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[FOTO] – Roma, il saluto di Gandini: “Due anni bellissimi, un onore provare quanto forte è l’amore fra la squadra e i suoi tifosi”

"Cari Romanisti, grazie per avermi accolto fra di voi e accompagnato per due anni bellissimi. È stato un onore lavorare alla Roma e provare quanto forte è l’amore fra la squadra e i suoi tifosi. Grazie per la bellissima esperienza professionale ed umana". Queste le parole, affidate a Twitter, dell'ormai ex ad giallorosso Umberto Gandini, in procinto di lasciare il club di Trigoria come ufficializzato già nei giorni scorsi da un comunicato della società.

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CHAMPIONS LEAGUE

Roma-Viktoria Plzen, le probabili formazioni dei quotidiani. DiFra con gli uomini contati, ma occhio al modulo

LE PROBABILI FORMAZIONI DEI PRINCIPALI QUOTIDIANI

LA GAZZETTA DELLO SPORT (4-3-3): Olsen; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Lo. Pellegrini, Nzonzi, Cristante; Ünder, Dzeko, Kluivert.

IL MESSAGGERO (4-2-3-1): Olsen; Florenzi, Fazio, Jesus, Kolarov; Cristante, Nzonzi; Ünder, Lo. Pellegrini, Kluivert; Dzeko.

CORRIERE DELLA SERA (4-3-3): Olsen; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Lo. Pellegrini, Nzonzi, Cristante; Ünder, Dzeko, Kluivert.

LA REPUBBLICA (4-3-3): Olsen; Florenzi, Manolas, Fazio,Santon; Lo. Pellegrini, Nzonzi, Cristante; Ünder, Dzeko, Kluivert.

IL TEMPO (4-3-3): Olsen; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Cristante, Nzonzi, Lo. Pellegrini; Ünder, Dzeko, Kluivert.

CORRIERE DELLO SPORT (4-3-3): Olsen; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Lo. Pellegrini, Nzonzi, Cristante; Ünder, Dzeko, Kluivert.

IL ROMANISTA (4-2-3-1): Olsen; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Cristante, Nzonzi; Ünder, Lo. Pellegrini, Kluivert; Dzeko.

TUTTOSPORT (4-2-3-1):  Olsen; Florenzi, Fazio, Jesus, Kolarov; Cristante, Nzonzi; Ünder, Lo. Pellegrini, Kluivert; Dzeko.

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Rassegna stampa

Le risorse della Roma per il gol: la difesa segna più dell’attacco

LA REPUBBLICA (M.Pinci) – Le imputano di non saper difendere più come lo scorso anno, allora lei ha imparato a segnare. Tra le tante contraddizioni di una Roma capace in sei giorni di collassare contro un Bologna stitico e poi di ribaltare la Lazio in piena striscia vincente. Il doppio dei gol incassati un anno fa – erano sei in tutte le competizioni, ora sono 12 – le sono valsi un mese d'inferno, da cui è uscita anche grazie ai gol. Ma in questo anno al rovescio, quelli che le sue punte non sanno più segnare li trovano centrali e terzini. Che hanno messo la firma su sei dei quattordici centri giallorossi in quest stagione: centrocampisti e attaccanti non sono andati oltre i 4. Utili per tornare alla vittoria contro Frosinone e derby: il Viktoria Plzen all'Olimpico è un'occasione imperdibile per fare tris e dimenticare la nottataccia di Madrid nel primo turno di Champions, non fosse altro perché nelle ultime 15 partite europee in trasferta ne ha perse otto e vinta appena una. Certo in Europa con una retroguardia attiva nell'area avversaria quanto quella romanista non c'è. Se il Real ha Sergio Ramos – 3 reti, già – la Roma ha Fazio e Kolarov, due gol a testa, gli stessi di El Shaarawy o Pastore, che per fare gol sono pagati. È antidoto inventato a Trigoria per sopperire alla latitanza degli attaccanti: Di Francesco chiede ai suoi centravanti di pulire i palloni e sacrificarsi, ma forse neanche lui si aspettava che il numero nove bosniaco potesse arrivare al 43esimo giorno senza segnare gol: esattamente gli stessi che sono trascorsi un anno fa tra la doppietta al Chelsea e la rete successiva (alla Spal), il digiuno più lungo della stagione. Lo raccontano nervoso, El Shaarawy se ne è accorto sulla propria pelle nella ripresa del derby: "Ma la serenità la ritroverà segnando – giura Di Francesco – io però me lo tengo stretto anche così, è uno di quegli attaccanti che vanno coccolati, con lui stiamo facendo un lavoro generale anche dal punto di vista mentale perché Edin per noi è troppo importante". Con una premessa così, inevitabile che oggi l'allenatore gli offra l'opportunità di fermare il contro dei giorni di digiuno. Per lui poi il Viktoria è davvero un amuleto: la prima volta segnò ai cechi oltre 12 anni fa, al marzo del 2006 con la maglia del Teplice. Poi si è ripetuto con il Manchester City, due volte nel 2013, e con la Roma, con cui due anni fa ne fece addirittura tre tutti in una volta, chiudendo la sua prima tripletta romana. E poi, l'alternativa sarebbe Schick, che di far gol questa stagione non vuole proprio saperne: l'ultimo, segnato ad aprile, compie oggi 157 giorni. Pensare che da quando Di Francesco ha messo piede a Trigoria, il club per le punte ha speso qualcosa come 90 milioni di euro, di cui 40 soltanto per il centravanti ceco. Antri 30 abbondanti sono stati serviti per assicurarsi Under e Kluivert: è con loro che l'allenatore pensa di completare il tridente europeo stasera, anche perché lasciando lo stadio dopo il derby vinto erano tra i pochi con lo sguardo basso, magari delusi dalla scomoda panchina dell'Olimpico. E ora che la squadra ha ritrovato risultati, l'umore è centrale, come sa bene l'allenatore, costretto a rinunciare a De Rossi e Pastore: "Bisogna dare continuità a quello che stiamo facendo, agli atteggiamenti di squadra, che sono alla base della nostra ripartenza".

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Rassegna stampa

Roma obbligata alla Viktoria

IL MESSAGGERO (U.Trani) – Riecco la Champions, la coppa delle notti più belle vissute all'Olimpico nell'ultimo anno. La Roma, ospitando i campioni della Repubblica Ceca, comincia il suo percorso casalingo in Europa che, nella stagione passata, risultò decisivo per arrivare fino alla semifinale. Davanti al proprio pubblico il raccolto fu esaltante: dopo il pareggio contro l'Atletico Madrid, i 5 successi consecutivi contro il Chelsea, il Qarabag, lo Shakhtar Donetsk, il Barcellona e il Liverpool. E proprio da lì, dal 2 maggio, i giallorossi vogliono ripartire stasera contro il Viktoria Plzen, allungando la striscia positiva dopo i successi contro il Frosinone e la Lazio. Come se quell'avventura non fosse mai finita.

NUOVO ESAME – Il debutto in questa edizione è stato però deludente. La Roma, è crollata a Madrid, lo scorso 19 settembre, contro il Real che lo scorso 26 maggio ha sollevato ancora questo trofeo (il 13° e soprattutto il 3° consecutivo), alzando bandiera blanca prima ancora di scendere in campo. E' vero che il ko al Bernabeu fa spesso parte del tour di chi si mette in viaggio in Europa. Non perdendo così, però. Senza giocare e senza lottare. Di Francesco prese atto di quanto grave fosse il malessere all'interno dello spogliatoio, con i giocatori frenati più psicologicamente che fisicamente. Ancora non è chiaro il perché di quel black out che, prolungatosi fino alla domenica successiva a Bologna, ha rischiato di compromettere la stagione dopo appena 6 partite. Adesso, con i 2 successi di fila in campionato, lo stato di crisi sembra scongiurato. L'allenatore ha difeso la sua panchina dal disgusto di Pallotta, il gruppo si è improvvisamente risvegliato. Il tecnico ha avuto il merito di andare incontro ai calciatori, straniti e confusi per i continui ribaltoni tecnico-tattici (interpreti e sistema di gioco). Così ha scelto il 4-2-3-1 per coinvolgere i senatori al completo e sistemare gli interpreti nei ruoli a loro più congeniali. Adesso, però, si aspetta la conferma dei progressi visti nel derby. Anche perché il successo contro il Viktoria Plzen, 3° match consecutivo all'Olimpico, è fondamentale per piazzarsi alle spalle del Real nel gruppo G e sistemare la classifica anche in Champions.

CENTROCAMPO DIMEZZATO – Di Francesco, con Pastore e De Rossi infortunati (fuori con Perotti dalla lista dei 21 convocati), è costretto a cambiare ancora formazione: 9 diverse in 9 partite. Ma non l'assetto, insistendo sul 4-2-3-1 con Pellegrini trequartista e schierando Cristante accanto a Nzonzi, formula obbligata per il reparto centrale (il passaggio al 4-3-3 è comunque semplice), avendo solo loro 3 a disposizione, con Zaniolo unica alternativa. In attacco, Dzeko affiancato da Under e Kluivert (esordio in Champions), con Florenzi riportato nel ruolo di terzino al posto di Santon. Kolarov dovrebbe farcela e Jesus entrare per Manolas. Karsdorp è in gruppo, ma la presenza di Raiola ieri a Trigoria lo spinge in uscita a gennaio. Il Viktoria Plzen, rientrato dopo 5 stagioni nella fase a gironi, si presenta con il 4-2-3-1. Da venerdì, dopo il successo contro lo Sparta Praga, è di nuovo in testa alla classifica: raggiunto lo Slavia Praga. Il ritorno del tecnico Vrba è coinciso con l'8° titolo. L'inizio della stagione, 6 vittorie consecutive, è stato migliore di quello della Roma. Che, 2 anni fa, affrontò il Viktoria nel gruppo E di Europa League: pari (1-1) a Plzen e poker (4-1) all'Olimpico, con tripletta di Dzeko. A parte l'allenatore, la rosa è quasi la stessa. Compreso Krmencik, il centravanti che preoccupa Di Francesco: partner di Schick in nazionale, ha realizzato una doppietta contro il Cska Mosca che poi però riuscì a pareggiare (2-2). E da quel risultato può ripartire la favola dei giallorossi in Champions. Davanti a 40 mila spettatori. Perché è solo l'inizio.

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Alisson: “Quando ho lasciato Roma ho pianto a lungo. Sono andato al Liverpool per ambizione”

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Quando ha saputo che era tutto fatto, è scoppiato in lacrime: «Lasciare Roma è stato difficile. Ho pianto a lungo, insieme a mia moglie. È giusto essere onesti: io ho fatto una scelta professionale, un passo in avanti per la carriera e la Roma ha incassato una grossa cifra. Con la testa ho deciso di andare al Liverpool, ma il mio cuore era ugualmente pieno di lacrime». Alisson Becker oggi compie 26 anni e domani torna a giocare in Italia, a Napoli, con il suo Liverpool. È il portiere più forte del mondo, il secondo più pagato di sempre. Ma è soprattutto un ragazzo pieno di sentimenti nobili. Le lacrime al momento di lasciare Roma lo descrivono con esattezza. Ecco un estratto delle sue parole:

Alisson, aveva mai pensato di restare a Roma per sempre?
«Mi è passato tante volte per la testa, perché stavo benissimo a Roma. Ma quando un calciatore sceglie dove giocare, il discorso è più ampio. Io ho grandi ambizioni, il Liverpool anche e adesso gioco nel campionato più importante del mondo».

La A è lontana dalla Premier?
«Non tanto. È solo differente. Meno intensa. Però io in Italia ho imparato tanto grazie al preparatore Marco Savorani che è stato fondamentale nella crescita mia e di Szczesny. È una delle persone più importanti della mia vita, mi ha aiutato dentro e fuori dal campo».

La vittoria nel derby può cambiare la stagione della Roma?
«Il derby cambia tutto. Le difficoltà iniziali erano logiche, vista la partenza di giocatori importanti. Ma i nuovi acquisti sono bravi e quando avranno capito cosa vuole Di Francesco arriveranno i risultati».

In Premier le vostre rivali sono City e Chelsea. In Champions?
«In Europa molte squadre possono vincere. Il calcio ti sorprende sempre, chi avrebbe ipotizzato la Roma in semifinale l’anno scorso? La Juve era già fortissima e ha preso Ronaldo: mi spiace non sfidarlo in campionato, magari accadrà in Champions. Sono ammirato dalla mentalità vincente di CR7, oltre che dal talento».

È più calda la Kop o la Sud?
«Bella sfida. Sono tifoserie fantastiche che hanno pochi rivali nel mondo. La Kop la senti, è lì, ma quando la Sud è piena è uno spettacolo».

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Champions League, Vrba: “Domani forse non riusciremo a giocare come facciamo di solito, ma ce la mettiamo tutta”

Pavel Vrba, tecnico del Viktoria Plzen, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della partita contro la Roma. Queste le sue parole:

Tra le partite giocate in casa e in trasferta ci sono molte differenze. Come pensa di affrontare questo problema domani?
Ha ragione che le ultime due partite fuori casa le abbiamo perse, ma spero che questa volta andrà bene.

Giocate propositivo, ma domani cambierete visto che giocate contro una squadra come la Roma all’Olimpico?
Ha ragione, cerchiamo di fare un calcio propositivo ma ci dobbiamo adattare anche all’avversario. Domani forse non riusciremo a giocare come facciamo di solito, ma ce la mettiamo tutta.

Cosa ne pensa del periodo non positivo che ha affrontato la Roma? E cosa pensa di Di Francesco? 
Non vorrei pronunciarmi sull’allenatore, quello lo lascio ai giornalisti. Le ultime partite le ho viste, quella col Real e quella del derby. Soprattutto nell’ultima la Roma ha dimostrato la propria forza.

Quando tornerà e chi sostituirà Kopic? 
Kopic ha un infortunio alla caviglia, sta in convalescenza e non sappiamo quando tornerà a giocare. Sullo schieramento ho le mie idee, ci sono più alternative.

Schick non sta vivendo un buon momento nella Roma. E’ una questione psicologica o tattica? 
Non l’ho fatto esordire io, ci sono stati altri allenatori. Però poi lui ha giocato agli Europei, nella Roma c’è una grande concorrenza quindi non ha vita facile. E’ difficile entrare in squadra come titolare.

Dopo la partita di venerdì cosa pensa di Prochazka?
Ci ha aiutato e ci aiuta molto nelle partite difficili. Visto che domani sarà una partita difficile dovremo contare su di lui anche in difesa.

Ha già detto che le qualità della Roma sono molto alte. Può essere un po’ più concreto?
Se si guardano le partite della Roma mi sembra abbastanza chiaro. Sono forti in transizione, Dzeko ha le sue qualità. Anche a centrocampo e in difesa vale lo stesso, sono forti complessivamente.

Sta pensando al 3-5-2? 
No, ancora non voglio parlare dello schieramento. Ve lo farò sapere domani.

Dzeko storicamente gioca bene col Plzen. Esiste la variante che giochi Schick? 
Quando Dzeko ha giocato in Repubblica Ceca è dispiaciuto che non abbia preso la cittadinanza.

 

 

Radim Reznik, difensore del ViktoriaPlzen, è intervenuto in conferenza stampa al fianco del tecnico Vrba.  Queste le sue parole:

Cosa ti spaventa di più della partita di domani e della Roma in generale?
So che la Roma è una squadra di qualità, anche nel gioco combinatorio è molto forte. Tutta la squadra è molto forte, non vorrei essere troppo preoccupato, anche noi abbiamo le nostre qualità e speriamo di dimostrarle domani.

Dzeko non sta giocando bene, ha fatto solo un gol. E’ un vantaggio per voi?
Non studio molto le statistiche, se un giocatore non sta giocando benissimo non significa che non farà una bella partita. Poi se non è detto che debba giocare per forza. Vedremo chi scenderà in campo domani.

Cosa ne pensa dell’atmosfera dello stadio? 
Non vedo l’ora di giocare, sicuramente sarà una partita speciale. Vediamo quanti tifosi vengono, non vedo l’ora di giocare.

Avete la consapevolezza che potete dire la vostra nel girone? E se sì, in che modo? 
Non so se possiamo battere la Roma, però ogni partita inizia 0-0. Se riusciamo a fare quello che ci chiede il mister possiamo giocarcela.

C’è un giocatore infortunato. Questa cosa rappresenta per voi un cambiamento o partirete con il solito schieramento?
Prima di tutto non so se giocherò domani, ma la nostra squadra ha giocatori di qualità. Chiunque entri in campo può giocare bene, cercheremo di dare il 100%.

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Allenamenti

Champions League, Roma: allenamento personalizzato per Kolarov, De Rossi, Pastore e Perotti

Sessione pomeridiana di allenamento per la Roma prima della partita contro il Viktoria Plzen, seconda giornata di Champions League. Hanno lavorato a parte KolarovDe RossiPastore e Perotti. Di Francesco ha riunito prima la squadra in sala video per studiare gli avversari, poi ha lavorato sul campo: torello e attivazione, con l’aiuto degli skip alti, tattica e, infine, calci da fermo.

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Di Francesco: “Ho più di una soluzione per il ruolo di trequartista, non solo Pastore”

A margine della conferenza stampa di rito, Di Francesco ha rilasciato alcune dichiarazioni ai canali ufficiali del club. Il tecnico giallorosso presenta le alternative a Pastore per proseguire sulla strada del 4-2-3-1.

C’è molto entusiasmo attorno alla squadra…

 “Teniamoci stretto questo entusiasmo, affrontiamo una squadra difficile”.

L’assenza di Pastore porterà a dei cambi?

“Noi giochiamo o con il 4-2-3-1 o con il 4-3-3, Pastore è un classico trequartista, ma questo ruolo lo sanno fare anche Cristante, Pellegrini, Coric, Zaniolo poi in base alla partita che faremo, valuterò chi giocherà”.

Pellegrini e Santon giocheranno?

“Santon ha dimostrato che può servirci tantissimo, ha intelligenza tattica. Le sue prestazioni nascono per i suoi allenamenti. Lorenzo lo avevo già visto a Sassuolo in quel ruolo, gli ho fatto guadagnare 20 metri che gli sono importanti per inserirsi, ce l’ha sempre avute queste cose, gli avevo già detto che poteva entrare al posto di Pastore”.

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APPROFONDIMENTI

Dzeko e il Plzeň, quando l’amore è ceco

Avrà sorriso, Edin Dzeko, al momento dei sorteggi di Champions League nell'ascoltare il nome del Viktoria Plzeň come club estratto dalla quarta urna di Montecarlo. Ripensando a quella notte del 24 novembre 2016 e ai tre gol che contribuirono alla vittoria romanista finale per 4-1 (di Perotti con tanto di rabona l'altra rete) e al traguardo di capocannoniere di quell'Europa League con 8 reti in 8 partite, al pari di Giuliano dello Zenit (la Roma interruppe la proria corsa nella competizione contro il Lione agli ottavi di finale). Ma Plzeň ha fatto rima con gioia nel caso del bosniaco non solo con indosso la casacca giallorossa: in totale è riuscito a bucare la porta dei cechi in 6 occasioni, tre nella Capitale, due ai tempi del Manchester City (suo compagno di squadra, in entrambe le occasioni, un certo Kolarov) e una quando ancora si barcamenava nel campionato ceco con il Teplice. Ogni qual volta è riuscito a segnare, tra l'altro, Dzeko non ha mai perso contro i rossoblu: tre vittorie, due paraggi e due sconfitte in sette gare, con queste ultime risalenti proprio ai tempi della 1.česká fotbalová liga. L'ex Wolfsburg vanta già 22 presenze (consideranzo anche i preliminari col Porto del 2016) e 10 gol in Champions con la Roma, numeri che salgono a 17 in 52 se invece si prende in considerazione tutta la carriera dell'attaccante.

FATTORE OLIMPICO – Da sottolineare come Dzeko, l'Olimpico e la Champions League vivano al momento una relazione molto stretta: l'attaccante ha segnato nelle ultime tre gare giocate nella competizione nell'impianto di casa, dato che è coinciso con tre vittorie giallorosse (considerando anche le trasferte, il bosniaco vanta all'attivo cinque gol nelle ultime cinque partite, uno in ogni match). Se in Serie A la Roma ha stentato nello scorso campionato a trovare continuità di rendimento tra le mura amiche, lo stesso non si può dire per quel che riguarda la coppa dalle grandi orecchie: di cinque vittorie consecutive la striscia aperta, più un pareggio nelle sei gare disputate, lo 0-0 alla prima giornata contro l'Atletico Madrid. Se si parla di 'prime volte', i capitolini hanno fatto punti negli ultimi 4 esordi nella fase a gironi, pareggiando le ultime due (Atletico Madrid e Barcellona) quando era reduce da due vittorie (Cska Mosca e Cluj). L'ultima sconfitta risale alla stagione 2008/09, proprio contro i romeni del Cluj per 1-2.  L'altra unica partita interna dei giallorossi contro avversari cechi risale infine alla vittoria per 3-1 ai supplementari contro lo Slavia Praga nel ritorno dei quarti di finale di Coppa Uefa 1995/96: una vittoria di Pirro, dato che in quell'occasione è poi arrivata comunque l'eliminazione per i gol in trasferta dopo aver perso 2-0 fuori casa.

Luca Loghi

Ecco alcune statistiche sul match di domani (ore 21.00, diretta Sky) elaborate da Opta:

– La Roma e il Viktoria Plzen si incontrano per la prima volta in Champions League; il loro unico incrocio risale alla fase a gironi dell'Europa League 2016/17.
– Il Viktoria Plzen ha perso per 4-1 l'unica gara in trasferta giocata contro la Roma nel novembre 2016.
– La Roma ha vinto gli ultimi cinque match di Champions League allo Stadio Olimpico, segnando 12 gol in questo parziale e subendone solo due, entrambi nell'ultima gara contro il Liverpool (semifinale).
– Le squadre della Repubblica Ceca hanno sconfitto i club italiani soltanto una volta in 10 precedenti di Champions League (5N, 4P): l'1-0 dello Sparta Praga sulla Lazio nel dicembre 2003.
– La Roma non perde due gare di fila nella fase a gironi della Champions League da novembre 2014: all'epoca subì due KO consecutivi per mano del Bayern Monaco.
– Soltanto una volta la Roma ha perso le prime due partite di una singola stagione di Champions League: nel 2004/05, quando i giallorossi incassarono un 3-0 dalla Dinamo Kyiv nel primo match, proprio come successo in questa stagione contro il Real Madrid.
– Il Viktoria Plzen ha perso cinque delle sei trasferte giocate nella fase a gironi della Champions League, subendo 16 gol nel parziale: l'unico successo in questa striscia risale al novembre 2011 (1-0 contro il BATE Borisov).
– Era dal dicembre 2011 che il Viktoria Plzen non portava a casa due risultati utili di fila nella fase a gironi della Champions League (1V, 1N); in questa competizione, non è mai riuscito a inanellarne tre consecutivi.
– Con l'ultima gara disputata contro il Real Madrid, l'attaccante della Roma, Edin Dzeko, è diventato il terzo giocatore della Bosnia-Erzegovina a raggiungere le 50 presenze in Champions League, dopo Hasan Salihamidzic (88) e Miralem Pjanic (55).
– Edin Dzeko ha segnato cinque gol nelle quattro gare giocate contro il Viktoria Plzen nelle maggiori competizioni europee, compresa una tripletta firmata con la maglia della Roma nella fase a gironi dell'Europa League 2016-17 (4-1 per i giallorossi).

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Tifosi

Empoli-Roma, da lunedì i biglietti per il Castellani: tutte le info

L'appuntamento con il prossimo turno di campionato per la Roma è fissato per sabato alle 20.30 (diretta Dazn), con i giallorossi impegnati nella trasferta di Empoli. Ecco prezzi e modalità d'acquisto dei biglietti, info comunicate attraverso il portale web del club:

"L'AS ROMA, su indicazioni dell'EMPOLI FC, rende note le modalità di vendita dei tagliandi del settore ospiti per i propri tifosi per l'incontro che si terrà allo Stadio Carlo Castellani il 6 ottobre, alle 20:30. La prevendita dei biglietti partirà alle 16:00 di lunedì 1 ottobre e proseguirà fino alle 19 di venerdì 5 ottobre .

Punti vendita: Ricevitorie VIVATICKET e ONLINE.

Prezzi: SETTORE OSPITI INTERO (CURVA SUD): € 35,00 + commissioni

Modalità e limitazioni: ***Diversamente da quanto comunicato in precedenza, la vendita è subordinata al possesso di una fidelity card AS Roma (Privilege, As Roma Card, Club Away). Pertanto per l’acquisto sarà obbligatorio presentare la fidelity card unitamente ad un documento d’identità.*** I biglietti acquistati per il settore di curva sud ospiti non sono cedibili; per tale tipologia di tagliandi, quindi, non è ammesso il cambio nominativo. Accesso al settore "Curva Sud Ospiti": varchi 01-02-03-04-05. Apertura ingressi stadio "Carlo Castellani": dalle ore 18:30 salvo differenti comunicazioni.

Si ricorda che, in ottemperanza alle vigenti disposizioni di ordine pubblico, i biglietti del settore riservato agli ospiti non possono essere venduti il giorno della partita, ed e' pertanto assolutamente sconsigliato recarsi a Empoli per la gara senza aver preventivamente acquistato il biglietto d'ingresso per quel settore con le modalità sopra descritte. Per disposizioni, inoltre, il giorno della gara, ai residenti nella regione Lazio è inibita la vendita dei biglietti per tutti i settori dello stadio. Ulteriori informazioni sulla gara sono reperibili sul sito: www.empolicalcio.it".