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CHAMPIONS LEAGUE

Liverpool, Klopp a Roma senza il vice Buvac

E’ finito il matrimonio che durava da 17 anni tra Zeljko Buvac e Jurgen Klopp. Come riportato dal Mirror il vice allenatore del Liverpool si è dimesso a poche ore dalla semifinale di ritorno contro la Roma per alcuni diverbi col tecnico tedesco. Arrivano notizie differenti dal sito liverpoolecho.co.uk perché Buvac si sarebbe soltanto preso una pausa fino al termine della stagione per ragioni personali. 

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Tifosi

Benzina inglese su Roma-Liverpool

I discorsi di campo nel match tra Roma e Liverpool sono passati in secondo piano mentre è sotto l’attenzione di tutti la tensione che ci potrà essere. Come riportato da Il Tempo la polizia inglese attacca quella italiana accusansdola di aver sottovalutato il pericolo ma, chi è stato a Liverpool, ha visto come il servizio d’ordine non sia stato adeguato. Erano soltanto 200 gli agenti messi in campo e, da testimoni oculari, si hanno riscontri su come c’è stata scarsa attenzione e come i tifosi della Roma siano passati in prossimità dei pub più caldi dei Reds. I giornalisti inglesi hanno attaccato anche Andrea Cecchini, presidente nazionale dell’Organizzazione Sindacale della Polizia di Stato Italiana: “Le sue misure anti-violenza sono tra le più antiquate d’Europa“. Ancora dure le polemiche che arrivano dall’Inghilterra ma, mai come in questo momento, si dovrebbero azzerare ed unire le forze.

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Rassegna stampa

Schick, conferma contro il Liverpool

In questo finale di stagione Schick si potrebbe trasformare in un punto di forza da oggetto misterioso quale è stato fino ad ora. L’impazienza di molti critici e di buona fetta dei tifosi, come riporta il Corriere della Sera, ha fatto pensare che il ceco fosse soltanto la riserva di Dzeko e, quindi, di una prima punta. Il punto più basso il 23 dicembre quando a tu per tu con Szczesny gli tirò praticamente addosso all’Allianz Stadium. Schick, inoltre, ha dovuto combattere con tre fantasmi: il prezzo del cartellino, qualche problema fisico e la pioggia di gol di Salah in questa stagione. Nelle ultime settimane la crescita e l’intesa con Dzeko che va pian piano migliorando con un rimpianto per Di Francesco: quello che questa coppia sbocci soltanto ora, ma i due sono pronti a far del male al Liverpool.

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CHAMPIONS LEAGUE

Jamie Carragher: “Salah, che regalo ci ha fatto la Roma ma è tutto aperto”

Giorni di vigilia per il match più importante della storia recente della Roma. Di Francesco ha lanciato il messaggio che chi non ci crede può restare a casa, ma la montagna questa volta è ancora più alta per i suoi uomini. A tenere alta l’attenzione per il Liverpool invece, c’è Jamie Carragher, storico difensore e capitano del club: «Non è chiusa. Credo che una piccola possibilità la Roma ce l’abbia ancora, giocando all’Olimpico». L’ex dei Reds però, sulle pagine di La Repubblica, avverte: «Il Liverpool è diverso dal Barcellona. La Roma deve stare attenta perché fare 3 gol stavolta secondo me non le basterà, credo che almeno un gol la squadra di Klopp riuscirà a metterlo a segno, con questo Salah. Con l’egiziano la Roma ci ha fatto un bel regalo». Poi torna su un Liverpool-Roma del 2002, quando i Reds estromisero i giallorossi di Capello e Batistuta dalla competizione, in una partita definita proprio da Carragher, “strana”, con qualche decisione arbitrale discutibile.

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Rassegna stampa

Roma, modello gol per la Champions

Le due vittorie contro SPAL e Chievo sono servite alla Roma per consolidare il terzo posto e per collaudare, e promuovere, l’assetto che verrà utilizzato contro il Liverpool. Le certezze, come riporta Il Messaggero, sono più dei dubbi quindi spazio alla difesa a 4 e un modulo più propositivo visto che le risposte ricevute sono state ottime. L’attacco ora è il quarto in Italia e non più il quinto con 7 gol e due pali nelle ultime due partite. Schick, Dzeko ed El Shaarawy sono pronti a cominciare anche la partita di Champions. Il tridente è andato tutto in rete contro il Chievo, ultima volta a Napoliquando segnarono Dzeko, Perotti ed Under. Mercoledì giocheranno, inoltre, Florenzi, Manolas ed uno tra Strootman e Pellegrini.

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Calciomercato

Ma il futuro deve arrivare dal campionato: Talisca e Veretout già nel mirino

I sogni non si possono fermare ed è giusto farlo anche per la partita contro il Liverpool, ma la realtà e il pane quotidiano della Roma rimane il campionato e la qualificazione alla prossima Champions, importante per diversi motivi: i 91 milioni guadagnati fino ad ora quest’anno, 40 garantiti dalla sola partecipazione, in più i bonus degli sponsor, gli incassi del botteghino e la rivalutazione sul mercato della rosa. Inoltre una grande squadra si costruisce con la continuità e l’anno prossimo per la Roma potrebbe essere quello della consacrazione. In Serie A rimangono tre partite, due trasferte con Cagliari e Sassuolo e la sfida casalinga contro la Juventus. Monchi sta già lavorando per la Roma che sarà e dalla Turchia, come riporta il Corriere della Sera, fanno sapere di un interessamento per Anderson Taliscon del Besiktas ma di proprietà del Benfica. I giallorossi sarebbero già d’accordo col club portoghese. Hanno attirato l’attenzione del diesse anche Milenkovic e Veretout della Fiorentina che possono dare riposo alla coppia Manolas-Fazio e a Nainggolan. Il sogno, però, rimane Dani Ceballos del Real Madrid.

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Rassegna stampa

Champions, Roma ora devi crederci

Di Francesco e Monchi sono i veri motivatori della Roma: il diesse ha dalla sua parte l’esperienza maturata al Siviglia e tutti i trofei portati a casa, il mister, anche se alla prima esperienza in Champions, ha la fame di chi ha voglia di spiccare il volo. I giallorossi hanno vinto soltanto 6 partite nelle ultime 26 in Champions ma addirittura 5 nelle ultime 10, quelle di questa competizione. Il modulo usato contro il Barcellona non ha reso contro il Liverpool e forse il tecnico se n’è accorto troppo tardi e quindi mercoledì si ripartirà dal 4-3-3 e un atteggiamento meno impaurito. Per segnare spazio a Dzeko e Schick. Il duo ha scaldato i motori contro il Chievo ed è pronto ad affrontare al massimo questa partita. Il bosniaco conosce, come riportato da Il Tempo, bene l’avversario e il gol segnato ad Anfield potrebbe avere un’importanza incredibile. In 8 occasioni la Roma ha messo a segno almeno 3 reti in casa anche se nella sua storia è stata eliminata dalle coppe per 14 volte dopo aver perso l’andata a fronte di 8 passaggi del turno, due in questa Champions. Tanto passerà anche dalla prestazione di Alisson che in Europa ha fatto più parate di tutti, ben 44 dai gironi in poi.

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NEWS

Di Francesco: “Non voglio accontentarmi. Credo nella rimonta”

Questa sera Eusebio Di Francesco è stato ospite di Rai 1 nella trasmissione Che tempo che fa, in onda alle 20:35 su Rai 1.

Ecco le dichiarazioni del tecnico, intervistato da Fabio Fazio.

Fazio tu lo vedi tutti i giorni…
"Sì, il Comandante".

Ma mi pensi quando parli con lui?
"No, in altre occasioni (ride, ndr)".

Quanto ti rode quando ti danno consigli?
"Non mi infastidisce assolutamente, fa parte del calcio. Tutti si vogliono sentire importanti, anche nelle vittorie. Ci sono anche ottimi consiglieri".

La Roma lotta per la Champions League.
"Credo che abbiamo fatto qualcosa di straordinario. Sono qui per lanciare un messaggio: io ci credo. Questa squadra ha fatto gare importanti in Europa, non voglio accontentarmi. Dobbiamo credere in questa rimonta".

Tu hai fatto una conferenza postpartita che ho trovato esemplare.
"Volevo sottolineare il pessimismo che c'è in generale, io sono ottimista. Bisogna cercare di passare da errori, bisogna portare alla realtà lo sport, poi per me è una professione e bisogna passare da altre dinamiche".

Il presidente Pallotta è stato molto chiaro nel rifiutare una certa tifoseria violenta.
"Sono contrario a ogni forma di violenza, perdipiù parliamo di una minoranza di persone che non hanno a che vedere col tifo, che possono rovinare l'immagine di una tifoseria grandissima, sotto ogni punto di vista. Sono stato anche un calciatore della Roma, la tifoseria è la prima a sostenerti, come farà mercoledì".

Sulla rimonta contro il Barcellona.
"È questa la forza, guardare avanti, non andare dietro all'esaltazione".

Realizzare i sogni è una tua caratteristica, anche con il Sassuolo.
"La cosa più bella è trasmettere gioia, vedere la gente gioire è la cosa che mi riempie più di orgoglio. Mi piace lasciare spazio agli altri e trasmettere, è il senso della mia vita".

Tu volevi correre in bicicletta.
"Mia mamma è trentina, le origini mi hanno spinto a vedere il ciclismo. Ho provato, alla fine ha prevalso il calcio".

Il tuo nome arriva dal portoghese Eusebio.
"Mio padre lo stimavaMi dovevo chiamare Luca, mi chiamo Eusebio Luca. Il codice fiscale mi ha salvato da altre situazioni di omonimi".

Hai avuto come allenatore anche Zeman. Anche se non ne condividi la preparazione atletica.
"L'ho fatta, ne sento addosso le fatiche. Ha una grandissima cultura del lavoro, a volte si eccedeva. È un lavoro duro. Mi fa ridere, il suo modo di parlare, la sua ironia". 

Ancelotti ha rifiutato la panchina della nazionale, c'è anche Mancini, tu hai un'idea?
"Ci credo poco che abbia detto di no, sono entrambi grandi allenatori".

Tuo figlio gioca nel Bologna.
"Quando giochiamo contro mi nasconde la formazione".

Juve-Napoli?
"Dopo oggi, è favorita la Juventus. Che però deve venire a giocare da noi. Saremo determinanti, ma per noi stessi".

Di Francesco regala la maglia di Federico Fazio a Fabio Fazio.
"Se non gioca lui, puoi entrare tu in lista".

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Allenamenti

Trigoria. Perotti e Strootman lavorano a parte, spazio alla tattica

Subito a lavoro sui campi di Trigoria la Roma in questa mattina post Chievo. La squadra è tornata ad allenarsi in vista della semifinale di ritorno di Champions League contro il Liverpool. Ancora seduta individuale per Strootman, Perotti, Karsdorp e Defrel, con gli altri calciatori a disposizione impegnati invece nel lavoro in palestra prima delle esercitazioni atletiche e tattiche sul terreno del Fulvio Bernardini. Lavoro di scarico, come di consueto nei giorni post gara, per chi è sceso in campo contro i gialloblu.

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CHAMPIONS LEAGUE

Liverpool, Mané: “Roma? Li rispetteremo dando il massimo. Il loro tifo ha passione, ma non ci faremo spaventare”

Sadio Manè, attaccante del Liverpool, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni del Daily Mail parlando anche della semifinale di Champions League contro la Roma. Ecco le sue parole:

All’andata contro la Roma sarebbe stato meglio per noi se non avessimo subito gol, ma fa parte del calcio accettare e concentrarsi sulla prossima partita come se nulla fosse accaduto. Il tifo della Roma ha molta passione, ma credo che Anfield sia il numero uno al mondo, quindi non penso che ci faremo spaventare. Li rispetteremo e cercheremo di giocare come sempre, dando il massimo. Adoro giocare con dei grandi calciatori come Firmino e Salah. Ci capiamo e cerchiamo di muoverci l’uno per l’altro. Onestamente, è divertente. In campo siamo amici, non solo compagni di squadra. Il nostro grande segreto è che adoriamo scambiarci assist e questo è ciò che cerchiamo di fare sempre. Potete vedere che in campo io voglio sempre dare la palla a Salah e Momo vuole fare lo stesso con me. Credo che questo ci renda una squadra migliore, perché l’ego non ha mai aiutato nessun club ad andare avanti. Siamo seri quando dobbiamo esserlo, ma credo che bisogna sempre divertirsi. Il calcio è il nostro lavoro e noi lo amiamo. Salah per me è qualcosa di incredibile. E’ sempre così, anche in allenamento: noi cerchiamo sempre di aiutarlo a segnare, anche perché è meglio per noi!“.