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Calciomercato

UFFICIALE: sottoscritto il rinnovo contrattuale con Florenzi fino al 2023 (VIDEO)

Era nell'aria da giorni, ma ora è ufficiale: Alessandro Florenzi ha rinnovato il contratto con la Roma. Il terzino giallorosso, come comunicato dalla società attraverso Twitter, ha sottoscritto un accordo fino al 2023. 

Monchi: "Sono davvero contento della decisione di Alessandro, entrambi abbiamo sempre voluto continuare questa splendida storia d'amore. Per noi Florenzi non è un giocatore importante, ma un leader"

 

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Calciomercato

Calciomercato: l’Ajax offre Ziyech, Monchi dice ‘no’

Come riportato dal giornalista di Sky Sport Manuele Baiocchini, l'Ajax ha tentato di riallacciare i rapporti con la Roma per la cessione di Hakim Ziyech. Il club olandese, dopo aver chiesto 36 milioni di euro per il calciatore marocchino, sarebbe ora intenzionato a calare le proprie pretese. La proposta sarebbe di circa 20 milioni per il cartellino del calciatore ma il ds Monchi, per ora, ha glissato. Il dirigente spagnolo si sta infatti concentrando su altri obiettivi, e tornerebbe a considerare la candidatura del marocchino solo nel caso in cui non riuscisse a mettere a segno i colpi prefissati. 

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Roma, in vendita i biglietti per le prime due gare all’Olimpico con Atalanta e Chievo

Nonostante date ed orari ancora da confermare, si torna in clima partita allo stadio Olimpico. La Roma, infatti, comunica che a partire dalle ore 10.00 di mercoledì 1° agosto 2018 è possibile acquistare i biglietti per la prime due gare interne di campionato.

Roma-Atalanta, lunedì 27 agosto 2018 – ore 20:30*
Roma-Chievo, domenica 16 settembre 2018 – ore 15:00
* in caso di mancata qualificazione dell'Atalanta al terzo turno preliminare di Europa League la gara sarà anticipata a domenica 26 agosto alle ore 18.

Questa la tabella dei prezzi presentata dal club:

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Mille tecnici. Ma allo stadio pensa Torino

IL TEMPO (F.M.Magliaro) – In Campidoglio le bocche sono sigillate: ufficialmente nessuno sa nulla. Poi, ufficiosamente, arrivano le conferme sul (futuro) incarico per il Dipartimento Infrastrutture e Ambiente del Politecnico di Torino per l'analisi sui flussi di traffico del progetto Stadio della Roma di Tor di Valle. Analisi che saranno limitate solo a riguardare il già fatto e senza alcun allargamento della base scientifica dei dati. Il sindaco, Virginia Raggi, frena: "Ho chiesto che si cercasse un soggetto terzo per fare ulteriori verifiche affinché fossimo garantiti dalla terzietà del soggetto. Questo non è stato ancora individuato. Ad oggi ci sono solo delle ipotesi", dice riferendosi al Politecnico. Che, però, sarebbe stato scelto proprio per l'alta specializzazione del suo Dipartimento di Infrastrutture. Come sempre, dalla fu "casa di vetro" del Campidoglio filtrano sussurri: la frenata sarebbe legata proprio al problema del pagamento: non può essere il Comune a pagare con soldi pubblici il Politecnico (o chi per esso) per esaminare un progetto privato modificato proprio su disposizione del Comune stesso. E filtra anche da più di qualche autorevole fonte che al "soggetto terzo", per usare l'espressione della Raggi, non verrà chiesto altro che di riguardare gli esistenti studi sul traffico già allegati al progetto vagliato dalla Conferenza di Servizi. E questo nonostante le intercettazioni di Parnasi che si raccomanda con i suoi di non parlare del caos traffico dopo il taglio del Ponte di Traiano. Niente nuove simulazioni, niente approfondimenti, niente ulteriori studi con orari di ingresso e di uscita dallo Stadio: troppo alto, evidentemente, il rischio che l'allargamento della base dei dati scientifici non confermi la bontà delle decisioni della Raggi e dei 5Stelle sul taglio delle opere pubbliche operato per poter diminuire le cubature a compensazione, tagliare le tre torri di Libeskind e vendersi un hashtag su twitter. Meglio cercare un terzo che garantisca una bella pacca sulla spalla: il "soggetto terzo", quindi, se sarà confermata l'indiscrezione, dovrà solo limitarsi a guardare gli studi già effettuati e, possibilmente, dire che possono anche andare bene. A questo punto, però, se realmente sarà questo il compitino da fare, la domanda investe la necessity di un "soggetto terzo": in Campidoglio c'e Roma Servizi per la Mobility con 55 fra dirigenti e quadri, i dipendenti di Risorse per Roma (623) più 180 fra funzionari dirigenti tecnici (29), ingegneri (147), esperti di pianificazione e gestione di reti di trasporto (sono 2) ed esperti in pianificazione urbanistica e progettazione di infrastrutture (2 anche qui). In totale fanno più di 850 persone qualificate. Eppure, senza gara d'appalto, senza bando, alla chetichella si ricorre a un "soggetto terzo". Quando si dice, la fiducia nei propri dipendenti…

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Champions League, eliminato il Basilea: la Roma vola in seconda fascia

Buone notizie in casa Roma. Da spettatrice interessata del secondo turno dei preliminari di Champions League, la società gialllorossa vola in seconda fascia nei prossimi sorteggi della fase a gironi d fine agosto. Grazie all'eliminazione del Basilea, che ha perso contro il Paok sia la gara d’andata (2-1) che quella di ritorno (0-3). Grazie a questo risultato, la Roma sostituisce gli svizzeri nell'urna, tornandovi dopo otto anni dall'ultima volta dove si pescarono Bayern Monaco e proprio il Basilea oltre al Cluj. A far compagnia ai giallorossi ci saranno anche Borussia Dortmund, Porto, Manchester United, Shakhtar Donetsk, Tottenham, Napoli e, in caso di vittoria ai prossimi ed ultimi preliminari, il Benfica, altrimenti il Liverpool. Dalla terza fascia, lo scorso anno, uscirono Chelsea ed Atletico Madrid come avverarie del gruppo poi comunque vinto da De Rossi e compagni.

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Roma, addio ai brasiliani. La serie A perde le sue radici

LA REPUBBLICA (M.Pinci) – Negli anni Ottanta, per festeggiare lo scudetto della Roma, Little Tony incise una canzoncina dal titolo "Roma brasileira". Testimonianza vintage ma efficace di un legame fortissimo, ancora vivo fino a qualche mese fa se c’era chi sosteneva che l’italiano a Trigoria fosse la seconda lingua più parlata dopo il portoghese dei brasiliani. Era un modo per mettere l’accento sul dna della squadra di Di Francesco, che di brasiliani in rosa ne aveva sei. Poi è successo qualcosa. Juan Jesus, il primo ad accorgersene, l’ha sintetizzato qualche settimana fa con un’immagine social in cui tracciava una croce sui connazionali venduti: il primo, Emerson Palmieri a gennaio, poi Bruno Peres, Gerson, Alisson, ieri pure Castan, che ha rescisso il suo contratto con la Roma per tornare in Brasile. Certo sarebbe diverso se al gruppo si fosse aggiunto Malcom, ma l’ala brasiliana che la Roma stava comprando dal Bordeaux ha incrociato i giallorossi solo sul campo, segnando tra l’altro, nella notte di martedì con la maglia del Barcellona. Nonostante l’arrivo del giovane 3° portiere Fuzato, quasi una "debrasilianizzazione" di Trigoria. Come se la squadra di Falcao e Aldair, che storicamente ha legato i propri colori alla bandiera verdeoro avesse improvvisamente scelto di rinunciare a quelle radici.

Ogni grande ne ha, più o meno marcate. Ma – forse per non farsi schiacciare dal loro peso – tutte hanno scelto di dimenticarle. A Milano tra Milan e Inter giocano 6 croati, altro che derby OlandaGermania. Il prossimo per i rossoneri sarà il terzo campionato senza tulipani, l’ultimo a vestirne la maglia fu Nigel De Jong, che ha salutato a gennaio 2016, prima di lui l’impalpabile van Ginkel, ombre sbiadite di una tradizione che dopo il trio Gullit-Rijkaard- Van Basten è proseguita con Kluivert, Davids, Seedorf, Stam. Persino peggio il borsino tedesco dell’Inter: dallo scudetto di Matthäus e Brehme e dall’arrivo di Klinsmann, ricorreranno a breve trent’anni. Ma il nerazzurro non lo indossa nessun calciatore nato in Germania da tre, quando Lukas Podolski lasciò Milano dopo sei mesi da comparsa. Napoli ha invece una storia argentina nata con Sivori, costruita intorno a un patriarca come Maradona e consolidata da un esercito: da Ayala e Lavezzi fino all’infornata degli ultimi anni con Andujar, Campagnaro, Denis, Datolo, Federico Fernandez, Santana e Sosa. L’ultimo? Un certo Gonzalo Higuain: dal suo passaggio alla Juve, a Castel Volturno ha smesso di sventolare la bandiera albiceleste. Anche le radici rischiano di seccarsi, di fronte a un tradimento.

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Altro che Malcom. La Roma ha scelto Kluivert

La Roma ha saputo ribaltare e vincere per 4-2 la sfida con il Barcellona (seconda sfida per entrambi i club nell’International Champions Cup 2018) e Justin Kluivert ha trovato per la prima volta motivi per essere davvero felice. Giocando poi proprio lì, ancora a destra, come scrive La Gazzetta dello Sport, esattamente dove la Roma aveva deciso di portare a casa Malcom. Insomma, guarda te che poi alla fine non siano simili anche come destino, almeno quello a breve termine. La sfida di Dallas ribolliva di attese proprio per questo, perché il fato beffardamente aveva messo Malcom subito di fronte a quello che poteva (e doveva) essere il suo destino. «Ha scelto il Barcellona, non posso farci niente – ha detto alla fine della partita Eusebio Di Francesco –. Ma se l’hanno preso loro, vuol dire che ci avevamo visto bene». Già, ed infatti il brasiliano lo ha fatto intravedere subito, tra accelerate, spunti in velocità, fraseggi nel breve e quel gol del 2-1, ad inizio ripresa, dove è andato a chiudere sul secondo palo l’assist da sinistra di Ballou. E chissà poi che l’esperimento di Di Francesco di spostare Kluivert a destra non inizi davvero a dare i suoi frutti. Già, perché dall’inizio della stagione il baby olandese ha giocato più spesso lì che non a sinistra (dove invece è abituato a giostrare), alternandosi con il turco Under. E lì ha giocato anche ieri. Con un distinguo, però, che stavolta Justin è sembrato molto più a suo agio rispetto a quanto fosse apparso nelle precedenti circostanze (e cioè le partite contro Latina, Avellino e Tottenham). Su tutti, ovviamente, lo strappo con cui al 35’ del primo tempo ha lasciato sul posto Lenglet ed Aleix Vidal, consegnando ad El Shaarawy il pallone del temporaneo 1-1. Una frustata fatta di personalità, accelerazione e sfacciataggine che può anche cambiare l’ordine delle cose. E se Kluivert pian piano si dimostrerà sempre più simile a Malcom, chissà che la soluzione non la si abbia già dentro casa.

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Calciomercato

Roma, countdown per N’Zonzi

IL MESSAGGERO (S.Carina) – L’apprezzamento pubblico di Pallotta per N’Zonzi, non ha regalato l’accelerazione che ci si attendeva. Tre i motivi principali: 1) Oltre ai 3,5 milioni (compresi i bonus) offerti, la Roma non vuole spingersi 2) Il calciatore è in una posizione d’attesa, visto che l’Arsenal lo ha sondato, offrendogli più dei giallorossi 3) Il Siviglia, almeno apparentemente, continua a fare muro. A tal proposito anche ieri il presidente del club andaluso, Castro, ha reiterato il messaggio degli ultimi giorni: «Lo ripeto per l’ennesima volta, Steven è un nostro calciatore. Non c’è nessuna trattativa in atto. Lo aspettiamo tra l’8 e il 9 per le visite mediche». Una data non a caso. Il 9 agosto, infatti, giovedì prossimo (alle ore 18) chiude il mercato inglese e con questo la possibilità per molti club d’incassare le proposte, spesso fuori mercato, delle società d’Oltremanica. Anche la Roma aspetta quella data. È chiaro che se ci sarà la possibilità di definire prima l’operazione sarà fatto. Tuttavia senza le sirene della Premier, Monchi è consapevole che avrebbe a quel punto più forza contrattuale con il ragazzo. Della serie: o prendi quanto ti offriamo (quadriennale da 3,5 milioni, premi inclusi) o rimani a Siviglia con lo stipendio attuale (2,5 milioni circa). Proprio per questo motivo a Boston, dove la comitiva giallorossa s’è trasferita ieri, si rimane in una posizione d’attesa. Il ds, che nelle ultime ore s’è spesso confrontato con Pallotta, Baldini, Baldissoni e Massara, non ha fretta. Sa che l’Arsenal, possibile avversaria di mercato, prima d’effettuare eventualmente l’affondo su N’Zonzi deve vendere Wilshere, cosa che non gli è riuscita sinora. E confida che quando il francese capirà che la Roma è l’unica opzione di livello che gli rimane, accetterà di buon grado lo stipendio offertogli. Anche perché, poi inizierà la seconda fase, quella della trattativa con il Siviglia. Al netto della chiusura del club andaluso, Monchi è convinto di poterne abbassare le pretese. Conosce le dinamiche della società e sa che nella politica di trading dei calciatori attuata, questo è il momento giusto per vendere il centrocampista. N’Zonzi il 15 dicembre festeggerà 30 anni, è reduce dal successo in coppa del Mondo e ha il contratto in scadenza nel 2020. Tradotto: ora o mai più. La Roma è disposta a mettere sul piatto 25 milioni più eventuali bonus.

KLUIVERT A DESTRA – Del resto, quella del mediano – dopo il voltafaccia di Malcom e del Bordeaux – è diventata la priorità. Singolare considerando che Di Francesco, dalla partenza di Salah ormai datata 14 mesi, chiede con insistenza l’esterno mancino di piede destro. Ma la Roma continua a cercare un profilo simile a quello del brasiliano e quelli che corrispondono per età e talento (Bailey, Neres e Pulisic) non lo sono per costi del cartellino (50 milioni come minimo). Non è quindi un caso che il tecnico – aspettando sempre buone nuove dal mercato – stia cercano la miglior situazione ‘fai da te’.

LA SECONDA FASCIA CHAMPIONS – E l’altra sera, contro il Barcellona, ha impiegato per la quarta volta consecutiva in quest’estate Kluivert come esterno destro. Il rendimento in crescendo dell’olandese (che ricopriva il ruolo nelle giovanili dell’Ajax), inizia a rincuorarlo e gli garantisce, per ora, un gioco delle coppie rispettato: Perotti/El Shaarawy a sinistra e Kluivert/Under a destra. Lontano dagli Usa, finisce invece l’avventura di Castan alla Roma. Dopo le difficoltà con Zeman, l’esplosione in coppia con Benatia nel 2013-14 con la conquista della Seleçao. Poi, il destino gli ha girato le spalle: un cavernoma al cervello ha cambiato la sua vita e la carriera. Rientrato a fatica, dopo due esperienze al Torino e al Cagliari, senza considerare il blitz alla Sampdoria, ieri ha rescisso con il club giallorosso che gli ha regalato il cartellino. Il commiato, via social: «Non sono riuscito a vincere un trofeo con voi – ha scritto ai tifosi della Roma – però spero di avere lasciato qualcosa di più importante. Vi saluto, continuerò la mia strada, tiferò sempre per la Roma». Firmerà nei prossimi giorni per il Vasco da Gama. La sconfitta per 0-3 del Basilea sul Salonicco nel ritorno del secondo turno di qualificazione di Champions League, consente alla Roma di stare in seconda fascia nel sorteggio.

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Allenamenti

[FOTO] – La Roma arriva a Boston: giallorossi subito in campo, Karsdorp torna in gruppo

Nuova tappa per la Roma negli States. Dopo la vittoria per 4-2 contro il Barcellona a Dallas, i giallorossi sono infatti partiti alla volta di Boston, città del presidente James Pallotta, dove sono atterrati intorno alle 22.30 italiane (15.30 locali). Si è scesi subito in campo: la prima seduta d’allenamento era prevista alle 18.30 ore locali, con Karsdorp presente sul terreno di gioco con i compagni. Attraverso un tweet pubblicato sul proprio profilo social, la società giallorossa ha inoltre comunicato che le sedute di allenamento della giornata di oggi, quella del mattino (10:00-11:30) e quella del pomeriggio (17:30-19:00), che si svolgeranno presso l'Ohiri Field dell'Harvard University, saranno aperte al pubblico romanista. Chi vorrà assistere all'allenamento della squadra dovrà iscriversi sul sito www.eu.jotform.com.

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SOCIAL ROMA

Castan: “Grazie Roma, continuerò la mia strada ma tiferò sempre per te!”

Leandro Castan conclude la sua esperienza alla Roma dopo 6 anni e lo fa scrivendo una lettera ai tifosi dal proprio profilo Instagram. Queste le commovendi parole del brasiliano:

"È arrivato il giorno del saluto, oggi ho chiuso un contratto dopo 6 anni con la Roma, sono arrivato qui un ragazzo pieno di sogni, una prima stagione così così ma che mi ha regalato l'esordio in nazionale brasiliana , una seconda stagione in cui pensavo di arrivare al sogno più grande, lo scudetto, però c'era un avversario difficile da battere (la juve). Sono andado in vacanza con il pensiero che la terza stagione sarebbe stata quella buona, mi sentivo nel migliore momento della mia carriera e ero sicuro, quest'anno vinciamo. Ma è arrivato all'improviso un avversario chenon avrei mai sognato di affrontare, solo io e la mia famiglia sappiamo quanto è stata dura questa partita. Questo avversario l'ho vinto e sono più che orgoglioso. Dio, si, Lui, Dio esiste veramente perché da solo non so cosa avrei fatto. Per questo ringrazio Dio tutti i giorni, nella Roma piano piano ho perso mio spazio ma sarò grato per sempre di tutto, non sono riuscito a vincere un trofeo con voi però spero di avere lasciato qualcosa di più importante. NON MOLLARE, non importa quante volte arriverà la sconfitta, la delusione, non bisogna mollare mai!!! Io ancora non ho mollato e non mollerò mai!!!
Vi saluto, continuerò la mia strada, tiferò sempre per la ROMA e il ragazzo pieno di sogni continua il suo camino!!!
Dio sta sopra di tutto!!!
Forza Roma Sempre!!!"

Anche noi tiferemo sempre per te, Leo. Grazie di tutto e Buona Fortuna!