura presa di posizione di Francisco J. Marques, il direttore della comunicazione della squadra lusitana, in merito al controllo antidoping sostenuto dal calciatore nella mattinata di giovedì. L'ADop si è presentata a sorpresa nel centro sportivo Olival per fare dei controlli antidoping all'attaccante, rientrato con più di un mese di anticipo rispetto al previsto grazie a quella che è stata definita una 'miracolosa terapia'. "Il calciatore e il club non hanno nulla da temere. Come è noto, lui è andato all'estero a curarsi e le autorità antidoping, che sono state informate, avrebbero potuto fare i controlli in qualsiasi momento. Il suo trattamento non ha richiesto l'assunzione di alcun medicinale o sostanza, siamo tranquilli". Da sottolineare, però, che anche il Benfica, avversaria in campionato dei prossimi avversari giallorossi, ha ricevuto la visita a sorpresa dell'antidoping: i controlli specifici hanno riguardato l'attaccante Jonas (urina, sangue e passaporto biologico). Come Marega, anche il brasiliano è reduce da un viaggio all'estero (Madrid), dove ha fatto un trattamento specifico per la lombalgia.

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Derby, Vucinic: “Domani tiferò Roma, Totti e De Rossi ce l’hanno nel sangue”

Vigilia del derby, che andrà in scena domani sera all'Olimpico. In vista della stracittadina, al Corriere della Sera, ha parlato Mirko Vucinic. Queste le sue dichiarazioni:

Vucinic, che cosa vuol dire giocare un derby a Roma?
«Dall’esterno può sembrare soltanto una partita importante, in realtà a Roma un derby si sente molto di più rispetto ad altre parti. È una sfida particolarissima, con sfottò tra romanisti e laziali che vanno avanti per mesi. E anche tra giocatori: i calciatori della Roma i giorni prima e dopo il derby non sono amici dei laziali».

Totti e De Rossi sicuramente lo sentivano più di tutti: che cosa le dicevano?
«Loro sono romani e hanno la Roma nel sangue, bastava vederli per capire che lo sentivano in maniera diversa rispetto a noi. Sicuramente erano più coinvolti. Ci caricavano a mille quando eravamo nello spogliatoio prima della partita in attesa di scendere in campo».

Qual è, dei dieci derby che ha giocato, quello al quale è più legato?
«I più belli sono quelli vinti, ovvio. Il migliore è stato senza dubbio quello vinto 2-1 con una mia doppietta nell’aprile 2010».

Come finirà?
«Dico 2-0 per la Roma. Segnano due tra Dzeko, Kolarov e De Rossi».

Vedrà la partita?
«Certo, tifando Roma. Pronto a mandare qualche sfottò agli amici laziali. Li chiamo: io parlo, loro stanno zitti. E alla fine attaccano sempre».

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Manolas non molla la Roma

IL TEMPO (E.Menghi) – Ci sono partite per cui vale la pena stringere i denti e il derby è una di queste. Capita, allora, che persino un giocatore con il limite di sopportazione del dolore molto basso faccia di tutto per esserci domani sera all'Olimpico e spinga al massimo sull'acceleratore: Manolas è tornato a lavorare con il gruppo ieri, ha superato il test fisico dopo l'infortunio alla caviglia e oggi spera di confermarsi nella rifinitura. Se tutto filerà liscio, il greco sarà non solo convocato ma spedito direttamente in campo, a fare il leader della difesa. Una figura difficilmente sostituibile, e allora ben venga un recupero lampo. D'altronde, dopo i primi allarmismi scaturiti dall'uscita in barella del centrale a Frosinone, si era capito subito che il problema non era tanto grave, l'iniziale gonfiore è sparito in fretta e Manolas ha potuto tranquillamente allenarsi in campo. Passato il dolore per la botta, è stato tutto in discesa e la motivazione di giocare un derby ha fatto il resto.

Di Francesco, se non fosse alla vigilia di una sfida tanto importante sia per la città sia per la classifica, farebbe probabilmente scelte differenti, più prudenti magari, pensando anche alla gara di ritorno con il Porto in programma tra soli cinque giorni. Ma non si fanno calcoli quando c'è di mezzo la Lazio, per di più con un 4° posto da conquistare. La velocità che ha il difensore greco, il senso dell'anticipo e la capacità di guidare la retroguardia sono caratteristiche fondamentali, soprattutto in un momento in cui la Roma sta registrando la solidità del proprio reparto arretrato. Lui è un pezzo troppo importante per garantire l'equilibrio generale della squadra e stavolta farà uno sforzo in più e se la vedrà con Immobile e compagni.

A cambiare, piuttosto, potrebbe essere il suo compagno di reparto, perché Fazio continua ad arrancare e a commettere troppi errori individuali, perciò il tecnico abruzzese starebbe pensando al battagliero Jesus dal 1', tenendo in considerazione pure Marcano. Non vuole lasciare nulla di intentato per questo derby e sicuramente non vuole privarsi degli attori protagonisti come De Rossi. Il capitano è uno dei pilastri dell'undici giallorosso, irrinunciabile proprio come Manolas, e nonostante venga da un lungo periodo di assenza causato dal ginocchio malmesso adesso sta rispondendo bene alle chiamate dell'allenatore, che ha intenzione di sfruttarlo a pieno nei prossimi 180 minuti. Lazio più Porto, questo è il piano. Le cose verranno valutate man mano, ma intanto il numero 16 guadagna la sua mattonella a centrocampo contro i biancocelesti. Un'eccezione alla gestione delle risorse si può fare. O quantomeno è quello che si augura Di Francesco, che ora non ha fretta di recuperare Under, clinicamente guarito ma col freno a mano tirato nell'ultima fase di recupero perché sente di non essere pronto e resterà perciò a guardare sia il derby sia la Champions, per ora, mentre la davanti una pedina in più potrebbe essere Schick, tornato in gruppo e ad un passo dalla convocazione. Col suo ritorno il parco attaccanti sarebbe finalmente ricco e assortito, per cui il turco può, prendersi il suo tempo e rientrare con calma. E' pronto invece Karsdorp, in ballottaggio con Florenzi per la maglia da terzino: tra domani e mercoledì dovrebbe giocarne almeno una da titolare.

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Rassegna stampa

Derby, mille agenti per evitare incidenti. Ieri una nuova scritta antisemita

Un nuovo episodio di antisemitismo legato al calcio, proprio a due giorni dal derby romano, come riporta oggi La Gazzetta dello Sport. Ieri su un muro nei pressi del Circo Massimo è comparsa la scritta «Romanista Anna Frank». L’episodio ha fatto ulteriormente salire l’allerta per il match di domani. La Questura ha comunque approntato un piano di sicurezza dettagliato che scatterà oggi con la bonifica delle aree adiacenti l’Olimpico. Saranno circa mille gli agenti impiegati domani. Si teme la presenza di tifosi stranieri, attirati nella capitale dai rispettivi gemellaggi con le curve laziale e romanista.